Applicazioni di messa a terra e collegamento

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Numero 2
Applicazioni di
messa a terra e
collegamento
equipotenziale
Controllo dell'elettricità
statica in aree pericolose
Leader nelle
applicazioni di controllo
dell'elettricità statica
nelle aree pericolose
www.newson-gale.co.uk
Newson Gale®
...il vostro partner di fiducia
nel controllo dell'elettricità statica
Questa Guida alle applicazioni di messa a terra e collegamento
equipotenziale consente di identificare i processi che potrebbero
comportare un rischio di accensione elettrostatica presso il
vostro sito. Oltre a identificare il problema, questo manuale
identifica anche la soluzione più idonea.
Se si desidera discutere di una particolare applicazione o prodotto, basta
inviare una richiesta utilizzando gli appositi collegamenti nella versione PDF,
oppure contattateci telefonicamente o per e-mail utilizzando i recapiti sul
retro di copertina.
Informazioni
Indice
1
Newson Gale - precisione e
affidabilità.
2
Elettricità statica: pericoli,
legislazione e codici di buona
pratica.
3-4
Aspetti fondamentali del pericolo.
5
Esempi di scenari.
5-6
Livelli di protezione delle
apparecchiature.
7
Applicazioni di messa a terra e
collegamento equipotenziale.
8-9
Messa a terra di autocisterne con
interblocchi di sistema e
indicazione.
Earth-Rite® RTR™.
10-11 Verifica della messa a terra
montata su veicolo con
interblocchi di sistema e
indicazione.
Earth-Rite® MGV.
12-13 Messa a terra di carri cisterna, IBC
e fusti con interblocchi di sistema
e indicazione.
Earth-Rite® PLUS™.
14-15 Messa a terra di attrezzature di
impianto e tubazioni
interconnesse con interblocchi di
sistema e indicazione.
Earth-Rite® MULTIPOINT.
16-17 Messa a terra di FIBC Tipo C con
interblocchi di sistema e
indicazione.
Earth-Rite® FIBC.
18-19 Messa a terra montata in quadro
elettrico con interblocchi di
sistema.
Earth-Rite® OMEGA.
32-33 Messa a terra degli operatori con
bracciali antistatici. Bracciale
antistatico per gli operatori.
34
Guida ai concetti di protezione e
codici per le apparecchiature
elettriche utilizzate in aree
pericolose.
35
Confronto tra i sistemi di
classificazione delle aree
pericolose europei (ATEX),
nordamericani (NEC e CEC) e
internazionali (IECEx).
20-21 Messa a terra di fusti e contenitori
con indicazione.
Bond-Rite® CLAMP.
22-23 Messa a terra di fusti e contenitori
con indicazione.
Bond-Rite® REMOTE.
24-25 Apparecchiature per il
collegamento equipotenziale con
dispositivo di collegamento
portatile dotato di indicazione.
Bond-Rite® EZ.
26-27 Test di tubi e test di continuità
elettrica con indicazione.
OhmGuard®.
28-29 Messa a terra di fusti e contenitori
con pinze approvate Factory
Mutual / ATEX.
30-31 Tester per calzature Sole-Mate.
Sole-Mate™.
Confronto tra i gruppi delle polveri
e dei gas europei e
nordamericani.
36-37 Interpretazione dei codici di
certificazione e omologazione per
le apparecchiature elettriche
utilizzate nelle aree pericolose.
38
Gestione delle procedure di
controllo antistatico e della
manutenzione delle
apparecchiature.
39
Distribuzione nel mondo.
40
Checklist sicurezza.
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La missione di Newson Gale® è
eliminare i pericoli di accensione
causati dall'elettricità statica.
Con sede a Nottingham, nel cuore del Regno Unito, la nostra
società sviluppa e produce una gamma di soluzioni hardware che
prevengono l'accumulo dell'elettricità statica e i conseguenti pericoli
di innesco in atmosfere potenzialmente infiammabili e combustibili.
Dal caricamento di autocisterne allo
svuotamento di contenitori portatili,
abbiamo una soluzione per ogni processo
EX/HAZLOC in grado di generare elettricità
statica. Siamo una società focalizzata sui
clienti e quindi comprendiamo le sfide che i
processi e le opzioni di installazione
presentano loro. Sappiamo che l'elettricità
statica non è un problema ricorrente per
molti dei nostri clienti e questo è quello che
ci contraddistingue dagli altri fornitori di
apparecchiature.
Con Newson Gale, potrete usufruire della
nostra vasta esperienza nella messa a terra
statica e collegamento equipotenziale,
consentendovi di dimostrare la conformità
con le pratiche raccomandate da
organizzazioni quali l'International
Electrotechnical Commission, la National
Fire Protection Association e numerosi e
specifici codici di buona pratica industriale
che governano la gestione dei pericoli di
accensione correlati all'elettricità statica.
Avendo lavorato con migliaia di
applicazioni sin dall'inizio degli anni '80, due
aspetti fondamentali sono alla base delle
prestazioni delle nostre apparecchiature di
controllo statico: precisione e affidabilità.
IECEx
SIL 2
ATEX
Precisione.
Affidabilità.
= I nostri circuiti di monitoraggio della
resistenza del circuito di terra sono
sviluppati sulla base delle
raccomandazioni incorporate in IEC,
NFPA e altre linee guida del settore.
Non utilizziamo valori di resistenza
arbitrari. Quando gli indicatori di stato
della messa a terra diventano verdi, gli
operatori sanno di lavorare nel rispetto
dei codici di buona pratica industriale.
= Grazie alla nostra lunga esperienza in
una vasta gamma di settori
EX/HAZLOC, sviluppiamo e produciamo
pinze, cavi e sistemi di messa a terra
compatibili con i gravosi processi di
trattamento industriali degli operatori.
= I nostri sistemi di messa a terra
monitorano il circuito di terra
dall'apparecchiatura che necessita di
protezione fino ai punti di messa a terra
verificati, non il sistema di messa a terra
in sé. Questo assicura la rimozione
dell'elettricità statica dal processo.
= Conforme a IEC 61508, la nostra
gamma di sistemi di Earth-Rite® è
approvata per l'installazione in ambienti
Safety Integrity Level 2.
= Possiamo offrire più livelli di protezione
in base all'entità dei pericoli di innesco
presenti nel sito.
= Continuiamo a sviluppare prodotti
innovativi e brevettati. Nel 2012,
Earth-Rite® MGV si è aggiudicato
l'award “Technical Innovation of the
Year” alla cerimonia di premiazione
HazardEx.
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1
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
I pericoli
dell'elettricità statica
L'elettricità statica può essere descritta in
diversi modi ma, in sostanza, si tratta
dell'accumulo localizzato di cariche
elettriche. In un circuito elettrico standard,
le cariche che formano la corrente
elettrica si spostano attraverso un circuito
chiuso per una funzione utile, come
alimentare un computer o illuminare
un'abitazione. In questi circuiti, la carica
ritorna sempre alla fonte dalla quale
proviene. L'elettricità statica è diversa.
Poiché non fa parte di un circuito chiuso,
l'elettricità statica può accumularsi sulle
attrezzature di un impianto, dalle
autocisterne ai sacconi.
Anche se l'elettricità statica è
generalmente considerata da molti un
semplice fastidio, nelle industrie di
processo pericolose i suoi effetti possono
essere devastanti. Le scariche di elettricità
statica sono state identificate come una
fonte di accensione per una vasta gamma
di processi in diverse attività industriali.
Sono altrettanto potenti delle scintille
prodotte da sorgenti meccaniche ed
elettriche e tuttavia sono spesso
sottovalutate, sia a causa di una
mancanza di consapevolezza dei rischi
sia a causa di ignoranza e/o noncuranza.
Legislazione in materia
di elettricità statica nelle
industrie di processo
pericolose
La minaccia rappresentata dall'elettricità
statica sotto forma di fonte di accensione
è governata dalle leggi sulla sicurezza e il
lavoro europee e nordamericane. In
Europa, l'articolo 4 “Valutazione dei rischi
di esplosione“ della direttiva 99/92/CE,
altrimenti nota come Direttiva ATEX, cita
le “scariche elettrostatiche” come una
potenziale fonte di accensione che deve
essere tenuta presente nell'ambito della
valutazione dei rischi di esplosione.
NFPA 77 “Recommended Practice on
Static Electricity” è solo uno dei tanti
codici di buona pratica industriale che si
occupano del pericolo di accensione
rappresentato dall'elettricità statica. In
riconoscimento dei rischi di innesco posti
dall'elettricità statica, queste pubblicazioni
sono prodotte e riviste da comitati di
esperti tecnici che operano nelle industrie
di processo pericolose. Le seguenti
pubblicazioni intendono aiutare i
professionisti QHSE (qualità, salute,
sicurezza e ambiente) e gli impiantisti a
identificare e controllare le fonti di
accensione elettrostatiche.
Negli Stati Uniti, il Codice dei regolamenti
federali (29 CFR Part 1910 “Occupational
Safety and Health Standards”), che si
occupa delle attività in aree pericolose,
afferma che tutte le fonti di accensione
potenzialmente presenti in atmosfere
infiammabili, tra cui l'elettricità statica,
devono essere eliminate o controllate.
La Sezione 10.12 dei Regolamenti sulla
salute e la sicurezza sul lavoro canadesi
(SOR/86-304) afferma che, se una
sostanza è infiammabile e l'elettricità
statica è una potenziale fonte di
accensione, il datore di lavoro “dovrà
applicare lo standard delineato nella
pubblicazione 'NFPA 77, Recommended
Practice on Static Electricity' della
National Fire Protection Association, Inc.”
Circuiti di
messa a
terra di
metallo
FIBC
Tipo C
IEC 60079-32-1: Explosive Atmospheres, Electrostatic Hazards - Guidance (2013).
10 Ω
1 x 107 Ω
National Fire Protection
Association
NFPA 77: Recommended Practice on Static Electricity (2014).
10 Ω
1 x 107 Ω
American Petroleum Institute
API RP 2003: Protection against Ignitions Arising out of Static, Lightning and Stray Currents (2008).
10 Ω*
N/A
VDE
TRBS 2153 : Vermeidung von Zündgefahren infolge elektrostatischer Aufladungen (2009).
1 x 106 Ω
1 x 108 Ω
American Petroleum Institute
API 2219: Safe Operation of Vacuum Trucks in Petroleum Service (2005).
10 Ω
N/A
International Electrotechnical
Commission
IEC 61340-4-4: Electrostatic classification of Flexible Intermediate Bulk Containers (2012).
N/A
1 x 107 Ω
Editore
Titolo
International Electrotechnical
Commission
Tabella 1: elenco di codici di pratiche industriali per la prevenzione di accensioni causate dall’elettricità statica
* In API RP 2003, si afferma che 10 Ohm sono “sufficienti”.
2
Codici di buona
pratica industriale
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Aspetti fondamentali
del pericolo
Quando liquidi, gas o polveri ad elevata
resistività sono costantemente caricati
elettrostaticamente durante le
operazioni di processo, essi
caricheranno anche tutte le attrezzature
e i materiali dell'impianto elettricamente
isolati e conduttivi con cui si trovano a
contatto o semplicemente nelle
vicinanze.
L'elettricità statica continua
ad accumularsi a causa del
contatto con la polvere o il
liquido carichi.
Il resistore rappresenta la
resistenza tra l'oggetto caricato
e un collegamento a una messa
a terra effettiva.
Spazio esplosivo
Terra effettiva
Figura 1: modello di base del meccanismo di accumulo dell'elettricità statica.
Sebbene lo schema nella Figura 1 sia una
spiegazione semplificata del meccanismo
di accumulo dell'elettricità statica, i
principali contributori all'innesco tramite
scarica elettrica sono illustrati. “Ic” è la
polvere o il liquido caricati
elettrostaticamente a contatto con
l'oggetto, “C1”. C1 potrebbe essere
un'autocisterna, un fusto, un recipiente di
miscelazione, un IBC o un saccone. “C1”,
l'oggetto caricato, rappresenta una delle
piastre di un condensatore. La seconda
piastra, “C2”, rappresenta la terra o un
oggetto in contatto con la terra. “R”
rappresenta la resistenza elettrica tra
l'oggetto caricato e la terra.
L'oggetto caricato, C1, è per qualche
motivo isolato dalla terra e tale isolamento
è causato da un elemento che frappone
un'elevata resistenza, R, tra l'oggetto e la
terra. Se C1 avesse un collegamento a
terra a bassa resistenza, la carica
“fluirebbe” direttamente a terra. Questo
perché la massa generale della terra è in
grado di bilanciare in modo infinito le
cariche elettriche e, pertanto, nessuna
tensione sarebbe presente sull'oggetto C1.
Se la resistenza di terra è elevata,
impedirà alla carica di fluire a terra
dall'oggetto. La carica si accumulerà
invece rapidamente sull'oggetto C1. Con
l'aumento dell'accumulo di carica su C1,
anche la sua tensione aumenterà
rapidamente. Sebbene la potenza della
corrente di carica, Ic, possa essere
estremamente bassa, in genere non
superiore a 100 microampere, la tensione
sull'oggetto può essere estremamente
elevata, anche di alcuni chilovolt. Il
rapporto tra tensione, carica e
capacitanza può essere riassunto tramite
la seguente equazione:
V=
Q
C
Dove:
V = tensione dell'oggetto caricato (volt).
Q = quantità totale di carica sull'oggetto (coulomb).
C = capacitanza dell'oggetto caricato (farad).
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3
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Prendiamo per esempio un fusto di metallo
con una capacitanza (C) di 100 picofarad e
caricato con 1,25 microcoulomb (Q)
generati da un liquido caricato
elettrostaticamente: in questo caso la
tensione (V) sarà di 12.500 volt. Se
un'ulteriore carica viene depositata sul
fusto, la tensione continuerà ad aumentare.
Le situazioni che presentano il maggior
rischio di innesco sono quelle in cui
l'aumento della tensione sull'oggetto
caricato è “invisibile”. Questo perché le
scintille statiche sono causate dalla rapida
ionizzazione dell'atmosfera tra l'oggetto
caricato e gli oggetti a una tensione
inferiore. La ionizzazione si verifica quando
la tensione dell'oggetto raggiunge un livello
critico che supera la tensione di rottura del
mezzo presente nello spazio tra l'oggetto
caricato, C1, e l'oggetto non caricato, C2;
in questo caso, la ionizzazione genera un
percorso conduttivo che le scariche
possono attraversare sotto forma di
scintilla. Il meccanismo di rilascio di
energia nel cosiddetto spazio esplosivo è
molto simile a quello di una candela del
motore di una vettura, ma può rilasciare
scintille con un'energia di gran lunga
superiore a quella di una normale candela
per auto. Se il livello di infiammabilità
nell'atmosfera dello spazio esplosivo è
compreso tra il limite superiore e inferiore,
l'atmosfera si incendierà.
Questa formula dimostra che, se una
scintilla viene generata dal fusto a una
tensione di 12,5 kV, l'energia della scintilla
sarebbe superiore all'energia di accensione
minima di numerosi liquidi e gas.
Energia (joule) = 1 CV 2
2
1
-12
= (100x10 )(12,5002)
2
= 7.8 mJ (energia di
accensione)
La carica trasportata da polveri non
conduttive può essere di molto superiore a
quella dei liquidi e può quindi generare
scintille con un'energia sufficiente per
innescare atmosfere con polveri
combustibili.
Liquido / Gas
MEA
Polvere
MEA
Oggetto
Capacitanza
Metanolo
0.14 mJ
Magnesio stearato
03 mJ
Autocarri
Oltre 1000 pF
MEK
0.53 mJ
Polietilene
10 mJ
Apparecchiature
impianto
100 - 1000 pF
Acetato di etile
0.46 mJ
Alluminio
50 mJ
Contenitori di
dimensioni medie
50 - 300 pF
Acetone
1.15 mJ
Acetato di cellulosa
15 mJ
Corpo umano
100 - 200 pF
Benzene
0.20 mJ
Zolfo
15 mJ
Piccoli contenitori
10 - 100 pF
Toluene
0.24 mJ
Polipropilene
50 mJ
Palette
10 - 20 pF
Tabella 2: elenco di liquidi e gas
infiammabili e la loro corrispondente
energia di accensione minima (MEA).
4
Possiamo calcolare l'energia totale
disponibile per la scarica in funzione della
tensione (V) del fusto e la sua capacitanza
(C) secondo la formula qui accanto:
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Tabella 3: elenco di polveri
infiammabili e la loro corrispondente
energia di accensione minima (MEA).
Tabella 4: valori di capacità tipici di oggetti
isolati. Nota: 1 pF ("picofarad") equivale a
1 x 10-12 farad.
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Esempi di scenari
Quali situazioni possono quindi dar luogo
all'accumulo di elettricità statica su
attrezzature utilizzate in atmosfere
EX/HAZLOC?
Come descritto nella Figura 1, l'obiettivo è
assicurare che la tensione dell'attrezzatura
non aumenti durante le operazioni.
Sappiamo che l'accumulo di cariche
elettrostatiche può aver luogo solo se una
resistenza è presente tra l'attrezzatura e la
massa generale della terra.
Un collegamento alla massa della terra
deve essere fornito tramite punti di messa
a terra ad alta integrità nel sito. Questi
punti di messa a terra ad alta integrità
devono fornire protezione contro fulmini e
guasti elettrici nelle attrezzature
dell'impianto, offrendo un percorso
ottimale per lo scarico dell'elettricità
statica.
Ma cosa può causare l'isolamento delle
attrezzature? La Tabella 5 riporta esempi
di attrezzature che possono diventare
isolate e le relative motivazioni.
È necessario assicurare che ogni
attrezzatura nell'impianto, mobile o parte
di impianti fissi, non diventi isolata dai
punti di messa a terra designati.
Oggetti
Cosa causa capacitanza?
Fusti portatili
Rivestimenti protettivi, depositi di prodotto, ruggine.
Autocisterne
Pneumatici in gomma.
Tubi
Tenute in gomma e in plastica, cuscinetti anti-vibrazione e guarnizioni.
Carri cisterna
Grasso, cuscinetti antivibrazione per l'isolamento delle cisterne dai binari. Binari isolati dalla torre di caricamento.
Persone
Suole di calzature.
Palette
Guanti di gomma.
Tubi flessibili
Spirali interne e connettori di collegamento equipotenziale rotti.
FIBC
Tessuto non conduttivo/fibre dissipative statiche danneggiate.
Tabella 5: attrezzature a rischio di accumulo di cariche elettrostatiche e cause dell'isolamento elettrico.
In tutti i casi sopra descritti, il nostro obiettivo è cercare di minimizzare la resistenza tra l'oggetto a rischio di accumulo
e i punti di messa a terra designati durante l'operazione. Facendo riferimento alla Figura 1, vogliamo che la resistenza
“R” sia inferiore a una certa soglia. Per quanto riguarda i codici di buona pratica elencati nella Tabella 1, la resistenza
massima per gli oggetti di metallo, per esempio fusti, autocarri, IBC, nel percorso di messa a terra deve essere di
10 ohm. Per apparecchiature dissipative statiche come i FIBC Tipo C, la massima resistenza attraverso il saccone fino
al punto di messa a terra designato non deve superare 1 x 107 ohm (10 megaohm).
Livelli di protezione
La responsabilità quotidiana per la messa
a terra e il collegamento equipotenziale
ricade sulle spalle degli operatori e dei
conducenti del sito. Poiché l'elettricità
statica non è un pericolo visibile o
tangibile, una mancanza di
consapevolezza può portare a
compiacenza o errori e causare inneschi
elettrostatici. Una buona formazione in
materia di sensibilizzazione sui pericoli
dell'elettricità statica, assieme ad
apparecchiature di messa a terra in grado
di visualizzare la conformità, secondo le
pubblicazioni elencate nella Tabella 1,
consentiranno di eliminare i rischi di
incendio o esplosione causati
dall'elettricità statica.
La soluzione migliore è dotare gli
operatori e i conducenti di un dispositivo
che consenta loro di verificare che il
collegamento a terra del materiale a
rischio di accumulo di cariche
elettrostatiche è stato effettuato, con una
resistenza di 10 ohm o inferiore (per i
sacconi di tipo C, la resistenza deve
essere di 10 megaohm, o inferiore). Un
semplice dispositivo di messa a terra
statica dotato di spia verde consentirà agli
operatori di assumersi la necessaria
responsabilità, assicurandosi che il
materiale non presenti un rischio di
accensione statica. Tale sistema deve
monitorare la messa a terra per la durata
dell'operazione, miscelazione,
mescolatura, essiccazione, trasporto,
riempimento o erogazione che sia.
Se l'apparecchiatura di messa a terra
indica che la messa a terra non è
presente durante l'operazione, l'operatore
può arrestare il processo per prevenire la
generazione di elettricità statica. Se non è
possibile sospendere l'operazione per
motivi di qualità del prodotto, altre misure
supplementari dovranno essere adottate.
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5
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Se l'indicatore di stato della messa
a terra non è visibile agli operatori e
ai conducenti per tutta la durata
dell'operazione, i sistemi di messa
a terra con contatti di uscita devono
essere interbloccati con il processo
per offrire una funzione di arresto
automatico se, durante
l'operazione, il sistema rileva un
collegamento di terra
compromesso. Ancora una volta,
se l'arresto dell'operazione non è
possibile, il sistema di messa a
terra deve essere interbloccato e
dotato di misure di allarme visuali
alternative, per esempio luci
stroboscopiche in posizione
elevata, oppure allarmi sonori per
attirare l'attenzione.
Figura 2: dispositivi di
messa a terra statica
con riferimenti visivi
per gli operatori e
conducenti e circuiti
di monitoraggio del
circuito di messa a
terra attivi che
dimostrano la
conformità a IEC
60079-23, NFPA 77 e
API RP 2003.
La Figura 3 illustra i diversi livelli di
protezione contro i rischi di
accensione elettrostatica forniti da
una vasta gamma di
apparecchiature per la messa a
terra statica e il collegamento
equipotenziale di Newson Gale.
Con livelli di protezione che vanno
da 1 a 5, ciascuna pagina dei
prodotti riporta le caratteristiche di
protezione offerte da ogni
apparecchiatura.
Maggior
livello di
protezione
5
4
Riconoscimento
delle autocisterne
+
verica della messa
a terra effettiva
3
Interblocchi che
attivano l'arresto
automatico
Interblocchi che
attivano l'arresto
automatico
2
Indicazione all'operatore
della presenza o
compromissione della
messa a terra
Indicazione all'operatore
della presenza o
compromissione della
messa a terra
Indicazione all'operatore
della presenza o
compromissione della
messa a terra
1
Monitoraggio continuo
della resistenza di terra
delle apparecchiature
Monitoraggio continuo
della resistenza di terra
delle apparecchiature
Monitoraggio continuo
della resistenza di terra
delle apparecchiature
Monitoraggio continuo
della resistenza di terra
delle apparecchiature
Pinze di messa a terra
approvate ATEX / FM
Pinze di messa a terra
approvate ATEX / FM
Pinze di messa a terra
approvate ATEX / FM
Pinze di messa a terra
approvate ATEX / FM
Pinze di messa a terra
approvate ATEX / FM
Maggiore controllo dei rischi di accensione elettrostatica >
6
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Figura 3: livelli di protezione forniti
dalle apparecchiature di messa a
terra statica e collegamento
equipotenziale di Newson Gale.
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IECEx
SIL 2
ATEX
Applicazioni di messa
a terra e collegamento
equipotenziale
Le seguenti pagine identificano i processi più comuni
che richiedono una messa a terra statica o
collegamento equipotenziale. I riferimenti ai diversi
codici di buona pratica elencati a pagina 2 di questa
guida sono forniti insieme a una breve spiegazione
del pericolo di accensione elettrostatica inerente a
ciascun processo.
Oltre a identificare il pericolo, queste pagine
identificano il prodotto più idoneo.
Se si desidera discutere di una particolare
applicazione o prodotto, basta inviare una
richiesta utilizzando gli appositi collegamenti
nella versione PDF, oppure contattateci
telefonicamente o per e-mail utilizzando i
recapiti sul retro di copertina.
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Messa a terra di autocisterne con interblocchi di sistema e indicazione
Quando un'autocisterna viene riempita con un liquido o
una polvere alla portata raccomandata, ma una
protezione di messa a terra statica non è presente,
l'autocisterna potrebbe accumulare una tensione
compresa tra 10.000 e 30.000 volt entro 15-50 secondi.
In questo intervallo di tensione, la
generazione di una potente scarica
di energia elettrostatica verso
oggetti con un potenziale di
tensione più basso, in particolare al
potenziale di terra, è sempre
possibile. Esempi di oggetti al
potenziale di terra possono essere
operatori che lavorano in prossimità
dell'autocisterna o tubazioni di
riempimento situate nel portello
della cisterna.
Per neutralizzare questo rischio, è
importante assicurarsi che
l'autocisterna non sia in grado di
accumulare elettricità statica. Il
modo più pratico e sicuro per
conseguire questo obiettivo, è
assicurarsi che l'autocisterna sia al
potenziale di terra, in particolare
prima di avviare il processo di
trasferimento.
8
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Questo perché la massa generale
della terra ha una capacità infinita
di attirare le cariche elettrostatiche
dall'autocisterna, eliminando così la
generazione e la presenza di
tensione sull'autocisterna.
Grazie ai circuiti della tecnologia
Tri-Mode brevettata, che assicurano
l'eliminazione del rischio di incendio
ed esplosione causato
dall'elettricità elettrostatica,
Earth-Rite RTR è in grado di
svolgere tre importanti funzioni.
In IEC 60079-32-1, 7.3.2.3.3
“Precauzioni per autocisterne”, si afferma:
1) Messa a terra e collegamento
equipotenziale
a) La resistenza del collegamento equipotenziale
tra il telaio, il serbatoio, le tubazioni associate e i
raccordi sul veicolo deve essere inferiore a 1 MΩ.
Per i sistemi totalmente in metallo, la resistenza
deve essere di 10 Ω, o inferiore e, se un valore
superiore viene rilevato, ulteriori indagini devono
essere avviate per verificare la presenza di
eventuali problemi, per esempio corrosione o
collegamento allentato.
b) Prima che qualsiasi operazione (per esempio,
apertura del duomo, collegamento dei tubi)
venga effettuata, un cavo di terra deve essere
collegato al veicolo. Il cavo deve fornire una
resistenza inferiore a 10 Ω tra il camion e il punto
di messa a terra designato sulla torre di
caricamento e deve essere rimosso solo al
completamento di tutte le operazioni.
c) Si raccomanda che il cavo di terra richiesto in
b) faccia parte di un sistema di monitoraggio
della terra statica che controlla continuamente la
resistenza tra l'autocisterna e il punto di messa a
terra designato sulla torre di caricamento,
attivando interblocchi per prevenire l'operazione
di carico quando la resistenza supera 10 Ω. Si
raccomanda inoltre che il sistema di controllo
della messa a terra statica sia in grado di
distinguere tra il collegamento al serbatoio
dell'autocisterna (o punto di collegamento a terra)
e altri oggetti metallici. Questo tipo di sistema
impedirà agli operatori di collegare il sistema di
messa a terra a oggetti (per esempio, parafanghi)
che possono essere elettricamente isolati dalla
cisterna del mezzo.
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®
™
Earth-Rite RTR
IECEx
SIL 2
ATEX
Earth-Rite RTR utilizza un sistema elettronico brevettato,
la tecnologia "Tri-Mode", per stabilire tre ingressi
principali che devono essere presenti prima che le
operazioni di carico/scarico possano essere avviate.
Quando i requisiti dei tre ingressi
principali sono soddisfatti, Earth-Rite
RTR entrerà in modalità permissiva e
alimenterà una coppia di contatti di
commutazione a potenziale zero per
avviare la pompa, o qualsiasi altra
apparecchiatura sia interbloccata con
il sistema, per controllare il flusso di
prodotto da e per l'autocisterna.
Eventuale elettricità statica generata
durante l'operazione di carico viene
trasferita dall'autocisterna a terra
tramite Earth-Rite RTR, eliminando
così il rischio di una potenziale
accensione.
MODALITÀ 1 | Conformemente alle
raccomandazioni di IEC 60079-32,
Earth-Rite RTR determina se la pinza
di messa a terra sia collegata
all'autocisterna. Questo assicura che
la pinza sia collegata al corpo
principale dell'autocisterna e che non
possa essere bypassata collegando
la pinza alla torre di caricamento.
MODALITÀ 2 | Earth-Rite RTR
assicura che l'autocisterna sia
collegata alla massa generale della
terra. Questo è un ingresso
importante, in quanto un
collegamento a terra è l'unico modo
per scaricare l'elettricità statica
dall'autocisterna, prevenendone
l'accumulo.
MODALITÀ 3 | Secondo le
raccomandazioni chiave di IEC
60079-32 e NFPA 77, Earth-Rite RTR
assicura che la resistenza fra
l'autocisterna e il punto di messa a
terra verificato sulla torre di
caricamento non superi mai 10 ohm.
Earth-Rite RTR consegue questo
obiettivo monitorando la resistenza tra
il collegamento della pinza RTR
all'autocisterna e il collegamento di
RTR al punto di massa verificato per
la durata dell'operazione.
Europa / Internazionale:
America del Nord:
IECEx
Ex d[ia] IIC T6 Gb(Ga) (gas e vapore).
Ex tb IIIC T80°C IP66 Db
(polveri combustibili).
Ta = da -40°C a +55°C.
IECEx SIR 09.0018
Ente di certicazione IECEx: SIRA.
NEC 500 / CEC (Classe e divisione)
Apparecchiature associate [Ex ia] per l’uso in:
Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D.
Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G.
Classe III, Div. 1.
Offre circuiti intrinsecamente sicuri per:
Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D.
Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G.
Classe III, Div. 1.
Se installato secondo il disegno di controllo:
ERII-Q-10110 cCSAus
Ta = da -25°C a +50°C.
Ta = da -13°F a +122°F
NRTL riconosciuto da OSHA: CSA.
ATEX
II 2(1)GD
Ex d[ia] IIC T6 Gb(Ga)
Ex tb IIIC T80°C IP66 Db
Ta = da -40°C a +55°C.
Sira 09ATEX2047
Organismo ATEX noticato: SIRA.
Earth-Rite RTR in involucro Ex(d)/XP.
Circuiti intrinsecamente sicuri tramite
pinze di messa a terra in acciaio inox
certicate FM / ATEX.
Rullo cavo bipolare di 15 m opzionale.
NEC 505 e 506 (Classe e Zona)
Classe I, Zona 1[0], AEx d[ia] IIC T6 Gb(Ga)
(gas e vapore).
Classe II, Zona 21[20], AEx tD [iaD] 21 T80°C
(polveri combustibili).
CEC Sezione 18 (Classe e Zona)
Classe I, Zona 1[0], Ex d[ia] IIC T6 Gb(Ga)
DIP A21, IP66, T80°C
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ulteriori informazioni
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9
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Verifica della messa a terra statica montata su veicolo
con interblocchi di sistema e indicazione
Gli autospurghi e le autocisterne per sostanze chimiche che
trasportano prodotti infiammabili richiedono una protezione con
messa a terra statica per prevenire l'accumulo di elettricità statica
sull'autocarro o sulle attrezzature, come i tubi, collegate al
camion. Se si consente che l'elettricità statica si accumuli sul
mezzo, la possibilità di una scarica elettrostatica tramite scintilla
è un rischio di accensione concreto, ma invisibile.
In API RP 2219, si afferma:
5.4.2 Messa a terra:
Molti mezzi per il recupero e il
trasporto di prodotti infiammabili
sono adibiti a operazioni di
trasferimento in siti privi di sistemi
di messa a terra statica. Ciò è
dovuto principalmente alla natura
dell'operazione, che può andare
dalla pulizia di un serbatoio di
stoccaggio al trasporto di prodotti
in siti presso i quali sistemi di
messa a terra non sono installati al
punto di consegna del prodotto.
Nei casi in cui sistemi di messa a
terra non siano presenti, la messa a
terra è di solito realizzata con un
cavo su rullo collegato
dall'autocarro all'oggetto che si
ritiene possa essere un punto di
terra funzionale. Tuttavia, con
questa soluzione è impossibile
determinare se il punto di messa a
terra trasferirà effettivamente le
cariche elettrostatiche a terra.
Inoltre, non è possibile monitorare il
collegamento del mezzo al punto di
messa a terra per tutta la durata
10
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dell'operazione, una situazione
pericolosa in quanto il conducente,
senza indicazione visiva, non saprà
se il collegamento con la pinza di
messa a terra sia compromesso.
Un sistema montato su veicolo,
come Earth-Rite MGV, elimina
qualsiasi rischio di punti di terra
non idonei erroneamente utilizzati
dal conducente. Collegando
semplicemente la pinza dell'MGV al
punto di messa a terra, l'MGV
verifica automaticamente se il punto
di messa a terra abbia un
collegamento alla massa generale
della terra che prevenga l'accumulo
di cariche elettrostatiche sul mezzo.
Non solo Earth-Rite MGV assicura
che il veicolo sia collegato a un
punto di messa a terra verificato,
ma monitora anche il collegamento
del mezzo a una terra verificata per
tutta la durata dell'operazione.
Prima di avviare le operazioni di trasferimento, gli
autospurghi devono essere messi direttamente
a terra o collegati equipotenzialmente a un altro
oggetto intrinsecamente a terra, come un
grande serbatoio di stoccaggio o tubazioni
interrate.
5.4.2 Messa a terra e collegamento
equipotenziale:
Questo sistema (messa a terra) deve fornire una
resistenza elettrica di contatto inferiore a 10 ohm
tra il veicolo e una struttura messa a terra.
In IEC 60079-32-1, 8.8.4
“Autospurghi” si afferma:
Gli autospurghi devono essere collegati a un sito
di messa a terra designato prima che qualsiasi
operazione sia avviata. Nelle aree in cui punti di
messa a terra non siano presenti, vale a dire ove
sia necessario utilizzare barre di messa a terra
portatili, o nel caso di dubbio circa la qualità dei
punti di messa a terra del sito, la resistenza di
terra deve essere verificata prima di ogni
operazione. Quando il mezzo è collegato a un
punto di messa a terra verificato, la resistenza
del collegamento tra il veicolo e la terra verificata
non deve superare 10 Ω per collegamenti
metallici puri, o 1 MΩ per tutti gli altri
collegamenti.
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Earth-Rite MGV
IECEx
SIL 2
ATEX
Il sistema Earth-Rite MGV (Mobile Ground Verification)
è una tecnologia esclusiva e brevettata, progettata per
fornire la conferma automatica del collegamento a terra
elettrostatico positivo degli automezzi utilizzati per il
carico e il trasporto di prodotti infiammabili/combustibili.
Il sistema Earth-Rite MGV esegue due
controlli di sistema, i quali assicurano
che il veicolo sia in grado di dissipare
le cariche elettrostatiche per tutta la
durata del processo di trasferimento.
1. Verifica della messa
a terra statica.
Il sistema MGV assicura che la
resistenza del collegamento
dell'oggetto identificato come sorgente
da mettere a terra sia sufficientemente
bassa da dissipare le cariche
elettrostatiche in modo sicuro dal
veicolo.
2. Monitoraggio continuo
del circuito di terra.
Quando la procedura di verifica della
messa a terra statica è confermata, il
sistema MGV monitora costantemente
la resistenza di collegamento a questo
punto di messa a terra del veicolo
verificato per tutta la durata del
processo di trasferimento. La
resistenza del collegamento deve
essere mantenuta a 10 ohm (o meno)
per tutta la durata del processo di
trasferimento.
Due contatti di uscita, ubicati
sull'unità di controllo del sistema MGV,
possono essere interbloccati con le
pompe o altri dispositivi di controllo
per arrestare le operazioni di
trasferimento se il collegamento di
messa a terra statica non dovesse
essere stabilito o mantenuto per
l'intero processo di trasferimento.
Quando la verifica della messa a terra
statica e il monitoraggio continuo del
circuito di terra sono positivi, un
gruppo di spie LED verdi informa
costantemente l'operatore della messa
a terra sicura del veicolo.
Il sistema può essere attivato dal
conducente tramite il collegamento
della pinza di messa a terra al punto di
messa a terra designato del sito,
struttura in metallo interrata (tubazioni,
serbatoi di stoccaggio, ecc.) o punti
temporanei, come barre di messa a
terra interrate.
Europa / Internazionale:
America del Nord:
IECEx
Ex nA nC [ia] IIC T4 Gc(Ga)
(gas e vapore).
Ex tb IIIC T70°C Db (polveri combustibili).
Ta = da -40°C a +55°C.
IECEx SIR 09.0097
Ente di certicazione IECEx: SIRA.
NEC 500 / CEC (Classe e divisione)
Apparecchiature associate [Ex ia] per l’uso in:
Classe I, Div. 2, Gruppi A, B, C, D.
Classe II, Div. 2, Gruppi E, F, G.
Classe III, Div. 2.
Offre circuiti intrinsecamente sicuri per:
Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D.
Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G.
Classe III, Div. 1.
Se installato secondo il disegno di controllo:
ERII-Q-10165 cCSAus
Ta = da -25°C a +55°C.
Ta = da -13°F a +131°F
NRTL riconosciuto da OSHA: CSA.
ATEX
II 3(1) G
Ex II 2D
Ex nA nC [ia] IIC T4 Gc(Ga)
Ex tb IIIC T70°C Db
Ta = da -40°C a +55°C.
Sira 09ATEX2247
Organismo ATEX noticato: SIRA.
Earth-Rite MGV
NEC 505 e 506 (Classe e Zona)
Classe I, Zona 2, (Zona 0), AEx nA[ia] IIC T4
(gas e vapore).
Classe II, Zona 21, AEx tD[iaD] 21, T70°C,
(polveri combustibili).
CEC Sezione 18 (Classe e Zona)
Classe I, Zona 2 (Zone 0) Ex nA[ia] IIC T4
DIP A21, IP66, T70°C
Circuiti intrinsecamente sicuri tramite
pinze di messa a terra in acciaio inox
certicate FM / ATEX.
Rullo cavo bipolare di 15 m opzionale.
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Messa a terra di carri cisterna, IBC e fusti con interblocchi
di sistema e indicazione
Oggetti metallici conduttivi, come i carri cisterna, unità
LACT, minipale e IBC che vengono a contatto con liquidi
caricati elettrostaticamente possono accumulare
pericolosi livelli di carica elettrostatica che potrebbero
generare scintille di energia notevolmente superiore
all'energia minima necessaria per accendere una vasta
gamma di gas e vapori combustibili.
Se a un oggetto privo di messa a
terra si consente di accumulare
cariche elettrostatiche, la tensione
presente sull'oggetto aumenterà
esponenzialmente in un breve lasso
di tempo. Poiché l'oggetto è sotto
alta tensione, cercherà di scaricare
questa energia in eccesso nel
modo più efficiente possibile, vale a
dire generando una scintilla.
Gli oggetti messi a terra ubicati in
prossimità di oggetti caricati
elettrostaticamente sono l'obiettivo
preferito delle scariche
elettrostatiche. Consentire
l'accumulo incontrollato di elettricità
statica in un'atmosfera EX /
HAZLOC equivale a esporre la
candela di un motore a
un'atmosfera potenzialmente
infiammabile.
Se il sistema di trasferimento non è
messo a terra, la tensione
elettrostatica di oggetti metallici,
12
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come i carri cisterna, può
raggiungere livelli pericolosi in
meno di 20 secondi.
Un sistema di messa a terra che
combina una semplice indicazione
visiva “GO / NO GO” tramite
indicatori e capacità di controllo
tramite interblocco è il modo più
efficace per controllare il rischio di
accensioni causate dall'elettricità
statica durante operazioni in cui si
utilizzano carri cisterna, IBC e fusti.
L'interblocco del sistema di
trasferimento con il sistema di
messa a terra è probabilmente il
migliore livello di protezione che gli
specificatori e i progettisti di
attrezzature possono adottare per
assicurare che le apparecchiature
siano messe a terra.
In IEC 60079-32-1, 13.3.1,4
“Oggetti di metallo mobili” si afferma:
Qualora si sospettino tali situazioni, l'oggetto
deve essere messo a terra tramite un metodo
alternativo (per esempio, un cavo di messa a
terra). Si consiglia una resistenza di collegamento
di 10 Ω tra il cavo e l'oggetto da mettere a terra.
La messa a terra e il collegamento equipotenziale
devono essere continui durante il periodo di
possibile accumulo di cariche per prevenire
pericoli elettrostatici.
In NFPA 77, 12.4.1 e 12.4.2.
“Carri cisterna ferroviari” si afferma:
In generale, le precauzioni per i carri cisterna
ferroviari sono simili a quelle per le autocisterne,
specificate nella Sezione 12.2*.
Molti carri cisterna sono dotati di cuscinetti non
conduttivi e di pattini di scorrimento anch'essi
non conduttivi situati tra il carro e i gruppi ruota.
Di conseguenza, la resistenza di terra tramite i
binari potrebbe non essere sufficientemente
bassa da prevenire l'accumulo di cariche
elettrostatiche sul telaio della carrozza. Pertanto, il
collegamento equipotenziale del telaio del carro
cisterna alle tubature del sistema di riempimento
è necessario per prevenire l'accumulo di cariche.
*Sezione 12.2:
Le autocisterne devono essere collegate
equipotenzialmente al sistema di riempimento e
tutti i collegamenti, incluso la messa a terra,
devono effettuati prima di avviare le operazioni.
Indicatori di messa a terra, non di rado
interbloccati con il sistema di riempimento, sono
spesso utilizzati per monitorare il funzionamento
del collegamento.
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Earth-Rite® PLUS™
IECEx
SIL 2
ATEX
Precisione e affidabilità è quello che Earth-Rite PLUS offre ai
professionisti QHSE e ai tecnici che hanno il compito di
proteggere il personale e gli impianti dai rischi di accensione
causati dall'elettricità statica durante le operazioni di
carico/scarico di carri cisterna, minipale e IBC.
Earth-Rite PLUS assicura che un
collegamento di 10 ohm, o
inferiore, sia presente e sia
continuamente monitorato tra
l'oggetto messo a terra e il punto
di messa a terra effettivo
designato. Questa caratteristica
offre agli specificatori di
attrezzature la possibilità di
dimostrare la conformità alle
raccomandazioni di IEC 60079-32,
NFPA 77 e API RP 2003 in materia
di messa a terra e collegamento
equipotenziale.
Tre LED verdi lampeggiano
continuamente indicando la
corretta messa a terra dell’oggetto
che deve essere protetto dalle
scariche elettrostatiche. Se il
sistema non è in uso, o se rileva
una resistenza nel circuito staticodissipativo superiore a 10 ohm, un
LED rosso si illumina sull’unità
indicatrice ubicata nell'involucro.
La funzione di monitoraggio
continuo del circuito di terra
controlla la resistenza del circuito
di terra dall'oggetto messo a terra
fino al punto di messa a terra
effettivo verificato del sito. Se
Earth-Rite PLUS rileva una
resistenza superiore a 10 ohm nel
circuito di terra, attiva una coppia
di contatti di commutazione a
potenziale zero che possono
essere interbloccati con il sistema
di trasferimento del prodotto.
Il contatto a potenziale zero
principale può interbloccarsi con
dispositivi elettro-meccanici o
sistemi PLC per arrestare il flusso
del prodotto. Il contatto secondario
s’interfaccia con allarmi acustici e
visivi o luci stroboscopiche,
offrendo un ulteriore livello di
protezione contro i pericoli.
Europa / Internazionale:
America del Nord:
IECEx
Ex d[ia] IIC T6 Gb(Ga) (gas e vapore).
Ex tb IIIC T80°C IP66 Db
(polveri combustibili).
Ta = da -40°C a +55°C.
IECEx SIR 09.0018
Ente di certicazione IECEx: SIRA.
NEC 500 / CEC (Classe e divisione)
Apparecchiature associate [Ex ia] per l’uso in:
Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D.
Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G.
Classe III, Div. 1.
Offre circuiti intrinsecamente sicuri per:
Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D.
Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G.
Classe III, Div. 1.
Se installato secondo il disegno di controllo:
ERII-Q-10110 cCSAus
Ta = da -25°C a +50°C.
Ta = da -13°F a +122°F
NRTL riconosciuto da OSHA: CSA.
ATEX
II 2(1)GD
Ex d[ia] IIC T6 Gb(Ga)
Ex tb IIIC T80°C IP66 Db
Ta = da -40°C a +55°C.
Sira 09ATEX2047
Organismo ATEX noticato: SIRA.
NEC 505 e 506 (Classe e Zona)
Classe I, Zona 1[0], AEx d[ia] IIC T6 Gb(Ga)
(gas e vapore).
Classe II, Zona 21[20], AEx tD [iaD] 21 T80°C
(polveri combustibili).
CEC Sezione 18 (Classe e Zona)
Classe I, Zona 1[0], Ex d[ia] IIC T6 Gb(Ga)
DIP A21, IP66, T80°C
Earth-Rite PLUS in involucro Ex(d)/XP.
Circuiti intrinsecamente sicuri tramite
pinze di messa a terra in acciaio inox
certicate FM / ATEX.
Rullo cavo bipolare di 15 m opzionale.
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Messa a terra di attrezzature di impianto e tubazioni
interconnesse con interblocchi di sistema e indicazione
Le operazioni di processo delle polveri possono generare grandi
quantità di cariche elettrostatiche tramite la movimentazione
della polvere stessa. La causa più comune della generazione di
cariche elettrostatiche sulle apparecchiature di processo delle
polveri è la "triboelettrificazione", vale a dire il contatto e la
separazione della polvere dalle attrezzature di processo, la
polvere stessa o altri fattori che possono causare cariche
elettrostatiche, come i contaminanti.
Nelle operazioni farmaceutiche,
attrezzature come i sistemi di
movimentazione delle polveri, i
micronizzatori, i miscelatori e i
setacciatori, sono dotati di
componenti multipli sui quali alti livelli
di cariche elettrostatiche possono
accumularsi se uno dei componenti è
isolato da una terra effettiva.
Il regolare smontaggio per la pulizia e
la manutenzione può causare il
mancato collegamento a terra o un
collegamento a terra non
correttamente effettuato quando si
rimonta l'attrezzatura.
Flessioni, vibrazioni e corrosione
possono anche degradare i
collegamenti per cui è
importantissimo assicurarsi che
nessuna parte dell'attrezzatura sia
isolata da una terra effettiva.
Il modo migliore per assicurarsi che
sulle attrezzature utilizzate nelle
operazioni di processo delle polveri
14
non si accumuli elettricità statica è
adottare una soluzione di messa a
terra statica dedicata che monitorerà il
collegamento a terra dei componenti
a rischio e avvertirà il personale del
potenziale pericolo, nel caso in cui un
componente dovesse scollegarsi
dalla messa a terra. Questo è
particolarmente importante se il punto
di messa a terra dell'apparecchiatura
non è facilmente visibile o accessibile.
Le apparecchiature di processo delle
polveri rappresentano una sfida più
complessa rispetto alle applicazioni
standard, in quanto numerose parti
metalliche possono costituire gruppi
più grandi, elettricamente isolati l'uno
dall'altro. È quindi importante
assicurarsi che i diversi componenti
che entrano in contatto con le polveri
cariche possano essere monitorati e
protetti tramite una messa a terra
statica.
In NFPA 77, 15.3.1 e 15.3.2
“Meccanismi delle cariche elettriche
elettrostatiche”, si afferma:
La formazione di cariche elettrostatiche per
contatto è un fenomeno frequente nella
movimentazione delle polveri, sia per contatto
superficiale sia per separazione tra le polveri e le
superfici e per contatto e separazione tra le
particelle di polvere individuali.
La formazione di cariche elettrostatiche è
generalmente probabile quando una polvere
entra in contatto con un'altra superficie, in
operazioni di processo quali la setacciatura, il
riempimento, lo scorrimento, la macinazione, la
micronizzazione e la movimentazione
pneumatica.
In IEC 60079-32-1, 13.4.1
“Implementazione e monitoraggio di sistemi di
messa a terra", si afferma:
Qualora il sistema di collegamento
equipotenziale/di messa a terra sia interamente di
metallo, la resistenza nei percorsi di messa a
terra continui è in genere inferiore a 10 Ω. Tali
sistemi comprendono anche quelli dotati di più
componenti. Una resistenza più elevata in genere
indica che il percorso di metallo non è continuo,
spesso a causa di collegamenti allentati o
corrosione. Un sistema di messa a terra idoneo
per i circuiti elettrici o la protezione contro i fulmini
è più che sufficiente per un sistema di messa a
terra elettrostatico.
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Issue 8
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Earth-Rite MULTIPOINT II
ATEX
IECEx
Earth-Rite MULTIPOINT è un esclusivo sistema di messa
a terra statica in grado di monitorare la messa a terra
simultanea di un massimo di otto (8) singoli elementi di
attrezzature a rischio di emissione di scintille
elettrostatiche.
Per mettere a terra e controllare più
attrezzature in aree quali le stazioni
di carico di fusti, le stazioni di
miscelazione, le stazioni di carico
degli IBC e le torri di caricamento
dei carri cisterna, un gran numero di
sistemi di messa a terra statica
convenzionali è in genere
necessario per offrire la dovuta
protezione contro le scintille
elettrostatiche esplosive. Inoltre, in
aggiunta alle operazioni con liquidi
infiammabili e gas, anche le
attrezzature di processo delle
polveri, che in genere includono
tubi interconnessi, essiccatori a letto
fluido, tramogge e micronizzatori,
richiederebbero sistemi di messa a
terra multipli. Con Earth-Rite
MULTIPOINT II, la messa terra di un
massimo di otto singoli elementi di
attrezzature potenzialmente isolate
può essere monitorata
simultaneamente con un unico
sistema di messa a terra statica.
Ciascun canale di monitoraggio si
interfaccia con un singolo contatto a
potenziale zero. Oltre agli 8 singoli
contatti a potenziale zero, viene
fornito anche un relè di gruppo, in
modo che più canali di
monitoraggio della messa a terra
possano essere configurati per
offrire una condizione
permissiva/non permissiva per le
attrezzature esterne (per esempio,
PLC, pompe, valvole, sirene). Se la
funzione di auto-monitoraggio di
Earth-Rite MULTIPOINT II rileva un
errore software o hardware, un relè
di guasto si attiva per assicurare
che il sistema si spenga in una
condizione di fail-safe.
L’unità di monitoraggio Earth-Rite MULTIPOINT II
contiene 8 coppie di indicatori a LED (rossi e verdi) della
messa a terra. L’unità può essere montata in tutte le zone
ATEX/IECEx e in tutte le aree pericolose Classe e Divisione.
Le applicazioni includono:
> punti di carico di carri cisterna
multipli.
> punti di carico di fusti/cestoni
multipli.
> miscelazione di liquidi/polveri.
> attrezzature di trasporto delle
polveri.
> essiccatori a letto fluido.
> riempimento e svuotamento di sili
e contenitori.
> tramogge e collettori di polveri.
> attrezzature per la
micronizzazione delle polveri,
polverizzazione e macinazione.
Le stazioni di indicazione esterne, energeticamente efficienti, di
Earth-Rite MULTIPOINT II, offrono l’indicazione dello stato
della messa a terra di ogni canale. L’appariscente LED VERDE
lampeggia continuamente quando un collegamento a terra
positivo viene effettuato. Le stazioni di indicazione possono essere
montate in tutte le zone ATEX/IECEx e in tutte le aree pericolose
Classe e Divisione. Oltre all’opzione GRP standard, è possibile
specificare stazioni di indicazione in acciaio inox.
Europa / Internazionale:
Unità di monitoraggio
IECEx
Ex ia IIC T4 Ga
Ex ia IIIC T135ºC Da
Ta = -40ºC a +60ºC.
IECEx SIR 15.0094X
Ente di certificazione IECEx: SIRA
Unità di alimentazione
IECEx
Ex nA[ia Ga] nC IIC T4 Gc
Ex tb IIIC T65ºC Db
Ta = -40ºC a +60ºC.
IECEx SIR 15.0094X
Ente di certificazione IECEx: SIRA
ATEX
II 1GD
Ex ia IIC T4 Ga
Ex ia IIIC T135ºC Da
Ta = -40ºC a +60ºC.
Sira 15ATEX2259X
Organismo ATEX notificato: SIRA
ATEX
II 3(1)G
II 2D
Ex nA[ia Ga] nC IIC T4 Gc
Ex tb IIIC T65ºC Db
Ta = -40ºC a +60ºC.
Sira 15ATEX2259X
Organismo ATEX notificato: SIRA
L’unità di alimentazione di 230 V/110 V CA di
®
Earth-Rite MULTIPOINT II è dotata di undici (11) contatti a
potenziale zero SP/DT. Otto di questi contatti si interfacciano con
ogni canale di messa a terra monitorato; 2 offrono la funzione di
canale raggruppato e 1 relè fornisce la funzione di uscita di
ridondanza fail-safe. L’unità di alimentazione può essere installata
nelle Zone 2/21 e nelle aree Classe 1, Div.2, Classe II, Div.1 e
Classe III, Div.1. L’alimentatore può essere alloggiato in involucri in
vetroresina (GRP) o in acciaio inox.
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Messa a terra di FIBC Tipo C con interblocchi di sistema e indicazione
I sacconi di tipo C sono progettati per scaricare l'elettricità
statica attraverso fibre statico-dissipative integrate nel
materiale del saccone. I sacconi sono dotati di linguette di
messa a terra che rivestono la funzione di punti a cui i
sistemi di messa a terra possono essere collegati per
assicurare che l'elettricità statica non si accumuli sul
saccone. Numerosi standard offrono indicazioni sui
parametri chiave ai quali i sacconi di tipo C devono essere
conformi per prevenire l'accumulo di elettricità statica.
Lo standard principale per la
classificazione elettrostatica dei
sacconi di tipo C è IEC 61340-4-4,
“Elettrostatica – Parte 4-4: metodi di
prova standard per applicazioni
specifiche - classificazione
elettrostatica dei sacconi (FIBC)”.
Questo standard stabilisce i
requisiti essenziali per i sacconi di
tipo C in relazione all'eliminazione
del rischio di accumulo di cariche
elettrostatiche. Stabilisce che la
resistenza attraverso il saccone
debba essere inferiore a 1 x 107 Ω
(10 megaohm). Anche in NFPA 77,
“Prassi raccomandata per
l'elettricità statica”, si raccomanda
questo valore di resistenza.
sistema di messa a terra attivo è la
scelta migliore. Questo perché il
sistema può determinare se la
costruzione del saccone sia
conforme agli standard pertinenti,
assicurando inoltre la messa a terra
del saccone per tutta la durata
dell'operazione di
riempimento/svuotamento. Il
vantaggio principale offerto dalla
verifica della resistenza attraverso il
saccone è che, dopo diversi cicli di
utilizzo ripetuto, è possibile
controllare che le fibre staticodissipative funzionino ancora
correttamente e, soprattutto, che
sacconi non di tipo C non siano
utilizzati nelle aree pericolose.
La messa a terra dei sacconi di tipo
C può essere conseguita in modo
passivo (pinza e cavo unipolare) o
attivo (sistemi di monitoraggio).
Un ulteriore vantaggio dei sistemi di
messa a terra è la possibilità di
monitorare il movimento della
polvere tramite i contatti di uscita
interbloccati con valvole o PLC.
Data l'entità della carica che può
accumularsi su un saccone, un
16
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In IEC 61340-4-4 “Elettrostatica – Parte 4-4:
metodi di prova standard per applicazioni
specifiche - classificazione elettrostatica dei
sacconi (FIBC)”, si afferma:
7.3.1. FIBC Tipo C
Un saccone di tipo C, utilizzato in presenza di
vapori o gas infiammabili o polveri combustibili
con energie di accensione di 3 mJ, o inferiori,
deve avere una resistenza al punto di messa a
terra inferiore a 1 × 107 Ω se testato secondo 9.3.
Inoltre, il saccone deve essere interamente in
materiale conduttivo o deve contenere fibre o
nastri conduttivi completamente interconnessi,
con una distanza massima di 20 mm se le fibre o i
nastri sono disposti secondo un disegno a strisce,
o di 50 mm se sono disposti a griglia.
In NFPA 77, 16.6.6.3, “FIBC Tipo C ”, si afferma:
Le raccomandazioni per gli IBC conduttivi, di cui al
paragrafo 10.1.4, sono applicabili anche ai FIBC
conduttivi. Una linguetta di messa a terra,
collegata elettricamente al materiale o a fibre
conduttive, deve essere presente e deve essere
collegata a un punto di messa a terra quando il
saccone viene riempito o svuotato. La resistenza
tra gli elementi conduttivi nel saccone e le linguette
di messa a terra deve essere inferiore
a 1,0 x 107 ohm.
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®
Earth-Rite FIBC
IECEx
SIL 2
ATEX
Il sistema Earth-Rite FIBC convalida e monitorizza la
resistenza dei sacconi FIBC di tipo C, assicurando che
gli elementi conduttori del saccone siano in grado di
dissipare le cariche elettrostatiche conformemente a
IEC 61340-4-4 “Metodi di prova standard per
applicazioni specifiche - classificazione elettrostatica dei
sacconi (FIBC)” e NFPA 77 “Prassi raccomandata per
l'elettricità statica”.
Durante il processo di
riempimento/svuotamento del
saccone, il sistema Earth-Rite FIBC
monitorizza continuamente la
resistenza del saccone in modo
che, se il livello di 1 x 107 ohm
(10 megaohm) viene superato,
questa situazione di pericolo possa
essere indicata agli operatori e il
processo sospeso, manualmente o
tramite la coppia di contatti senza
tensione NA/NC.
verdi lampeggiano continuamente
per informare gli operatori che il
saccone da proteggere contro le
scariche elettrostatiche è messo a
terra in modo sicuro.
Se Earth-Rite FIBC non è in uso o
se rileva una resistenza nel circuito
statico-dissipativo superiore a
1 x 107 ohm, un LED rosso si
illumina sul pannello delle spie
ubicato nella stazione di
indicazione statico-dissipativa GRP.
Quando Earth-Rite FIBC rileva
tramite il punto di messa a terra
verificato dell'impianto che la
resistenza nel circuito di terra dal
saccone al sistema è inferiore a
1 x 107 ohm, attiva i contatti di
uscita a potenziale zero e tre LED
Newson Gale può anche fornire
sistemi di messa a terra FIBC in
grado di convalidare e monitorare i
sacconi di tipo C progettati con una
soglia resistenza superiore di
1 x 108 ohm (100 megaohm).
Europa / Internazionale:
America del Nord:
IECEx
Ex nA nC [ia] IIC T4 Gc(Ga)
(gas e vapore).
Ex tb IIIC T70°C Db (polveri combustibili).
Ta = da -40°C a +55°C.
IECEx SIR 09.0097
Ente di certicazione IECEx: SIRA.
NEC 500 / CEC (Classe e divisione)
Apparecchiature associate [Ex ia] per l’uso in:
Classe I, Div. 2, Gruppi A, B, C, D.
Classe II, Div. 2, Gruppi E, F, G.
Classe III, Div. 2.
Offre circuiti intrinsecamente sicuri per:
Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D.
Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G.
Classe III, Div. 1.
Se installato secondo il disegno di controllo:
ERII-Q-10165 cCSAus
Ta = da -25°C a +55°C.
Ta = da -13°F a +131°F
NRTL riconosciuto da OSHA: CSA.
ATEX
II 3(1) G
Ex II 2D
Ex nA nC [ia] IIC T4 Gc(Ga)
Ex tb IIIC T70°C Db
Ta = da -40°C a +55°C.
Sira 09ATEX2247
Organismo ATEX noticato: SIRA.
Earth-Rite FIBC
in involucro GRP statico-dissipativo.
NEC 505 e 506 (Classe e Zona)
Classe I, Zona 2, (Zona 0), AEx nA[ia] IIC T4
(gas e vapore).
Classe II, Zona 21, AEx tD[iaD] 21, T70°C,
(polveri combustibili).
CEC Sezione 18 (Classe e Zona)
Classe I, Zona 2 (Zone 0) Ex nA[ia] IIC T4
DIP A21, IP66, T70°C
La pinza di monitoraggio approvata FM /
ATEX in acciaio inox fornisce un segnale
di monitoraggio intrinsecamente sicuro da
Earth-Rite FIBC al saccone di tipo C (in
dotazione con il sistema).
La pinza di monitoraggio approvata FM /
ATEX in acciaio inox reinvia il segnale di
monitoraggio intrinsecamente sicuro dal
saccone a Earth-Rite FIBC
(raccomandato).
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ulteriori informazioni
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Messa a terra montata in quadro elettrico con interblocchi di sistema
In alcune circostanze, una soluzione di messa a terra statica deve
essere fornita nell'ambito di un progetto di strumentazione/
automazione specializzato. Se devono soddisfare requisiti di
progetto su misura, i progettisti sono spesso limitati da soluzioni di
messa a terra statica standard, pronte per l'uso, che non possono
essere personalizzate in base ai loro requisiti di progetto specifici. È
possibile ottenere un compromesso ricorrendo a relè di messa a
terra in grado di monitorare diversi valori di resistenza.
Sebbene gli impianti di questo tipo siano
limitati in quanto non dotati di indicazione
dello stato della messa a terra al punto di
messa a terra, l'applicazione standard di
questi relè è il monitoraggio dello stato di
terra dei collegamenti di attrezzature fisse
e permanenti o di macchine rotanti,
utilizzando un relè interno per offrire
uscite a PLC o pannelli HMI.
Assicurarsi che un fusto rotante o una
girante siano correttamente messi a terra
a 10 ohm può essere difficile, in quanto
non è sempre possibile fare affidamento
su un collegamento stabile e uniforme tra
l'albero rotante e il telaio della macchina.
A causa del design di cuscinetti, ecc., un
buon metodo per garantire una continuità
18
di terra è utilizzare un relè di monitoraggio
della terra in un'area non pericolosa per
testare il collegamento a terra del fusto o
della girante tramite una coppia di
spazzole di carbonio o un anello di
contatto, che agiscono sull'albero.
Tali relè possono essere anche utilizzati
per verificare la messa a terra dei
componenti principali di un impianto
fisso, come i grandi serbatoi di
stoccaggio per liquidi infiammabili.
I relè che offrono una gamma di
impostazioni di resistenza, come
Earth-Rite OMEGA II, sono in genere
montati su guide DIN all'interno di quadri
elettrici installati nelle aree non pericolose.
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Issue 8
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Earth-Rite OMEGA
IECEx
SIL 2
ATEX
Earth-Rite OMEGA II è un modulo di messa a terra
compatto, installato in un quadro, per il monitoraggio di una
gamma di valori di resistenza in base all'applicazione di messa
a terra e ai requisiti di installazione di processi specifici.
OMEGA II monitora la resistenza
del circuito di messa a terra statica
nei processi in cui il rischio di
accumulo di cariche statiche sulle
apparecchiature potrebbe
comportare l'innesco di scintille
elettrostatiche esplosive in aree con
atmosfera potenzialmente
infiammabile.
Due contatti di commutazione a
potenziale zero possono essere
utilizzati per commutare
l'alimentazione su indicatori di stato
della messa a terra aggiuntivi o
interbloccarsi con il processo di
arresto del trasferimento del
prodotto, se OMEGA II rileva un
circuito aperto sul percorso a terra.
L'apparecchiatura è stata
principalmente specificata per le
applicazioni in cui un sistema di
indicazione dello stato di messa a
terra alternativo è previsto, per
esempio indicatori montati in quadri
o stazioni di indicazione remote, in
assenza di una soluzione di messa
a terra della gamma Earth-Rite®.
OMEGA II è stato appositamente
progettato per monitorare la messa
a terra statica di apparecchiature di
processo, ed è dotato di 4 setpoint
di resistenza in funzione delle
caratteristiche di installazione e
funzionamento dell'applicazione.
Può essere inoltre installato per
monitorare la resistenza dei circuiti
equipotenziali e dei punti di messa
a terra di parafulmini.
Il modulo montabile su guida DIN
può essere collocato in un quadro
elettrico situato in una zona non
pericolosa o all'interno di un
involucro certificato Ex(d) in una
zona pericolosa.
Fino a quattro (4) OMEGA possono
essere alimentati tramite un singolo
alimentatore Newson Gale.
Europa / Internazionale:
America del Nord:
IECEx
[Ex ia Ga] IIC (gas e vapore).
[Ex ia Da] IIIC (polveri combustibili).
Ta = da -40°C a +60°C.
IECEx SIR 13.0003X
Ente di certicazione IECEx: SIRA.
NEC 500 / CEC (Classe e divisione)
Apparato associato intrinsecamente sicuro
per l’alimentazione in ambienti classicati:
Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D.
Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G.
Classe III, Div. 1.
Ta = da -40°C a +60°C.
Ta = da -40°F a +140°F
NRTL riconosciuto da OSHA: CSA.
ATEX
II (1)GD
[Ex ia Ga] IIC (gas e vapore).
[Ex ia Da] IIIC (polveri combustibili).
Ta = da -40°C a +60°C.
Sira 13ATEX2009X
Organismo ATEX noticato: SIRA.
Earth-Rite OMEGA
NEC 505 e 506 (Classe e Zona)
Classe I, Zona 0, [AEx ia], IIC
(gas e vapore).
Classe II, Zona 20, [AEx iaD], IIIC
(polveri combustibili).
CEC Sezione 18 (Classe e Zona)
[Ex ia] IIC
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ulteriori informazioni
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19
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Messa a terra di fusti e contenitori con indicazione
Soluzioni di messa a terra statica che combinano un ulteriore
livello di protezione fornito da interblocchi può non essere
un'opzione di installazione idonea per alcune applicazioni e siti.
Nella maggior parte dei casi, questo è perché non è possibile
interfacciare i contatti di uscita dei sistemi Bond-Rite® con i
sistemi o le apparecchiature di controllo della fonte di energia
in grado di generare elettricità statica.
Tali restrizioni non significano
tuttavia che i progettisti debbano
fare un passo indietro e ricorrere a
pinze di messa a terra passive (non
monitorate). Un livello di protezione
intermedio è possibile attraverso la
specifica di soluzioni Bond-Rite®, le
quali possono continuamente
monitorare e verificare che la
resistenza tra le attrezzature messe
a terra e il punto di messa a terra
effettivo sia di 10 ohm o inferiore.
Bond-Rite CLAMP è un esempio di
una soluzione che non solo monitora
continuamente la resistenza nel
percorso di terra tra l'apparecchiatura
da mettere a terra e la messa a terra
effettiva, ma offre anche agli
operatori di processo un punto di
riferimento visivo per assicurare che
l'attrezzatura sia a terra.
Il riferimento visivo è offerto da un
LED verde montato nel corpo di
Bond-Rite CLAMP. Quando la pinza
Bond-Rite ha una resistenza
verificata e continua di 10 ohm,
20
www.newson-gale.co.uk
In IEC 60079-32-1, 13.3.1.4
“Oggetti di metallo mobili” si afferma:
o inferiore, tra l'oggetto a rischio di
emissione di scintille elettrostatiche
e una messa a terra effettiva e
verificata, il LED verde lampeggia
continuamente.
La messa a terra degli oggetti conduttivi portatili
(per esempio carrelli dotati di rulli conduttivi,
contenitori di metallo, ecc.) avviene in genere
tramite il contatto degli stessi con pavimenti
dissipativi o conduttivi.
Questa funzione brevettata
consente agli operatori di assumersi
attivamente la responsabilità per la
propria sicurezza e quella dei loro
colleghi facendo continuamente
riferimento allo stato della spia LED.
Se il LED non lampeggia, gli
operatori possono intervenire per
arrestare il processo e prevenire la
generazione di scariche o attivare
un allarme per richiamare
l'attenzione sul pericolo.
Tuttavia, in presenza di contaminanti come
sporcizia o vernice sulla superficie di contatto del
pavimento o dell'oggetto, la resistenza di
dispersione verso terra può aumentare fino a un
valore non accettabile, con conseguente
possibile carica elettrostatica pericolosa
sull'oggetto. Qualora si sospettino tali situazioni,
l'oggetto deve essere messo a terra tramite un
metodo alternativo (per esempio, un cavo di
messa a terra). Si consiglia una resistenza di
collegamento di 10 Ω tra il cavo e l'oggetto da
mettere a terra.
Se una particolare installazione o
applicazione non si presta a una
soluzione di messa a terra
interbloccabile, la specifica di
Bond-Rite CLAMP consente di
preservare un efficace livello di
protezione contro i rischi di
accensione delle scariche
elettrostatiche.
In NFPA 77, 7.4.1.3.1, “Collegamenti
equipotenziali e di messa a terra”, si afferma:
Qualora il sistema di collegamento
equipotenziale/di messa a terra sia interamente di
metallo, la resistenza nei percorsi di messa a
terra continui è in genere inferiore a 10 ohm. Tali
sistemi comprendono anche quelli dotati di più
componenti. Una maggiore resistenza di solito
indica che il percorso di metallo non è continuo,
in genere a causa di collegamenti allentati o
corrosione.
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Bond-Rite CLAMP
IECEx
ATEX
Bond-Rite CLAMP, con brevetto esclusivo di Newson
Gale, è l’unica pinza di messa a terra statica a offrire
agli operatori un riferimento visivo del collegamento di
apparecchiature potenzialmente cariche a un punto di
messa a terra verificato.
Bond-Rite CLAMP è dotata di un
luminoso LED verde che lampeggia
continuamente quando rileva che la
resistenza tra le attrezzature da
mettere a terra e la terra verificata del
sito (per esempio, un nastro di rame)
è di 10 ohm o inferiore.
Una volta collegata, Bond-Rite
CLAMP monitora costantemente la
resistenza del circuito fra
l’apparecchiatura e il punto di messa
a terra verificato (per es., barra di
contatto montata a parete).
Il LED verde lampeggiante offre agli
operatori di processo un punto di
riferimento visivo continuo, che
consente loro di monitorare lo stato
di terra delle apparecchiature a
rischio di accumulo di elettricità
statica e generazione di scintille
statiche.
Il LED ad alta visibilità alloggiato
nella pinza di messa a terra
comunica all’operatore che la messa
a terra delle apparecchiature
potenzialmente cariche è stata
stabilita.
Le punte in carburo di tungsteno
penetrano anche nella ruggine, nei
depositi di materiale sul prodotto o
nelle vernici di rivestimento dei fusti,
assicurando un collegamento di
terra corretto.
Le pinze in acciaio inox sono state
progettate per l’uso in ambienti di
processo chimici e industriali
gravosi.
Quick Connect offre al personale la
possibilità di rimuovere la pinza dalle
aree classificate / zonate per la
sostituzione della batteria.
Monitoraggio della resistenza di
circuito di 10 ohm conforme agli
standard di buona pratica
internazionali raccomandati.
Il perno di stivaggio montato sulla
scatola di giunzione offre agli
operatori un punto di stivaggio per la
pinza al termine delle operazioni.
Europa / Internazionale:
America del Nord:
IECEx
Ex ia IIC T4 Ga (gas e vapore).
Ex ta IIIC T135°C Da (polveri combustibili).
Ta = da -40°C a +60°C.
IECEx SIR 11.0141
Ente di certicazione IECEx: SIRA.
NEC 500 / CEC (Classe e divisione)
Apparecchiature a sicurezza intrinseca Ex ia
per l’uso in:
Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D.
Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G.
Classe III, Div. 1.
Ta = da -40°C a +60°C.
Ta = da -40°F a +140°F
NRTL riconosciuto da OSHA: CSA.
ATEX
II 1 GD
Ex ia IIC T4 Ga (gas e vapore).
Ex ta IIIC T135°C Da (polveri combustibili).
Ta = da -40°C a +60°C.
Sira 11ATEX2277
Organismo ATEX noticato: SIRA.
Bond-Rite CLAMP nel suo durevole
involucro in alluminio inossidabile.
Le punte in carburo di tungsteno, disposte
secondo una congurazione accoppiata,
penetrano nei rivestimenti, i depositi e la
ruggine sui prodotti, per un solido
collegamento alle apparecchiature.
Gli specificatori possono ordinare BondRite CLAMP con un cavo bipolare a
spirale Cen-Stat di 3 lunghezze standard:
3 m, 5 m e 10 m. Tutti i cavi sono forniti
con connettori “Quick Connect” per un
agevole collegamento.
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ulteriori informazioni
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21
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Messa a terra di fusti e contenitori con indicazione
Soluzioni di messa a terra statica che combinano un ulteriore
livello di protezione fornito da interblocchi può non essere
un'opzione di installazione idonea per alcune applicazioni e siti.
Nella maggior parte dei casi, questo è perché non è possibile
interfacciare i contatti di uscita dei sistemi Bond-Rite® con i
sistemi o le apparecchiature di controllo della fonte di energia
in grado di generare elettricità statica.
Tali restrizioni non significano
tuttavia che i progettisti debbano
fare un passo indietro e ricorrere a
pinze di messa a terra passive (non
monitorate). Un livello di protezione
intermedio è possibile attraverso la
specifica di soluzioni Bond-Rite®, le
quali possono continuamente
monitorare e verificare che la
resistenza tra le attrezzature messe
a terra e il punto di messa a terra
effettivo sia di 10 ohm o inferiore.
Bond-Rite REMOTE è un esempio
di una soluzione che monitora
continuamente la resistenza nel
percorso di terra tra
l'apparecchiatura da mettere a terra
e la messa a terra effettiva. Offre
inoltre agli operatori di processo un
punto di riferimento visivo per
assicurare che l'attrezzatura sia
messa a terra.
Questo riferimento visivo è dotato di
un LED verde ubicato in una
stazione di indicazione montabile a
parete che alloggia anche il PCB
22
www.newson-gale.co.uk
del circuito di monitoraggio.
Quando Bond-Rite REMOTE ha una
resistenza verificata di 10 ohm, o
inferiore, tra l'oggetto a rischio di
emissione di scintille elettrostatiche
e una messa a terra effettiva e
verificata, il LED verde lampeggia
continuamente.
Bond-Rite REMOTE può essere
specificato per installazioni in cui è
preferibile che il riferimento visivo
per l'operatore sia montato a
parete, lontano dal punto di
collegamento della pinza
all'apparecchiatura a rischio di
accumulo di cariche elettrostatiche.
Se una particolare installazione o
applicazione non si presta a una
soluzione di messa a terra
interbloccabile, la specifica di
Bond-Rite REMOTE consente di
preservare un efficace livello di
protezione contro i rischi di
accensione delle scariche
elettrostatiche.
In IEC 60079-32-1, 13.3.1.4 “Oggetti di metallo
mobili” si afferma:
La messa a terra degli oggetti conduttivi portatili
(per esempio carrelli dotati di rulli conduttivi,
contenitori di metallo, ecc.) avviene in genere
tramite il contatto degli stessi con pavimenti
dissipativi o conduttivi.
Tuttavia, in presenza di contaminanti come
sporcizia o vernice sulla superficie di contatto
del pavimento o dell'oggetto, la resistenza di
dispersione verso terra può aumentare fino a un
valore non accettabile, con conseguente
possibile carica elettrostatica pericolosa
sull'oggetto. Qualora si sospettino tali situazioni,
l'oggetto deve essere messo a terra tramite un
metodo alternativo (per esempio, un cavo di
messa a terra). Si consiglia una resistenza di
collegamento di 10 Ω tra il cavo e l'oggetto da
mettere a terra.
In NFPA 77, 7.4.1.3.1, “Collegamenti
equipotenziali e di messa a terra”, si afferma:
Qualora il sistema di collegamento
equipotenziale/di messa a terra sia interamente
di metallo, la resistenza nei percorsi di messa a
terra continui è in genere inferiore a 10 ohm.
Tali sistemi comprendono anche quelli dotati di
più componenti. Una maggiore resistenza di
solito indica che il percorso di metallo non è
continuo, in genere a causa di collegamenti
allentati o corrosione.
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Bond-Rite REMOTE
IECEx
ATEX
La precisione e l'affidabilità di Bond-Rite REMOTE offre
una maggiore sicurezza, in quanto testa continuamente il
collegamento della pinza al contenitore o altro elemento
conduttivo dell'impianto in un circuito completo stabilito
con il punto di messa a terra designato.
Bond-Rite REMOTE offre un
circuito di monitoraggio continuo
tra le apparecchiature messe a
terra e i punti di messa a terra
verificati (per esempio, barre di
contatto a parete).
Il LED verde lampeggiante offre
agli operatori di processo un
punto di riferimento visivo
continuo, che consente loro di
monitorare lo stato di terra delle
apparecchiature a rischio di
accumulo di elettricità statica e
generazione di scintille statiche.
L'alloggiamento GRP standard è
statico-dissipativo e idoneo per
ambienti di processo generici.
L'involucro in acciaio inossidabile
(SS 316) è stato progettato per
soddisfare le specifiche di
ambienti igienici o corrosivi.
Entrambi gli involucri offrono un
grado di protezione minimo IP 65
e sono idonei sia per installazioni
al coperto che esterne.
Bond-Rite REMOTE può essere
alimentato con una batteria di 9 V
intrinsecamente sicura (inclusa).
Bond-Rite REMOTE EP utilizza un
alimentatore esterno di 230/115 V
CA, in grado di alimentare fino a
10 stazioni di indicazione.
Il flessibile alimentatore esterno
può essere ubicato in aree
“pericolose” (Zona 2/22 - Div.2) e
“non pericolose”, con le stazioni di
indicazione montate nell'area
zonata / HAZLOC (Zona 0 / Div.1),
o inferiore.
Europa / Internazionale:
America del Nord:
IECEx
Ex ia IIC T4 Ga (gas e vapore).
Ex ta IIIC T135°C Da (polveri combustibili).
Ta = da -40°C a +60°C.
IECEx SIR 09.0023X
Ente di certicazione IECEx: SIRA.
NEC 500 / CEC (Classe e divisione)
Apparecchiature a sicurezza intrinseca Ex ia
per l’uso in:
Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D.
Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G.
Classe III, Div. 1.
Ta = da -40°C a +60°C.
Ta = da -40°F a +140°F
BRR-Q-11185 cCSAus
NRTL riconosciuto da OSHA: CSA.
ATEX
II 1 GD
Ex ia IIC T4 Ga
Ex ta IIIC T135°C Da
Ta = da -40°C a +60°C.
Sira 09ATEX2158X
Organismo ATEX noticato: SIRA.
Bond-Rite REMOTE nel suo involucro
statico-dissipativo GRP.
Bond-Rite REMOTE nel suo involucro
in alluminio inossidabile.
L'alimentatore esterno Bond-Rite
REMOTE EP può alimentare no a
10 stazioni di indicazione.
NEC 505 e 506 (Classe e Zona)
Classe I, Zona 0, AEx ia IIC T4 Ga
(gas e vapore).
Classe II, Zona 20, AEx iaD 20 T135°C,
(polveri combustibili).
CEC Sezione 18 (Classe e Zona)
Classe I, Zona 0, Ex ia IIC T4 Ga
DIP A20, IP66, T135°C
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23
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Apparecchiature per il collegamento equipotenziale
con dispositivo di collegamento dotato di indicazione
Nei casi in cui attrezzature debbano essere collegate
equipotenzialmente per prevenire la generazione reciproca di
scintille, gli operatori in genere utilizzano cavi dotati di pinze
standard o morsetti a coccodrillo collegati a entrambe le
attrezzature. Con un'indicazione visiva del collegamento
equipotenziale verificato, è possibile assicurare che
l'operazione non venga avviata nel caso in cui entrambe le
attrezzature abbiano la stessa tensione.
Le applicazioni che necessitano di
un collegamento equipotenziale
includono il caricamento e
trasferimento di prodotti da un
contenitore mobile a un altro
mobile o fisso. Queste operazioni in
genere rientrano in due modalità di
trasferimento del prodotto.
La prima modalità, detta "transloading" (trasferimentocaricamento), prevede il
trasferimento di prodotti da un
grande contenitore mobile, come
un'autocisterna o un carro cisterna,
a un contenitore più piccolo, come
un saccone o un fusto (e viceversa).
Una seconda comune modalità di
trasferimento è il deposito manuale
del prodotto da un piccolo
contenitore mobile in un altro
contenitore o recipiente di
processo. Il collegamento
equipotenziale di entrambi i
contenitori previene la generazione
di scintille elettrostatiche tra i due
oggetti, soprattutto se molto vicini.
24
Il collegamento equipotenziale di
oggetti conduttivi assicura inoltre
che entrambi gli oggetti abbiano la
stessa tensione, eliminando così il
rischio di generazione di scintille tra
i due oggetti.
Questo tuttavia non significa che gli
oggetti collegati non possano
generare scintille scaricandole su
oggetti a una tensione più bassa, in
particolare oggetti non messi a
terra (cioè che non sono sotto
tensione, in quanto sono collegati
alla massa della terra).
La soluzione ottimale è offrire agli
operatori una verifica visiva del
collegamento equipotenziale sicuro
e continuo tra gli oggetti,
assicurando che uno degli oggetti
sia collegato a un punto di messa
verificato.
In IEC 60079-32-1, 13.1 “Messa a terra e
collegamento equipotenziale” e in NFPA 77,
7.4. “Dissipazione delle cariche”, si afferma:
Il collegamento equipotenziale viene utilizzato per
minimizzare la differenza di potenziale tra gli
oggetti conduttivi, fino a un livello trascurabile,
anche se il sistema risultante non è collegato a
terra (massa). Per contro, la messa a terra
equalizza la differenza di potenziale tra gli oggetti
e la terra.
In API RP 2003, 3.2 “Collegamento
equipotenziale”, si afferma:
L'obiettivo dell'istituzione di un collegamento
elettrico tra le parti conduttive isolate di un
sistema è precludere differenze di tensione tra
le parti.
Nell'uso sul campo, può essere necessario un
robusto cavo, resistente ai danni fisici; in questi
casi, un cavo per il collegamento equipotenziale
può essere dimensionato in base alla resistenza
fisica o meccanica.
Il collegamento di due o più oggetti conduttivi
mediante un conduttore per dotarli del medesimo
potenziale elettrico non significa
necessariamente che essi avranno lo stesso
potenziale di terra.
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Issue 8
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Bond-Rite EZ
IECEx
ATEX
Bond-Rite EZ è un dispositivo statico portatile facile da
usare, che può essere collegato rapidamente e in modo
sicuro per stabilire e verificare un collegamento
equipotenziale tra le apparecchiature utilizzate per
operazioni in aree EX.
Bond-Rite EZ è un flessibile
dispositivo portatile certificato per
aree pericolose, che consente di
verificare che il collegamento
equipotenziale tra due oggetti
metallici a rischio di accumulo
elettrostatico e conseguente
emissione di scintille abbia una
resistenza di 10 ohm, o inferiore.
Oltre alla verifica del collegamento
equipotenziale, Bond-Rite EZ può
essere utilizzato da personale
competente per mettere a terra
oggetti a rischio di cariche
elettrostatiche.
Quando Bond-Rite EZ rileva che la
resistenza tra le apparecchiature è
di 10 ohm o inferiore, i LED verdi
lampeggiano continuamente.
In tali situazioni, la persona
competente deve assicurarsi che il
punto di messa a terra, per
esempio una barra di contatto a
parete, abbia un collegamento
verificato alla massa generale della
terra.
Una volta collegato, Bond-Rite EZ
monitora continuamente la
resistenza del circuito tra le
apparecchiature collegate
equipotenzialmente.
Bond-Rite EZ contiene il circuito di
monitoraggio del circuito di terra ed
è dotato di un luminoso LED verde,
in un robusto involucro in acciaio
inossidabile.
Il LED verde lampeggiante offre agli
operatori di processo un punto di
riferimento visivo continuo che
consente loro di monitorare lo stato
del collegamento equipotenziale
delle apparecchiature.
10 ohm è la resistenza di
riferimento specificata in
IEC 60079-32-1 e NFPA 77.
Europa / Internazionale:
America del Nord:
IECEx
Ex ia IIC T4 Ga (gas e vapore).
Ex ia IIIC T135°C Da (polveri combustibili).
Ta = da -40°C a +60°C.
IECEx SIR11.0141
Ente di certicazione IECEx: SIRA.
NEC 500 / CEC (Classe e divisione)
Apparecchiature a sicurezza intrinseca Ex ia
per l’uso in:
Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D.
Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G.
Classe III, Div. 1.
Ta = da -40°C a +60°C.
Ta = da -40°F a +140°F
NRTL riconosciuto da OSHA: CSA.
ATEX
Ex II 1 GD
Ex ia IIC T4 Ga (gas e vapore).
Ex ia IIIC T135°C Da (polveri combustibili).
Ta = da -40°C a +60°C.
Sira 11ATEX2277
Organismo ATEX noticato: SIRA.
Bond-Rite EZ
Bond-Rite EZ può essere dotato di pinze
standard ed heavy duty bipolari.
Gli specificatori possono ordinare
Bond-Rite EZ con un cavo bipolare a
spirale Cen-Stat di 3 lunghezze standard:
3 m, 5 m e 10 m. Tutti i cavi sono forniti
con connettori “Quick Connect” per un
agevole collegamento.
Fare clic qui per
ulteriori informazioni
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25
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Test di tubi e test di continuità elettrica con indicazione
I tubi rivestono un ruolo importante nelle operazioni nelle
aree pericolose e, a causa della loro diretta interazione
con i liquidi e le polveri in movimento, sono
particolarmente a rischio di carica elettrostatica.
L'elettricità statica non deve accumularsi in nessun punto
dei componenti metallici della loro struttura.
Esempi di componenti metallici con
un potenziale di accumulo di livelli di
carica elettrostatica pericolosi sono i
raccordi terminali e le spirali di filo
metallico che formano la struttura del
tubo. Se questi componenti diventano
isolati, possono accumulare
rapidamente elettricità statica e
tensione, generando e scaricando
scintille elettrostatiche nelle atmosfere
potenzialmente infiammabili in cui il
conducente o l'operatore sta
lavorando.
Test di resistenza periodici dei tubi
con multimetri offrono un certo livello
di sicurezza in termini di rimozione dal
servizio di tubi difettosi al momento
del test. Tuttavia, numerosi ambienti
di processo mettono a dura prova la
durata dei tubi flessibili. Per esempio,
il distacco di una spirale metallica da
un raccordo potrebbe passare
inosservato al conducente o
all'operatore e il tubo potrebbe essere
ancora utilizzato sul campo fino a
quando un test programmato non
identifica i componenti isolati o,
26
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in casi estremi, fino a quando i
componenti isolati non emettono una
scintilla elettrostatica durante le
operazioni.
L'utilizzo, da parte dei conducenti e
degli operatori, di un tester di
continuità dei tubi flessibili facile da
usare e dotato di una spia a LED per
indicare l'idoneità (PASS) o la non
idoneità (FAIL) del tubo non solo
assicura che i tubi funzionino
correttamente prima di ogni
operazione di trasferimento del
prodotto, ma garantisce anche il
corretto collegamento equipotenziale
a bassa resistenza al mezzo messo a
terra delle sezioni di tubo assemblate.
Questo assicura che l'elettricità statica
generata dal processo venga
trasferito dai tubi alla terra tramite il
collegamento a terra verificato del
veicolo, prevenendo inoltre il rischio
di accensione causato dalla
generazione di scintille elettrostatiche
durante le operazioni.
IEC 60079-32-1, 7.7.3.3.1 “Collegamento
elettrico equipotenziale end-to-end
(continuità)”.
Un collegamento elettrico equipotenziale end-toend è in genere ottenuto tramite spirali di rinforzo,
fili incorporati nella parete del tubo, o guaine di
metallo intrecciate collegate equipotenzialmente ai
raccordi terminali. È importante che ogni cavo
equipotenziale o spirale di rinforzo siano collegati
ai raccordi terminali.
I collegamenti tra i cavi e i raccordi devono essere
robusti e la resistenza tra i raccordi terminali deve
essere testata periodicamente. La frequenza e il
tipo di test dipenderà dall'applicazione e devono
essere determinati in accordo con il costruttore.
*In IEC 60069-32-1, Tabella 16, 7.7.3.4,
“Classificazione pratica dei tubi flessibili”, si
raccomanda una resistenza end-to-end massima
di 100 ohm per i tubi conduttivi.
In API RP 2219, 5.3. “Tubi flessibili conduttivi
e non conduttivi”, si afferma:
Gli operatori degli autospurghi possono utilizzare
tubi conduttivi o non conduttivi (a volte è difficile
distinguere tra i due). L'esperienza nel settore
petrolifero indica che accensioni elettrostatiche
possono rappresentare un rischio significativo
quando si utilizza tubo di trasferimento non
conduttivo. Cariche possono accumularsi su
qualsiasi oggetto conduttivo isolato, con
formazione di uno spazio esplosivo. Anche
quando si utilizza un tubo conduttivo, gli operatori
degli autospurghi devono mettere a terra e
collegare equipotenzialmente i mezzi, se possibile,
per ridurre la possibilità di scariche elettrostatiche.
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OhmGuard
IECEx
ATEX
Il tester di continuità per tubi flessibili OhmGuard,
intrinsecamente sicuro, è stato progettato per testare i tubi
flessibili di autospurghi e autocisterne prima del trasferimento di
prodotti infiammabili o combustibili. Può essere inoltre utilizzato
per testare la continuità elettrica delle apparecchiature
dell'impianto rispetto al punto di messa a terra statico verificato.
OhmGuard verifica la corretta
continuità elettrica del tubo,
prevenendo l'accumulo di
elettricità statica sui componenti
metallici ed eliminando così il
rischio di incendi o esplosioni
causati da scintille elettrostatiche.
OhmGuard, facile da usare, non
richiede alcun addestramento
specialistico degli operatori e
indica in pochi secondi se i tubi
siano sicuri da usare.
Il conducente collega
semplicemente il cavo di
OhmGuard a una scatola di
giunzione situata sull'autocisterna
e quindi la pinza OhmGuard al
raccordo terminale del tubo, come
illustrato. Il LED alloggiato su
OhmGuard lampeggerà
continuamente se la continuità
elettrica fra il tubo e l'autocisterna
è inferiore a 100 ohm.
OhmGuard può essere inoltre
utilizzato per eseguire test rapidi
della continuità elettrica delle
apparecchiature di un impianto
fisso o semi-permanente,
assicurando che i gruppi di
componenti e i tubi flessibili
abbiano una buona continuità
elettrica con il punto di messa a
terra verificato del sito, garantendo
la presenza di un circuito
dissipativo statico a terra
attraverso l'apparecchiatura
dell'impianto.
Robusto involucro in acciaio inox con
punte in carburo di tungsteno.
Europa / Internazionale:
America del Nord:
IECEx
Ex ia IIC T4 Ga (gas e vapore).
Ex ta IIIC T135°C Da (polveri combustibili).
Ta = da -40°C a +60°C.
IECEx SIR 11.0141
Ente di certicazione IECEx: SIRA.
NEC 500 / CEC (Classe e divisione)
Apparecchiature a sicurezza intrinseca Ex ia
per l’uso in:
Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D.
Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G.
Classe III, Div. 1.
Ta = da -40°C a +60°C.
Ta = da -40°F a +140°F
NRTL riconosciuto da OSHA: CSA.
ATEX
II 1 GD
Ex ia IIC T4 Ga (gas e vapore).
Ex ta IIIC T135°C Da (polveri combustibili).
Ta = da -40°C a +60°C.
Sira 11ATEX2277
Organismo ATEX noticato: SIRA.
Tester di continuità OhmGuard IS
Gli specificatori possono ordinare
OhmGuard con un cavo bipolare a spirale
Cen-Stat di 3 lunghezze standard: 3 m, 5
m e 10 m. Tutti i cavi sono forniti con
connettori “Quick Connect” per un
agevole collegamento. Lunghezze
aggiuntive sono disponibili.
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Messa a terra di fusti e contenitori con pinze approvate Factory Mutual / ATEX
I sistemi di messa a terra statica che combinano il
controllo a interblocco e l'indicazione visiva del
collegamento a terra verificato offrono il massimo livello
di protezione contro i rischi di accensione elettrostatica.
Tuttavia, i siti possono scegliere di utilizzare dispositivi
passivi, come pinze unipolari, che non offrono capacità
di monitoraggio dello stato della terra.
Se pinze unipolari, o dispositivi simili,
sono la soluzione richiesta, è
importante non sottovalutare la
funzione che queste pinze offrono.
Gli specificatori dei prodotti devono
assicurarsi che le pinze passive
utilizzate per mettere a terra le
attrezzature siano in grado di stabilire
e mantenere un solido collegamento
meccanico ed elettrico alle
attrezzature a rischio di generazione
di scintille statiche.
Per stabilire un solido collegamento
elettrico, è necessario che le punte
penetrino in eventuali “inibitori di
collegamento”, come rivestimenti,
depositi e ruggine. Questi fattori
impediranno la dissipazione delle
cariche elettrostatiche dall'oggetto
alla terra se la pinza non è in grado
di penetrare a fondo, stabilendo un
collegamento con il metallo del
contenitore o recipiente.
Dopo aver stabilito un collegamento
ottimale, è essenziale che tale
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collegamento rimanga costante per
tutta la durata dell'operazione.
Un compromesso, in queste
situazioni, è utilizzare dispositivi attivi
per stabilire un collegamento
affidabile con le pinze di messa a
terra, specificando pinze approvate
Factory Mutual e ATEX.
Le pinze approvate Factory Mutual
sono sottoposte a una serie di test
meccanici ed elettrici per assicurare
che il loro funzionamento come
dispositivi di messa a terra sia
affidabile anche nelle aree EX /
HAZLOC.
La certificazione ATEX assicura che
fonti che possano generare scintille
meccaniche, come i materiali reattivi
alla termite, quali l'alluminio, o fonti di
energia immagazzinata, non siano
presenti nella costruzione della pinza.
*Il testo sottolineato è un
testo aggiuntivo presente
in IEC 60079-32-1
Omologazioni Factory Mutual / certificazioni ATEX
dei dispositivi per la messa a terra statica
passiva.
Prova di pressione pinza - consente di verificare
che la pinza sia in grado di stabilire e mantenere un
contatto elettrico a bassa resistenza con l'attrezzatura
(omologazioni FM).
Test continuità elettrica - consente di verificare che
la continuità elettrica sia inferiore a 1 ohm nelle punte
e in tutta la pinza (omologazioni FM).
Prova di vibrazione ad alta frequenza - consente di
verificare che la pinza sia in grado di mantenere un
contatto positivo quando è collegata ad attrezzature
vibranti (omologazioni FM).
Prova di strappo meccanico - consente di verificare
che la pinza non possa essere scollegata
dall'attrezzatura senza un'applicazione intenzionale di
forza (omologazioni FM).
Fonti di innesco meccaniche - consente di
verificare che nessuna fonte di innesco meccanica,
per esempio, scintille, sia presente nella pinza
(certificazione ATEX).
In IEC 60079-32-1,13.4.1 e NFPA 77, 7.4.1.6
& 7.4.1.4, si afferma:
Collegamenti temporanei possono essere realizzati
con bulloni, pinze di messa a terra del tipo a
pressione o altre pinze speciali. Le pinze del tipo a
pressione devono esercitare una pressione
sufficiente per penetrare in qualsiasi rivestimento
protettivo, ruggine o materiale versato per assicurare
il contatto con il metallo con una resistenza di
interfaccia inferiore a 10 Ω*.
Nel caso di utilizzo di conduttori cordati, le
dimensioni minime del filo di terra o di collegamento
a massa sono dettate dalla resistenza meccanica,
non dalla portata in ampere. Cavi trecciati o a fili
devono essere utilizzati per fili di terra che sono
collegati e scollegati frequentemente.
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Cen-Stat
TM
FM
ATEX
APPROVED
Pinza heavy duty standard VESX45
Rulli unipolari in acciaio inox
Rulli unipolari verniciati in polvere
Pinza heavy duty grande VESX90
Doppia pinza VESX45
Morsetto in acciaio inossidabile
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Tester per calzature Sole-Mate
Una notevole quantità di cariche statiche può essere
generata dal movimento di personale che non utilizza un
dispositivo di messa a terra. Oltre 30.000 volt posso
essere trasportati dalle persone che non sono consapevoli
di essere una potenziale fonte di scintille elettrostatiche
che potrebbero innescare atmosfere infiammabili.
Per neutralizzare questo rischio, è
importante assicurarsi che il
pavimento dell'impianto sia staticodissipativo, con un collegamento
alla rete di terra dell'edificio.
IEC EN 20345, un altro standard di
sicurezza per le calzature, specifica
un campo di resistenza da
100 kiloohm a 1.000 megaohm
(100 x 103 Ω fino a 1 x 109 Ω).
Il campo di resistenza
raccomandato per i pavimenti
statico-dissipativi, sia in
IEC-60079-32-1 sia in NFPA 77,
è da 1 megaohm a 100 megaohm
(1 x 106 Ω fino a 1 x 108 Ω).
Quando si specifica il tester per le
calzature, è importante conoscere
le specifiche di fabbricazione del
prodotto, in modo che il campo di
resistenza applicabile sia testato al
momento dell'ingresso nell'area
EX / HAZLOC.
L'accumulo di cariche
elettrostatiche sul personale può
essere prevenuto utilizzando
calzature conformi agli standard di
sicurezza o pratiche raccomandate,
che stabiliscono che la struttura
della calzatura debba essere dotata
di proprietà statico-dissipative.
Standard come ASTM F2413 (2011)
e norme quali IEC 60069-32-1 e
NFPA 77 raccomandano un campo
statico-dissipativo da 1 megaohm a
100 megaohm attraverso la
calzatura.
30
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Per esempio, se calzature
fabbricate in conformità con
IEC EN 20345 sono testate con un
tester per calzature progettato per
valutare calzature conformemente a
ASTM F2413, IEC 60069-32-1 e
NFPA 77, è molto probabile che le
calzature non supereranno il test.
In IEC 60079-32-1, 11.3 “Calzature dissipative
e conduttive”, si afferma:
Le resistenze possono essere misurate con tester
di conduttività per calzature commercialmente
disponibili. Questi tester misurano la resistenza,
attraverso il corpo e i piedi, tra una barra metallica
tenuta in mano dalla persona e una pedana
metallica sulla quale la persona è posizionata. In
alternativa, si misura la resistenza tra una calzatura
riempita di pallini da caccia e una pedana di acciaio
sulla quale la calzatura viene premuta,
conformemente a IEC 61340-4-3.
La resistenza della calzatura può aumentare con
l’accumulo di detriti sulla calzatura stessa, l’uso di
plantari ortopedici e un’area di contatto con il
pavimento ridotta. La conduttività delle calzature
deve essere controllata frequentemente per
confermare la funzionalità.
In NFPA 77, 8.2.2.2 “Pavimentazione e calzature
conduttive e statico-dissipative”, si afferma:
Le calzature statico-dissipative (SD), usate in
combinazione con pavimentazioni conduttive o
statico-dissipative, consentono di controllare e
dissipare le cariche elettrostatiche dal corpo
umano. La resistenza a terra attraverso le calzature
statico-dissipative e la pavimentazione conduttiva o
statico-dissipativa deve essere di 106 ohm e 108
ohm. Per i materiali dotati di energie di accensione
molto basse, la resistenza a terra attraverso le
calzature e la pavimentazione deve essere inferiore
a 106 ohm. La resistenza deve essere misurata con
tester di conduttività delle calzature disponibili
commercialmente.
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Sole-Mate
TM
Sole-Mate II è un tester per calzature di facile uso,
progettato per testare la continuità elettrica delle
calzature statico-dissipative prima dell'ingresso in aree
EX / HAZLOC esposte ad atmosfere potenzialmente
infiammabili e combustibili.
Si raccomanda di effettuare test
regolari per assicurarsi che le
proprietà statico-dissipative delle
calzature non cambino nel periodo
di utilizzo.
Sole-Mate II offre agli operatori
uno strumento rapido e di facile
uso per controllare che le calzature
utilizzate nelle aree EX / HAZLOC
siano in grado di prevenire
l'accumulo di cariche
elettrostatiche. Sole-Mate II verifica
le condizioni delle calzature
misurando la resistenza del
circuito elettrico attraverso
l'operatore e le calzature. Se la
resistenza è eccessivamente
elevata, Sole-II Mate indicherà che
le calzature non hanno superato il
test tramite una spia rossa e un
allarme acustico. Se le calzature
superano il test, una spia verde
indicherà all'operatore che le
calzature sono idonee allo scopo.
Gli specificatori possono inoltre
interbloccare il tester con allarmi
acustici o le porte d'ingresso nelle
aree pericolose, in modo che il
personale privo di calzature idonee
non possa accedere alla zona
pericolosa.
Sole-Mate II
Tutte le unità sono fornite con un
cavo di 3 m per il collegamento a
una presa di rete. L'unità destinata
agli Stati Uniti viene fornita con
cavo di 1,8 m e una spina a 3 poli.
Nota:
Gli specificatori delle
apparecchiature devono
assicurarsi che il livello di
resistenza del tester selezionato
sia compatibile con il campo
statico-dissipativo conformemente
al quale le calzature sono state
fabbricate.
Pedana in acciaio inox inclusa.
Il tester di resistenza Sole-Mate assicura
che il tester per calzature Sole-Mate II operi
all'interno del campo di resistenza corretto.
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Messa a terra degli operatori con bracciali antistatici
Una notevole quantità di cariche statiche può essere
generata dal movimento di personale che non utilizza
un dispositivo di messa a terra. Oltre 30.000 volt posso
essere trasportati dalle persone che non sono
consapevoli di essere una potenziale fonte di scintille
elettrostatiche che potrebbero innescare atmosfere
infiammabili.
I requisiti di funzionamento di alcuni
processi possono causare la
perdita del contatto diretto tra le
calzature statico-dissipative
dell'operatore e la pavimentazione
statico-dissipativa dell'impianto.
Per esempio, un operatore addetto
a una grande impastatrice può
perdere contatto con il pavimento
statico-dissipativo quando sale
sulla scala per versare la polvere
nel macchinario.
I bracciali antistatici offrono un
ulteriore livello di protezione,
assicurando che gli operatori siano
messi a terra tramite i punti di
messa a terra verificati
dell'impianto.
Indossando un bracciale
antistatico, l'elettricità statica non
può accumularsi sull'operatore ed
eventuali cariche generate dal
movimento possono essere
32
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scaricate a terra tramite contatto
diretto con un collegamento di
messa a terra verificato.
I bracciali antistatici possono
essere anche utilizzati per collegare
equipotenzialmente gli operatori
che indossano guanti isolanti ad
attrezzature come piccoli
contenitori metallici portatili per
prevenire la generazione di scintille
tra un operatore messo a terra e il
contenitore o dal contenitore a un
altro oggetto messo a terra.
Va notato che i bracciali antistatici
non devono essere utilizzati per
sostituire pavimentazione o
calzature statico-dissipative.
I bracciali antistatici devono essere
utilizzati solo nelle rare occasioni in
cui le suole delle calzature staticodissipative degli operatori
potrebbero perdere contatto con il
pavimento dell'impianto.
In IEC 60079-32-1, 11.4 “Dispositivi
supplementari per la messa a terra del
personale”, si afferma:
Il tipo più semplice di dispositivo commerciale è un
braccialetto di messa a terra con un resistore
incorporato e una resistenza verso terra tipica di
circa 100 kΩ per la protezione contro le scosse
elettriche. I bracciali di questo tipo sono
particolarmente utili in presenza di cappe di
ventilazione e in siti in cui una mobilità limitata
dell'operatore può essere tollerata. Dispositivi di
sgancio rapido potrebbero essere necessari per
l'evacuazione rapida del sito nelle situazioni di
emergenza. Le cappe possono essere
equipaggiate con due cavi di messa a terra a
spirale esterni e dotati punti di aggancio per i
bracciali degli operatori.
In NFPA 77, 8.2.3.2 “Dispositivi per la messa
a terra del personale”, si afferma:
Dispositivi supplementari devono essere selezionati
per prevenire l'accumulo di cariche elettrostatiche
pericolose, senza aumentare il rischio di
folgorazioni. Nelle situazioni più pratiche, la messa
a terra del personale può essere ottenuta
assicurandosi che la resistenza dalla pelle alla terra
sia di circa 108 ohm, o inferiore. La necessità di
proteggere contro folgorazioni tramite un
dispositivo di messa a terra impone una resistenza
minima dalla pelle verso la terra di 106 ohm. In
termini di contatto con la pelle e con il pavimento,
soprattutto durante le attività in cui l'intera suola
della calzatura non è a contatto con il pavimento
(per es. quando ci si inginocchia), l'efficacia può
essere compromessa.
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Bracciale antistatico per gli operatori
FM
ATEX
APPROVED
Il VESX45/PGS è un bracciale antistatico per uso gravoso
con pinza di messa a terra che offre agli operatori che
lavorano in aree pericolose un ulteriore livello di
protezione contro gli incendi o le esplosioni causati
dall'elettricità statica.
VESX45/PGS
Pinza di messa a terra heavy duty
in acciaio inox approvata FM e
ATEX con:
Resistore di sicurezza di
1 megaohm montato nel cavo per
la prevenzione di correnti vaganti.
Denti in carburo di tungsteno in
configurazione parallela per una
maggiore stabilità della pinza e la
massima penetrazione in ruggine,
rivestimenti e depositi di materiale
di processo.
Bracciale da polso antiallergico e
regolabile.
Cavo a spirale di 3,65 m dotato di
connettore a sblocco rapido per
consentire agli operatori di
sganciarsi immediatamente se
devono evacuare rapidamente
l'area di processo.
VESX45/PGS è in grado d collegare
equipotenzialmente gli operatori a
contenitori portatili che richiedono l'utilizzo
di guanti isolanti.
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Guida ai concetti di protezione e codici per
le apparecchiature elettriche utilizzate in aree pericolose
Metodo di protezione elettrica
Simboli
Protezione delle apparecchiature tramite involucro ignifugo “d”
Livello di
protezione
attrezzature
IECEx
Codice
IECEx
Zona
d
60079-1
Gb
1, 2
px, py, pz
60079-2
Gb, Gc
1, 2
Protezione della apparecchiature tramite riempimento con polvere “q”
q
60079-5
Gb
1, 2
Protezione delle apparecchiature tramite immersione in olio “o”
o
60079-6
Gb
1, 2
Protezione delle apparecchiature tramite sicurezza aumentata “e”
e
60079-7
Gb
1, 2
Protezione delle apparecchiature tramite involucro pressurizzato “p”
ia, ib, ic
60079-11
Ga, Gb, Gc
0, 1, 2
Protezione delle apparecchiature tramite tipo di protezione “n”
Protezione delle apparecchiature tramite sicurezza intrinseca “i”
nA, nC, nR, nZ
60079-15
Gc
2
Protezione delle apparecchiature tramite incapsulamento “m”
ma, mb, mc
60079-18
Ga, Gb, Gc
0, 1, 2
Involucro
ta, tb, tc
60079-31
Da, Db, Dc
20, 21, 22
Sicurezza intrinseca
ia, ib, ic
60079-11
Da, Db, Dc
20, 21, 22
ma, mb, mc
60079-18
Da, Db, Dc
20, 21, 22
Metodo di protezione anti-polvere (per i circuiti elettrici)
Incapsulamento
NOTA: è sempre importante assicurarsi che le apparecchiature elettriche specificate per l'uso in un'area
pericolosa siano certificate secondo i requisiti di corrente e gli standard e i codici aggiornati. Gli specificatori
devono assicurarsi che la sede per la quale l'apparecchiatura è specificata sia conforme ai livelli di protezione
richiesti per quella particolare area zonata / classificata.
I codici utilizzati nella tabella sopra sono basati sugli standard di classificazione IECEx. Tuttavia, i concetti di protezione
sono generalmente riconosciuti da ATEX, il National Electrical Code e il Canadian Electrical Code. Notare che questi
standard sono continuamente aggiornati e di conseguenza i concetti di protezione o le descrizioni dei codici possono
essere rivisti o eliminati.
Classificazione della temperatura delle apparecchiature elettriche
I materiali pericolosi sono classificati in base alla loro temperatura di autoaccensione e il rating “T”
è la massima temperatura superficiale che le apparecchiature certificate possono raggiungere.
Classe temperatura
(IECEx, ATEX, NEC 505, CEC S.18)
T1
T2
T3
T4
T5
T6
450°C
300°C
200°C
135°C
100°C
85°C
Classe temperatura
(NEC 500, CEC Annex J)
T1
T2
T3
T4
T5
T6
450°C
300°C
200°C
135°C
100°C
85°C
T2A 280°C
T3A 180°C
T4A 120°C
T2B 260°C
T3B 165°C
T2C 230°C
T3C 160°C
Notare che la temperatura nominale delle apparecchiature approvate per l'uso nelle zone Gas o Gas e Polvere è
generalmente espressa sotto forma di Classe T (per es., T6); tuttavia, la temperatura delle apparecchiature
omologate per l'uso in zone esclusivamente Polvere è riportata come temperatura effettiva (per esempio, T85°C).
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T2D 215°C
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Protezione ingresso
È generalmente accettato che IP54 sia il grado di protezione minimo per le apparecchiature Ex:
IP54 protezione contro polvere e spruzzi d'acqua da qualsiasi direzione (inc. pioggia)
IP55 protezione contro polvere e getti d'acqua/da tubi a bassa pressione
IP65 completamente anti-polvere e protezione contro i getti d'acqua/da tubi a bassa pressione
IP66 completamente anti-polvere e protezione contro le onde
IP67 completamente anti-polvere e protezione contro periodi di immersione in acqua
È difficile equiparare i gradi di protezione americani NEMA con gli IEC IP, ma i gradi NEMA 4 e 4X, spesso specificati, coprono
i livelli di protezione dell'ingresso fino a IP 66. Gli involucri NEMA 4X sono dotati anche di protezione contro la corrosione.
Confronto tra i sistemi di classificazione delle aree pericolose europei (ATEX),
nordamericani (NEC e CEC) e internazionali (IECEx).
Atmosfere combustibili
presenti continuamente, per
lunghi periodi o
frequentemente
Atmosfere combustibili
probabilmente presenti
durante le normali
operazioni
Atmosfere combustibili sono
improbabili, sono in genere
presenti in modo infrequente
o solo per brevi periodi
IECEx / ATEX (gas e vapore)
ZONA 0
ZONA 1
ZONA 2
IECEx / ATEX (polvere)
ZONA 20
ZONA 21
ZONA 22
NEC 505 / CEC S. 18 Classe I
ZONA 0
ZONA 1
ZONA 2
NEC 506 Classe II (polvere)
ZONA 20
ZONA 21
ZONA 22
Atmosfere combustibili possono essere
sempre presenti o presenti per parte del tempo
in normali condizioni operative
NEC 500 / CEC Annex J
Classe I (Gas)
Classe II (Polvere)
Classe III (Fibre)
Atmosfere combustibili non
probabilmente presenti in
normali condizioni operative
Divisione 1
Divisione 2
Due sistemi di classificazione sono utilizzati negli Stati Uniti e nel Canada. Negli Stati Uniti, sono utilizzati il NEC 500 (Classe / Divisione) e il
NEC 505 / NEC 506 (Classe / Zona). In Canada, la Sezione 19 di CEC descrive il sistema di classi / zone (solo Classe I) e l'Appendice J di CEC
descrive il metodo di classificazione / divisione. Il sistema di zonizzazione degli standard NEC e CEC è simile al metodo IECEx / ATEX.
Confronto tra i gruppi delle polveri e dei gas europei e nordamericani
Gruppi secondo
IECEx, ATEX, NEC 505, CEC S.18
Gruppi secondo
NEC 500 & CEC Annex J
Rappresentativo
Polvere / Fibre
Gruppo
di gas
Gas
rappresentativo
Gruppo
Gas
rappresentativo
I (estrazioni minerarie)
Metano
Classe I Gruppo A
Acetilene
Classe II Grouppo E Polvere di metallo
IIA
Propano
Classe I Gruppo B
Idrogeno
Classe II Grouppo F Polvere di carbone
IIB
Etilene
Classe I Gruppo C
Etilene
Classe II Grouppo G Polvere di cereali
IIC
Idrogeno
Classe I Gruppo D
Propano
Gruppo
Classe III
Fibre
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Interpretazione dei codici di certificazione e omologazione per le apparecchiature
elettriche utilizzate nelle aree pericolose
I codici riportati di seguito sono esempi della vasta
gamma di omologazioni / certificazioni richieste per le
apparecchiature elettriche utilizzate in aree pericolose.
I codici riflettono i correnti metodi di certificazione e
omologazione ATEX, IECEx, NEC e CEC.
I codici delle aree pericolose per Earth-Rite® RTR™
sono utilizzati per illustrare le differenze e le
similitudini tra questi metodi.
Approvazioni nordamericane secondo i requisiti di
NEC 500 e CEC Annex J per Earth-Rite RTR
“Div.1": la Divisione 1 è definita come un luogo in cui possono
esistere atmosfere combustibili durante il normale
funzionamento e la manutenzione, a causa di perdite o se
l'apparecchiatura è guasta.
“Classe I”: Atmosfera con
liquido, gas e vapore
combustibili
Classe I, Div. 1, Gruppi A, B, C, D.
“Gruppi A, B, C, D”: Indica i gruppi di gas in cui il sistema di messa a terra può essere installato. Gas, vapori e
liquidi sono raggruppati secondo le loro caratteristiche MESG (Minimum Experimental Safety Gap) e le
caratteristiche di rapporto MIC (Minimum Ignition Current).
I gruppi più elevati (per esempio A e B) richiedono alti livelli di protezione ignifuga e di corrente a bassa energia.
“Classe II”: Atmosfere con
polvere combustibile.
“Div.1": la Divisione 1 è definita come un luogo in cui polveri
infiammabili sono normalmente sospese nell'aria a un valore
potenzialmente combustibile in normali condizioni operative.
Classe II, Div. 1, Gruppi E, F, G.
“Gruppi E, F, G”: il Gruppo E rappresenta polveri metalliche conduttive (per esempio, alluminio). Il Gruppo
F rappresenta polveri carboniose (per esempio, polvere di carbone). Il Gruppo G rappresenta gli altri tipi di
polveri non inclusi in E e F, tra cui cereali, amido, farina, plastiche e sostanze chimiche (farmaceutiche).
Classe III, Div. 1
Luoghi pericolosi in cui fibre e materiali trasportabili in aria
facilmente infiammabili sono presenti intorno ai macchinari ma
non sono suscettibili di sospensione nell'atmosfera. Esempi
includono segatura da operazioni di taglio e stabilimenti tessili.
Notare che NEC 505 e NEC 506 e la Sezione 18 di CEC descrivono il sistema di classificazione e
zonizzazione utilizzato per la classificazione di luoghi pericolosi. Se si desiderano ulteriori informazioni sui
sistemi di messa a terra e collegamento equipotenziale che devono essere approvati conformemente a
questo metodo di classificazione, contattare Newson Gale o il fornitore Newson Gale di zona, che può
fornire adeguati certificati di conformità.
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Certificazione ATEX per Earth-Rite RTR
“II": classificazione dei gruppi di apparecchiature. Il Gruppo
II è applicabile alle apparecchiature elettriche utilizzate fuori
terra. Il Gruppo I è applicabile alle attrezzature minerarie.
Simbolo ATEX per il prodotto
certificato ATEX. Il prodotto
certificato ATEX deve anche
contenere il marchio di
conformità CE.
“GD”: la certificazione RTR è
applicabile sia alle atmosfere di
gas che di polvere.
II 2 (1) GD
“2": metodo di protezione delle apparecchiature
elettriche certificato come Categoria 2,
installazione consentita nelle Zona 1 e Zona 21.
“(1)": circuito di monitoraggio con pinza di messa a
terra bipolare certificato come Categoria 1, autorizzato
per l'uso nelle atmosfere in Zona 0 e Zona 20.
Certificazione IECEx (atmosfere con gas e vapore) per Earth-Rite RTR
“d[ia]”: protezione tramite involucro
ignifugo combinato con corrente
intrinsecamente sicura.
“Ex”: designazione IECEx
per un prodotto certificato
per aree pericolose.
“IIC”: l'involucro può essere installato in atmosfere
con gas e vapore IIC, IIB e IIA.
Ex d[ia] IIC T6 Gb(Ga)
“Gb(Ga)”: il livello di protezione “Gb“ significa
che l'involucro può essere montato nella Zona 1.
Il livello “Ga” significa che una pinza bipolare
può essere utilizzata nella Zona 0.
“T6": temperatura superficiale massima
nominale di T6 (85oC / 185oF)
Certificazione IECEx (atmosfere con polvere) per Earth-Rite RTR
“tb”: metodo di protezione contro
l'ingresso di polvere “tb” applicato.
“Ex”: designazione IECEx
per un prodotto certificato
per aree pericolose.
“T80°C”: la temperatura
superficiale dell'involucro non
supererà gli 80°C (176°F).
o
Ex tb IIIC T80 C IP66 Db
“IIIC”: installazione in gruppi polvere fino a IIIC
(polveri conduttive) consentita. Questo indica che
l'installazione in atmosfere IIIA (fibre e materiali
trasportabili in aria) e in IIIB (polvere carboniose e
non conduttive) è consentita.
“Db”: il livello di protezione
“Db“ significa che l'involucro
può essere installato nella
Zona 21.
“IP 66": grado di protezione
IP 66. Completamente
anti-polvere e protezione
contro le onde.
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Leader nelle applicazioni di controllo dell'elettricità statica nelle aree pericolose
Gestione delle procedure di controllo antistatico e della manutenzione
delle apparecchiature.
Una volta messe in atto adeguate procedure ed apparecchiature per il controllo statico, è
fondamentale che un alto livello di consapevolezza in termini dei pericoli dell'elettricità statica sia
mantenuto. I tre principi per una politica di controllo efficace e continuata sono:
I. Regolare collaudo delle apparecchiature utilizzate, compresa la registrazione dei risultati.
ii. Frequenti corsi di sensibilizzazione per gli operatori e il personale, in particolare i nuovi dipendenti.
iii. Riferimento agli standard in caso di cambiamenti, per esempio se nuovi tipi di impianti o materiali
sono introdotti.
Generalmente, un sistema di messa a terra
statica presenta due elementi principali. Il
primo è la rete di messa a terra fissa.
Questa può essere costituita da una
semplice striscia o barra di rame montata
lungo le pareti e collegata a diverse barre,
pozzetti o griglie interrate. Il collegamento a
terra di questa rete deve essere testata
periodicamente, per assicurarsi che una
bassa resistenza di terra (tipicamente
inferiore a 10 ohm) sia mantenuta. Questi
test sono alquanto specializzati e devono
essere eseguiti da una società esterna,
assieme ai collaudi delle attrezzature di
protezione dai fulmini. Un intervallo di
collaudo tipico è in genere ogni 11-13 mesi
(in modo che, nell'arco di un determinato
periodo di tempo, il ciclo dei test venga
ripetuto nelle diverse stagioni). Un aspetto
importante da controllare durante la verifica
della rete è una significativa variazione
rispetto ai test precedenti, che potrebbe
indicare un deterioramento. Questo aspetto
evidenzia anche la necessità di mantenere
una documentazione adeguata. Se la rete
di messa a terra soddisfa i necessari
requisiti di bassa resistenza, anche tutti gli
oggetti di metallo ad essa collegati saranno
messi a terra.
Il secondo elemento del sistema è costituito
dai dispositivi utilizzati per collegare
l'impianto e le attrezzature alla rete di terra.
Se un componente di un macchinario è
fisso - per esempio il telaio di una macchina
impastatrice - un semplice ma robusto cavo
per il collegamento equipotenziale può
essere utilizzato per collegare la macchina
alla rete di terra. Tuttavia, i componenti
mobili, come ad esempio la tazza
dell'impastatrice, o un fusto da 200 litri,
sono più difficili da mettere a terra e gli
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standard raccomandano di utilizzare un
cavo con una solida resistenza meccanica
e una pinza “idonea per lo scopo” per
stabilire un collegamento temporaneo
quando sono in uso.
team leader possono valutare rapidamente
il livello di conoscenza degli operatori
esistenti o nuovi e programmare una o due
ore alla settimana per ottimizzare tali
conoscenze.
Questi collegamenti possono essere
verificati con un tester per cavi di massa a
sicurezza intrinseca o un ohmmetro e i
risultati per ogni cavo registrati. Il tester o
l'ohmmetro saranno utilizzati per completare
un circuito tra il punto di messa a terra e il
componente dell'impianto da mettere a
terra; nel caso di test di pinze e relativi cavi
o rulli, è possibile usare un pezzo di metallo
pulito collocato nelle ganasce della pinza. I
cavi del tester o dell'ohmmetro possono
essere quindi collegati tra il pezzo di metallo
e il punto di messa a terra per chiudere il
circuito e ottenere una lettura.
Oggi, la maggior parte delle aziende utilizza
il monitoraggio continuo dei collegamenti a
terra e sistemi che incorporano interblocchi
in grado di prevenire le operazioni che
possono generare elettricità statica in
assenza di un collegamento a terra. Con tali
sistemi, la frequenza dei test dei cavi può
essere ridotta, in quanto i sistemi offrono un
test continuo a un livello di resistenza
predeterminato. È più facile inoltre ricordare
le misurazioni della resistenza durante
l'utilizzo dei macchinari, in quanto
l'indicazione visiva delle condizioni di terra,
sotto forma di un LED in una pinza dotata
di funzione di autotest, ricorda di utilizzare il
dispositivo.
Questi tipi di connettori flessibili devono
essere testati più frequentemente di quelli
fissi; in genere, una volta ogni tre mesi nel
caso di cavi di massa e dopo ogni
riassemblaggio nel caso di collegamento a
sezioni di tubature rimovibili. Il collegamento
a un componente di impianto fisso può
essere testato su base annuale o
semestrale.
La formazione continuativa del personale
può essere più complessa, in parte a causa
delle interruzioni nella produzione ma anche
perché è difficile mantenere vivo l'interesse
dei partecipanti. Oggigiorno, tuttavia, la
formazione non deve essere
necessariamente condotta in aula; nuovi
mezzi di apprendimento, come i CD-ROM
interattivi, offrono soluzioni formative
flessibili per soddisfare le diverse esigenze
dei programmi di produzione, turni e sedi. I
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Distribuzione Nel Mondo
Centri vendite e assistenza clienti Newson Gale dedicati
sono ubicati nel Regno Unito, Stati Uniti, Germania e
Singapore.
Serviamo i nostri clienti internazionali attraverso la nostra
rete di distributori e agenti nei paesi elencati di seguito.
Newson Gale ha
rappresentanti nei
seguenti paes:
America del Sud
Australia
Austria
Belgio
Brasile
Bulgaria
Canada
Cina
Corea del Sud
Sedi centrali
Danimarca
Emirati Arabi Uniti
Finlandia
Grecia
India
Irlanda
Israele
Italia
Lettonia
Lituania
Lussemburgo
Messico
Nuova Zelanda
Paesi Bassi
Polonia
Portogallo
Slovenia
Spagna
Stati Uniti
Sudafrica
Svezia
Svizzera
Taiwan
Turchia
Ungheria
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Checklist Sicurezza
Massimizzare la sicurezza nell'area
= Assicurarsi che tutti gli operatori e i manager abbiano
ricevuto formazione sulla gestione sicura dei prodotti
infiammabili. È di vitale importanza che essi
comprendano le caratteristiche e i pericoli dei prodotti
infiammabili e i principi del controllo statico.
= Assicurarsi che tutte le apparecchiature elettriche siano
idonee per l'uso nell'atmosfera infiammabile designata.
= Assicurarsi che eventuali carrelli elevatori e altri veicoli
usati nelle vicinanze siano antideflagranti
conformemente allo standard pertinente.
= Assicurarsi che segnali di pericolo come “Vietato
fumare”, “Pericolo scariche elettriche” e “Pericolo di
esplosione” siano chiaramente esposti e visibili.
Minimizzare la generazione e
l'accumulo delle cariche elettrostatiche
= Assicurarsi che gli operatori siano dotati di calzature
statico-dissipative (SD). Anche i guanti, se indossati,
devono essere statico-dissipativi.
= Assicurarsi che i pavimenti siano adeguatamente
conduttivi e messi a terra.
= Assicurarsi che calzature statico-dissipative siano
sempre indossate e siano in buone condizioni
utilizzando tester di resistenza prima di accedere ad aree
combustibili.
= Assicurarsi che tutti i contenitori, le tubature, i tubi
flessibili, macchinari, ecc., siano conduttivi o staticodissipativo, collegati equipotenzialmente e messi a terra.
= Assicurarsi che un numero sufficiente di cavi e pinze di
messa a terra idonei sia fornito per consentire la messa a
terra di contenitori portatili prima del trasferimento o la
miscelazione del prodotto.
= Ove possibile, pompare i liquidi direttamente dall'area di
magazzinaggio al punto di utilizzo.
= Eliminare o ridurre al minimo le distanza di caduta libera
dei prodotti.
= Ove possibile, mantenere una bassa velocità di
pompaggio.
= Quando si utilizzano materiali plastici, come fusti,
barilotti, rivestimenti e tubi in aree infiammabili, questi
devono essere statico-dissipativi e idoneamente messi a
terra.
= Quando si utilizzano FIBC (sacconi) in aree infiammabili
o con polveri potenzialmente infiammabili, questi devono
essere statico-dissipativi e di “tipo C” e idoneamente
messi a terra.
= Se non danneggiano il prodotto, l'uso di additivi
antistatici deve essere considerato per i liquidi a bassa
conducibilità.
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Mantenere pratiche di lavoro sicuro
= Assicurarsi che tutti i nuovi operatori, manager e
personale addetto alla manutenzione abbiano ricevuto
formazione sulla gestione sicura dei prodotti
infiammabili.
= Stilare un “sistema di lavoro sicuro” per la manipolazione
di prodotti infiammabili.
= Assicurarsi che tutti i bracciali antistatici, pinze, cavi e
sistemi di monitoraggio siano regolarmente ispezionati e
sottoposti a manutenzione. I risultati delle ispezioni
devono essere documentati. Attrezzature
intrinsecamente sicure devono essere utilizzate per
verificare la continuità.
= Assicurarsi che i pavimenti statico-dissipativi non siano
isolanti.
= Assicurarsi che tutti gli appaltatori siano controllati
tramite rigorosi “permessi di lavoro”.
= Se esiste la possibilità che attrezzature conduttive mobili,
di grandi dimensioni, come per esempio gli IBC in
acciaio inox, le autocisterne o i FIBC di “tipo C”,
diventino isolate dalla terra, l'uso di sistemi di
monitoraggio della messa a terra, interbloccati con le
apparecchiature di processo, pompe o valvole, sono
raccomandati per prevenire i pericoli associati
all'accumulo di elettricità statica.
Esempi di come diverse operazioni
possano causare scariche di
elettricità statica
Vale la pena notare che il denominatore comune di questi
incidenti è che l'operatore non aveva a disposizione un
punto di riferimento visivo del collegamento a terra verificato.
www.news.bbc.co.uk
www.csb.gov
L'elettricità statica è un rischio sempre
presente e signicativo per le
operazioni che hanno luogo in
atmosfere inammabili, combustibili o
potenzialmente esplosive.
L'incontrollato accumulo e scarico di
energia elettrostatica deve essere
evitato in questi ambienti per
proteggere le persone, gli impianti, i
processi e l'ambiente.
L'ampia gamma di soluzioni di messa a
terra statica di Newson Gale è in grado
di controllare e mitigare questi rischi,
creando un ambiente di lavoro più
sicuro e più produttivo.
www.newson-gale.co.uk
5 Buone Ragioni
per scegliere pinze approvate
FM e ATEX
Prova di pressione pinza
Consente di verificare che la pinza sia in grado
di stabilire e mantenere un contatto elettrico a
bassa resistenza con l'attrezzatura.
Tester di continuità elettrica
Consente di verificare che la continuità elettrica
sia inferiore a 1 ohm nelle punte e in tutta la
pinza.
Prova di vibrazione ad alta frequenza
Consente di verificare che la pinza sia in grado
di mantenere un contatto positivo quando è
collegata ad attrezzature vibranti.
Prova di strappo meccanico
Consente di verificare che la pinza non possa
essere scollegata dall'attrezzatura senza
un'applicazione intenzionale di forza.
Nessuna fonte di innesco meccanica
Consente di verificare che nessuna fonte di
innesco meccanica, per esempio, scintille, sia
presente nella pinza.
United States
United Kingdom
Deutschland
South East Asia
Newson Gale Inc
460 Faraday Avenue
Bldg C
Jackson, NJ 08527
USA
+1 732 961 7610
[email protected]
Newson Gale Ltd
Omega House
Private Road 8
Colwick, Nottingham
NG4 2JX, UK
+44 (0)115 940 7500
[email protected]
Newson Gale GmbH
Ruhrallee 185
45136 Essen
Deutschland
Newson Gale S.E.A. Pte Ltd
136 Joo Seng Road
#03-01
Singapore
368360
+65 6420 0443
[email protected]
+49 (0)201 89 45 245
[email protected]
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Il presente documento offre esclusivamente una panoramica generale dei prodotti. Quanto in esso riportato ha quindi scopo puramente informativo e non
costituisce in alcun modo garanzia. Contattate direttamente HOERBIGER se desiderate ricevere informazioni tecniche specifiche. HOERBIGER si riserva il
diritto di modificare in qualunque momento e senza preavviso i propri prodotti e le informazioni fornite.
NG IT G&B 060516 R2
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