C.so Bramante, 88 - 10126 TORINO centralino: tel. +39 011. 633 1633 www.molinette.piemonte.it S.C. Comunicazione e Relazioni con il Pubblico Direttore: Dr.ssa Lia Di Marco [email protected] Ufficio Stampa tel. 011.633.5732-6555-6438 - fax 011.633.6556 P.I./Cod. Fisc. 05438190018 Torino, 5 ottobre 2011 COMUNICATO STAMPA Per la prima volta in Italia la Medicina Moderna (intesa come evoluzione di omeopatia, agopuntura, ecc....) entra in ospedale e nella Facoltà di Medicina dell'Università di Torino. E' la medicina basata sull'evoluzione ed integrazione dei farmaci non convenzionali (quali omeopatia, agopuntura, fitoterapia ed altre), che diventano Medicinali diluiti dinamizzati (MDD). Sono stati presentati oggi, presso l'ospedale Molinette di Torino, il “1° Master nazionale di II° livello in Medicina Moderna – Integrazione di Terapie efficaci convenzionali e non convenzionali” e la neonata Fondazione Global Health. E' la prima iniziativa di questo genere in Italia. Il Corso inizierà l'8 ottobre 2011 presso il COI (Cooperazione Odontoiatrica Internazionale – Dental School in via Nizza, 230), organizzato dall'ospedale Molinette di Torino (diretto dal dottor Emilio Iodice) e dal professor Beppe Rocca, è inserito in un programma di ricerca nell'ambito di quella che viene definita in un modo un po' ardito ma emblematico “Medicina Moderna”. Si articolerà in dieci moduli didattici da ottobre a luglio di due giornate ciascuno. Il progetto di Medicina Moderna integra l'esperienza clinica dei casi pratici dell'omeopatia con la Biologia molecolare, le Neuroscienze e la ricerca sullo stress. Questo nuovo concetto di Medicina assomiglia alla Fisica moderna e quantistica, in particolare all'effetto biologico sulla Fisica e si basa sull'uso moderno dei medicinali omeopatici applicati alle Neuroscienze, alla biologia molecolare ed allo stress. A questo proposito è stata appena fondata la Fondazione Global Health, il cui fine sarà quello di finanziare direttamente in ospedale la sperimentazione pratica sui casi clinici della suddetta Medicina moderna non convenzionale. Lo studio si incentra sulla ricerca di una nuova epistemologia della scienza e della medicina, che vada ad arricchire ed integrare il modello scientifico attuale che si basa principalmente su quello della fisica classica galileiana e newtoniana e sul concetto della “evidence based medicine”. Questo programma di ricerca di “Medicina moderna”, infatti, che, nella prospettiva del “Progetto Global Health”, ha come obiettivo di facilitare l'integrazione della Medicina classica del Novecento con nuovi modelli di analisi dei fenomeni viventi emersi dalle scienze di base e dalle neuroscienze all'inizio del Ventunesimo secolo, non può che essere sviluppato proprio in un ambito di eccellenza quale proprio una Azienda Ospedaliero Universitaria come le Molinette. La base di questi studi si sviluppa sull'approfondimento di fenomeni elettrodinamici nei processi biologici, nello studio della teoria dei sistemi biologici aperti e della integrazione della complessità che la fisica moderna sta insegnando. Tutto ciò non può prescindere dal sottolineare le linee di ricerca all'avanguardia che evidenziano la integrazione del livello dei circuiti neuronali e delle reti sinaptiche del sistema nervoso che modulano tutti i processi elementari di base ed i sistemi di controllo specifici. Interessante è lo sviluppo della teoria del “misfolding”: la medicina moderna infatti ipotizza che la funzione del sistema immunitario sia molto più estesa della sola difesa delle infezioni e consista nell'eliminazione dall'interno dell'organismo di tutte le molecole non self e di tutte le molecole talmente misfolded da non essere più riconoscibili come self. Si approfondiranno gli studi delle proprietà biofisiche dei medicinali diluiti e dinamizzati in base ai concetti della fisica quantistica. Insomma una palestra di contributi senza pregiudizi per dare arricchimento, in piena onestà intellettuale, delle basi scientifiche di una medicina moderna sempre più all'avanguardia e sempre più al servizio dell'uomo. L’attenzione della Medicina classica era concentrata sulla sequenza di geni nel codice genetico e sulla sequenza di aminoacidi nelle proteine (struttura primaria). Nella Medicina classica il concetto fondamentale alla base della teoria cellulare delle malattie è la lesione e www.regione.piemonte.it/sanita della teoria molecolare la presenza di alterazioni (mutazioni) nella struttura primaria (sequenza) di proteine o geni. Si pensava che la causa della maggior parte delle malattie fosse la presenza di errori dovuti a mutazioni nella sequenza degli acidi nucleici o nelle proteine espresse da un organismo vivente. La Medicina classica è dominata dall'idea di causalità, che ha come protagonista un agente fisico, chimico, microbico o un altro essere vivente che causa un danno diretto (lesione) alle cellule dell'organismo agendo per un breve intervallo di tempo. Oggi sappiamo che solo un numero molto limitato di malattie è dovuto agli effetti diretti di una mutazione genica o ad un danno diretto della struttura primaria delle proteine. La manifestazione clinica più frequente e la sfida per il medico non sono più le malattie acute ma processi patogenetici cronici strettamente integrati con le esperienze e lo stile della vita moderna. Qual è allora il meccanismo patogenetico delle malattie croniche oggi più frequenti? L’attenzione di molti ricercatori si è spostata dalla sequenza dei nucleotidi o degli aminoacidi alla complessa struttura tridimensionale delle molecole, degli acidi nucleici e delle proteine. Mentre la sequenza (struttura primaria) dei geni e delle proteine è basata su legami chimici forti (legami ionici e legami covalenti), la struttura tridimensionale (struttura terziaria) è determinata da: Immersione nell’acqua e nei fluidi dell’organismo di tutte le macromolecole. Interazioni fisico-chimiche deboli: ponti H, interazioni di van der Waals, interazioni idrofobiche, ioniche e ponti solfuro. E' fondamentale capire il ruolo del misfolding (difetti del ripiegamento tridimensionale) delle proteine e degli acidi nucleici nella patogenesi delle malattie. Capire gli effetti di esperienze di vita specifiche (effetti dello stress) sui modelli di relazione, la personalità, il comportamento e le malattie. Radicali liberi, protoni (acidosi), deficit di ATP, Heat shock proteins HSP modificano il ripiegamento tridimensionale delle proteine determinando i seguenti fenomeni patogenetici: Ridotta efficienza funzionale delle proteine: è facile immaginare come un recettore, un enzima, un canale ionico, una membrana biologica… non sono in grado di funzionare in modo efficiente se la loro conformazione tridimensionale è distorta (misfolded). L’organismo, che sta già vivendo un’esperienza stressante la quale consuma gran parte dell’ATP libero, è costretto a spendere la poca energia disponibile per tentare di raddrizzare le proteine storte attivando i chaperoni (HSP). Se il misfolding è talmente grave da rendere impossibile la riparazione, la cellula è costretta a spendere ATP per eliminare le proteine misfolded. Se la situazione stressante persiste, le riserve di ATP si esauriscono e la cellula, incapace di eliminare le proteine misfolded, inizia ad accumularle nella cellula o nella matrice extracellulare. La Medicina moderna ipotizza che la funzione del sistema immunitario sia molto più estesa della sola difesa dalle infezioni e consista nell'eliminazione dall’interno dell’organismo di: a) tutte le molecole non self b) tutte le molecole talmente misfolded da non essere più riconoscibili come self. Farmacologia moderna Il meccanismo d’azione classico (meccanico) descritto dai testi di farmacologia è il modello chiave nella serratura: la molecola del farmaco ha una conformazione precisa (come una chiave), simmetrica alla conformazione di un tipo specifico di recettori presente nel corpo umano (come una serratura) e attiva o inibisce il recettore. Il recettore attivato o inibito attiva/inibisce a sua volta una cascata d’interazioni molecolari all’interno delle cellule che amplificano il segnale e producono gli effetti biologici del farmaco. Effetti indesiderati (per il malato e il medico) Un farmaco attiva/blocca tutti i recettori di un tipo specifico presenti nel corpo umano, non solo quelli che il medico vorrebbe attivare/bloccare per curare le malattie. È inevitabile che se è l’uomo (e non la natura) a decidere quali recettori attivare/inibire il malato andrà sempre incontro ad effetti indesiderati. I farmaci molecolari non agiscono secondo il modello meccanico della chiave nella serratura, ma la loro interazione con il recettore modifica la conformazione tridimensionale (folding) del recettore (la chiave modifica la serratura e addirittura la conformazione della porta). Di conseguenza è possibile modulare l’effetto dei farmaci classici sui recettori mediante medicinali diluiti dinamizzati (MDD), o altre energie fisiche deboli come agopuntura, medicinali omeopatici, tecniche di rilassamento, Yoga, meditazione, segnali elettromagnetici ed altre. Terapia moderna Nei prossimi anni verrà verificata l’ipotesi che il meccanismo d’azione dei medicinali diluiti dinamizzati (MDD) consiste nella modulazione allosterica di tutti i bersagli biologici con obiettivo una maggiore efficacia con minori effetti collaterali. Insomma capire il ruolo chiave della modulazione allosterica nelle terapie non convenzionali basate su energie deboli (agopuntura, medicinali omeopatici, tecniche di rilassamento, Yoga, meditazione, segnali elettromagnetici ed altre). Forse alla prima lettura può sfuggire uno degli aspetti più importanti della modulazione allosterica: Non è il medico o il farmacologo a decidere quali effettori biologici accendere/spegnere. Di conseguenza le terapie orientate alla modulazione allosterica (MDD, energie deboli, agopuntura, segnali elettromagnetici) non causano effetti indesiderati perché sono in grado soltanto di modulare processi già attivi, cioè che la natura e non il medico o il farmacologo – ha già attivato/inibito. Emergono due riflessioni molto importanti: La modulazione allosterica è un intervento in cui il medico aiuta la natura a curare se stessa senza la presunzione di attivare/inibire di sua iniziativa processi collaudati da miliardi di anni. I modelli sperimentali in grado di verificare fenomeni di modulazione allosterica sono molto più complessi dei modelli classicamente applicati alla teoria chiave nella serratura. Studio delle proprietà biofisiche dei MDD (Medicinali omeopatici della Farmacopea Europea) Agli inizi dell’Ottocento, il grande medico Samuel Hahnemann (fondatore dell’Omeopatia) cercando di diluire e dinamizzare (agitare vigorosamente) alcune tinture madri utilizzate in terapia, per ridurre gli effetti collaterali, scoprì che gli effetti biologici si osservano anche quando nella soluzione sono presenti pochissime molecole, o addirittura è rimasta solo l’acqua! Nessuna teoria ai tempi di Hahnemann era in grado di spiegare gli effetti biologici di soluzioni dinamizzate talmente diluite da essere prive del principio attivo utilizzato per la loro preparazione. Con il processo di dinamizzazione lo spettro elettromagnetico (energia) del soluto agisce determinando l’emergere di fenomeni collettivi complessi a livello dell’acqua che Jacques Benveniste ha chiamato memoria dell’acqua. L’Addetto Stampa Pierpaolo Berra Per informazioni: tel.: 335 / 12.22.559