Numero 2 Applicazioni di messa a terra e collegamento equipotenziale Controllo dell'elettricità statica in aree pericolose Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose www.newson-gale.it Newson Gale® ...il vostro partner di fiducia nel controllo dell'elettricità statica Questa Guida alle applicazioni di messa a terra e collegamento equipotenziale consente di identificare i processi che potrebbero comportare un rischio di accensione elettrostatica presso il vostro sito. Oltre a identificare il problema, questo manuale identifica anche la soluzione più idonea. Se si desidera discutere di una particolare applicazione o prodotto, basta inviare una richiesta utilizzando gli appositi collegamenti nella versione PDF, oppure contattateci telefonicamente o per e-mail utilizzando i recapiti sul retro di copertina. Informazioni Indice 1 Newson Gale - precisione e affidabilità. 2 Elettricità statica: pericoli, legislazione e codici di buona pratica. 3-4 Aspetti fondamentali del pericolo. 5 Esempi di scenari. 5-6 Livelli di protezione delle apparecchiature. 7 Applicazioni di messa a terra e collegamento equipotenziale. 8-9 Messa a terra di autocisterne con interblocchi di sistema e indicazione. Earth-Rite® RTR™. 10-11 Verifica della messa a terra montata su veicolo con interblocchi di sistema e indicazione. Earth-Rite® MGV. 12-13 Messa a terra di carri cisterna, IBC e fusti con interblocchi di sistema e indicazione. Earth-Rite® PLUS™. 14-15 Messa a terra di attrezzature di impianto e tubazioni interconnesse con interblocchi di sistema e indicazione. Earth-Rite® MULTIPOINT II. 16-17 Messa a terra di FIBC Tipo C con interblocchi di sistema e indicazione. Earth-Rite® FIBC. 18-19 Messa a terra montata in quadro elettrico con interblocchi di sistema. ® Earth-Rite OMEGA. 32-33 Messa a terra degli operatori con bracciali antistatici. Bracciale antistatico per gli operatori. 34 Guida ai concetti di protezione e codici per le apparecchiature elettriche utilizzate in aree pericolose. 35 Confronto tra i sistemi di classificazione delle aree pericolose europei (ATEX), nordamericani (NEC e CEC) e internazionali (IECEx). 20-21 Messa a terra di fusti e contenitori con indicazione. Bond-Rite® CLAMP. 22-23 Messa a terra di fusti e contenitori con indicazione. Bond-Rite® REMOTE. 24-25 Apparecchiature per il collegamento equipotenziale con dispositivo di collegamento portatile dotato di indicazione. Bond-Rite® EZ. 26-27 Test di tubi e test di continuità elettrica con indicazione. OhmGuard®. 28-29 Messa a terra di fusti e contenitori con pinze approvate Factory Mutual / ATEX. 30-31 Tester per calzature Sole-Mate. Sole-Mate™. Confronto tra i gruppi delle polveri e dei gas europei e nordamericani. 36-37 Interpretazione dei codici di certificazione e omologazione per le apparecchiature elettriche utilizzate nelle aree pericolose. 38 Gestione delle procedure di controllo antistatico e della manutenzione delle apparecchiature. 39 Distribuzione nel mondo. 40 Checklist sicurezza. < Torna ai contenuti La missione di Newson Gale® è eliminare i pericoli di accensione causati dall'elettricità statica. Con sede a Nottingham, nel cuore del Regno Unito, la nostra società sviluppa e produce una gamma di soluzioni hardware che prevengono l'accumulo dell'elettricità statica e i conseguenti pericoli di innesco in atmosfere potenzialmente infiammabili e combustibili. Dal caricamento di autocisterne allo svuotamento di contenitori portatili, abbiamo una soluzione per ogni processo EX/HAZLOC in grado di generare elettricità statica. Siamo una società focalizzata sui clienti e quindi comprendiamo le sfide che i processi e le opzioni di installazione presentano loro. Sappiamo che l'elettricità statica non è un problema ricorrente per molti dei nostri clienti e questo è quello che ci contraddistingue dagli altri fornitori di apparecchiature. Con Newson Gale, potrete usufruire della nostra vasta esperienza nella messa a terra statica e collegamento equipotenziale, consentendovi di dimostrare la conformità con le pratiche raccomandate da organizzazioni quali l'International Electrotechnical Commission, la National Fire Protection Association e numerosi e specifici codici di buona pratica industriale che governano la gestione dei pericoli di accensione correlati all'elettricità statica. Avendo lavorato con migliaia di applicazioni sin dall'inizio degli anni '80, due aspetti fondamentali sono alla base delle prestazioni delle nostre apparecchiature di controllo statico: precisione e affidabilità. IECEx SIL 2 ATEX Precisione. Affidabilità. = I nostri circuiti di monitoraggio della resistenza del circuito di terra sono sviluppati sulla base delle raccomandazioni incorporate in IEC, NFPA e altre linee guida del settore. Non utilizziamo valori di resistenza arbitrari. Quando gli indicatori di stato della messa a terra diventano verdi, gli operatori sanno di lavorare nel rispetto dei codici di buona pratica industriale. = Grazie alla nostra lunga esperienza in una vasta gamma di settori EX/HAZLOC, sviluppiamo e produciamo pinze, cavi e sistemi di messa a terra compatibili con i gravosi processi di trattamento industriali degli operatori. = I nostri sistemi di messa a terra monitorano il circuito di terra dall'apparecchiatura che necessita di protezione fino ai punti di messa a terra verificati, non il sistema di messa a terra in sé. Questo assicura la rimozione dell'elettricità statica dal processo. = Conforme a IEC 61508, la nostra gamma di sistemi di Earth-Rite® è approvata per l'installazione in ambienti Safety Integrity Level 2. = Possiamo offrire più livelli di protezione in base all'entità dei pericoli di innesco presenti nel sito. = Continuiamo a sviluppare prodotti innovativi e brevettati. Nel 2012, Earth-Rite® MGV si è aggiudicato l'award “Technical Innovation of the Year” alla cerimonia di premiazione HazardEx. www.newson-gale.it 1 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose I pericoli dell'elettricità statica iD É ä íê á Å ˛= ë ~ é ì²Ç å îã ç Iò ä í= á Å ~ ê Ü É K fìç ë å Ç IÑ ã ä = á é í~ ê îÉ ìÅ Ü ç å ò Iã = á ä ~ D Ä íÉ K fè ìë Å ê ç å é Ñ Ç î= iä á ˛í~ ¦É K m Å Ü Ð ê ìå ç ë ID é ²ã ä á = ~ íò É Ç ìÅ ê å ç K ^ å Å Ü É = ë ä D íê á ˛~ ¦Ö ã ç Ç ìé Ñ IÉ = Å ë ê á ä íç å Ç î~ K iÜ ˛= É á Ñ Å ã ìíå ë ç é ê ~ îÖ Ç = ˛á ä K p É íë Å å é ê ç ~ Ö ã Ü Ç = ìîá íä É IÅ ë å ~ ò ç é Ç ê Ü = ìá Ö L K Legislazione in materia di elettricità statica nelle industrie di processo pericolose La minaccia rappresentata dall'elettricità statica sotto forma di fonte di accensione è governata dalle leggi sulla sicurezza e il lavoro europee e nordamericane. In Europa, l'articolo 4 “Valutazione dei rischi di esplosione“ della direttiva 99/92/CE, altrimenti nota come Direttiva ATEX, cita le “scariche elettrostatiche” come una potenziale fonte di accensione che deve essere tenuta presente nell'ambito della valutazione dei rischi di esplosione. Negli Stati Uniti, il Codice dei regolamenti federali (29 CFR Part 1910 “Occupational Safety and Health Standards”), che si occupa delle attività in aree pericolose, afferma che tutte le fonti di accensione potenzialmente presenti in atmosfere infiammabili, tra cui l'elettricità statica, devono essere eliminate o controllate. La Sezione 10.12 dei Regolamenti sulla salute e la sicurezza sul lavoro canadesi (SOR/86-304) afferma che, se una sostanza è infiammabile e l'elettricità statica è una potenziale fonte di accensione, il datore di lavoro “dovrà applicare lo standard delineato nella pubblicazione 'NFPA 77, Recommended Practice on Static Electricity' della National Fire Protection Association, Inc.” Codici di buona pratica industriale NFPA 77 “Recommended Practice on Static Electricity” è solo uno dei tanti codici di buona pratica industriale che si occupano del pericolo di accensione rappresentato dall'elettricità statica. In riconoscimento dei rischi di innesco posti dall'elettricità statica, queste pubblicazioni sono prodotte e riviste da comitati di esperti tecnici che operano nelle industrie di processo pericolose. Le seguenti pubblicazioni intendono aiutare i professionisti QHSE (qualità, salute, sicurezza e ambiente) e gli impiantisti a identificare e controllare le fonti di accensione elettrostatiche. Circuiti di messa a terra di metallo FIBC Tipo C IEC 60079-32-1: Explosive Atmospheres, Electrostatic Hazards - Guidance (2013). 10 Ω 1 x 107 Ω National Fire Protection Association NFPA 77: Recommended Practice on Static Electricity (2014). 10 Ω 1 x 107 Ω American Petroleum Institute API RP 2003: Protection against Ignitions Arising out of Static, Lightning and Stray Currents (2008). 10 Ω* N/A VDE TRBS 2153 : Vermeidung von Zündgefahren infolge elektrostatischer Aufladungen (2009). 1 x 106 Ω 1 x 108 Ω American Petroleum Institute API 2219: Safe Operation of Vacuum Trucks in Petroleum Service (2005). 10 Ω N/A International Electrotechnical Commission IEC 61340-4-4: Electrostatic classification of Flexible Intermediate Bulk Containers (2012). N/A 1 x 107 Ω Editore Titolo International Electrotechnical Commission Tabella 1: elenco di codici di pratiche industriali per la prevenzione di accensioni causate dall’elettricità statica * In API RP 2003, si afferma che 10 Ohm sono “sufficienti”. 2 www.newson-gale.it < Torna ai contenuti Aspetti fondamentali del pericolo Quando liquidi, gas o polveri ad elevata resistività sono costantemente caricati elettrostaticamente durante le operazioni di processo, essi caricheranno anche tutte le attrezzature e i materiali dell'impianto elettricamente isolati e conduttivi con cui si trovano a contatto o semplicemente nelle vicinanze. L'elettricità statica continua ad accumularsi a causa del contatto con la polvere o il liquido carichi. Il resistore rappresenta la resistenza tra l'oggetto caricato e un collegamento a una messa a terra effettiva. Spazio esplosivo Terra effettiva Figura 1: modello di base del meccanismo di accumulo dell'elettricità statica. Sebbene lo schema nella Figura 1 sia una spiegazione semplificata del meccanismo di accumulo dell'elettricità statica, i principali contributori all'innesco tramite scarica elettrica sono illustrati. “Ic” è la polvere o il liquido caricati elettrostaticamente a contatto con l'oggetto, “C1”. C1 potrebbe essere un'autocisterna, un fusto, un recipiente di miscelazione, un IBC o un saccone. “C1”, l'oggetto caricato, rappresenta una delle piastre di un condensatore. La seconda piastra, “C2”, rappresenta la terra o un oggetto in contatto con la terra. “R” rappresenta la resistenza elettrica tra l'oggetto caricato e la terra. L'oggetto caricato, C1, è per qualche motivo isolato dalla terra e tale isolamento è causato da un elemento che frappone un'elevata resistenza, R, tra l'oggetto e la terra. Se C1 avesse un collegamento a terra a bassa resistenza, la carica “fluirebbe” direttamente a terra. Questo perché la massa generale della terra è in grado di bilanciare in modo infinito le cariche elettriche e, pertanto, nessuna tensione sarebbe presente sull'oggetto C1. Se la resistenza di terra è elevata, impedirà alla carica di fluire a terra dall'oggetto. La carica si accumulerà invece rapidamente sull'oggetto C1. Con l'aumento dell'accumulo di carica su C1, anche la sua tensione aumenterà rapidamente. Sebbene la potenza della corrente di carica, Ic, possa essere estremamente bassa, in genere non superiore a 100 microampere, la tensione sull'oggetto può essere estremamente elevata, anche di alcuni chilovolt. Il rapporto tra tensione, carica e capacitanza può essere riassunto tramite la seguente equazione: V= Q C Dove: V = tensione dell'oggetto caricato (volt). Q = quantità totale di carica sull'oggetto (coulomb). C = capacitanza dell'oggetto caricato (farad). www.newson-gale.it 3 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Prendiamo per esempio un fusto di metallo con una capacitanza (C) di 100 picofarad e caricato con 1,25 microcoulomb (Q) generati da un liquido caricato elettrostaticamente: in questo caso la tensione (V) sarà di 12.500 volt. Se un'ulteriore carica viene depositata sul fusto, la tensione continuerà ad aumentare. Le situazioni che presentano il maggior rischio di innesco sono quelle in cui l'aumento della tensione sull'oggetto caricato è “invisibile”. Questo perché le scintille statiche sono causate dalla rapida ionizzazione dell'atmosfera tra l'oggetto caricato e gli oggetti a una tensione inferiore. La ionizzazione si verifica quando la tensione dell'oggetto raggiunge un livello critico che supera la tensione di rottura del mezzo presente nello spazio tra l'oggetto caricato, C1, e l'oggetto non caricato, C2; in questo caso, la ionizzazione genera un percorso conduttivo che le scariche possono attraversare sotto forma di scintilla. Il meccanismo di rilascio di energia nel cosiddetto spazio esplosivo è molto simile a quello di una candela del motore di una vettura, ma può rilasciare scintille con un'energia di gran lunga superiore a quella di una normale candela per auto. Se il livello di infiammabilità nell'atmosfera dello spazio esplosivo è compreso tra il limite superiore e inferiore, l'atmosfera si incendierà. Questa formula dimostra che, se una scintilla viene generata dal fusto a una tensione di 12,5 kV, l'energia della scintilla sarebbe superiore all'energia di accensione minima di numerosi liquidi e gas. Energia (joule) = 1 CV 2 2 1 -12 = (100x10 )(12,5002) 2 = 7.8 mJ (energia di accensione) La carica trasportata da polveri non conduttive può essere di molto superiore a quella dei liquidi e può quindi generare scintille con un'energia sufficiente per innescare atmosfere con polveri combustibili. Liquido / Gas MEA Polvere MEA Oggetto Capacitanza Metanolo 0.14 mJ Magnesio stearato 03 mJ Autocarri Oltre 1000 pF MEK 0.53 mJ Polietilene 10 mJ Apparecchiature impianto 100 - 1000 pF Acetato di etile 0.46 mJ Alluminio 50 mJ Contenitori di dimensioni medie 50 - 300 pF Acetone 1.15 mJ Acetato di cellulosa 15 mJ Corpo umano 100 - 200 pF Benzene 0.20 mJ Zolfo 15 mJ Piccoli contenitori 10 - 100 pF Toluene 0.24 mJ Polipropilene 50 mJ Palette 10 - 20 pF Tabella 2: elenco di liquidi e gas infiammabili e la loro corrispondente energia di accensione minima (MEA). 4 Possiamo calcolare l'energia totale disponibile per la scarica in funzione della tensione (V) del fusto e la sua capacitanza (C) secondo la formula qui accanto: www.newson-gale.it Tabella 3: elenco di polveri infiammabili e la loro corrispondente energia di accensione minima (MEA). Tabella 4: valori di capacità tipici di oggetti isolati. Nota: 1 pF ("picofarad") equivale a 1 x 10-12 farad. < Torna ai contenuti Esempi di scenari Quali situazioni possono quindi dar luogo all'accumulo di elettricità statica su attrezzature utilizzate in atmosfere EX/HAZLOC? Come descritto nella Figura 1, l'obiettivo è assicurare che la tensione dell'attrezzatura non aumenti durante le operazioni. Sappiamo che l'accumulo di cariche elettrostatiche può aver luogo solo se una resistenza è presente tra l'attrezzatura e la massa generale della terra. Un collegamento alla massa della terra deve essere fornito tramite punti di messa a terra ad alta integrità nel sito. Questi punti di messa a terra ad alta integrità devono fornire protezione contro fulmini e guasti elettrici nelle attrezzature dell'impianto, offrendo un percorso ottimale per lo scarico dell'elettricità statica. Ma cosa può causare l'isolamento delle attrezzature? La Tabella 5 riporta esempi di attrezzature che possono diventare isolate e le relative motivazioni. È necessario assicurare che ogni attrezzatura nell'impianto, mobile o parte di impianti fissi, non diventi isolata dai punti di messa a terra designati. Oggetti Cosa causa capacitanza? Fusti portatili Rivestimenti protettivi, depositi di prodotto, ruggine. Autocisterne m å É ìã ~ Å íá = Ö ç K Tubi Tenute in gomma e in plastica, cuscinetti anti-vibrazione e guarnizioni. Carri cisterna Grasso, cuscinetti antivibrazione per l'isolamento delle cisterne dai binari. Binari isolati dalla torre di caricamento. Persone Suole di calzature. Palette Guanti di gomma. Tubi flessibili Spirali interne e connettori di collegamento equipotenziale rotti. FIBC Tessuto non conduttivo/fibre dissipative statiche danneggiate. Tabella 5: attrezzature a rischio di accumulo di cariche elettrostatiche e cause dell'isolamento elettrico. In tutti i casi sopra descritti, il nostro obiettivo è cercare di minimizzare la resistenza tra l'oggetto a rischio di accumulo e i punti di messa a terra designati durante l'operazione. Facendo riferimento alla Figura 1, vogliamo che la resistenza “R” sia inferiore a una certa soglia. Per quanto riguarda i codici di buona pratica elencati nella Tabella 1, la resistenza massima per gli oggetti di metallo, per esempio fusti, autocarri, IBC, nel percorso di messa a terra deve essere di 10 ohm. Per apparecchiature dissipative statiche come i FIBC Tipo C, la massima resistenza attraverso il saccone fino al punto di messa a terra designato non deve superare 1 x 107 ohm (10 megaohm). Livelli di protezione La responsabilità quotidiana per la messa a terra e il collegamento equipotenziale ricade sulle spalle degli operatori e dei conducenti del sito. Poiché l'elettricità statica non è un pericolo visibile o tangibile, una mancanza di consapevolezza può portare a compiacenza o errori e causare inneschi elettrostatici. Una buona formazione in materia di sensibilizzazione sui pericoli dell'elettricità statica, assieme ad apparecchiature di messa a terra in grado di visualizzare la conformità, secondo le pubblicazioni elencate nella Tabella 1, consentiranno di eliminare i rischi di incendio o esplosione causati dall'elettricità statica. La soluzione migliore è dotare gli operatori e i conducenti di un dispositivo che consenta loro di verificare che il collegamento a terra del materiale a rischio di accumulo di cariche elettrostatiche è stato effettuato, con una resistenza di 10 ohm o inferiore (per i sacconi di tipo C, la resistenza deve essere di 10 megaohm, o inferiore). Un semplice dispositivo di messa a terra statica dotato di spia verde consentirà agli operatori di assumersi la necessaria responsabilità, assicurandosi che il materiale non presenti un rischio di accensione statica. Tale sistema deve monitorare la messa a terra per la durata dell'operazione, miscelazione, mescolatura, essiccazione, trasporto, riempimento o erogazione che sia. Se l'apparecchiatura di messa a terra indica che la messa a terra non è presente durante l'operazione, l'operatore può arrestare il processo per prevenire la generazione di elettricità statica. Se non è possibile sospendere l'operazione per motivi di qualità del prodotto, altre misure supplementari dovranno essere adottate. www.newson-gale.it 5 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Se l'indicatore di stato della messa a terra non è visibile agli operatori e ai conducenti per tutta la durata dell'operazione, i sistemi di messa a terra con contatti di uscita devono essere interbloccati con il processo per offrire una funzione di arresto automatico se, durante l'operazione, il sistema rileva un collegamento di terra compromesso. Ancora una volta, se l'arresto dell'operazione non è possibile, il sistema di messa a terra deve essere interbloccato e dotato di misure di allarme visuali alternative, per esempio luci stroboscopiche in posizione elevata, oppure allarmi sonori per attirare l'attenzione. Figura 2: dispositivi di messa a terra statica con riferimenti visivi per gli operatori e conducenti e circuiti di monitoraggio del circuito di messa a terra attivi che dimostrano la conformità a IEC 60079-23, NFPA 77 e API RP 2003. La Figura 3 illustra i diversi livelli di protezione contro i rischi di accensione elettrostatica forniti da una vasta gamma di apparecchiature per la messa a terra statica e il collegamento equipotenziale di Newson Gale. Con livelli di protezione che vanno da 1 a 5, ciascuna pagina dei prodotti riporta le caratteristiche di protezione offerte da ogni apparecchiatura. Maggior livello di protezione 5 4 Riconoscimento delle autocisterne + verica della messa a terra effettiva 3 Interblocchi che attivano l'arresto automatico Interblocchi che attivano l'arresto automatico 2 Indicazione all'operatore della presenza o compromissione della messa a terra Indicazione all'operatore della presenza o compromissione della messa a terra Indicazione all'operatore della presenza o compromissione della messa a terra 1 Monitoraggio continuo della resistenza di terra delle apparecchiature Monitoraggio continuo della resistenza di terra delle apparecchiature Monitoraggio continuo della resistenza di terra delle apparecchiature Monitoraggio continuo della resistenza di terra delle apparecchiature Pinze di messa a terra approvate ATEX / FM Pinze di messa a terra approvate ATEX / FM Pinze di messa a terra approvate ATEX / FM Pinze di messa a terra approvate ATEX / FM Pinze di messa a terra approvate ATEX / FM Maggiore controllo dei rischi di accensione elettrostatica > 6 www.newson-gale.it Figura 3: livelli di protezione forniti dalle apparecchiature di messa a terra statica e collegamento equipotenziale di Newson Gale. < Torna ai contenuti IECEx SIL 2 ATEX Applicazioni di messa a terra e collegamento equipotenziale Le seguenti pagine identificano i processi più comuni che richiedono una messa a terra statica o collegamento equipotenziale. I riferimenti ai diversi codici di buona pratica elencati a pagina 2 di questa guida sono forniti insieme a una breve spiegazione del pericolo di accensione elettrostatica inerente a ciascun processo. Oltre a identificare il pericolo, queste pagine identificano il prodotto più idoneo. Se si desidera discutere di una particolare applicazione o prodotto, basta inviare una richiesta utilizzando gli appositi collegamenti nella versione PDF, oppure contattateci telefonicamente o per e-mail utilizzando i recapiti sul retro di copertina. Informazioni Newson Gale® ...il vostro partner di fiducia nel controllo dell'elettricità statica www.newson-gale.it 7 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Messa a terra di autocisterne con interblocchi di sistema e indicazione Quando un'autocisterna viene riempita con un liquido o una polvere alla portata raccomandata, ma una protezione di messa a terra statica non è presente, l'autocisterna potrebbe accumulare una tensione compresa tra 10.000 e 30.000 volt entro 15-50 secondi. In questo intervallo di tensione, la generazione di una potente scarica di energia elettrostatica verso oggetti con un potenziale di tensione più basso, in particolare al potenziale di terra, è sempre possibile. Esempi di oggetti al potenziale di terra possono essere operatori che lavorano in prossimità dell'autocisterna o tubazioni di riempimento situate nel portello della cisterna. Per neutralizzare questo rischio, è importante assicurarsi che l'autocisterna non sia in grado di accumulare elettricità statica. Il modo più pratico e sicuro per conseguire questo obiettivo, è assicurarsi che l'autocisterna sia al potenziale di terra, in particolare prima di avviare il processo di trasferimento. 8 www.newson-gale.it Questo perché la massa generale della terra ha una capacità infinita di attirare le cariche elettrostatiche dall'autocisterna, eliminando così la generazione e la presenza di tensione sull'autocisterna. Grazie ai circuiti della tecnologia Tri-Mode brevettata, che assicurano l'eliminazione del rischio di incendio ed esplosione causato dall'elettricità elettrostatica, Earth-Rite RTR è in grado di svolgere tre importanti funzioni. In IEC 60079-32-1, 7.3.2.3.3 “Precauzioni per autocisterne”, si afferma: 1) Messa a terra e collegamento equipotenziale a) La resistenza del collegamento equipotenziale tra il telaio, il serbatoio, le tubazioni associate e i raccordi sul veicolo deve essere inferiore a 1 MΩ. Per i sistemi totalmente in metallo, la resistenza deve essere di 10 Ω, o inferiore e, se un valore superiore viene rilevato, ulteriori indagini devono essere avviate per verificare la presenza di eventuali problemi, per esempio corrosione o collegamento allentato. b) Prima che qualsiasi operazione (per esempio, apertura del duomo, collegamento dei tubi) venga effettuata, un cavo di terra deve essere collegato al veicolo. Il cavo deve fornire una resistenza inferiore a 10 Ω tra il camion e il punto di messa a terra designato sulla torre di caricamento e deve essere rimosso solo al completamento di tutte le operazioni. c) Si raccomanda che il cavo di terra richiesto in b) faccia parte di un sistema di monitoraggio della terra statica che controlla continuamente la resistenza tra l'autocisterna e il punto di messa a terra designato sulla torre di caricamento, attivando interblocchi per prevenire l'operazione di carico quando la resistenza supera 10 Ω. Si raccomanda inoltre che il sistema di controllo della messa a terra statica sia in grado di distinguere tra il collegamento al serbatoio dell'autocisterna (o punto di collegamento a terra) e altri oggetti metallici. Questo tipo di sistema impedirà agli operatori di collegare il sistema di messa a terra a oggetti (per esempio, parafanghi) che possono essere elettricamente isolati dalla cisterna del mezzo. < Torna ai contenuti Earth-Rite® RTR™ IECEx SIL 2 ATEX Earth-Rite RTR utilizza un sistema elettronico brevettato, la tecnologia "Tri-Mode", per stabilire tre ingressi principali che devono essere presenti prima che le operazioni di carico/scarico possano essere avviate. Quando i requisiti dei tre ingressi principali sono soddisfatti, Earth-Rite RTR entrerà in modalità permissiva e alimenterà una coppia di contatti di commutazione a potenziale zero per avviare la pompa, o qualsiasi altra apparecchiatura sia interbloccata con il sistema, per controllare il flusso di prodotto da e per l'autocisterna. Eventuale elettricità statica generata durante l'operazione di carico viene trasferita dall'autocisterna a terra tramite Earth-Rite RTR, eliminando così il rischio di una potenziale accensione. MODALITÀ 1 | Conformemente alle raccomandazioni di IEC 60079-32, Earth-Rite RTR determina se la pinza di messa a terra sia collegata all'autocisterna. Questo assicura che la pinza sia collegata al corpo principale dell'autocisterna e che non possa essere bypassata collegando la pinza alla torre di caricamento. MODALITÀ 2 | Earth-Rite RTR assicura che l'autocisterna sia collegata alla massa generale della terra. Questo è un ingresso importante, in quanto un collegamento a terra è l'unico modo per scaricare l'elettricità statica dall'autocisterna, prevenendone l'accumulo. MODALITÀ 3 | Secondo le raccomandazioni chiave di IEC 60079-32 e NFPA 77, Earth-Rite RTR assicura che la resistenza fra l'autocisterna e il punto di messa a terra verificato sulla torre di caricamento non superi mai 10 ohm. Earth-Rite RTR consegue questo obiettivo monitorando la resistenza tra il collegamento della pinza RTR all'autocisterna e il collegamento di RTR al punto di massa verificato per la durata dell'operazione. Europa / Internazionale: America del Nord: IECEx Ex d[ia] IIC T6 Gb(Ga) (gas e vapore). Ex tb IIIC T80°C IP66 Db (polveri combustibili). Ta = da -40°C a +55°C. IECEx SIR 09.0018 Ente di certicazione IECEx: SIRA. NEC 500 / CEC (Classe e divisione) Apparecchiature associate [Ex ia] per l’uso in: Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D. Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G. Classe III, Div. 1. Offre circuiti intrinsecamente sicuri per: Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D. Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G. Classe III, Div. 1. Se installato secondo il disegno di controllo: ERII-Q-10110 cCSAus Ta = da -40°C a +50°C Ta = da -40°F a +122°F NRTL riconosciuto da OSHA: CSA. ATEX II 2(1)GD Ex d[ia] IIC T6 Gb(Ga) Ex tb IIIC T80°C IP66 Db Ta = da -40°C a +55°C. Sira 09ATEX2047 Organismo ATEX noticato: SIRA. Earth-Rite RTR in involucro Ex(d)/XP. Circuiti intrinsecamente sicuri tramite pinze di messa a terra in acciaio inox certicate FM / ATEX. Rullo cavo bipolare di 15 m opzionale. NEC 505 e 506 (Classe e Zona) Classe I, Zona 1[0], AEx d[ia] IIC T6 Gb(Ga) (gas e vapore). Classe II, Zona 21[20], AEx tD [iaD] 21 T80°C (polveri combustibili). CEC Sezione 18 (Classe e Zona) Classe I, Zona 1[0], Ex d[ia] IIC T6 Gb(Ga) DIP A21, IP66, T80°C Fare clic qui per ulteriori informazioni www.newson-gale.it 9 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Verifica della messa a terra statica montata su veicolo con interblocchi di sistema e indicazione Gli autospurghi e le autocisterne per sostanze chimiche che trasportano prodotti infiammabili richiedono una protezione con messa a terra statica per prevenire l'accumulo di elettricità statica sull'autocarro o sulle attrezzature, come i tubi, collegate al camion. Se si consente che l'elettricità statica si accumuli sul mezzo, la possibilità di una scarica elettrostatica tramite scintilla è un rischio di accensione concreto, ma invisibile. In API RP 2219, si afferma: 5.4.2 Messa a terra: Molti mezzi per il recupero e il trasporto di prodotti infiammabili sono adibiti a operazioni di trasferimento in siti privi di sistemi di messa a terra statica. Ciò è dovuto principalmente alla natura dell'operazione, che può andare dalla pulizia di un serbatoio di stoccaggio al trasporto di prodotti in siti presso i quali sistemi di messa a terra non sono installati al punto di consegna del prodotto. Nei casi in cui sistemi di messa a terra non siano presenti, la messa a terra è di solito realizzata con un cavo su rullo collegato dall'autocarro all'oggetto che si ritiene possa essere un punto di terra funzionale. Tuttavia, con questa soluzione è impossibile determinare se il punto di messa a terra trasferirà effettivamente le cariche elettrostatiche a terra. Inoltre, non è possibile monitorare il collegamento del mezzo al punto di messa a terra per tutta la durata 10 www.newson-gale.it dell'operazione, una situazione pericolosa in quanto il conducente, senza indicazione visiva, non saprà se il collegamento con la pinza di messa a terra sia compromesso. Un sistema montato su veicolo, come Earth-Rite MGV, elimina qualsiasi rischio di punti di terra non idonei erroneamente utilizzati dal conducente. Collegando semplicemente la pinza dell'MGV al punto di messa a terra, l'MGV verifica automaticamente se il punto di messa a terra abbia un collegamento alla massa generale della terra che prevenga l'accumulo di cariche elettrostatiche sul mezzo. Non solo Earth-Rite MGV assicura che il veicolo sia collegato a un punto di messa a terra verificato, ma monitora anche il collegamento del mezzo a una terra verificata per tutta la durata dell'operazione. Prima di avviare le operazioni di trasferimento, gli autospurghi devono essere messi direttamente a terra o collegati equipotenzialmente a un altro oggetto intrinsecamente a terra, come un grande serbatoio di stoccaggio o tubazioni interrate. 5.4.2 Messa a terra e collegamento equipotenziale: Questo sistema (messa a terra) deve fornire una resistenza elettrica di contatto inferiore a 10 ohm tra il veicolo e una struttura messa a terra. In IEC 60079-32-1, 8.8.4 “Autospurghi” si afferma: Gli autospurghi devono essere collegati a un sito di messa a terra designato prima che qualsiasi operazione sia avviata. Nelle aree in cui punti di messa a terra non siano presenti, vale a dire ove sia necessario utilizzare barre di messa a terra portatili, o nel caso di dubbio circa la qualità dei punti di messa a terra del sito, la resistenza di terra deve essere verificata prima di ogni operazione. Quando il mezzo è collegato a un punto di messa a terra verificato, la resistenza del collegamento tra il veicolo e la terra verificata non deve superare 10 Ω per collegamenti metallici puri, o 1 MΩ per tutti gli altri collegamenti. < Torna ai contenuti Earth-Rite® MGV IECEx SIL 2 ATEX Il sistema Earth-Rite MGV (Mobile Ground Verification) è una tecnologia esclusiva e brevettata, progettata per fornire la conferma automatica del collegamento a terra elettrostatico positivo degli automezzi utilizzati per il carico e il trasporto di prodotti infiammabili/combustibili. Il sistema Earth-Rite MGV esegue due controlli di sistema, i quali assicurano che il veicolo sia in grado di dissipare le cariche elettrostatiche per tutta la durata del processo di trasferimento. 1. Verifica della messa a terra statica. Il sistema MGV assicura che la resistenza del collegamento dell'oggetto identificato come sorgente da mettere a terra sia sufficientemente bassa da dissipare le cariche elettrostatiche in modo sicuro dal veicolo. 2. Monitoraggio continuo del circuito di terra. Quando la procedura di verifica della messa a terra statica è confermata, il sistema MGV monitora costantemente la resistenza di collegamento a questo punto di messa a terra del veicolo verificato per tutta la durata del processo di trasferimento. La resistenza del collegamento deve essere mantenuta a 10 ohm (o meno) per tutta la durata del processo di trasferimento. Due contatti di uscita, ubicati sull'unità di controllo del sistema MGV, possono essere interbloccati con le pompe o altri dispositivi di controllo per arrestare le operazioni di trasferimento se il collegamento di messa a terra statica non dovesse essere stabilito o mantenuto per l'intero processo di trasferimento. Quando la verifica della messa a terra statica e il monitoraggio continuo del circuito di terra sono positivi, un gruppo di spie LED verdi informa costantemente l'operatore della messa a terra sicura del veicolo. Il sistema può essere attivato dal conducente tramite il collegamento della pinza di messa a terra al punto di messa a terra designato del sito, struttura in metallo interrata (tubazioni, serbatoi di stoccaggio, ecc.) o punti temporanei, come barre di messa a terra interrate. Europa / Internazionale: America del Nord: IECEx Ex nA nC [ia] IIC T4 Gc(Ga) (gas e vapore). Ex tb IIIC T70°C Db (polveri combustibili). Ta = da -40°C a +55°C. IECEx SIR 09.0097 Ente di certicazione IECEx: SIRA. NEC 500 / CEC (Classe e divisione) Apparecchiature associate [Ex ia] per l’uso in: Classe I, Div. 2, Gruppi A, B, C, D. Classe II, Div. 2, Gruppi E, F, G. Classe III, Div. 2. Offre circuiti intrinsecamente sicuri per: Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D. Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G. Classe III, Div. 1. Se installato secondo il disegno di controllo: ERII-Q-10165 cCSAus Ta = da -25°C a +55°C. Ta = da -13°F a +131°F NRTL riconosciuto da OSHA: CSA. ATEX II 3(1) G Ex II 2D Ex nA nC [ia] IIC T4 Gc(Ga) Ex tb IIIC T70°C Db Ta = da -40°C a +55°C. Sira 09ATEX2247 Organismo ATEX noticato: SIRA. Earth-Rite MGV NEC 505 e 506 (Classe e Zona) Classe I, Zona 2, (Zona 0), AEx nA[ia] IIC T4 (gas e vapore). Classe II, Zona 21, AEx tD[iaD] 21, T70°C, (polveri combustibili). CEC Sezione 18 (Classe e Zona) Classe I, Zona 2 (Zone 0) Ex nA[ia] IIC T4 DIP A21, IP66, T70°C Circuiti intrinsecamente sicuri tramite pinze di messa a terra in acciaio inox certicate FM / ATEX. Rullo cavo bipolare di 15 m opzionale. Fare clic qui per ulteriori informazioni www.newson-gale.it 11 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Messa a terra di carri cisterna, IBC e fusti con interblocchi di sistema e indicazione Oggetti metallici conduttivi, come i carri cisterna, unità LACT, minipale e IBC che vengono a contatto con liquidi caricati elettrostaticamente possono accumulare pericolosi livelli di carica elettrostatica che potrebbero generare scintille di energia notevolmente superiore all'energia minima necessaria per accendere una vasta gamma di gas e vapori combustibili. Se a un oggetto privo di messa a terra si consente di accumulare cariche elettrostatiche, la tensione presente sull'oggetto aumenterà esponenzialmente in un breve lasso di tempo. Poiché l'oggetto è sotto alta tensione, cercherà di scaricare questa energia in eccesso nel modo più efficiente possibile, vale a dire generando una scintilla. Gli oggetti messi a terra ubicati in prossimità di oggetti caricati elettrostaticamente sono l'obiettivo preferito delle scariche elettrostatiche. Consentire l'accumulo incontrollato di elettricità statica in un'atmosfera EX / HAZLOC equivale a esporre la candela di un motore a un'atmosfera potenzialmente infiammabile. Se il sistema di trasferimento non è messo a terra, la tensione elettrostatica di oggetti metallici, 12 www.newson-gale.it come i carri cisterna, può raggiungere livelli pericolosi in meno di 20 secondi. Un sistema di messa a terra che combina una semplice indicazione visiva “GO / NO GO” tramite indicatori e capacità di controllo tramite interblocco è il modo più efficace per controllare il rischio di accensioni causate dall'elettricità statica durante operazioni in cui si utilizzano carri cisterna, IBC e fusti. L'interblocco del sistema di trasferimento con il sistema di messa a terra è probabilmente il migliore livello di protezione che gli specificatori e i progettisti di attrezzature possono adottare per assicurare che le apparecchiature siano messe a terra. In IEC 60079-32-1, 13.3.1,4 “Oggetti di metallo mobili” si afferma: Qualora si sospettino tali situazioni, l'oggetto deve essere messo a terra tramite un metodo alternativo (per esempio, un cavo di messa a terra). Si consiglia una resistenza di collegamento di 10 Ω tra il cavo e l'oggetto da mettere a terra. La messa a terra e il collegamento equipotenziale devono essere continui durante il periodo di possibile accumulo di cariche per prevenire pericoli elettrostatici. In NFPA 77, 12.4.1 e 12.4.2. “Carri cisterna ferroviari” si afferma: In generale, le precauzioni per i carri cisterna ferroviari sono simili a quelle per le autocisterne, specificate nella Sezione 12.2*. Molti carri cisterna sono dotati di cuscinetti non conduttivi e di pattini di scorrimento anch'essi non conduttivi situati tra il carro e i gruppi ruota. Di conseguenza, la resistenza di terra tramite i binari potrebbe non essere sufficientemente bassa da prevenire l'accumulo di cariche elettrostatiche sul telaio della carrozza. Pertanto, il collegamento equipotenziale del telaio del carro cisterna alle tubature del sistema di riempimento è necessario per prevenire l'accumulo di cariche. *Sezione 12.2: Le autocisterne devono essere collegate equipotenzialmente al sistema di riempimento e tutti i collegamenti, incluso la messa a terra, devono effettuati prima di avviare le operazioni. Indicatori di messa a terra, non di rado interbloccati con il sistema di riempimento, sono spesso utilizzati per monitorare il funzionamento del collegamento. < Torna ai contenuti Earth-Rite® PLUS™ IECEx SIL 2 ATEX Precisione e affidabilità è quello che Earth-Rite PLUS offre ai professionisti QHSE e ai tecnici che hanno il compito di proteggere il personale e gli impianti dai rischi di accensione causati dall'elettricità statica durante le operazioni di carico/scarico di carri cisterna, minipale e IBC. Earth-Rite PLUS assicura che un collegamento di 10 ohm, o inferiore, sia presente e sia continuamente monitorato tra l'oggetto messo a terra e il punto di messa a terra effettivo designato. Questa caratteristica offre agli specificatori di attrezzature la possibilità di dimostrare la conformità alle raccomandazioni di IEC 60079-32, NFPA 77 e API RP 2003 in materia di messa a terra e collegamento equipotenziale. Tre LED verdi lampeggiano continuamente indicando la corretta messa a terra dell’oggetto che deve essere protetto dalle scariche elettrostatiche. Se il sistema non è in uso, o se rileva una resistenza nel circuito staticodissipativo superiore a 10 ohm, un LED rosso si illumina sull’unità indicatrice ubicata nell'involucro. La funzione di monitoraggio continuo del circuito di terra controlla la resistenza del circuito di terra dall'oggetto messo a terra fino al punto di messa a terra effettivo verificato del sito. Se Earth-Rite PLUS rileva una resistenza superiore a 10 ohm nel circuito di terra, attiva una coppia di contatti di commutazione a potenziale zero che possono essere interbloccati con il sistema di trasferimento del prodotto. Il contatto a potenziale zero principale può interbloccarsi con dispositivi elettro-meccanici o sistemi PLC per arrestare il flusso del prodotto. Il contatto secondario s’interfaccia con allarmi acustici e visivi o luci stroboscopiche, offrendo un ulteriore livello di protezione contro i pericoli. Europa / Internazionale: America del Nord: IECEx Ex d[ia] IIC T6 Gb(Ga) (gas e vapore). Ex tb IIIC T80°C IP66 Db (polveri combustibili). Ta = da -40°C a +55°C. IECEx SIR 09.0018 Ente di certicazione IECEx: SIRA. NEC 500 / CEC (Classe e divisione) Apparecchiature associate [Ex ia] per l’uso in: Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D. Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G. Classe III, Div. 1. Offre circuiti intrinsecamente sicuri per: Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D. Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G. Classe III, Div. 1. Se installato secondo il disegno di controllo: ERII-Q-10110 cCSAus Ta = da -40°C a +50°C. Ta = da -40°F a +122°F NRTL riconosciuto da OSHA: CSA. ATEX II 2(1)GD Ex d[ia] IIC T6 Gb(Ga) Ex tb IIIC T80°C IP66 Db Ta = da -40°C a +55°C. Sira 09ATEX2047 Organismo ATEX noticato: SIRA. NEC 505 e 506 (Classe e Zona) Classe I, Zona 1[0], AEx d[ia] IIC T6 Gb(Ga) (gas e vapore). Classe II, Zona 21[20], AEx tD [iaD] 21 T80°C (polveri combustibili). CEC Sezione 18 (Classe e Zona) Classe I, Zona 1[0], Ex d[ia] IIC T6 Gb(Ga) DIP A21, IP66, T80°C Earth-Rite PLUS in involucro Ex(d)/XP. Circuiti intrinsecamente sicuri tramite pinze di messa a terra in acciaio inox certicate FM / ATEX. Rullo cavo bipolare di 15 m opzionale. Fare clic qui per ulteriori informazioni www.newson-gale.it 13 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Messa a terra di attrezzature di impianto e tubazioni interconnesse con interblocchi di sistema e indicazione Le operazioni di processo delle polveri possono generare grandi quantità di cariche elettrostatiche tramite la movimentazione della polvere stessa. La causa più comune della generazione di cariche elettrostatiche sulle apparecchiature di processo delle polveri è la "triboelettrificazione", vale a dire il contatto e la separazione della polvere dalle attrezzature di processo, la polvere stessa o altri fattori che possono causare cariche elettrostatiche, come i contaminanti. Nelle operazioni farmaceutiche, attrezzature come i sistemi di movimentazione delle polveri, i micronizzatori, i miscelatori e i setacciatori, sono dotati di componenti multipli sui quali alti livelli di cariche elettrostatiche possono accumularsi se uno dei componenti è isolato da una terra effettiva. Il regolare smontaggio per la pulizia e la manutenzione può causare il mancato collegamento a terra o un collegamento a terra non correttamente effettuato quando si rimonta l'attrezzatura. Flessioni, vibrazioni e corrosione possono anche degradare i collegamenti per cui è importantissimo assicurarsi che nessuna parte dell'attrezzatura sia isolata da una terra effettiva. Il modo migliore per assicurarsi che sulle attrezzature utilizzate nelle operazioni di processo delle polveri 14 non si accumuli elettricità statica è adottare una soluzione di messa a terra statica dedicata che monitorerà il collegamento a terra dei componenti a rischio e avvertirà il personale del potenziale pericolo, nel caso in cui un componente dovesse scollegarsi dalla messa a terra. Questo è particolarmente importante se il punto di messa a terra dell'apparecchiatura non è facilmente visibile o accessibile. Le apparecchiature di processo delle polveri rappresentano una sfida più complessa rispetto alle applicazioni standard, in quanto numerose parti metalliche possono costituire gruppi più grandi, elettricamente isolati l'uno dall'altro. È quindi importante assicurarsi che i diversi componenti che entrano in contatto con le polveri cariche possano essere monitorati e protetti tramite una messa a terra statica. In NFPA 77, 15.3.1 e 15.3.2 “Meccanismi delle cariche elettriche elettrostatiche”, si afferma: La formazione di cariche elettrostatiche per contatto è un fenomeno frequente nella movimentazione delle polveri, sia per contatto superficiale sia per separazione tra le polveri e le superfici e per contatto e separazione tra le particelle di polvere individuali. La formazione di cariche elettrostatiche è generalmente probabile quando una polvere entra in contatto con un'altra superficie, in operazioni di processo quali la setacciatura, il riempimento, lo scorrimento, la macinazione, la micronizzazione e la movimentazione pneumatica. In IEC 60079-32-1, 13.4.1 “Implementazione e monitoraggio di sistemi di messa a terra", si afferma: Qualora il sistema di collegamento equipotenziale/di messa a terra sia interamente di metallo, la resistenza nei percorsi di messa a terra continui è in genere inferiore a 10 Ω. Tali sistemi comprendono anche quelli dotati di più componenti. Una resistenza più elevata in genere indica che il percorso di metallo non è continuo, spesso a causa di collegamenti allentati o corrosione. Un sistema di messa a terra idoneo per i circuiti elettrici o la protezione contro i fulmini è più che sufficiente per un sistema di messa a terra elettrostatico. www.newson-gale.it Issue 8 www.newson-gale.com < Torna ai contenuti Earth-Rite® MULTIPOINT II ATEX IECEx Earth-Rite MULTIPOINT è un esclusivo sistema di messa a terra statica in grado di monitorare la messa a terra simultanea di un massimo di otto (8) singoli elementi di attrezzature a rischio di emissione di scintille elettrostatiche. Per mettere a terra e controllare più attrezzature in aree quali le stazioni di carico di fusti, le stazioni di miscelazione, le stazioni di carico degli IBC e le torri di caricamento dei carri cisterna, un gran numero di sistemi di messa a terra statica convenzionali è in genere necessario per offrire la dovuta protezione contro le scintille elettrostatiche esplosive. Inoltre, in aggiunta alle operazioni con liquidi infiammabili e gas, anche le attrezzature di processo delle polveri, che in genere includono tubi interconnessi, essiccatori a letto fluido, tramogge e micronizzatori, richiederebbero sistemi di messa a terra multipli. Con Earth-Rite MULTIPOINT II, la messa terra di un massimo di otto singoli elementi di attrezzature potenzialmente isolate può essere monitorata simultaneamente con un unico sistema di messa a terra statica. Ciascun canale di monitoraggio si interfaccia con un singolo contatto a potenziale zero. Oltre agli 8 singoli contatti a potenziale zero, viene fornito anche un relè di gruppo, in modo che più canali di monitoraggio della messa a terra possano essere configurati per offrire una condizione permissiva/non permissiva per le attrezzature esterne (per esempio, PLC, pompe, valvole, sirene). Se la funzione di auto-monitoraggio di Earth-Rite MULTIPOINT II rileva un errore software o hardware, un relè di guasto si attiva per assicurare che il sistema si spenga in una condizione di fail-safe. L’unità di monitoraggio Earth-Rite MULTIPOINT II contiene 8 coppie di indicatori a LED (rossi e verdi) della messa a terra. L’unità può essere montata in tutte le zone ATEX/IECEx e in tutte le aree pericolose Classe e Divisione. Le applicazioni includono: > punti di carico di carri cisterna multipli. > punti di carico di fusti/cestoni multipli. > miscelazione di liquidi/polveri. > attrezzature di trasporto delle polveri. > essiccatori a letto fluido. > riempimento e svuotamento di sili e contenitori. > tramogge e collettori di polveri. > attrezzature per la micronizzazione delle polveri, polverizzazione e macinazione. Le stazioni di indicazione esterne, energeticamente efficienti, di Earth-Rite MULTIPOINT II, offrono l’indicazione dello stato della messa a terra di ogni canale. L’appariscente LED VERDE lampeggia continuamente quando un collegamento a terra positivo viene effettuato. Le stazioni di indicazione possono essere montate in tutte le zone ATEX/IECEx e in tutte le aree pericolose Classe e Divisione. Oltre all’opzione GRP standard, è possibile specificare stazioni di indicazione in acciaio inox. Europa / Internazionale: Unità di monitoraggio IECEx Ex ia IIC T4 Ga Ex ia IIIC T135ºC Da Ta = -40ºC a +60ºC. IECEx SIR 15.0094X Ente di certificazione IECEx: SIRA Unità di alimentazione IECEx Ex nA[ia Ga] nC IIC T4 Gc Ex tb IIIC T65ºC Db Ta = -40ºC a +60ºC. IECEx SIR 15.0094X Ente di certificazione IECEx: SIRA ATEX II 1GD Ex ia IIC T4 Ga Ex ia IIIC T135ºC Da Ta = -40ºC a +60ºC. Sira 15ATEX2259X Organismo ATEX notificato: SIRA ATEX II 3(1)G II 2D Ex nA[ia Ga] nC IIC T4 Gc Ex tb IIIC T65ºC Db Ta = -40ºC a +60ºC. Sira 15ATEX2259X Organismo ATEX notificato: SIRA L’unità di alimentazione di 230 V/110 V CA di Earth-Rite® MULTIPOINT II è dotata di undici (11) contatti a potenziale zero SP/DT. Otto di questi contatti si interfacciano con ogni canale di messa a terra monitorato; 2 offrono la funzione di canale raggruppato e 1 relè fornisce la funzione di uscita di ridondanza fail-safe. L’unità di alimentazione può essere installata nelle Zone 2/21 e nelle aree Classe 1, Div.2, Classe II, Div.1 e Classe III, Div.1. L’alimentatore può essere alloggiato in involucri in vetroresina (GRP) o in acciaio inox. Fare clic qui per ulteriori informazioni www.newson-gale.it 15 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Messa a terra di FIBC Tipo C con interblocchi di sistema e indicazione I sacconi di tipo C sono progettati per scaricare l'elettricità statica attraverso fibre statico-dissipative integrate nel materiale del saccone. I sacconi sono dotati di linguette di messa a terra che rivestono la funzione di punti a cui i sistemi di messa a terra possono essere collegati per assicurare che l'elettricità statica non si accumuli sul saccone. Numerosi standard offrono indicazioni sui parametri chiave ai quali i sacconi di tipo C devono essere conformi per prevenire l'accumulo di elettricità statica. Lo standard principale per la classificazione elettrostatica dei sacconi di tipo C è IEC 61340-4-4, “Elettrostatica – Parte 4-4: metodi di prova standard per applicazioni specifiche - classificazione elettrostatica dei sacconi (FIBC)”. Questo standard stabilisce i requisiti essenziali per i sacconi di tipo C in relazione all'eliminazione del rischio di accumulo di cariche elettrostatiche. Stabilisce che la resistenza attraverso il saccone debba essere inferiore a 1 x 107 Ω (10 megaohm). Anche in NFPA 77, “Prassi raccomandata per l'elettricità statica”, si raccomanda questo valore di resistenza. sistema di messa a terra attivo è la scelta migliore. Questo perché il sistema può determinare se la costruzione del saccone sia conforme agli standard pertinenti, assicurando inoltre la messa a terra del saccone per tutta la durata dell'operazione di riempimento/svuotamento. Il vantaggio principale offerto dalla verifica della resistenza attraverso il saccone è che, dopo diversi cicli di utilizzo ripetuto, è possibile controllare che le fibre staticodissipative funzionino ancora correttamente e, soprattutto, che sacconi non di tipo C non siano utilizzati nelle aree pericolose. La messa a terra dei sacconi di tipo C può essere conseguita in modo passivo (pinza e cavo unipolare) o attivo (sistemi di monitoraggio). Un ulteriore vantaggio dei sistemi di messa a terra è la possibilità di monitorare il movimento della polvere tramite i contatti di uscita interbloccati con valvole o PLC. Data l'entità della carica che può accumularsi su un saccone, un 16 www.newson-gale.it In IEC 61340-4-4 “Elettrostatica – Parte 4-4: metodi di prova standard per applicazioni specifiche - classificazione elettrostatica dei sacconi (FIBC)”, si afferma: 7.3.1. FIBC Tipo C Un saccone di tipo C, utilizzato in presenza di vapori o gas infiammabili o polveri combustibili con energie di accensione di 3 mJ, o inferiori, deve avere una resistenza al punto di messa a terra inferiore a 1 × 107 Ω se testato secondo 9.3. Inoltre, il saccone deve essere interamente in materiale conduttivo o deve contenere fibre o nastri conduttivi completamente interconnessi, con una distanza massima di 20 mm se le fibre o i nastri sono disposti secondo un disegno a strisce, o di 50 mm se sono disposti a griglia. In NFPA 77, 16.6.6.3, “FIBC Tipo C ”, si afferma: Le raccomandazioni per gli IBC conduttivi, di cui al paragrafo 10.1.4, sono applicabili anche ai FIBC conduttivi. Una linguetta di messa a terra, collegata elettricamente al materiale o a fibre conduttive, deve essere presente e deve essere collegata a un punto di messa a terra quando il saccone viene riempito o svuotato. La resistenza tra gli elementi conduttivi nel saccone e le linguette di messa a terra deve essere inferiore a 1,0 x 107 ohm. < Torna ai contenuti Earth-Rite® FIBC IECEx SIL 2 ATEX Il sistema Earth-Rite FIBC convalida e monitorizza la resistenza dei sacconi FIBC di tipo C, assicurando che gli elementi conduttori del saccone siano in grado di dissipare le cariche elettrostatiche conformemente a IEC 61340-4-4 “Metodi di prova standard per applicazioni specifiche - classificazione elettrostatica dei sacconi (FIBC)” e NFPA 77 “Prassi raccomandata per l'elettricità statica”. Durante il processo di riempimento/svuotamento del saccone, il sistema Earth-Rite FIBC monitorizza continuamente la resistenza del saccone in modo che, se il livello di 1 x 107 ohm (10 megaohm) viene superato, questa situazione di pericolo possa essere indicata agli operatori e il processo sospeso, manualmente o tramite la coppia di contatti senza tensione NA/NC. verdi lampeggiano continuamente per informare gli operatori che il saccone da proteggere contro le scariche elettrostatiche è messo a terra in modo sicuro. Se Earth-Rite FIBC non è in uso o se rileva una resistenza nel circuito statico-dissipativo superiore a 1 x 107 ohm, un LED rosso si illumina sul pannello delle spie ubicato nella stazione di indicazione statico-dissipativa GRP. Quando Earth-Rite FIBC rileva tramite il punto di messa a terra verificato dell'impianto che la resistenza nel circuito di terra dal saccone al sistema è inferiore a 1 x 107 ohm, attiva i contatti di uscita a potenziale zero e tre LED Newson Gale può anche fornire sistemi di messa a terra FIBC in grado di convalidare e monitorare i sacconi di tipo C progettati con una soglia resistenza superiore di 1 x 108 ohm (100 megaohm). Europa / Internazionale: America del Nord: IECEx Ex nA nC [ia] IIC T4 Gc(Ga) (gas e vapore). Ex tb IIIC T70°C Db (polveri combustibili). Ta = da -40°C a +55°C. IECEx SIR 09.0097 Ente di certicazione IECEx: SIRA. NEC 500 / CEC (Classe e divisione) Apparecchiature associate [Ex ia] per l’uso in: Classe I, Div. 2, Gruppi A, B, C, D. Classe II, Div. 2, Gruppi E, F, G. Classe III, Div. 2. Offre circuiti intrinsecamente sicuri per: Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D. Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G. Classe III, Div. 1. Se installato secondo il disegno di controllo: ERII-Q-10165 cCSAus Ta = da -25°C a +55°C. Ta = da -13°F a +131°F NRTL riconosciuto da OSHA: CSA. ATEX II 3(1) G Ex II 2D Ex nA nC [ia] IIC T4 Gc(Ga) Ex tb IIIC T70°C Db Ta = da -40°C a +55°C. Sira 09ATEX2247 Organismo ATEX noticato: SIRA. Earth-Rite FIBC in involucro GRP statico-dissipativo. NEC 505 e 506 (Classe e Zona) Classe I, Zona 2, (Zona 0), AEx nA[ia] IIC T4 (gas e vapore). Classe II, Zona 21, AEx tD[iaD] 21, T70°C, (polveri combustibili). CEC Sezione 18 (Classe e Zona) Classe I, Zona 2 (Zone 0) Ex nA[ia] IIC T4 DIP A21, IP66, T70°C La pinza di monitoraggio approvata FM / ATEX in acciaio inox fornisce un segnale di monitoraggio intrinsecamente sicuro da Earth-Rite FIBC al saccone di tipo C (in dotazione con il sistema). La pinza di monitoraggio approvata FM / ATEX in acciaio inox reinvia il segnale di monitoraggio intrinsecamente sicuro dal saccone a Earth-Rite FIBC (raccomandato). Fare clic qui per ulteriori informazioni www.newson-gale.it 17 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Messa a terra montata in quadro elettrico con interblocchi di sistema In alcune circostanze, una soluzione di messa a terra statica deve essere fornita nell'ambito di un progetto di strumentazione/ automazione specializzato. Se devono soddisfare requisiti di progetto su misura, i progettisti sono spesso limitati da soluzioni di messa a terra statica standard, pronte per l'uso, che non possono essere personalizzate in base ai loro requisiti di progetto specifici. È possibile ottenere un compromesso ricorrendo a relè di messa a terra in grado di monitorare diversi valori di resistenza. Sebbene gli impianti di questo tipo siano limitati in quanto non dotati di indicazione dello stato della messa a terra al punto di messa a terra, l'applicazione standard di questi relè è il monitoraggio dello stato di terra dei collegamenti di attrezzature fisse e permanenti o di macchine rotanti, utilizzando un relè interno per offrire uscite a PLC o pannelli HMI. Assicurarsi che un fusto rotante o una girante siano correttamente messi a terra a 10 ohm può essere difficile, in quanto non è sempre possibile fare affidamento su un collegamento stabile e uniforme tra l'albero rotante e il telaio della macchina. A causa del design di cuscinetti, ecc., un buon metodo per garantire una continuità 18 di terra è utilizzare un relè di monitoraggio della terra in un'area non pericolosa per testare il collegamento a terra del fusto o della girante tramite una coppia di spazzole di carbonio o un anello di contatto, che agiscono sull'albero. Tali relè possono essere anche utilizzati per verificare la messa a terra dei componenti principali di un impianto fisso, come i grandi serbatoi di stoccaggio per liquidi infiammabili. I relè che offrono una gamma di impostazioni di resistenza, come Earth-Rite OMEGA II, sono in genere montati su guide DIN all'interno di quadri elettrici installati nelle aree non pericolose. www.newson-gale.it Issue 8 www.newson-gale.com < Torna ai contenuti Earth-Rite® OMEGA IECEx SIL 2 ATEX Earth-Rite OMEGA II è un modulo di messa a terra compatto, installato in un quadro, per il monitoraggio di una gamma di valori di resistenza in base all'applicazione di messa a terra e ai requisiti di installazione di processi specifici. OMEGA II monitora la resistenza del circuito di messa a terra statica nei processi in cui il rischio di accumulo di cariche statiche sulle apparecchiature potrebbe comportare l'innesco di scintille elettrostatiche esplosive in aree con atmosfera potenzialmente infiammabile. Due contatti di commutazione a potenziale zero possono essere utilizzati per commutare l'alimentazione su indicatori di stato della messa a terra aggiuntivi o interbloccarsi con il processo di arresto del trasferimento del prodotto, se OMEGA II rileva un circuito aperto sul percorso a terra. L'apparecchiatura è stata principalmente specificata per le applicazioni in cui un sistema di indicazione dello stato di messa a terra alternativo è previsto, per esempio indicatori montati in quadri o stazioni di indicazione remote, in assenza di una soluzione di messa a terra della gamma Earth-Rite®. OMEGA II è stato appositamente progettato per monitorare la messa a terra statica di apparecchiature di processo, ed è dotato di 4 setpoint di resistenza in funzione delle caratteristiche di installazione e funzionamento dell'applicazione. Può essere inoltre installato per monitorare la resistenza dei circuiti equipotenziali e dei punti di messa a terra di parafulmini. Il modulo montabile su guida DIN può essere collocato in un quadro elettrico situato in una zona non pericolosa o all'interno di un involucro certificato Ex(d) in una zona pericolosa. Fino a quattro (4) OMEGA possono essere alimentati tramite un singolo alimentatore Newson Gale. Europa / Internazionale: America del Nord: IECEx [Ex ia Ga] IIC (gas e vapore). [Ex ia Da] IIIC (polveri combustibili). Ta = da -40°C a +60°C. IECEx SIR 13.0003X Ente di certicazione IECEx: SIRA. NEC 500 / CEC (Classe e divisione) Apparato associato intrinsecamente sicuro per l’alimentazione in ambienti classicati: Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D. Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G. Classe III, Div. 1. Ta = da -40°C a +60°C. Ta = da -40°F a +140°F NRTL riconosciuto da OSHA: CSA. ATEX II (1)GD [Ex ia Ga] IIC (gas e vapore). [Ex ia Da] IIIC (polveri combustibili). Ta = da -40°C a +60°C. Sira 13ATEX2009X Organismo ATEX noticato: SIRA. Earth-Rite OMEGA NEC 505 e 506 (Classe e Zona) Classe I, Zona 0, [AEx ia], IIC (gas e vapore). Classe II, Zona 20, [AEx iaD], IIIC (polveri combustibili). CEC Sezione 18 (Classe e Zona) [Ex ia] IIC Fare clic qui per ulteriori informazioni www.newson-gale.it 19 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Messa a terra di fusti e contenitori con indicazione Soluzioni di messa a terra statica che combinano un ulteriore livello di protezione fornito da interblocchi può non essere un'opzione di installazione idonea per alcune applicazioni e siti. Nella maggior parte dei casi, questo è perché non è possibile interfacciare i contatti di uscita dei sistemi Bond-Rite® con i sistemi o le apparecchiature di controllo della fonte di energia in grado di generare elettricità statica. Tali restrizioni non significano tuttavia che i progettisti debbano fare un passo indietro e ricorrere a pinze di messa a terra passive (non monitorate). Un livello di protezione intermedio è possibile attraverso la ® specifica di soluzioni Bond-Rite , le quali possono continuamente monitorare e verificare che la resistenza tra le attrezzature messe a terra e il punto di messa a terra effettivo sia di 10 ohm o inferiore. Bond-Rite CLAMP è un esempio di una soluzione che non solo monitora continuamente la resistenza nel percorso di terra tra l'apparecchiatura da mettere a terra e la messa a terra effettiva, ma offre anche agli operatori di processo un punto di riferimento visivo per assicurare che l'attrezzatura sia a terra. Il riferimento visivo è offerto da un LED verde montato nel corpo di Bond-Rite CLAMP. Quando la pinza Bond-Rite ha una resistenza verificata e continua di 10 ohm, 20 www.newson-gale.it In IEC 60079-32-1, 13.3.1.4 “Oggetti di metallo mobili” si afferma: o inferiore, tra l'oggetto a rischio di emissione di scintille elettrostatiche e una messa a terra effettiva e verificata, il LED verde lampeggia continuamente. La messa a terra degli oggetti conduttivi portatili (per esempio carrelli dotati di rulli conduttivi, contenitori di metallo, ecc.) avviene in genere tramite il contatto degli stessi con pavimenti dissipativi o conduttivi. Questa funzione brevettata consente agli operatori di assumersi attivamente la responsabilità per la propria sicurezza e quella dei loro colleghi facendo continuamente riferimento allo stato della spia LED. Se il LED non lampeggia, gli operatori possono intervenire per arrestare il processo e prevenire la generazione di scariche o attivare un allarme per richiamare l'attenzione sul pericolo. Tuttavia, in presenza di contaminanti come sporcizia o vernice sulla superficie di contatto del pavimento o dell'oggetto, la resistenza di dispersione verso terra può aumentare fino a un valore non accettabile, con conseguente possibile carica elettrostatica pericolosa sull'oggetto. Qualora si sospettino tali situazioni, l'oggetto deve essere messo a terra tramite un metodo alternativo (per esempio, un cavo di messa a terra). Si consiglia una resistenza di collegamento di 10 Ω tra il cavo e l'oggetto da mettere a terra. Se una particolare installazione o applicazione non si presta a una soluzione di messa a terra interbloccabile, la specifica di Bond-Rite CLAMP consente di preservare un efficace livello di protezione contro i rischi di accensione delle scariche elettrostatiche. In NFPA 77, 7.4.1.3.1, “Collegamenti equipotenziali e di messa a terra”, si afferma: Qualora il sistema di collegamento equipotenziale/di messa a terra sia interamente di metallo, la resistenza nei percorsi di messa a terra continui è in genere inferiore a 10 ohm. Tali sistemi comprendono anche quelli dotati di più componenti. Una maggiore resistenza di solito indica che il percorso di metallo non è continuo, in genere a causa di collegamenti allentati o corrosione. < Torna ai contenuti Bond-Rite® CLAMP IECEx ATEX Bond-Rite CLAMP, con brevetto esclusivo di Newson Gale, è l’unica pinza di messa a terra statica a offrire agli operatori un riferimento visivo del collegamento di apparecchiature potenzialmente cariche a un punto di messa a terra verificato. Bond-Rite CLAMP è dotata di un luminoso LED verde che lampeggia continuamente quando rileva che la resistenza tra le attrezzature da mettere a terra e la terra verificata del sito (per esempio, un nastro di rame) è di 10 ohm o inferiore. Una volta collegata, Bond-Rite CLAMP monitora costantemente la resistenza del circuito fra l’apparecchiatura e il punto di messa a terra verificato (per es., barra di contatto montata a parete). Il LED verde lampeggiante offre agli operatori di processo un punto di riferimento visivo continuo, che consente loro di monitorare lo stato di terra delle apparecchiature a rischio di accumulo di elettricità statica e generazione di scintille statiche. Il LED ad alta visibilità alloggiato nella pinza di messa a terra comunica all’operatore che la messa a terra delle apparecchiature potenzialmente cariche è stata stabilita. Le punte in carburo di tungsteno penetrano anche nella ruggine, nei depositi di materiale sul prodotto o nelle vernici di rivestimento dei fusti, assicurando un collegamento di terra corretto. Le pinze in acciaio inox sono state progettate per l’uso in ambienti di processo chimici e industriali gravosi. Quick Connect offre al personale la possibilità di rimuovere la pinza dalle aree classificate / zonate per la sostituzione della batteria. Monitoraggio della resistenza di circuito di 10 ohm conforme agli standard di buona pratica internazionali raccomandati. Il perno di stivaggio montato sulla scatola di giunzione offre agli operatori un punto di stivaggio per la pinza al termine delle operazioni. Europa / Internazionale: America del Nord: IECEx Ex ia IIC T4 Ga (gas e vapore). Ex ta IIIC T135°C Da (polveri combustibili). Ta = da -40°C a +60°C. IECEx SIR 11.0141 Ente di certicazione IECEx: SIRA. NEC 500 / CEC (Classe e divisione) Apparecchiature a sicurezza intrinseca Ex ia per l’uso in: Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D. Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G. Classe III, Div. 1. Ta = da -40°C a +60°C. Ta = da -40°F a +140°F NRTL riconosciuto da OSHA: CSA. ATEX II 1 GD Ex ia IIC T4 Ga (gas e vapore). Ex ta IIIC T135°C Da (polveri combustibili). Ta = da -40°C a +60°C. Sira 11ATEX2277 Organismo ATEX noticato: SIRA. Bond-Rite CLAMP nel suo durevole involucro in alluminio inossidabile. Le punte in carburo di tungsteno, disposte secondo una congurazione accoppiata, penetrano nei rivestimenti, i depositi e la ruggine sui prodotti, per un solido collegamento alle apparecchiature. Gli specificatori possono ordinare BondRite CLAMP con un cavo bipolare a spirale Cen-Stat di 3 lunghezze standard: 3 m, 5 m e 10 m. Tutti i cavi sono forniti con connettori “Quick Connect” per un agevole collegamento. Fare clic qui per ulteriori informazioni www.newson-gale.it 21 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Messa a terra di fusti e contenitori con indicazione Soluzioni di messa a terra statica che combinano un ulteriore livello di protezione fornito da interblocchi può non essere un'opzione di installazione idonea per alcune applicazioni e siti. Nella maggior parte dei casi, questo è perché non è possibile interfacciare i contatti di uscita dei sistemi Bond-Rite® con i sistemi o le apparecchiature di controllo della fonte di energia in grado di generare elettricità statica. Tali restrizioni non significano tuttavia che i progettisti debbano fare un passo indietro e ricorrere a pinze di messa a terra passive (non monitorate). Un livello di protezione intermedio è possibile attraverso la specifica di soluzioni Bond-Rite®, le quali possono continuamente monitorare e verificare che la resistenza tra le attrezzature messe a terra e il punto di messa a terra effettivo sia di 10 ohm o inferiore. Bond-Rite REMOTE è un esempio di una soluzione che monitora continuamente la resistenza nel percorso di terra tra l'apparecchiatura da mettere a terra e la messa a terra effettiva. Offre inoltre agli operatori di processo un punto di riferimento visivo per assicurare che l'attrezzatura sia messa a terra. Questo riferimento visivo è dotato di un LED verde ubicato in una stazione di indicazione montabile a parete che alloggia anche il PCB 22 www.newson-gale.it del circuito di monitoraggio. Quando Bond-Rite REMOTE ha una resistenza verificata di 10 ohm, o inferiore, tra l'oggetto a rischio di emissione di scintille elettrostatiche e una messa a terra effettiva e verificata, il LED verde lampeggia continuamente. Bond-Rite REMOTE può essere specificato per installazioni in cui è preferibile che il riferimento visivo per l'operatore sia montato a parete, lontano dal punto di collegamento della pinza all'apparecchiatura a rischio di accumulo di cariche elettrostatiche. Se una particolare installazione o applicazione non si presta a una soluzione di messa a terra interbloccabile, la specifica di Bond-Rite REMOTE consente di preservare un efficace livello di protezione contro i rischi di accensione delle scariche elettrostatiche. In IEC 60079-32-1, 13.3.1.4 “Oggetti di metallo mobili” si afferma: La messa a terra degli oggetti conduttivi portatili (per esempio carrelli dotati di rulli conduttivi, contenitori di metallo, ecc.) avviene in genere tramite il contatto degli stessi con pavimenti dissipativi o conduttivi. Tuttavia, in presenza di contaminanti come sporcizia o vernice sulla superficie di contatto del pavimento o dell'oggetto, la resistenza di dispersione verso terra può aumentare fino a un valore non accettabile, con conseguente possibile carica elettrostatica pericolosa sull'oggetto. Qualora si sospettino tali situazioni, l'oggetto deve essere messo a terra tramite un metodo alternativo (per esempio, un cavo di messa a terra). Si consiglia una resistenza di collegamento di 10 Ω tra il cavo e l'oggetto da mettere a terra. In NFPA 77, 7.4.1.3.1, “Collegamenti equipotenziali e di messa a terra”, si afferma: Qualora il sistema di collegamento equipotenziale/di messa a terra sia interamente di metallo, la resistenza nei percorsi di messa a terra continui è in genere inferiore a 10 ohm. Tali sistemi comprendono anche quelli dotati di più componenti. Una maggiore resistenza di solito indica che il percorso di metallo non è continuo, in genere a causa di collegamenti allentati o corrosione. < Torna ai contenuti Bond-Rite® REMOTE IECEx ATEX La precisione e l'affidabilità di Bond-Rite REMOTE offre una maggiore sicurezza, in quanto testa continuamente il collegamento della pinza al contenitore o altro elemento conduttivo dell'impianto in un circuito completo stabilito con il punto di messa a terra designato. Bond-Rite REMOTE offre un circuito di monitoraggio continuo tra le apparecchiature messe a terra e i punti di messa a terra verificati (per esempio, barre di contatto a parete). Il LED verde lampeggiante offre agli operatori di processo un punto di riferimento visivo continuo, che consente loro di monitorare lo stato di terra delle apparecchiature a rischio di accumulo di elettricità statica e generazione di scintille statiche. L'alloggiamento GRP standard è statico-dissipativo e idoneo per ambienti di processo generici. L'involucro in acciaio inossidabile (SS 316) è stato progettato per soddisfare le specifiche di ambienti igienici o corrosivi. Entrambi gli involucri offrono un grado di protezione minimo IP 65 e sono idonei sia per installazioni al coperto che esterne. Bond-Rite REMOTE può essere alimentato con una batteria di 9 V intrinsecamente sicura (inclusa). Bond-Rite REMOTE EP utilizza un alimentatore esterno di 230/115 V CA, in grado di alimentare fino a 10 stazioni di indicazione. Il flessibile alimentatore esterno può essere ubicato in aree “pericolose” (Zona 2/22 - Div.2) e “non pericolose”, con le stazioni di indicazione montate nell'area zonata / HAZLOC (Zona 0 / Div.1), o inferiore. Europa / Internazionale: America del Nord: IECEx Ex ia IIC T4 Ga (gas e vapore). Ex ta IIIC T135°C Da (polveri combustibili). Ta = da -40°C a +60°C. IECEx SIR 09.0023X Ente di certicazione IECEx: SIRA. NEC 500 / CEC (Classe e divisione) Apparecchiature a sicurezza intrinseca Ex ia per l’uso in: Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D. Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G. Classe III, Div. 1. Ta = da -40°C a +60°C. Ta = da -40°F a +140°F BRR-Q-11185 cCSAus NRTL riconosciuto da OSHA: CSA. ATEX II 1 GD Ex ia IIC T4 Ga Ex ta IIIC T135°C Da Ta = da -40°C a +60°C. Sira 09ATEX2158X Organismo ATEX noticato: SIRA. Bond-Rite REMOTE nel suo involucro statico-dissipativo GRP. Bond-Rite REMOTE nel suo involucro in alluminio inossidabile. L'alimentatore esterno Bond-Rite REMOTE EP può alimentare no a 10 stazioni di indicazione. NEC 505 e 506 (Classe e Zona) Classe I, Zona 0, AEx ia IIC T4 Ga (gas e vapore). Classe II, Zona 20, AEx iaD 20 T135°C, (polveri combustibili). CEC Sezione 18 (Classe e Zona) Classe I, Zona 0, Ex ia IIC T4 Ga DIP A20, IP66, T135°C Fare clic qui per ulteriori informazioni www.newson-gale.it 23 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Apparecchiature per il collegamento equipotenziale con dispositivo di collegamento dotato di indicazione Nei casi in cui attrezzature debbano essere collegate equipotenzialmente per prevenire la generazione reciproca di scintille, gli operatori in genere utilizzano cavi dotati di pinze standard o morsetti a coccodrillo collegati a entrambe le attrezzature. Con un'indicazione visiva del collegamento equipotenziale verificato, è possibile assicurare che l'operazione non venga avviata nel caso in cui entrambe le attrezzature abbiano la stessa tensione. Le applicazioni che necessitano di un collegamento equipotenziale includono il caricamento e trasferimento di prodotti da un contenitore mobile a un altro mobile o fisso. Queste operazioni in genere rientrano in due modalità di trasferimento del prodotto. La prima modalità, detta "transloading" (trasferimentocaricamento), prevede il trasferimento di prodotti da un grande contenitore mobile, come un'autocisterna o un carro cisterna, a un contenitore più piccolo, come un saccone o un fusto (e viceversa). Una seconda comune modalità di trasferimento è il deposito manuale del prodotto da un piccolo contenitore mobile in un altro contenitore o recipiente di processo. Il collegamento equipotenziale di entrambi i contenitori previene la generazione di scintille elettrostatiche tra i due oggetti, soprattutto se molto vicini. 24 Il collegamento equipotenziale di oggetti conduttivi assicura inoltre che entrambi gli oggetti abbiano la stessa tensione, eliminando così il rischio di generazione di scintille tra i due oggetti. Questo tuttavia non significa che gli oggetti collegati non possano generare scintille scaricandole su oggetti a una tensione più bassa, in particolare oggetti non messi a terra (cioè che non sono sotto tensione, in quanto sono collegati alla massa della terra). La soluzione ottimale è offrire agli operatori una verifica visiva del collegamento equipotenziale sicuro e continuo tra gli oggetti, assicurando che uno degli oggetti sia collegato a un punto di messa verificato. In IEC 60079-32-1, 13.1 “Messa a terra e collegamento equipotenziale” e in NFPA 77, 7.4. “Dissipazione delle cariche”, si afferma: Il collegamento equipotenziale viene utilizzato per minimizzare la differenza di potenziale tra gli oggetti conduttivi, fino a un livello trascurabile, anche se il sistema risultante non è collegato a terra (massa). Per contro, la messa a terra equalizza la differenza di potenziale tra gli oggetti e la terra. In API RP 2003, 3.2 “Collegamento equipotenziale”, si afferma: L'obiettivo dell'istituzione di un collegamento elettrico tra le parti conduttive isolate di un sistema è precludere differenze di tensione tra le parti. Nell'uso sul campo, può essere necessario un robusto cavo, resistente ai danni fisici; in questi casi, un cavo per il collegamento equipotenziale può essere dimensionato in base alla resistenza fisica o meccanica. Il collegamento di due o più oggetti conduttivi mediante un conduttore per dotarli del medesimo potenziale elettrico non significa necessariamente che essi avranno lo stesso potenziale di terra. www.newson-gale.it Issue 8 www.newson-gale.com < Torna ai contenuti Bond-Rite® EZ IECEx ATEX Bond-Rite EZ è un dispositivo statico portatile facile da usare, che può essere collegato rapidamente e in modo sicuro per stabilire e verificare un collegamento equipotenziale tra le apparecchiature utilizzate per operazioni in aree EX. Bond-Rite EZ è un flessibile dispositivo portatile certificato per aree pericolose, che consente di verificare che il collegamento equipotenziale tra due oggetti metallici a rischio di accumulo elettrostatico e conseguente emissione di scintille abbia una resistenza di 10 ohm, o inferiore. Oltre alla verifica del collegamento equipotenziale, Bond-Rite EZ può essere utilizzato da personale competente per mettere a terra oggetti a rischio di cariche elettrostatiche. Quando Bond-Rite EZ rileva che la resistenza tra le apparecchiature è di 10 ohm o inferiore, i LED verdi lampeggiano continuamente. In tali situazioni, la persona competente deve assicurarsi che il punto di messa a terra, per esempio una barra di contatto a parete, abbia un collegamento verificato alla massa generale della terra. Una volta collegato, Bond-Rite EZ monitora continuamente la resistenza del circuito tra le apparecchiature collegate equipotenzialmente. Bond-Rite EZ contiene il circuito di monitoraggio del circuito di terra ed è dotato di un luminoso LED verde, in un robusto involucro in acciaio inossidabile. Il LED verde lampeggiante offre agli operatori di processo un punto di riferimento visivo continuo che consente loro di monitorare lo stato del collegamento equipotenziale delle apparecchiature. 10 ohm è la resistenza di riferimento specificata in IEC 60079-32-1 e NFPA 77. Europa / Internazionale: America del Nord: IECEx Ex ia IIC T4 Ga (gas e vapore). Ex ia IIIC T135°C Da (polveri combustibili). Ta = da -40°C a +60°C. IECEx SIR11.0141 Ente di certicazione IECEx: SIRA. NEC 500 / CEC (Classe e divisione) Apparecchiature a sicurezza intrinseca Ex ia per l’uso in: Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D. Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G. Classe III, Div. 1. Ta = da -40°C a +60°C. Ta = da -40°F a +140°F NRTL riconosciuto da OSHA: CSA. ATEX Ex II 1 GD Ex ia IIC T4 Ga (gas e vapore). Ex ia IIIC T135°C Da (polveri combustibili). Ta = da -40°C a +60°C. Sira 11ATEX2277 Organismo ATEX noticato: SIRA. Bond-Rite EZ Bond-Rite EZ può essere dotato di pinze standard ed heavy duty bipolari. Gli specificatori possono ordinare Bond-Rite EZ con un cavo bipolare a spirale Cen-Stat di 3 lunghezze standard: 3 m, 5 m e 10 m. Tutti i cavi sono forniti con connettori “Quick Connect” per un agevole collegamento. Fare clic qui per ulteriori informazioni www.newson-gale.it 25 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Test di tubi e test di continuità elettrica con indicazione I tubi rivestono un ruolo importante nelle operazioni nelle aree pericolose e, a causa della loro diretta interazione con i liquidi e le polveri in movimento, sono particolarmente a rischio di carica elettrostatica. L'elettricità statica non deve accumularsi in nessun punto dei componenti metallici della loro struttura. Esempi di componenti metallici con un potenziale di accumulo di livelli di carica elettrostatica pericolosi sono i raccordi terminali e le spirali di filo metallico che formano la struttura del tubo. Se questi componenti diventano isolati, possono accumulare rapidamente elettricità statica e tensione, generando e scaricando scintille elettrostatiche nelle atmosfere potenzialmente infiammabili in cui il conducente o l'operatore sta lavorando. Test di resistenza periodici dei tubi con multimetri offrono un certo livello di sicurezza in termini di rimozione dal servizio di tubi difettosi al momento del test. Tuttavia, numerosi ambienti di processo mettono a dura prova la durata dei tubi flessibili. Per esempio, il distacco di una spirale metallica da un raccordo potrebbe passare inosservato al conducente o all'operatore e il tubo potrebbe essere ancora utilizzato sul campo fino a quando un test programmato non identifica i componenti isolati o, 26 www.newson-gale.it in casi estremi, fino a quando i componenti isolati non emettono una scintilla elettrostatica durante le operazioni. L'utilizzo, da parte dei conducenti e degli operatori, di un tester di continuità dei tubi flessibili facile da usare e dotato di una spia a LED per indicare l'idoneità (PASS) o la non idoneità (FAIL) del tubo non solo assicura che i tubi funzionino correttamente prima di ogni operazione di trasferimento del prodotto, ma garantisce anche il corretto collegamento equipotenziale a bassa resistenza al mezzo messo a terra delle sezioni di tubo assemblate. Questo assicura che l'elettricità statica generata dal processo venga trasferito dai tubi alla terra tramite il collegamento a terra verificato del veicolo, prevenendo inoltre il rischio di accensione causato dalla generazione di scintille elettrostatiche durante le operazioni. IEC 60079-32-1, 7.7.3.3.1 “Collegamento elettrico equipotenziale end-to-end (continuità)”. Un collegamento elettrico equipotenziale end-toend è in genere ottenuto tramite spirali di rinforzo, fili incorporati nella parete del tubo, o guaine di metallo intrecciate collegate equipotenzialmente ai raccordi terminali. È importante che ogni cavo equipotenziale o spirale di rinforzo siano collegati ai raccordi terminali. I collegamenti tra i cavi e i raccordi devono essere robusti e la resistenza tra i raccordi terminali deve essere testata periodicamente. La frequenza e il tipo di test dipenderà dall'applicazione e devono essere determinati in accordo con il costruttore. *In IEC 60069-32-1, Tabella 16, 7.7.3.4, “Classificazione pratica dei tubi flessibili”, si raccomanda una resistenza end-to-end massima di 100 ohm per i tubi conduttivi. In API RP 2219, 5.3. “Tubi flessibili conduttivi e non conduttivi”, si afferma: Gli operatori degli autospurghi possono utilizzare tubi conduttivi o non conduttivi (a volte è difficile distinguere tra i due). L'esperienza nel settore petrolifero indica che accensioni elettrostatiche possono rappresentare un rischio significativo quando si utilizza tubo di trasferimento non conduttivo. Cariche possono accumularsi su qualsiasi oggetto conduttivo isolato, con formazione di uno spazio esplosivo. Anche quando si utilizza un tubo conduttivo, gli operatori degli autospurghi devono mettere a terra e collegare equipotenzialmente i mezzi, se possibile, per ridurre la possibilità di scariche elettrostatiche. < Torna ai contenuti OhmGuard® IECEx ATEX Il tester di continuità per tubi flessibili OhmGuard, intrinsecamente sicuro, è stato progettato per testare i tubi flessibili di autospurghi e autocisterne prima del trasferimento di prodotti infiammabili o combustibili. Può essere inoltre utilizzato per testare la continuità elettrica delle apparecchiature dell'impianto rispetto al punto di messa a terra statico verificato. OhmGuard verifica la corretta continuità elettrica del tubo, prevenendo l'accumulo di elettricità statica sui componenti metallici ed eliminando così il rischio di incendi o esplosioni causati da scintille elettrostatiche. OhmGuard, facile da usare, non richiede alcun addestramento specialistico degli operatori e indica in pochi secondi se i tubi siano sicuri da usare. Il conducente collega semplicemente il cavo di OhmGuard a una scatola di giunzione situata sull'autocisterna e quindi la pinza OhmGuard al raccordo terminale del tubo, come illustrato. Il LED alloggiato su OhmGuard lampeggerà continuamente se la continuità elettrica fra il tubo e l'autocisterna è inferiore a 100 ohm. OhmGuard può essere inoltre utilizzato per eseguire test rapidi della continuità elettrica delle apparecchiature di un impianto fisso o semi-permanente, assicurando che i gruppi di componenti e i tubi flessibili abbiano una buona continuità elettrica con il punto di messa a terra verificato del sito, garantendo la presenza di un circuito dissipativo statico a terra attraverso l'apparecchiatura dell'impianto. Robusto involucro in acciaio inox con punte in carburo di tungsteno. Europa / Internazionale: America del Nord: IECEx Ex ia IIC T4 Ga (gas e vapore). Ex ta IIIC T135°C Da (polveri combustibili). Ta = da -40°C a +60°C. IECEx SIR 11.0141 Ente di certicazione IECEx: SIRA. NEC 500 / CEC (Classe e divisione) Apparecchiature a sicurezza intrinseca Ex ia per l’uso in: Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D. Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G. Classe III, Div. 1. Ta = da -40°C a +60°C. Ta = da -40°F a +140°F NRTL riconosciuto da OSHA: CSA. ATEX II 1 GD Ex ia IIC T4 Ga (gas e vapore). Ex ta IIIC T135°C Da (polveri combustibili). Ta = da -40°C a +60°C. Sira 11ATEX2277 Organismo ATEX noticato: SIRA. Tester di continuità OhmGuard IS Gli specificatori possono ordinare OhmGuard con un cavo bipolare a spirale Cen-Stat di 3 lunghezze standard: 3 m, 5 m e 10 m. Tutti i cavi sono forniti con connettori “Quick Connect” per un agevole collegamento. Lunghezze aggiuntive sono disponibili. Fare clic qui per ulteriori informazioni www.newson-gale.it 27 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Messa a terra di fusti e contenitori con pinze approvate Factory Mutual / ATEX I sistemi di messa a terra statica che combinano il controllo a interblocco e l'indicazione visiva del collegamento a terra verificato offrono il massimo livello di protezione contro i rischi di accensione elettrostatica. Tuttavia, i siti possono scegliere di utilizzare dispositivi passivi, come pinze unipolari, che non offrono capacità di monitoraggio dello stato della terra. Se pinze unipolari, o dispositivi simili, sono la soluzione richiesta, è importante non sottovalutare la funzione che queste pinze offrono. Gli specificatori dei prodotti devono assicurarsi che le pinze passive utilizzate per mettere a terra le attrezzature siano in grado di stabilire e mantenere un solido collegamento meccanico ed elettrico alle attrezzature a rischio di generazione di scintille statiche. Per stabilire un solido collegamento elettrico, è necessario che le punte penetrino in eventuali “inibitori di collegamento”, come rivestimenti, depositi e ruggine. Questi fattori impediranno la dissipazione delle cariche elettrostatiche dall'oggetto alla terra se la pinza non è in grado di penetrare a fondo, stabilendo un collegamento con il metallo del contenitore o recipiente. Dopo aver stabilito un collegamento ottimale, è essenziale che tale 28 www.newson-gale.it collegamento rimanga costante per tutta la durata dell'operazione. Un compromesso, in queste situazioni, è utilizzare dispositivi attivi per stabilire un collegamento affidabile con le pinze di messa a terra, specificando pinze approvate Factory Mutual e ATEX. Le pinze approvate Factory Mutual sono sottoposte a una serie di test meccanici ed elettrici per assicurare che il loro funzionamento come dispositivi di messa a terra sia affidabile anche nelle aree EX / HAZLOC. La certificazione ATEX assicura che fonti che possano generare scintille meccaniche, come i materiali reattivi alla termite, quali l'alluminio, o fonti di energia immagazzinata, non siano presenti nella costruzione della pinza. *Il testo sottolineato è un testo aggiuntivo presente in IEC 60079-32-1 Omologazioni Factory Mutual / certificazioni ATEX dei dispositivi per la messa a terra statica passiva. Prova di pressione pinza - consente di verificare che la pinza sia in grado di stabilire e mantenere un contatto elettrico a bassa resistenza con l'attrezzatura (omologazioni FM). Test continuità elettrica - consente di verificare che la continuità elettrica sia inferiore a 1 ohm nelle punte e in tutta la pinza (omologazioni FM). Prova di vibrazione ad alta frequenza - consente di verificare che la pinza sia in grado di mantenere un contatto positivo quando è collegata ad attrezzature vibranti (omologazioni FM). Prova di strappo meccanico - consente di verificare che la pinza non possa essere scollegata dall'attrezzatura senza un'applicazione intenzionale di forza (omologazioni FM). Fonti di innesco meccaniche - consente di verificare che nessuna fonte di innesco meccanica, per esempio, scintille, sia presente nella pinza (certificazione ATEX). In IEC 60079-32-1,13.4.1 e NFPA 77, 7.4.1.6 & 7.4.1.4, si afferma: Collegamenti temporanei possono essere realizzati con bulloni, pinze di messa a terra del tipo a pressione o altre pinze speciali. Le pinze del tipo a pressione devono esercitare una pressione sufficiente per penetrare in qualsiasi rivestimento protettivo, ruggine o materiale versato per assicurare il contatto con il metallo con una resistenza di interfaccia inferiore a 10 Ω*. Nel caso di utilizzo di conduttori cordati, le dimensioni minime del filo di terra o di collegamento a massa sono dettate dalla resistenza meccanica, non dalla portata in ampere. Cavi trecciati o a fili devono essere utilizzati per fili di terra che sono collegati e scollegati frequentemente. < Torna ai contenuti Cen-StatTM FM ATEX APPROVED Pinza heavy duty standard VESX45 Rulli unipolari in acciaio inox Rulli unipolari verniciati in polvere Pinza heavy duty grande VESX90 Doppia pinza VESX45 Morsetto in acciaio inossidabile Fare clic qui per ulteriori informazioni www.newson-gale.it 29 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Tester per calzature Sole-Mate Una notevole quantità di cariche statiche può essere generata dal movimento di personale che non utilizza un dispositivo di messa a terra. Oltre 30.000 volt posso essere trasportati dalle persone che non sono consapevoli di essere una potenziale fonte di scintille elettrostatiche che potrebbero innescare atmosfere infiammabili. Per neutralizzare questo rischio, è importante assicurarsi che il pavimento dell'impianto sia staticodissipativo, con un collegamento alla rete di terra dell'edificio. IEC EN 20345, un altro standard di sicurezza per le calzature, specifica un campo di resistenza da 100 kiloohm a 1.000 megaohm (100 x 103 Ω fino a 1 x 109 Ω). Il campo di resistenza raccomandato per i pavimenti statico-dissipativi, sia in IEC-60079-32-1 sia in NFPA 77, è da 1 megaohm a 100 megaohm (1 x 106 Ω fino a 1 x 108 Ω). Quando si specifica il tester per le calzature, è importante conoscere le specifiche di fabbricazione del prodotto, in modo che il campo di resistenza applicabile sia testato al momento dell'ingresso nell'area EX / HAZLOC. L'accumulo di cariche elettrostatiche sul personale può essere prevenuto utilizzando calzature conformi agli standard di sicurezza o pratiche raccomandate, che stabiliscono che la struttura della calzatura debba essere dotata di proprietà statico-dissipative. Standard come ASTM F2413 (2011) e norme quali IEC 60079-32-1 e NFPA 77 raccomandano un campo statico-dissipativo da 1 megaohm a 100 megaohm attraverso la calzatura. 30 www.newson-gale.it Per esempio, se calzature fabbricate in conformità con IEC EN 20345 sono testate con un tester per calzature progettato per valutare calzature conformemente a ASTM F2413, IEC 60079-32-1 e NFPA 77, è molto probabile che le calzature non supereranno il test. In IEC 60079-32-1, 11.3 “Calzature dissipative e conduttive”, si afferma: Le resistenze possono essere misurate con tester di conduttività per calzature commercialmente disponibili. Questi tester misurano la resistenza, attraverso il corpo e i piedi, tra una barra metallica tenuta in mano dalla persona e una pedana metallica sulla quale la persona è posizionata. In alternativa, si misura la resistenza tra una calzatura riempita di pallini da caccia e una pedana di acciaio sulla quale la calzatura viene premuta, conformemente a IEC 61340-4-3. La resistenza della calzatura può aumentare con l’accumulo di detriti sulla calzatura stessa, l’uso di plantari ortopedici e un’area di contatto con il pavimento ridotta. La conduttività delle calzature deve essere controllata frequentemente per confermare la funzionalità. In NFPA 77, 8.2.2.2 “Pavimentazione e calzature conduttive e statico-dissipative”, si afferma: Le calzature statico-dissipative (SD), usate in combinazione con pavimentazioni conduttive o statico-dissipative, consentono di controllare e dissipare le cariche elettrostatiche dal corpo umano. La resistenza a terra attraverso le calzature statico-dissipative e la pavimentazione conduttiva o statico-dissipativa deve essere di 106 ohm e 108 ohm. Per i materiali dotati di energie di accensione molto basse, la resistenza a terra attraverso le calzature e la pavimentazione deve essere inferiore a 106 ohm. La resistenza deve essere misurata con tester di conduttività delle calzature disponibili commercialmente. < Torna ai contenuti Sole-MateTM Sole-Mate II è un tester per calzature di facile uso, progettato per testare la continuità elettrica delle calzature statico-dissipative prima dell'ingresso in aree EX / HAZLOC esposte ad atmosfere potenzialmente infiammabili e combustibili. Si raccomanda di effettuare test regolari per assicurarsi che le proprietà statico-dissipative delle calzature non cambino nel periodo di utilizzo. Sole-Mate II offre agli operatori uno strumento rapido e di facile uso per controllare che le calzature utilizzate nelle aree EX / HAZLOC siano in grado di prevenire l'accumulo di cariche elettrostatiche. Sole-Mate II verifica le condizioni delle calzature misurando la resistenza del circuito elettrico attraverso l'operatore e le calzature. Se la resistenza è eccessivamente elevata, Sole-II Mate indicherà che le calzature non hanno superato il test tramite una spia rossa e un allarme acustico. Se le calzature superano il test, una spia verde indicherà all'operatore che le calzature sono idonee allo scopo. Gli specificatori possono inoltre interbloccare il tester con allarmi acustici o le porte d'ingresso nelle aree pericolose, in modo che il personale privo di calzature idonee non possa accedere alla zona pericolosa. Sole-Mate II Tutte le unità sono fornite con un cavo di 3 m per il collegamento a una presa di rete. L'unità destinata agli Stati Uniti viene fornita con cavo di 1,8 m e una spina a 3 poli. Nota: Gli specificatori delle apparecchiature devono assicurarsi che il livello di resistenza del tester selezionato sia compatibile con il campo statico-dissipativo conformemente al quale le calzature sono state fabbricate. Pedana in acciaio inox inclusa. Il tester di resistenza Sole-Mate assicura che il tester per calzature Sole-Mate II operi all'interno del campo di resistenza corretto. Fare clic qui per ulteriori informazioni www.newson-gale.it 31 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Messa a terra degli operatori con bracciali antistatici Una notevole quantità di cariche statiche può essere generata dal movimento di personale che non utilizza un dispositivo di messa a terra. Oltre 30.000 volt posso essere trasportati dalle persone che non sono consapevoli di essere una potenziale fonte di scintille elettrostatiche che potrebbero innescare atmosfere infiammabili. I requisiti di funzionamento di alcuni processi possono causare la perdita del contatto diretto tra le calzature statico-dissipative dell'operatore e la pavimentazione statico-dissipativa dell'impianto. Per esempio, un operatore addetto a una grande impastatrice può perdere contatto con il pavimento statico-dissipativo quando sale sulla scala per versare la polvere nel macchinario. I bracciali antistatici offrono un ulteriore livello di protezione, assicurando che gli operatori siano messi a terra tramite i punti di messa a terra verificati dell'impianto. Indossando un bracciale antistatico, l'elettricità statica non può accumularsi sull'operatore ed eventuali cariche generate dal movimento possono essere 32 www.newson-gale.it scaricate a terra tramite contatto diretto con un collegamento di messa a terra verificato. I bracciali antistatici possono essere anche utilizzati per collegare equipotenzialmente gli operatori che indossano guanti isolanti ad attrezzature come piccoli contenitori metallici portatili per prevenire la generazione di scintille tra un operatore messo a terra e il contenitore o dal contenitore a un altro oggetto messo a terra. Va notato che i bracciali antistatici non devono essere utilizzati per sostituire pavimentazione o calzature statico-dissipative. I bracciali antistatici devono essere utilizzati solo nelle rare occasioni in cui le suole delle calzature staticodissipative degli operatori potrebbero perdere contatto con il pavimento dell'impianto. In IEC 60079-32-1, 11.4 “Dispositivi supplementari per la messa a terra del personale”, si afferma: Il tipo più semplice di dispositivo commerciale è un braccialetto di messa a terra con un resistore incorporato e una resistenza verso terra tipica di circa 100 kΩ per la protezione contro le scosse elettriche. I bracciali di questo tipo sono particolarmente utili in presenza di cappe di ventilazione e in siti in cui una mobilità limitata dell'operatore può essere tollerata. Dispositivi di sgancio rapido potrebbero essere necessari per l'evacuazione rapida del sito nelle situazioni di emergenza. Le cappe possono essere equipaggiate con due cavi di messa a terra a spirale esterni e dotati punti di aggancio per i bracciali degli operatori. In NFPA 77, 8.2.3.2 “Dispositivi per la messa a terra del personale”, si afferma: Dispositivi supplementari devono essere selezionati per prevenire l'accumulo di cariche elettrostatiche pericolose, senza aumentare il rischio di folgorazioni. Nelle situazioni più pratiche, la messa a terra del personale può essere ottenuta assicurandosi che la resistenza dalla pelle alla terra sia di circa 108 ohm, o inferiore. La necessità di proteggere contro folgorazioni tramite un dispositivo di messa a terra impone una resistenza minima dalla pelle verso la terra di 106 ohm. In termini di contatto con la pelle e con il pavimento, soprattutto durante le attività in cui l'intera suola della calzatura non è a contatto con il pavimento (per es. quando ci si inginocchia), l'efficacia può essere compromessa. < Torna ai contenuti Bracciale antistatico per gli operatori FM ATEX APPROVED Il VESX45/PGS è un bracciale antistatico per uso gravoso con pinza di messa a terra che offre agli operatori che lavorano in aree pericolose un ulteriore livello di protezione contro gli incendi o le esplosioni causati dall'elettricità statica. VESX45/PGS Pinza di messa a terra heavy duty in acciaio inox approvata FM e ATEX con: Resistore di sicurezza di 1 megaohm montato nel cavo per la prevenzione di correnti vaganti. Denti in carburo di tungsteno in configurazione parallela per una maggiore stabilità della pinza e la massima penetrazione in ruggine, rivestimenti e depositi di materiale di processo. Bracciale da polso antiallergico e regolabile. Cavo a spirale di 3,65 m dotato di connettore a sblocco rapido per consentire agli operatori di sganciarsi immediatamente se devono evacuare rapidamente l'area di processo. VESX45/PGS è in grado d collegare equipotenzialmente gli operatori a contenitori portatili che richiedono l'utilizzo di guanti isolanti. Fare clic qui per ulteriori informazioni www.newson-gale.it 33 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Guida ai concetti di protezione e codici per le apparecchiature elettriche utilizzate in aree pericolose Metodo di protezione elettrica Protezione delle apparecchiature tramite involucro ignifugo “d” Simboli Codice IECEx Livello di protezione attrezzature IECEx Zona d 60079-1 Gb 1, 2 px, py, pz 60079-2 Gb, Gc 1, 2 Protezione della apparecchiature tramite riempimento con polvere “q” q 60079-5 Gb 1, 2 Protezione delle apparecchiature tramite immersione in olio “o” o 60079-6 Gb 1, 2 Protezione delle apparecchiature tramite sicurezza aumentata “e” e 60079-7 Gb 1, 2 Protezione delle apparecchiature tramite involucro pressurizzato “p” ia, ib, ic 60079-11 Ga, Gb, Gc 0, 1, 2 Protezione delle apparecchiature tramite tipo di protezione “n” Protezione delle apparecchiature tramite sicurezza intrinseca “i” nA, nC, nR, nZ 60079-15 Gc 2 Protezione delle apparecchiature tramite incapsulamento “m” ma, mb, mc 60079-18 Ga, Gb, Gc 0, 1, 2 Involucro ta, tb, tc 60079-31 Da, Db, Dc 20, 21, 22 Sicurezza intrinseca ia, ib, ic 60079-11 Da, Db, Dc 20, 21, 22 ma, mb, mc 60079-18 Da, Db, Dc 20, 21, 22 Metodo di protezione anti-polvere (per i circuiti elettrici) Incapsulamento NOTA: è sempre importante assicurarsi che le apparecchiature elettriche specificate per l'uso in un'area pericolosa siano certificate secondo i requisiti di corrente e gli standard e i codici aggiornati. Gli specificatori devono assicurarsi che la sede per la quale l'apparecchiatura è specificata sia conforme ai livelli di protezione richiesti per quella particolare area zonata / classificata. I codici utilizzati nella tabella sopra sono basati sugli standard di classificazione IECEx. Tuttavia, i concetti di protezione sono generalmente riconosciuti da ATEX, il National Electrical Code e il Canadian Electrical Code. Notare che questi standard sono continuamente aggiornati e di conseguenza i concetti di protezione o le descrizioni dei codici possono essere rivisti o eliminati. Classificazione della temperatura delle apparecchiature elettriche I materiali pericolosi sono classificati in base alla loro temperatura di autoaccensione e il rating “T” è la massima temperatura superficiale che le apparecchiature certificate possono raggiungere. Classe temperatura (IECEx, ATEX, NEC 505, CEC S.18) T1 T2 T3 T4 T5 T6 450°C 300°C 200°C 135°C 100°C 85°C Classe temperatura (NEC 500, CEC Annex J) T1 T2 T3 T4 T5 T6 450°C 300°C 200°C 135°C 100°C 85°C T2A 280°C T3A 180°C T4A 120°C T2B 260°C T3B 165°C T2C 230°C T3C 160°C Notare che la temperatura nominale delle apparecchiature approvate per l'uso nelle zone Gas o Gas e Polvere è generalmente espressa sotto forma di Classe T (per es., T6); tuttavia, la temperatura delle apparecchiature omologate per l'uso in zone esclusivamente Polvere è riportata come temperatura effettiva (per esempio, T85°C). 34 www.newson-gale.it T2D 215°C < Torna ai contenuti Protezione ingresso È generalmente accettato che IP54 sia il grado di protezione minimo per le apparecchiature Ex: IP54 protezione contro polvere e spruzzi d'acqua da qualsiasi direzione (inc. pioggia) IP55 protezione contro polvere e getti d'acqua/da tubi a bassa pressione IP65 completamente anti-polvere e protezione contro i getti d'acqua/da tubi a bassa pressione IP66 completamente anti-polvere e protezione contro le onde IP67 completamente anti-polvere e protezione contro periodi di immersione in acqua È difficile equiparare i gradi di protezione americani NEMA con gli IEC IP, ma i gradi NEMA 4 e 4X, spesso specificati, coprono i livelli di protezione dell'ingresso fino a IP 66. Gli involucri NEMA 4X sono dotati anche di protezione contro la corrosione. Confronto tra i sistemi di classificazione delle aree pericolose europei (ATEX), nordamericani (NEC e CEC) e internazionali (IECEx). Atmosfere combustibili presenti continuamente, per lunghi periodi o frequentemente Atmosfere combustibili probabilmente presenti durante le normali operazioni Atmosfere combustibili sono improbabili, sono in genere presenti in modo infrequente o solo per brevi periodi IECEx / ATEX (gas e vapore) ZONA 0 ZONA 1 ZONA 2 IECEx / ATEX (polvere) ZONA 20 ZONA 21 ZONA 22 NEC 505 / CEC S. 18 Classe I ZONA 0 ZONA 1 ZONA 2 NEC 506 Classe II (polvere) ZONA 20 ZONA 21 ZONA 22 Atmosfere combustibili possono essere sempre presenti o presenti per parte del tempo in normali condizioni operative NEC 500 / CEC Annex J Classe I (Gas) Classe II (Polvere) Classe III (Fibre) Atmosfere combustibili non probabilmente presenti in normali condizioni operative Divisione 1 Divisione 2 Due sistemi di classificazione sono utilizzati negli Stati Uniti e nel Canada. Negli Stati Uniti, sono utilizzati il NEC 500 (Classe / Divisione) e il NEC 505 / NEC 506 (Classe / Zona). In Canada, la Sezione 19 di CEC descrive il sistema di classi / zone (solo Classe I) e l'Appendice J di CEC descrive il metodo di classificazione / divisione. Il sistema di zonizzazione degli standard NEC e CEC è simile al metodo IECEx / ATEX. Confronto tra i gruppi delle polveri e dei gas europei e nordamericani Gruppi secondo IECEx, ATEX, NEC 505, CEC S.18 Gruppi secondo NEC 500 & CEC Annex J Rappresentativo Polvere / Fibre Gruppo di gas Gas rappresentativo Gruppo Gas rappresentativo I (estrazioni minerarie) Metano Classe I Gruppo A Acetilene Classe II Grouppo E Polvere di metallo IIA Propano Classe I Gruppo B Idrogeno Classe II Grouppo F Polvere di carbone IIB Etilene Classe I Gruppo C Etilene Classe II Grouppo G Polvere di cereali IIC Idrogeno Classe I Gruppo D Propano Gruppo Classe III Fibre www.newson-gale.it 35 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Interpretazione dei codici di certificazione e omologazione per le apparecchiature elettriche utilizzate nelle aree pericolose I codici riportati di seguito sono esempi della vasta gamma di omologazioni / certificazioni richieste per le apparecchiature elettriche utilizzate in aree pericolose. I codici riflettono i correnti metodi di certificazione e omologazione ATEX, IECEx, NEC e CEC. I codici delle aree pericolose per Earth-Rite® RTR™ sono utilizzati per illustrare le differenze e le similitudini tra questi metodi. Approvazioni nordamericane secondo i requisiti di NEC 500 e CEC Annex J per Earth-Rite RTR “Div.1": la Divisione 1 è definita come un luogo in cui possono esistere atmosfere combustibili durante il normale funzionamento e la manutenzione, a causa di perdite o se l'apparecchiatura è guasta. “Classe I”: Atmosfera con liquido, gas e vapore combustibili Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D. “Gruppi A, B, C, D”: Indica i gruppi di gas in cui il sistema di messa a terra può essere installato. Gas, vapori e liquidi sono raggruppati secondo le loro caratteristiche MESG (Minimum Experimental Safety Gap) e le caratteristiche di rapporto MIC (Minimum Ignition Current). I gruppi più elevati (per esempio A e B) richiedono alti livelli di protezione ignifuga e di corrente a bassa energia. “Classe II”: Atmosfere con polvere combustibile. “Div.1": la Divisione 1 è definita come un luogo in cui polveri infiammabili sono normalmente sospese nell'aria a un valore potenzialmente combustibile in normali condizioni operative. Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G. “Gruppi E, F, G”: il Gruppo E rappresenta polveri metalliche conduttive (per esempio, alluminio). Il Gruppo F rappresenta polveri carboniose (per esempio, polvere di carbone). Il Gruppo G rappresenta gli altri tipi di polveri non inclusi in E e F, tra cui cereali, amido, farina, plastiche e sostanze chimiche (farmaceutiche). Classe III, Div. 1 Luoghi pericolosi in cui fibre e materiali trasportabili in aria facilmente infiammabili sono presenti intorno ai macchinari ma non sono suscettibili di sospensione nell'atmosfera. Esempi includono segatura da operazioni di taglio e stabilimenti tessili. Notare che NEC 505 e NEC 506 e la Sezione 18 di CEC descrivono il sistema di classificazione e zonizzazione utilizzato per la classificazione di luoghi pericolosi. Se si desiderano ulteriori informazioni sui sistemi di messa a terra e collegamento equipotenziale che devono essere approvati conformemente a questo metodo di classificazione, contattare Newson Gale o il fornitore Newson Gale di zona, che può fornire adeguati certificati di conformità. 36 www.newson-gale.it < Torna ai contenuti Certificazione ATEX per Earth-Rite RTR “II": classificazione dei gruppi di apparecchiature. Il Gruppo II è applicabile alle apparecchiature elettriche utilizzate fuori terra. Il Gruppo I è applicabile alle attrezzature minerarie. Simbolo ATEX per il prodotto certificato ATEX. Il prodotto certificato ATEX deve anche contenere il marchio di conformità CE. “GD”: la certificazione RTR è applicabile sia alle atmosfere di gas che di polvere. II 2 (1) GD “2": metodo di protezione delle apparecchiature elettriche certificato come Categoria 2, installazione consentita nelle Zona 1 e Zona 21. “(1)": circuito di monitoraggio con pinza di messa a terra bipolare certificato come Categoria 1, autorizzato per l'uso nelle atmosfere in Zona 0 e Zona 20. Certificazione IECEx (atmosfere con gas e vapore) per Earth-Rite RTR “d[ia]”: protezione tramite involucro ignifugo combinato con corrente intrinsecamente sicura. “Ex”: designazione IECEx per un prodotto certificato per aree pericolose. “IIC”: l'involucro può essere installato in atmosfere con gas e vapore IIC, IIB e IIA. Ex d[ia] IIC T6 Gb(Ga) “Gb(Ga)”: il livello di protezione “Gb“ significa che l'involucro può essere montato nella Zona 1. Il livello “Ga” significa che una pinza bipolare può essere utilizzata nella Zona 0. “T6": temperatura superficiale massima nominale di T6 (85oC / 185oF) Certificazione IECEx (atmosfere con polvere) per Earth-Rite RTR “tb”: metodo di protezione contro l'ingresso di polvere “tb” applicato. “Ex”: designazione IECEx per un prodotto certificato per aree pericolose. “T80°C”: la temperatura superficiale dell'involucro non supererà gli 80°C (176°F). o Ex tb IIIC T80 C IP66 Db “IIIC”: installazione in gruppi polvere fino a IIIC (polveri conduttive) consentita. Questo indica che l'installazione in atmosfere IIIA (fibre e materiali trasportabili in aria) e in IIIB (polvere carboniose e non conduttive) è consentita. “Db”: il livello di protezione “Db“ significa che l'involucro può essere installato nella Zona 21. “IP 66": grado di protezione IP 66. Completamente anti-polvere e protezione contro le onde. www.newson-gale.it 37 < Torna ai contenuti Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose Gestione delle procedure di controllo antistatico e della manutenzione delle apparecchiature. Una volta messe in atto adeguate procedure ed apparecchiature per il controllo statico, è fondamentale che un alto livello di consapevolezza in termini dei pericoli dell'elettricità statica sia mantenuto. I tre principi per una politica di controllo efficace e continuata sono: I. Regolare collaudo delle apparecchiature utilizzate, compresa la registrazione dei risultati. ii. Frequenti corsi di sensibilizzazione per gli operatori e il personale, in particolare i nuovi dipendenti. iii. Riferimento agli standard in caso di cambiamenti, per esempio se nuovi tipi di impianti o materiali sono introdotti. Generalmente, un sistema di messa a terra statica presenta due elementi principali. Il primo è la rete di messa a terra fissa. Questa può essere costituita da una semplice striscia o barra di rame montata lungo le pareti e collegata a diverse barre, pozzetti o griglie interrate. Il collegamento a terra di questa rete deve essere testata periodicamente, per assicurarsi che una bassa resistenza di terra (tipicamente inferiore a 10 ohm) sia mantenuta. Questi test sono alquanto specializzati e devono essere eseguiti da una società esterna, assieme ai collaudi delle attrezzature di protezione dai fulmini. Un intervallo di collaudo tipico è in genere ogni 11-13 mesi (in modo che, nell'arco di un determinato periodo di tempo, il ciclo dei test venga ripetuto nelle diverse stagioni). Un aspetto importante da controllare durante la verifica della rete è una significativa variazione rispetto ai test precedenti, che potrebbe indicare un deterioramento. Questo aspetto evidenzia anche la necessità di mantenere una documentazione adeguata. Se la rete di messa a terra soddisfa i necessari requisiti di bassa resistenza, anche tutti gli oggetti di metallo ad essa collegati saranno messi a terra. Il secondo elemento del sistema è costituito dai dispositivi utilizzati per collegare l'impianto e le attrezzature alla rete di terra. Se un componente di un macchinario è fisso - per esempio il telaio di una macchina impastatrice - un semplice ma robusto cavo per il collegamento equipotenziale può essere utilizzato per collegare la macchina alla rete di terra. Tuttavia, i componenti mobili, come ad esempio la tazza dell'impastatrice, o un fusto da 200 litri, sono più difficili da mettere a terra e gli 38 www.newson-gale.it standard raccomandano di utilizzare un cavo con una solida resistenza meccanica e una pinza “idonea per lo scopo” per stabilire un collegamento temporaneo quando sono in uso. team leader possono valutare rapidamente il livello di conoscenza degli operatori esistenti o nuovi e programmare una o due ore alla settimana per ottimizzare tali conoscenze. Questi collegamenti possono essere verificati con un tester per cavi di massa a sicurezza intrinseca o un ohmmetro e i risultati per ogni cavo registrati. Il tester o l'ohmmetro saranno utilizzati per completare un circuito tra il punto di messa a terra e il componente dell'impianto da mettere a terra; nel caso di test di pinze e relativi cavi o rulli, è possibile usare un pezzo di metallo pulito collocato nelle ganasce della pinza. I cavi del tester o dell'ohmmetro possono essere quindi collegati tra il pezzo di metallo e il punto di messa a terra per chiudere il circuito e ottenere una lettura. Oggi, la maggior parte delle aziende utilizza il monitoraggio continuo dei collegamenti a terra e sistemi che incorporano interblocchi in grado di prevenire le operazioni che possono generare elettricità statica in assenza di un collegamento a terra. Con tali sistemi, la frequenza dei test dei cavi può essere ridotta, in quanto i sistemi offrono un test continuo a un livello di resistenza predeterminato. È più facile inoltre ricordare le misurazioni della resistenza durante l'utilizzo dei macchinari, in quanto l'indicazione visiva delle condizioni di terra, sotto forma di un LED in una pinza dotata di funzione di autotest, ricorda di utilizzare il dispositivo. Questi tipi di connettori flessibili devono essere testati più frequentemente di quelli fissi; in genere, una volta ogni tre mesi nel caso di cavi di massa e dopo ogni riassemblaggio nel caso di collegamento a sezioni di tubature rimovibili. Il collegamento a un componente di impianto fisso può essere testato su base annuale o semestrale. La formazione continuativa del personale può essere più complessa, in parte a causa delle interruzioni nella produzione ma anche perché è difficile mantenere vivo l'interesse dei partecipanti. Oggigiorno, tuttavia, la formazione non deve essere necessariamente condotta in aula; nuovi mezzi di apprendimento, come i CD-ROM interattivi, offrono soluzioni formative flessibili per soddisfare le diverse esigenze dei programmi di produzione, turni e sedi. I < Torna ai contenuti Distribuzione Nel Mondo Centri vendite e assistenza clienti Newson Gale dedicati sono ubicati nel Regno Unito, Stati Uniti, Germania e Singapore. Serviamo i nostri clienti internazionali attraverso la nostra rete di distributori e agenti nei paesi elencati di seguito. Newson Gale ha rappresentanti nei seguenti paes: America del Sud Australia Austria Belgio Brasile Bulgaria Canada Cina Corea del Sud Sedi centrali Danimarca Emirati Arabi Uniti Finlandia Grecia India Irlanda Israele Italia Lettonia Lituania Lussemburgo Messico Nuova Zelanda Paesi Bassi Polonia Portogallo Slovenia Spagna Stati Uniti Sudafrica Svezia Svizzera Taiwan Turchia Ungheria www.newson-gale.it 39 < Torna ai contenuti Checklist Sicurezza Massimizzare la sicurezza nell'area = Assicurarsi che tutti gli operatori e i manager abbiano ricevuto formazione sulla gestione sicura dei prodotti infiammabili. È di vitale importanza che essi comprendano le caratteristiche e i pericoli dei prodotti infiammabili e i principi del controllo statico. = Assicurarsi che tutte le apparecchiature elettriche siano idonee per l'uso nell'atmosfera infiammabile designata. = Assicurarsi che eventuali carrelli elevatori e altri veicoli usati nelle vicinanze siano antideflagranti conformemente allo standard pertinente. = Assicurarsi che segnali di pericolo come “Vietato fumare”, “Pericolo scariche elettriche” e “Pericolo di esplosione” siano chiaramente esposti e visibili. Minimizzare la generazione e l'accumulo delle cariche elettrostatiche = Assicurarsi che gli operatori siano dotati di calzature statico-dissipative (SD). Anche i guanti, se indossati, devono essere statico-dissipativi. = Assicurarsi che i pavimenti siano adeguatamente conduttivi e messi a terra. = Assicurarsi che calzature statico-dissipative siano sempre indossate e siano in buone condizioni utilizzando tester di resistenza prima di accedere ad aree combustibili. = Assicurarsi che tutti i contenitori, le tubature, i tubi flessibili, macchinari, ecc., siano conduttivi o staticodissipativo, collegati equipotenzialmente e messi a terra. = Assicurarsi che un numero sufficiente di cavi e pinze di messa a terra idonei sia fornito per consentire la messa a terra di contenitori portatili prima del trasferimento o la miscelazione del prodotto. = Ove possibile, pompare i liquidi direttamente dall'area di magazzinaggio al punto di utilizzo. = Eliminare o ridurre al minimo le distanza di caduta libera dei prodotti. = Ove possibile, mantenere una bassa velocità di pompaggio. = Quando si utilizzano materiali plastici, come fusti, barilotti, rivestimenti e tubi in aree infiammabili, questi devono essere statico-dissipativi e idoneamente messi a terra. = Quando si utilizzano FIBC (sacconi) in aree infiammabili o con polveri potenzialmente infiammabili, questi devono essere statico-dissipativi e di “tipo C” e idoneamente messi a terra. = Se non danneggiano il prodotto, l'uso di additivi antistatici deve essere considerato per i liquidi a bassa conducibilità. 40 www.newson-gale.it Mantenere pratiche di lavoro sicuro = Assicurarsi che tutti i nuovi operatori, manager e personale addetto alla manutenzione abbiano ricevuto formazione sulla gestione sicura dei prodotti infiammabili. = Stilare un “sistema di lavoro sicuro” per la manipolazione di prodotti infiammabili. = Assicurarsi che tutti i bracciali antistatici, pinze, cavi e sistemi di monitoraggio siano regolarmente ispezionati e sottoposti a manutenzione. I risultati delle ispezioni devono essere documentati. Attrezzature intrinsecamente sicure devono essere utilizzate per verificare la continuità. = Assicurarsi che i pavimenti statico-dissipativi non siano isolanti. = Assicurarsi che tutti gli appaltatori siano controllati tramite rigorosi “permessi di lavoro”. = Se esiste la possibilità che attrezzature conduttive mobili, di grandi dimensioni, come per esempio gli IBC in acciaio inox, le autocisterne o i FIBC di “tipo C”, diventino isolate dalla terra, l'uso di sistemi di monitoraggio della messa a terra, interbloccati con le apparecchiature di processo, pompe o valvole, sono raccomandati per prevenire i pericoli associati all'accumulo di elettricità statica. Esempi di come diverse operazioni possano causare scariche di elettricità statica Vale la pena notare che il denominatore comune di questi incidenti è che l'operatore non aveva a disposizione un punto di riferimento visivo del collegamento a terra verificato. www.news.bbc.co.uk www.csb.gov L'elettricità statica è un rischio sempre presente e signicativo per le operazioni che hanno luogo in atmosfere inammabili, combustibili o potenzialmente esplosive. L'incontrollato accumulo e scarico di energia elettrostatica deve essere evitato in questi ambienti per proteggere le persone, gli impianti, i processi e l'ambiente. L'ampia gamma di soluzioni di messa a terra statica di Newson Gale è in grado di controllare e mitigare questi rischi, creando un ambiente di lavoro più sicuro e più produttivo. www.newson-gale.it 5 Buone Ragioni per scegliere pinze approvate FM e ATEX Prova di pressione pinza Consente di verificare che la pinza sia in grado di stabilire e mantenere un contatto elettrico a bassa resistenza con l'attrezzatura. Tester di continuità elettrica Consente di verificare che la continuità elettrica sia inferiore a 1 ohm nelle punte e in tutta la pinza. Prova di vibrazione ad alta frequenza Consente di verificare che la pinza sia in grado di mantenere un contatto positivo quando è collegata ad attrezzature vibranti. Prova di strappo meccanico Consente di verificare che la pinza non possa essere scollegata dall'attrezzatura senza un'applicazione intenzionale di forza. Nessuna fonte di innesco meccanica Consente di verificare che nessuna fonte di innesco meccanica, per esempio, scintille, sia presente nella pinza. United Kingdom Deutschland United States South East Asia Newson Gale Ltd Omega House Private Road 8 Colwick, Nottingham NG4 2JX, UK +44 (0)115 940 7500 [email protected] Newson Gale GmbH Ruhrallee 185 45136 Essen Deutschland IEP Technologies, LLC 417-1 South Street Marlborough, MA 01752 USA Newson Gale S.E.A. Pte Ltd 136 Joo Seng Road, #03-01 Singapore 368360 +49 (0)201 89 45 245 [email protected] +1 732 961 7610 [email protected] +65 6704 9461 [email protected] www.newson-gale.it Il presente documento offre esclusivamente una panoramica generale dei prodotti. Quanto in esso riportato ha quindi scopo puramente informativo e non costituisce in alcun modo garanzia. Contattate direttamente HOERBIGER se desiderate ricevere informazioni tecniche specifiche. 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