Scienza
Tutti i virus che respiriamo
in un minuto
Un’équipe di ricercatori
sudcoreani ha compiuto
un’analisi metagenomica
dell’atmosfera al livello del
suolo. E ha rivelato un mondo
di virus sconosciuti
GOPAL MURTI (GETTY IMAGES)
Pierre Barthélémy, Le Monde, Francia
Coronavirus
S
ono ovunque e anche se ufficialmente non appartengono alla
grande famiglia degli organismi
viventi, i virus sono una delle ultime frontiere dell’esplorazione biologica.
Interagiscono così tanto con le piante, gli
animali e i batteri che li ritroviamo anche
nel materiale genetico di questi organismi.
Ma quanti sono i virus presenti nell’aria?
Quanti ne inaliamo ogni minuto?
Di fatto sono state fatte poche ricerche
sull’ecologia microbica dell’aria, sul modo
in cui le comunità virali evolvono e interagiscono con il loro ambiente. Il problema era
la difficoltà tecnica di contare e identificare
in modo affidabile elementi inferiori al micron. Ma con l’arrivo delle tecnologie della
metagenomica queste difficoltà si stanno
riducendo. L’analisi metagenomica consiste nello studiare il contenuto di un determinato ambiente naturale (un litro d’acqua
di mare, un campione di terreno, feci umane e così via) a partire dai genomi presenti.
Così in un articolo apparso ad agosto sul
Journal of Virology un’équipe sudcoreana
ha fatto la prima analisi metagenomica
dell’atmosfera al livello del suolo.
Sapendo che le condizioni esterne (come la temperatura, l’umidità, la luminosità,
o lo sfruttamento umano del terreno) possono influire sui virus, l’équipe di ricercatori ha lavorato per diversi mesi su tre siti: un
quartiere residenziale di Seoul, un bosco e
un complesso industriale. L’esperimento
consisteva nel catturare, in una trappola
formata da una sorta di filtro liquido, tutti
gli elementi inferiori al micron, per poi ripulirli, estrarne il dna e confrontare le sequenze con le banche dati virali. Il risultato
è che in un metro cubo d’aria ci sono tra 1,7
102
Internazionale 971 | 19 ottobre 2012
e 40 milioni di virus. Per i batteri i margini
sono più ridotti: tra 860mila e undici milioni di individui per metro cubo. Al contrario
di quello che si potrebbe immaginare, l’ampiezza della variazione non dipende dai siti
di raccolta, ma dalle stagioni durante le
quali sono state effettuate le analisi. Il numero di virus presenti nell’atmosfera è cresciuto durante l’inverno raggiungendo il
suo culmine in gennaio, per poi scendere
all’avvicinarsi della primavera.
Un territorio inesplorato
A riposo, un adulto consuma in media dieci
litri d’aria al minuto (una quantità che può
essere molto più elevata durante uno sforzo, per esempio 50 litri durante una partita
di calcio). Così, se si riprendono le cifre dello studio, ci si rende conto che ogni minuto
entrano nei nostri polmoni tra i 17mila e i
400mila virus. Un risultato che potrebbe
indurre un ipocondriaco a smettere di respirare. O comunque a muoversi il meno
possibile visto che la ventilazione, che aumenta con lo sforzo fisico, può farci inalare
fino a due milioni di virus al minuto durante una partita di calcio.
I ricercatori sudcoreani hanno identificato una decina di famiglie di virus, con una
percentuale significativa di Geminiviridae,
un risultato piuttosto logico visto che questi
virus sono responsabili di molte malattie
delle piante e che la raccolta è stata fatta soprattutto in estate. Ma gran parte dei virus
erano sconosciuti. Più della metà delle sequenze genetiche analizzate non figurava
in alcuna banca dati, e la maggior parte di
questi virus era composta da semplici filamenti di dna, come i Geminiviridae.
Gli autori dello studio fanno notare che
l’atmosfera è un serbatoio di virus ancora
inesplorato e che sarebbe ora di occuparsene, soprattutto per identificare strutture
potenzialmente pericolose per le colture e
per gli esseri umani. X adr
Da sapere
XNon tutti sono d’accordo nel considerare i
virus delle entità biologiche perché non si
riproducono né si evolvono in modo
autonomo: per riprodursi hanno bisogno di
penetrare in una cellula ospite. Sono
considerati l’anello di congiunzione tra i
composti chimici e gli organismi viventi.
Possono essere responsabili di malattie in
tutti gli organismi, dai batteri alle piante agli
animali. Sono mediamente circa cento volte
più piccoli di una cellula.