Diapositiva 1 - Il mio libro di ed.fisica

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Tipi di muscoli
I MUSCOLI POSSONO ESSERE
I
• Scheletrici (volontari e striati)
• Cardiaco (involontario ma striato)
• Lisci (involontari)
Le proprietà del muscolo
Le proprietà specifiche del muscolo sono:
• la contrattilità: la capacità d’accorciamento;
• l’estensibilità: la capacità di allungamento quando viene
sottoposto a una forza di trazione esterna;
• l’elasticità: la capacità di ritornare alla lunghezza originale
quando cessa l’azione di trazione;
• l’eccitabilità: la capacità di reagire a uno stimolo nervoso.
L’organizzazione del muscolo
scheletrico
Fibre muscolari (sono cellule raccolte in fasci) rivestite da
tessuto connettivo che alle estremità si fonde e forma il
tendine.
Tipi di muscoli
In base alla forma:
- fusiformi: le fibre sono
parallele alla lunghezza;
- pennati: le fibre sono
disposte obliquamente sui
due lati del tendine;
- semipennati: le fibre
sono disposte su un solo
lato del tendine;
fusiforme
- triangolari: sono
appiattiti e con piccolo
tendine a un’estremità;
- nastriformi: le fibre sono
parallele alla lunghezza e
interrotte da più inserzioni
tendinee;
-digastrici: hanno un
tratto tendineo intermedio
tra i ventri muscolari.
nastriforme
pennato
semipennato
triangolare
digastrico
bicipite
tricipite
quadricipite
Origine e inserzione dei muscoli
• Origine è l’estremità tendinea
con cui un muscolo si collega al
punto più vicino al tronco o
all’osso più stabile.
• Inserzione è il punto di
collegamento sull’osso più
lontano o più mobile.
Nella meccanica muscolare di
solito l’origine corrisponde al
punto fisso e l’inserzione al
punto mobile.
Nel caso dei muscoli retti
dell’addome punto fisso e punto
mobile possono invertirsi.
Ruoli dei muscoli
• Agonisti: realizzano l’azione.
• Antagonisti: svolgono l’azione opposta degli agonisti.
• Sinergici: concorrono alla realizzazione di un’azione.
Schema: organizzazione del muscolo
Come avviene la contrazione
Occorrono due condizioni:
• presenza di energia
• impulso di comando
In presenza di queste due condizioni, i filamenti di
actina scorrono con un movimento ciclico su
quelli di miosina, spostandosi verso il centro del
sarcomero.
L’accorciamento dei vari sarcomeri impilati determina
l’accorciamento del muscolo, che inoltre s’ingrossa a
causa del sovrapporsi dei filamenti.
Tipi di fibre muscolari
• Fibre tipo I, lente o ST (Slow Twitch), rosse. Possiedono una
ricca vascolarizzazione, un contenuto elevato di mioglobina,
di mitocondri, di grassi, e un’elevata attività degli enzimi del
metabolismo aerobico.
• Fibre tipo II, veloci o FT(Fast Twitch), bianche o pallide:
– a contrazione rapida resistenti alla fatica (IIa):
hanno un’attività elevata sia gli enzimi del metabolismo
anaerobico che quelli del metabolismo aerobico.
– a contrazione rapida molto affaticabili (IIb): gli
enzimi del metabolismo anaerobico svolgono un’attività
elevata. Sono in grado di sviluppare intensità di
contrazione elevatissime.
– a contrazione rapida (IIc): è un tipo di fibra intermedio
tra il tipo IIa e il tipo IIb.
La contrazione muscolare
• Contrazione isometrica o statica
• Contrazione concentrica
• Contrazione eccentrica
Il tono muscolare
Il tono muscolare è un minimo livello di contrazione
muscolare che permane anche a riposo.
È determinato da due componenti:
- passiva: anche a riposo alcuni ponti tra actina e miosina
rimangono attivi;
- attiva: indotta da una continua attività riflessa del sistema
nervoso.
• Tono muscolare eccessivo: ipertono (spasticità).
• Tono muscolare troppo basso: ipotonia
• Mancanza di tono: flaccidità
Il calore riduce il tono muscolare (azione miorilassante;
il freddo lo aumenta.
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