L’età di Augusto L’affermazione del principato VIRGILIO, Eneide, VI, 791-794 12 d.C. Aeneis 28-19 a.C. Publio Virgilio Marone La scelta del poema epico è per Virgilio una vera operazione letteraria e ideologica; vuole dare alla storia di Roma una “fondazione” per ribadirne l’origine, i principi ideali e religiosi di riferimento, i modelli di comportamento, il senso stesso della sua storia. Bucolicae 42-39 a.C. Publio Virgilio Marone Lontano dalla violenza della storia, Virgilio colloca nel locus amoenus bucolico un ideale poetico e filosofico insieme, regolato dalla misura e dall’autosufficienza. EPODI SATIRE Corpus Tibullianum 30-19 a.C. Aulo Tibullo (et alii) Dei quattro libri che compongono il Corpus delle opere attribuite a Tibullo solo i primi due gli appartengono con certezza. Il tema principale è quello dell’amore dedicato a una donna, Delia, idealizzato nelle sue diverse forme (l’incontro segreto, la lontananza degli amanti, il dolore dell’abbandono, la solitudine e la mancanza dell’amata). Carmina 23-17 a.C. Quinto Orazio Flacco Per primo (ego primus) Orazio porta nella poesia latina i temi e le forme della poesia lirica greca. Diversi i temi: l’amore, l’amicizia, il pensiero della morte, la dolcezza del paesaggio, tutti ripresi con lo sguardo che offre la filosofia, con eleganza e misura, formale e intellettuale. Epodes 41-30 a.C. Quinto Orazio Flacco Sul modello dei giambi greci, Orazio costruisce invettive contro uomini e donne di basso profilo, usurai, fattucchiere, poetastri, vecchie libidinose. ▼ Ars amatoria, Medicamina faciei femineae, Remedia amoris 2-5 d.C. Publio Ovidio Nasone Ovidio si pone come insegnante d’amore, dei trucchi e delle malizie nella seduzione di una donna (ma anche per una donna). Georgikà 37-30 a.C. Publio Virgilio Marone Quattro libri dedicati al lavoro dei campi per sostenere la politica augustea sulla ripresa della piccola e media proprietà agricola in Occidente. POESIA LIRICA POESIA BUCOLICA POEMA EPICO POEMA ED ELEGIACA ED EPILLIO DIDASCALICO ▼ 50 a.C. STORIOGRAFIA EPISTOLOGR. Questo è l’uomo che spesso ti senti promettere, l’Augusto Cesare, figlio del Divo, che fonderà di nuovo il secolo d’oro nel Lazio per i campi regnati un tempo da Saturno. Metamorphoseon libri 8 d.C. circa Publio Ovidio Nasone 246 racconti mitici diversi compongono un mosaico che dalle origini del mondo giunge fino all’età di Cesare, divinizzato in stella. Filo conduttore tra le storie narrate è il tema della trasformazione che si riconduce alla tradizione erudita alessandrina o forse alla filosofia pitagorica, citata esplicitamente nell’ultimo libro. Elegiae Amores 28-22 a.C. 23-14 a.C. Sesto Properzio Publio Ovidio Nasone Anche nella poesia di Properzio torna il tema Il poeta si paragona a un soldato dell’amore “letterario” – la donna amata nella “milizia di Amore”, che lotta è Cinzia – non riconducibile a una situazione per espugnare la resistenza precisa, ma capace di riprodurre l’intensità della donna amata. dei sentimenti. Carmen saeculare 17 a.C. Quinto Orazio Flacco Per incarico di Augusto, Orazio celebra la grandezza di Roma e del suo destino in occasione dei Ludi del 17 a.C.; è un onore particolare che rivela il pieno riconoscimento della sua altezza poetica. Fasti Dopo 8 d.C. Publio Ovidio Nasone L’occasione del poema è quella di raccontare l’origine delle feste religiose romane, attingendo a fonti documentarie e antiquarie. Un modo originale per accostarsi ai desideri della politica augustea, senza allontanarsi da un gusto poetico raffinato. Tristia 8-12 d.C. P. Ovidio Nasone Lontano dalla patria, Ovidio esprime tutta l’amarezza dell’esilio, interpretando il genere elegiaco come un mezzo per esprimere un tema autobiografico. Sermones 41-30 a.C. Quinto Orazio Flacco In uno stile volutamente non alto, ma egualmente curato e limpido, le satire di Orazio raccontano casi di vita attraverso cui cercare misura, equilibrio, autosufficienza filosofica Epistulae (primo libro) 20 a.C. Quinto Orazio Flacco Orazio utilizza il genere dell’epistolografia anche in poesia, leggendo le occasioni della vita con la profondità della filosofia e la sottigliezza dell’ironia. Epistulae (secondo libro) 19-13 a.C. Quinto Orazio Flacco Interamente occupato da una lunga lettera ai giovani Pisoni, è un trattato sull’arte poetica (ars poetica) sia in relazione alla composizione (ars) sia in relazione al compositore (artifex). Heroides 20-16 a.C. Publio Ovidio Nasone Al genere elegiaco Ovidio aggiunge un dato nuovo, la situazione dichiaratamente immaginaria: ogni componimento riproduce infatti la lettera di un’eroina del mito al suo innamorato. Epistulae ex Ponto 8-12 d.C. Publio Ovidio Nasone A metà tra genere epistolare ed elegiaco, l’opera propone una poesia del lamento e del rimpianto, sollievo dalla solitudine e dalla lontananza. Ab Urbe condita libri 27-25 a.C. Tito Livio Con metodo storiografico annalistico l’opera segue la storia di Roma dalle sue origini fino al 9 a.C. L’immensa grandezza di Roma soffre della sua stessa magnitudo: l’originaria virtus è perduta, il ricordo degli exempla che la storia conserva necessario, ma non salvifico, nonostante la restaurazione augustea. © SEI - Società Editrice Internazionale p.a. - Torino