APPARATO MUSCOLARE 3

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EIBRE LENTE, FIBRE VELOCI
TONO MUSCOLARE
La risposta della fibra muscolare all'impulso nervoso non sempre è la stessa ..
Vi sono alcune fibre che rispondono con
una esplosività maggiore di altre, che a loro
È lo stato di contrazione di un muscolo a riposo. Maggiore è il tono, migliore è la situazione di base del sistema muscolare, che
sarà più pronto ad entrare in azione.
La stazione eretta è garantita proprio dal
fatto che i muscoli antigravitazionali
(soprattutto del dorso e del collo) mantengono
costantemente
un loro tono, tono posturale.
Se in questo momento provi a palpare
con la mano il bicipite e il tricipite del braccio, hai un 'idea di massima del tuo tono
muscolare e ti renderai conto se è il caso di
intensificare o meno l'attività fisica!
volta sono più adatte a resistere ad uno
sforzo leggero m.a prolungato nel tempo.
Abbiamo, quindi, le fibre bianche o veloci (in inglese, fast) , la cui caratteristica
è
quella di contrarsi in maniera oltremodo
rapida,
determinando
azioni veloci ed
esplosive.
Contrapposte
a queste ci sono le fibre
rosse o lente (in inglese, s/ow). Queste,
maggiormente
irrorate di sangue, meglio si
adattano a sforzi-la cui durata può essere di
qualche minuto fino ad arrivare alle due
ore della maratona o a impegni ancora più
prolungati. Vengono così chiamate perché
al microscopio risultano colorate di un rosso più vivo rispetto alle precedenti.
Vi sono, poi, fibre intermedie, che si collocano tra le bianche e le rosse, assumendo,~
qUindi, caratteristiche sia delle une che delle altre.
Anche se in parte possono essere sviluppate dall'allenamento,
l'uomo nasce con un
patrimonio
ben determinato
di fibre, ora
orientate in un modo, ora nell'altro.
Sono dotati di fibre bianche tutti coloro
che praticano la velocità, i sollevatori di pesi, i lancia tori in genere: ì saltiitoo; nel
mondo animale troviamo i felini, in grado
di effettuare balzi repentini o accelerazioni
incredibili in pochi attimi.
Hanno, invece, un patrimonio
eli fibre
lente i maratoneti, i nuotatori di fondo, i ciclisti su strada ... la grande resistenza dei ci:
valli fa ritenere che abbiano numerose fibre
rosse, come anche gli infaticabili cani da
slitta.
Chi pratica sport ha, infatti, un migliore
tono rispetto al sedentario,
caratterizzato
dal cosiddetto muscolo poco tonico o, in
forma provocatoria, «floscio».
I BENEFICI
DELL'ATIIVITÀ MOTORIA
Con l'attività motoria si ha un
aumento del volume del muscolo (ipertrofia).
Migliora, inoltre, la trasmissione degli_.stimQ.!L_De~~i,__sqn
conseguente incremento del tono muscolare, della forza, della
Attraverso un regolare allenamento viene favorito l'accumulo
del glicogeno, una fondamentale sostanza energetica presente
nel fegato e direttamente anche
nei muscoli. - .. _- ---
velocità di contrazione e della
coordinazione dei movimenti.
Cresce la capillarizzazione,
ovvero il numero dei capi Ilari,
con la possibilità di un maggiore
rifornimento di ossigeno, a beneficio della resistenza.
I
J l MUSCOlO
PUÒ ESSERE.••
... agonista e antagonista È agonista il muscolo che, contraendosi,
avvicina un segmento osseo all 'altro.
È antagonista, nella stessa azione, il muscolo che, potendo realizzare il movimento
contrario, si allunga assecondando l'azione
del! 'agonista.
La flessione dell'avambraccio
sul braccio,
ad esempio, è, da una parte, determinata
dalla contrazione
del bicipite, dall'altra è
permessa
dall'allungamento
del tricipite.
Se, invece, bisogna distendere l'avambraccio sul braccio, come in una azione di spinta
o di lancio, le parti si invertono: agonista è
il tricipire, antagonista il bicipite.
Agonisti e antagonisti si trovano, quindi,
a cavallo della stessa articolazione, e proprio dalla loro perfetta sincronizzazione
e
modulazione dipende la fluidità e la precisione del movimento.
sinergico Sono sinergici i muscoli che collaborano all'azione dell'agonista.
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Flessione
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