N. LRC. 110962 n A nno n N umero n D ic e m b r e V 1 2010 N. LRC. 121121 Informa OM AG Salute GIO AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001:2008 Periodico di informazione medico-scientifica dello Studio di Radiologia Medica Amato s.r.l. C o s a s t a f a c e n d o l a s ci e n z a p e r a l l u n g a r e l a v i t a? L ’obiettivo della scienza e dell’innovazione tecnologica non è solo quello di “allungare la vita”, ma soprattutto di migliorare la qualità della nostra esistenza fino al suo inevitabile termine naturale. E tre su cinque delle evoluzioni mediche degli ultimi trent’anni sono appannaggio della radiologia: l’evoluzione dell’imaging si ridefinirà in questo secolo come il nucleo di una scienza capace di darci tutte le informazioni del complesso sistema biologico. Lo sviluppo tecnologico ci ha dato l’opportunità, infatti, di vedere ciò che accade durante il processo di malattia e di verificarne le modifiche nel tempo. In questo modo migliorano sensibilmente le diagnosi, il monitoraggio e quindi la risposta terapeutica. TAC multistrato, Risonanza Magnetica, Ecografia 4D, Angio-RM, Angio-TAC, Radiologia Digitale: tante le metodologie tecnologiche a servizio della salute, che vengono utilizzate ogni giorno per ottenere inquadramenti diagnostici sempre più rapidi e precisi. Ed anche i farmaci diventano sempre più specifici. Nella pneumologia, a fronte di un aumento di casi di bronco pneumopatia cronico ostruttiva (Bpco), è stato presentato nel 2009 un importante studio, che ha coinvolto 4.500 pazienti di dieci paesi tra cui l’Italia, che ha dimostrato come la nuova molecola “roflumilast oltre a I n Q uesto N umero : pag. sul fronte della chirurgia mininvasiva numerose sono le prospettive e i vantaggi: il taglio chirurgico si riduce al minimo e la guarigione è più rapida. Grazie al ministrumentario, in chirurgia addominale, è possibile effettuare l’asportazione della colecisti, dell’ernia inguinale, dell’appendicite, etc. In chirurgia toracica ed urologica è possibile eseguire tutta la diagnostica pleuro polmonare e l’asportazione di tumori polmonari periferici senza dover effettuare l’apertura delle costole. In campo urologico vengono trattati tumori vescicali, patologie prostatiche e la calcolosi reno-ureterale. E nella top ten delle dieci scoperte scientifiche più importanti del 2009 che riguardano il settore salute, pubblicate sulla rivista Science, vale la pena di citarne alcune: al settimo posto i risultati della terapia genica contro l’Amaurosi di L. da Vinci “Uomo Vitruviano” Leber, rara forma di cecità ereditaria che colpisce i bambini; all’ottavo posto che contiene, in un’unica molecola, due ingredienti: un anticorpo e un i successi della terapia genica contro chemioterapico. L’anticorpo individua l’Adrenoleucodistrofia, malattia del la cellula neoplastica, la lega a sé, la sistema nervoso centrale, che impedisce trascina al suo interno, ed una volta ai bambini di arrivare all’adolescenza, catturata la uccide liberando il farmaco e contro l’Ada Scid, gravissima forma particolarmente potente. Il vantaggio del di immunodeficienza congenita. Otto farmaco è di veicolare il chemioterapico dei dieci bambini con Ada Scid trattati esclusivamente sul tumore e non su tutto in questo modo non hanno più avuto l’organismo, limitando gli effetti tossici bisogno della terapia di sostituzione della terapia. Il trattamento ha dato dell’enzima mancante e vivono vite ottimi risultati anche su donne affette da normali, senza seri effetti collaterali. tumore mammario avanzato. Ed anche Loredana Guida - Giornalista migliorare la funzionalità polmonare determina una rilevante riduzione della riacutizzazione della malattia. E per il cancro al seno l’ultima grande scoperta della biologia molecolare è il Trastuzumab - Dm1 (Tdm1), un farmaco 2: L’alternativa sicura allo zucchero: no all’aspartame 3: Dentalscan Scanora 3D: l’alta qualità in Odontoiatria pag. 4: Cardiologia: eccellenza grazie alla Cardio-TAC pag. 5: La TC multistrato nello studio del tumore polmonare pag. 6: La spalla dolorosa cronica: il ruolo dell’ecografia pag. 7: Fino al mese di gennaio sospese le cure per la riabilitazione pag. 2 L o S tudio di R adiologia A mato di S an M arcellino La Società è nata nel 1983 come piccola Struttura convenzionata per l’erogazione di prestazioni sanitarie nel campo della Diagnostica per Immagini. Oggi svolge l’attività, arricchendo la struttura di nuove metodiche diagnostiche: TAC, Risonanza Magnetica ed Ecografia e Radiologia Digitale. La struttura, convenzionata presso il S.S.N., rispetta ampiamente i requisiti minimi richiesti ed effettua mediamente circa 300 prestazioni giornaliere divise per branca. In particolare vengono eseguiti i seguenti esami diagnostici: • TAC multislice 64; • Angio TAC; • Risonanza magnetica; • AngioRM; • Radiologia Digitale; • Dental Scanner Scanora 3D; • Ecografia (internistica, ginecologica, osteoarticolare, urologica); ecc. • Ecocardiografia; • Ecocolordoppler; • Ecografia con contrasto; • Elastosonografia; • MOC (Metodo DEXA) Come attrezzature possiede n° 1 TAC multislice 64, n°1 R.M. ad alto campo, n°2 sale diagnostiche completamente attrezzate per l’esecuzione di tutte le tipologie di esami radiologici e n°3 sale ecografiche munite di ecografi di ultima generazione Toshiba, Hitachi ed Esaote installati nuovi nel 2007 e 2008, un’apparecchiatura per eseguire esami MOC-metodo DEXA. Lo Studio di Radiologia Medica si avvale di personale di provata esperienza e competenza: lo staff è composto da medici specialisti, tecnici di radiologia medica e personale amministrativo ed ausiliari. Al fine di ottenere un ulteriore consolidamento strutturale, mirato al raggiungimento dell’eccellenza nei servizi offerti, a partire dal 2001, l’Azienda ha operato una revisione del sistema organizzativo interno, implementando un Sistema di Gestione per la Qualità conforme alla normativa internazionale UNI EN ISO 9001:00. Quest’anno ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001: 2008. Info e prenotazioni: tel. 081/890.93.00 tel./fax.081/812.34.54 L’ alternativa salutare allo zucchero Lo zucchero, della famiglia dei carboidrati, è un disaccaride e costituisce il più comune dei glucidi. Lo zucchero bianco, raffinato durante il processo digestivo, consuma parte delle vitamine e sali minerali presenti nel corpo umano. Questo alimento, così prezioso per il nostro organismo poiché ci fornisce l’energia necessaria a compiere molti compiti della giornata, va consumato con moderazione, in quanto in dosi eccessive, può provocare il diabete, l’obesità, la carie dentaria. In Italia, il consumo di zucchero è salito dai 2 kg pro/capite all’anno, ad una media di 80 kg. Vi sono, però, diverse alternative allo zucchero che non hanno subito alterazioni chimiche e nutritive, anche se il loro potere dolcificante è spesso inferiore a quello dello zucchero: il miele anzitutto, lo zucchero integrale di canna e molti sciroppi ricavati da alberi come l’acero o da cereali e frutta. Alternative allo zucchero Il miele: prodotto dalle api contiene un’elevata quantità di fruttosio che gli conferisce un potere dolcificante maggiore dello zucchero. Lo zucchero integrale di canna: derivato dal succo della canna da zucchero, che viene poi fatto bollire ottenendo una polvere grossolana, mai cristallina, non trattata. Mantiene inalterati gran parte dei sali minerali e dei componenti originali della canna da zucchero (potassio, calcio, fosforo, magnesio, sostanze proteiche, vitamine). il malto d’orzo, di riso o di mais: sono fluidi, con sapore di caramello, derivati dalla bollitura di questi cereali. Il prodotto così ottenuto viene poi concentrato fino a renderlo simile al miele. Lo sciroppo d’acero: è un dolcificante che si ottiene dai tronchi degli aceri da zucchero (Acer saccharum) e degli aceri rossi (Acer rubrum). La linfa viene concentrata tramite un processo di bollitura. Il succo d’agave: deriva da una pianta di origine messicana ed è ricco di sali minerali. Contiene soprattutto fruttosio e dolcifica più dello zucchero. Il succo d’uva: derivato dalla bollitura della spremitura di uve, alla quale si aggiungono chiodi di garofano, cannella, limone. Contiene fruttosio. No all’aspartame Esistono molti dolcificanti di sintesi e massima attenzione va prestata all’aspartame, oggetto di numerose controversie. Diversi studi sull’aspartame in animali da laboratorio hanno evidenziato la comparsa di tumori a seguito dell’assunzione orale di questo dolcificante. Tra le ipotesi più accreditate c’è quella per cui la tossicità da aspartame sia dovuta alla liberazione nell’organismo del metanolo, una sostanza nota per avere effetti tossici, e in particolare perché causa cecità. Il dibattito sull’uso di aspartame negli alimenti si è riacceso qualche anno fa con la pubblicazione di uno studio promosso dalla California Environmental Protection Agency, che ha evidenziato un aumento dell’incidenza di linfomi e leucemie nei topi femmina a seguito di assunzione di bassi dosaggi di aspartame. 3 D e n ta l s c a n S c a n o r a 3 D : l ’ a lta q u a l i t à i n o d o n t o i at r i a Scanora 3D è un sistema multimodale per immagini radiografiche tridimensionali della regione dento-maxillofacciale. Abbina basse dosi di radiazioni, imaging rapido e accuratezza elevata. Grazie ai tre campi visivi, è possibile selezionare il volume d’immagine adeguato a ciascuna attività diagnostica specifica. Il campo visivo può essere posizionato ovunque nell’area maxillofacciale. Il più piccolo (6 cm x 6 cm) è ideale per indagini dentali e implantologiche localizzate, esami dentali e articolazioni temporo-mandibolari. Il campo visivo medio (7,5 cm x 10 cm) è la scelta più adeguata quando si deve esaminare l’intero sistema dentale, completo di forame mentoniero e mandibolare. Quest’ultimo può anche fornire informazioni per la creazione delle guide chirurgiche. Il campo visivo più grande (7,5 cm x 14,5 cm) è ideale quando si deve esaminare la dentizione completa, entrambe le articolazioni temporomandibolari e la spina cervicale superiore. Questo campo visivo è adatto anche per gli studi dell’area maxillofacciale completa delle vie aeree. Il sistema Scanora 3D velocizza il flusso di lavoro dello studio odontoiatrico e produce una qualità superiore dell’immagine panoramica. Il 90% delle esigenze di imaging extraorale rimane una visualizzazione panoramica standard. Perché, quindi, esporre i pazienti a dosi radiologiche eccessive accontentandosi di un’immagine panoramica sintetizzata a bassa risoluzione? Scanora 3D offre una visualizzazione panoramica standard a campo intero e immagini a fascio conico di tre campi visivi in un unico sistema di facile utilizzo, completamente automatizzato. Offre un modo nuovo e innovativo di esaminare l’anatomia dentomaxillo-facciale e di svolgere attività diagnostiche. L’immagine panoramica ad alta definizione mostra le aree che richiedono ulteriori indagini. È possibile selezionare con facilità l’ottima tecnica 3D per un’attività specifica, pianificare il Dott. Alfredo D’Andrea trattamento e condurre studi di follow up, tutto con un’unica unità efficiente. Per la prima volta nell’imaging dentale, il sistema Scanora 3D utilizza una tecnica di ricostruzione, ART, che migliora la qualità dell’immagine ed è meno sensibile alle cause principali di artefatti, quali movimento del paziente, protesi e impianti. Grazie alla tecnologia di calcolo avanzata, i tempi di ricostruzione sono estremamente rapidi, a partire da un minuto. Per un’appropriata selezione del sito implantare, occorrono informazioni accurate sull’osso disponibile, la sua qualità e la posizione esatta delle aree critiche. È possibile identificare con accuratezza e semplicità la posizione del canale del nervo mandibolare o del seno mascellare. Con l’aiuto di Scanora è possibile eseguire in modo efficiente e affidabile la pianificazione e l’intervento di implantologia. L’imaging radiologico è un compromesso tra la qualità dell’immagine e la dose radiologica. Scanora 3D permette, infatti, di ridurre attentamente la dose al minimo a seconda dell’attività diagnostica, sia che si tratti di un esame diagnostico dettagliato principale o di uno studio di follow up. Le informazioni diagnostiche possono essere ottenute senza ritardi e con minori accessi a strutture esterne, ad esempio per procedure quali le TAC. L’intero processo di pianificazione del trattamento, dal primo contatto agli esami radiologici, alla programmazione del caso, all’accettazione del trattamento e al follow up, può essere gestito nel proprio studio odontoiatrico. L’imaging 3D non è solo prestigioso, è clinicamente necessario, in quanto permette di migliorare la cura dei pazienti perché aumenta l’accuratezza diagnostica e le prestazioni. Questo permette di distinguere il proprio studio odontoiatrico da quelli che si avvalgono dell’imaging convenzionale. Il sistema Scanora 3D è una soluzione totale di imaging 2D e 3D fornita con un pacchetto software 3D completo per attività avanzate di diagnostica e pianificazione del trattamento. Grazie al supporto del formato DICOM, tale sistema si integra con altri software e modalità di imaging ed è compatibile con la maggior parte dei software specialistici e delle applicazioni di guida di perforazione e chirurgica di terzi. Il sistema Scanora 3D rende rapido e semplice l’imaging dentale avanzato. 4 C a r d i o l o g i a : e cc e l l e n z a g r a z i e a l l a C a r d i o - TA C Dott. ssa Marcella Cerrato La Tomografia computerizzata del cuore, detta anche CoronaroTAC, è una metodica non invasiva per la visualizzazione delle coronarie. Senza l’utilizzo di cateteri arteriosi, con solo il posizionamento di un ago e la somministrazione di un mezzo di contrasto iodato è possibile valutare l’albero coronarico in toto nel paziente affetto da nota o sospetta coronaropatia ed evidenziare l’eventuale presenza di una placca, la sua entità, la sua estensione verso il lume, le sue caratteristiche, prevenendo la possibile insorgenza di un infarto del miocardio. In alternativa, l’unica metodica in grado di fornire tale elementi è la coronarografia che, effettuata in regime ospedaliero, mediante l’inserimento di un catetere, con approccio transfemorale o transradiale e la somministrazione di mezzo di contrasto, opacizza l’albero coronarico evidenziando eventuali punti di stenosi. La durata dell’esame è di circa 10-12 secondi. Il paziente viene collegato a degli elettrodi elettrocardiografici per monitorizzare il tracciato cardiaco su cui si sincronizza la macchina. Dopo aver eseguito l’esame TAC, in un tempo massimo di 10-15 minuti, il paziente torna a casa senza necessità di ricovero. La metodica consente di visualizzare l’intero albero coronarico effettuando ricostruzioni tridimensionali del cuore e delle coronarie, includendo nella valutazione anche parte del polmone. Requisito indispensabile per l’esecuzione della Cardio-TAC è una frequenza cardiaca stabile non superiore ai 65 battiti al minuto. Al fine di ottenere queste condizioni, il paziente deve assumere (qualora non controindicato specificatamente) betabloccanti (50-100 mg b-bloccante 1 ora prima dell’esame oppure 25-50 mg per i tre giorni precedenti l’esame). L’esame ha una durata complessiva di circa 10 minuti e deve essere effettuato a digiuno (almeno 5 ore). Candidati ideali alla Coro TAC sono i pazienti con probabilità pre-test di eventi coronarici (ECG a riposo, prova da sforzo, scintigrafia) intermedia, che presentano una sindrome di dolore toracico ed il cui ECG (basale o dopo sforzo) è difficilmente interpretabile, per esempio a causa della presenza di un blocco di branca sinistro o di ipertrofia o sovraccarico. In questi casi la risposta di una coro-TAC negativa toglie decisamente ogni dubbio. È classico il caso della donna di mezza età (40-50 anni) con dolori toracici e prova da sforzo dubbia. Un’altra condizione in cui il beneficio PER CHI È INDICATO nell’eseguire una coro TAC è superiore ai Uomini > 45 anni Donne in età post-menopausale rischi (ed ai costi) è Ipercolesterolemia quella del paziente che Ipertensione si presenta al pronto Storia familiare di ischemia miocardica soccorso con un dolore Controllo pervietà stent o by-pass toracico atipico ed in coronarici cui l’ECG e gli enzimi Angina instabile sono negativi. Ulteriori indicazioni per effettuare l’esame sono: Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in Italia essendo responsabili del 44% di tutti i decessi. In particolare la cardiopatia ischemica è la prima causa di morte (con il 28 % dei casi). Le sindromi coronariche acute (dolore toracico a riposo, infarto miocardico, morte improvvisa) molto spesso insorgono in pazienti che fino a quel momento hanno goduto di perfetto benessere in assenza di alcun sintomo premonitore. In tal senso, una diagnosi precoce di malattia coronarica consente di identificare i pazienti a rischio in fase pre-clinica, e di ottimizzare la terapia riducendo o annullando il rischio di complicanze a breve e lungo termine. Valutazione di pazienti ad alto rischio cardiovascolare (ipertensione, fumo, familiarità, dislipidemia, diabete, obesità); con sintomi aspecifici e test da sforzo non realizzabile o dubbio con indicazione chirurgica, ad es. di sostituzione valvolare, ai quali sarebbe opportuno evitare una TAC. È consolidato l’utilizzo della coronaroTAC nella diagnostica non invasiva dell’embolia polmonare e della dissezione aortica. È pertanto ipotizzabile un utilizzo sempre più frequente della TAC a 64 strati nella valutazione in emergenza delle arterie coronariche. La possibilità di eseguire in tempi brevissimi una scansione dell’intero torace, visualizzando l’aorta toracica, le arterie polmonari e le arterie coronariche, consentirà prevedibilmente un nuovo approccio allo studio del paziente con dolore toracico acuto. La TAC consente, inoltre, di valutare in modo affidabile e non invasivo, senza iniezione di mezzo di contrasto, la presenza di Sali di calcio nell’ambito del distretto arterioso coronarico e di qualificarne il contenuto: calcium score. Pensiamo, poi, alla praticità, per i pazienti operati, di poter eseguire la coronaroTAC periodicamente e ambulatorialmente, piuttosto che sottoporsi a angio coronarografia con ricovero, etc. Fino ad ora potevano rispondere al paziente o con esami invasivi come la coronarografia, o con esami non invasivi, che pur portando utilissime informazioni dello stato di salute del cuore, non visualizzando le arterie coronariche, non permettevano di accertare la presenza precoce di eventuali anomalie e placche ATS. Oggi è invece possibile accertare la presenza di calcificazioni, placche ateromasiche, ispessimenti miointimali, aneurismi, varianti anatomiche, etc. 5 L a TA C m u l t i s t r a t o n e l l o s t u d i o del tumore polmonare In passato per diagnosticare una neoplasia polmonare si disponeva soltanto della radiografia del torace. Oggi invece utilizziamo una delle più importanti macchine diagnostiche: la TAC, che negli ultimi anni ha subito numerose innovazioni, passando dalla TAC convenzionale alla TAC spirale fino alla TAC multidetettore, multislice o multistrato. La TAC è una metodica tomografica a raggi X, basata sull’attenuazione di un fascio radiante conformato a ventaglio, che attraversa sottili sezioni assiali del paziente, secondo varie angolazioni. I detettori misurano i valori di attenuazione della radiazione che emerge dal corpo esaminato che, calcolati in ogni punto geometrico sono tradotti in numeri TAC, elaborati e convertiti in livelli di grigio che costituiscono l’immagine finale. LA TAC multistrato è la tecnica più moderna. Anziché utilizzare un solo arco di detettori, utilizza più file di detettori (da 2 a 64) con prestazioni da 4-20 volte migliori rispetto alle TAC spirali perché si riduce il tempo di scansione, con una più elevata risoluzione, e, non ultima, per la risoluzione spaziale uguale nei tre piani, (immagini isotropiche), la possibilità di ricostruzioni multiplanari di ottima qualità e ricostruzioni volumetriche. Compito della TAC nella diagnosi del tumore polmonare è: • la precisazione di lesioni riscontrate all’RX Torace • la diagnosi differenziale con altre patologie, infiammatorie, benigne o malformative. Le lesioni di più frequente riscontro si presentano come addensamenti parenchimali prevalentemente focali o noduli polmonari. • Gli addensamenti parenchimali prevalentemente focali sono frequentemente infettivi; la TAC identifica le complicanze di un processo infettivo (escavazioni, ascessi), evidenzia patologie predisponenti (bronchiectasie e tumori), differenzia l’infiltrazione, l’atelettasia ed il versamento, la cronicizzazione del focolaio e monitora la risposta alla terapia, specie se la polmonite non si risolve radiologicamente entro un mese. • La valutazione di un nodulo polmonare è una sfida diagnostica: i noduli benigni (ca il 50%, granulomi, amartomi, emboli settici, linfonodi intrapolmonari malformazioni arterovenose o atelettasie rotonde) e i noduli maligni (ca bronchiale periferico, ca bronchiolo alvelare, metastasi, carcinoide, sarcoma di Kaposi, linfoma), pur presentando caratteristiche che possono orientare la diagnosi (i margini, le dimensioni, l’infiltrazione bronchiale, le calcificazioni, la densità, le cavitazioni, l’arteria afferente e l’enhancement dopo somministrazione e.v. di mezzo di contrasto (mdc), non sono sempre distinguibili. • la stadiazione del tumore polmonare per selezionare i pazienti che si possono giovare della terapia chirurgica (sono operabili gli stadi IA e IB, II A e IIB e IIIA, quest’ultimo generalmente in associazione con chemio e radioterapia). La TC, visualizzando noduli a partire da 2-3mm, rende più difficile la stadiazione dei tumori • il follow up dei pazienti trattati. • La TAC trova applicazione nella guida alla agobiopsia per la valutazione cito-istologica di lesioni periferiche di diametro generalmente superiore a 2 cm. La biopsia ha un rischio di Dott. Affredo D’Andrea complicanze (emoftoe 10%), o pneumotorace (25-30%, di cui 5-10% con necessità di drenaggio). • E’ da segnalare un ulteriore utilizzo della TC multistrato, nello screening del tumore polmonare in paz a rischio, utilizzando l’alta risoluzione spaziale di questi apparecchi, ma con basse dosi per renderlo adatto ad un esame di screening. La stadiazione radiologica prevede l’esecuzione di una TAC (senza e con mezzo di contrasto (mdc) ev) del torace e dell’addome superiore e TAC dell’encefalo, sedi più frequenti di secondarismi, allo scopo di precisare le caratteristiche: • del tumore: dimensioni e localizzazione; la presenza di atelettasia polmonare, infiltrazione della parete toracica, della pleura, del diaframma, del bronco principale (distanza dalla carena) rilievi che modificano lo stadio ed eventualmente il tipo di intervento, l’infiltrazione del mediastino (trachea, grossi vasi, esofago, vertebra, che rendono queste forme non operabili); valutazione di versamento pleurico/pericardico. L’utilizzo delle ricostruzioni multiplari rende molto più precisa la valutazione di strutture a decorso assiale o para assiale (diaframma e scissure), la visualizzazione bronchiale e i rapporti del T con le strutture ilo-mediastiniche. Un limite della metodica risiede nella difficoltà di valutare correttamente l’estensione del T alla pleura e la sua infiltrazione e l’estensione sottomucosa del T nella trachea o in un bronco. • dei linfonodi: si basa sulle caratteristiche e le dimensioni del linfonodo. Vengono considerati patologici quelli di diametro traverso minimo > di 1 cm. Il limite principale è costituito dalla bassa sensibilità e specificità (ca 60 % e 85%) per l’impossibilità a riconoscere un linfonodo ingrandito per semplice iperplasia e le micrometastasi in un linfonodo di dimensioni normali. La PET e soprattutto la PET TAC possono oggi migliorare l’accuratezza diagnostica a questo livello e si comincia ad introdurla nella stadiazione. Il riconoscimento di metastasi linfonodali mediastiniche omolaterali rende necessario un trattamento preoperatorio (chemioterapico) e postoperatorio (radioterapico), quelle contro laterali rendono il tumore non resecabile. La TAC, soprattutto se multistrato, rimane l’esame di prima scelta per il torace, anche senza mdc, e.v. completata da RM in casi selezionati. 6 L a s p a l l a d o l o r o s a c r o n ic a : i l r u o l o d e l l ’ e c o g r a f i a Dott. Marcello Zappia I l C entro S alus di F rignano Il centro Salus, accreditato con S.S.N è una struttura che opera dal 1997, principalmente nel settore della riabilitazione di bambini ed adulti con handicap fisici, motori, neuromotori e sensoriali, fornendo anche prestazioni di terapia fisica per patologie complesse. Il centro adotta una struttura organizzativa funzionale dove le prestazioni vengono erogate in locali adeguati con attrezzature appropriate, dove svolgono la loro attività terapisti della riabilitazione, logopedisti, psicomotricisti e psicologi-psicoterapeutici di provata esperienza. Il centro Salus eroga diversi tipi di prestazione: Fisiokinesiterapia che riguarda in particolare le terapie strumentali e manuali; Neuropsicomotricità che si occupa in prevalenza del recupero di patologie neuropsichiatriche di origine lesionale, di disturbi dell’apprendimento; Logopedia che si occupa dei disturbi del linguaggio, della comunicazione e dell’apprendimento; Terapia psicologica e di sostegno per la risoluzione delle patologie legate alla distorsione della sfera psico-affettiva o affettiva relazionale dell’infanzia e dell’adolescenza. Il paziente può accedere ai trattamenti riabilitativi in regime di accreditamento previa prescrizione specialistica del medico prescrittore dell’Asl. Il centro si propone di adottare i principi richiamati nella direttiva del Consiglio dei Ministri del 27/01/1994 e quindi l’uguaglianza e l’imparzialità: l’erogazione delle prestazioni deve essere uguale per tutti; la continuità; i servizi devono essere erogati con regolarità; l’efficienza e l’efficacia nel senso che gli utenti hanno il diritto di avere prestazioni efficaci che determino riscontri positivi sulla salute. Azienda Certificata UNI EN ISO 9001:2008 Il dolore cronico della spalla rappresenta un disturbo molto comune, spesso causa di disagio notturno e di difficoltà nel compiere gesti quotidiani come pettinarsi, infilare indumenti, allacciare il reggiseno etc. Nelle forme più frequenti, la spalla dolorosa è causata da una riduzione dello spazio necessario allo scorrimento dei tendini della cuffia dei rotatori durante l’elevazione del braccio, e di un conseguente un contatto anomalo tra i tendini e le strutture osteolegamentose sovrastanti (arco coracoacromiale). Il risultato finale di questo “conflitto sottoacromiale”, sarà l’infiammazione della borsa sinoviale sottoacromiale e la degenerazione con lesioni dei tendini. Le metodiche diagnostiche a disposizione per la valutazione della spalla sono molteplici, ma sicuramente l’ecografia rappresenta quella in cui velocità, semplicità ed accuratezza diagnostica, risultano meglio integrate. Infatti, negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico delle apparecchiature e delle sonde ecografiche, ha permesso di ottenere immagini di altissima qualità, che consentono la perfetta visualizzazione delle strutture tendinee e delle strutture sinoviali circostanti. Pertanto attraverso l’ecografia della spalla è possibile diagnosticare le infiammazioni della borsa sottoacromiale e le alterazioni, sia degenerative che lesionali, dei tendini della cuffia rotatori. Inoltre, attraverso l’esame ecografico dinamico è spesso possibile mettere in luce sia le sedi di attrito sia eventuali movimenti anomali del tendine capo lungo del bicipite, il cui coinvolgimento risulta spesso associato alle lesioni della cuffia. Altro innegabile vantaggio dell’ecografia è quello di permettere la corretta infiltrazione farmacologica all’interno della borsa sottoacromiale. In assenza di guida ecografica infatti, risulta realmente difficile per l’ortopedico introdurre il farmaco solo all’interno della borsa, per cui gran parte di esso diffonderà nel tendine e nell’articolazione causando, al di là del sollievo momentaneo, ulteriori lesioni. Attraverso la guida ecografica, invece, è possibile infiltrare selettivamente la borsa sottoacromiale ottenendo vantaggi sia diagnostici che terapeutici. L’esame ecografico presenta però dei limiti, tra cui la difficoltà nel valutare le strutture intrarticolari interessate durante le lussazioni e le micro-instabilità di spalla; pertanto, per i pazienti con pregressa lussazione di spalla e per i soggetti giovani sportivi, spesso interessati da altri tipi di conflitti, l’ecografia non rappresenta l’esame indicato in prima istanza, mentre risulta di maggiore utilità lo studio attraverso l’integrazione di esame radiografico e Risonanza Magnetica con iniezione intrarticolare di mezzo di contrasto (artro-RM). In conclusione, l’ecografia, in associazione ad un corretto studio radiografico, consente l’inquadramento dei pazienti con dolore cronico alla spalla, fornendo, quando necessario, una guida esatta all’infiltrazione intra-bursale di farmaci. 7 R a d i o l o g i a d i g i ta l e : l ’ A g fa D X S Migliore produttività grazie ad immagini di altissima qualità, una maggior rapidità di esecuzione, un flusso di lavoro ottimizzato, meno radiazioni per il paziente. Il centro oggi dispone del sistema di digitalizzazione RX più evoluto in commercio: l’Agfa DXS, che permette una definizione di immagine fino a 50 micron. L’Agfa è un leader globale nel mercato dei sistemi integrati e di imaging, in grado di offrire alle strutture sanitarie un flusso trasparente di dati e informazioni complete per la cura dei pazienti. Integra sistemi IT e di imaging per Radiologia, Cardiologia, Mammografia e Ortopedia. Una soluzione versatile e compatta per tutte le applicazioni di radiologia generale, fornisce un’ampia serie di immagini in un tempo brevissimo. Il sistema si avvale di un detettore a ioduro di cesio con tecnologia di alta qualità, read-out velocissima. Il sistema Agfa DXS può, quindi, vantarsi di un sistema di imaging avanzato, volto al raggiungimento dell’eccellenza clinica. Questa tecnologia velocizza il processo di refertazione diagnostica, massimizzando l’efficienza degli esami svolti. I vantaggi: • l’alta risoluzione • una notevole produttività e versatilità • una qualità costante delle immagini • possibilità di ridurre la dose di radiazioni al paziente • elaborazione intelligente ed automatizzata delle immagini • eccellente visualizzazione e qualità costante delle immagini • rielaborazione o postelaborazione minimizzate • diagnosi di microfratture • diagnosi precoce di carcinoma mammario FOCUS SANITÀ Fino al mese di gennaio sospese le cure p e r l a r i a b i l i ta z i o n e Il diritto alla salute è passato in secondo piano rispetto alle esigenze di rientro della spesa sanitaria della Regione Campania. Tagliare i fondi destinati alla riabilitazione e ai cicli terapeutici ha evidenziato tutte le lacune di un sistema che dovrebbe finalmente cambiare rotta verso la tutela delle fasce più deboli. Fino al 31 dicembre 2010 sono sospese le cure destinate alla riabilitazione. I distretti 20 (Casal di Principe - San Cipriano di Aversa - Villa Literno Casapesenna) e 19 (Frignano - Lusciano - Parete - San Marcellino - Trentola Ducenta - Villa di Briano) dell’Asl Caserta hanno sforato il budget e da luglio non rinnovano i contratti, pur assicurando il periodo di continuità terapeutica previsto dalle Linee guida regionali. A conferma, però, di una situazione già grave, il 9 novembre, un ulteriore provvedimento ha stabilito che neppure il “periodo di continuità” potrà essere garantito. Nonostante le inutili rassicurazioni da parte dell’Asl di valutare con più urgenza i casi gravi, tutto è rimasto fermo al palo e le mamme e le famiglie a settembre hanno iniziato a scioperare presso il distretto 20 di Casapesenna con cortei e manifestazioni per esprimere rabbia e rammarico nei confronti di un provvedimento che colpisce tutti quei soggetti che hanno bisogno di continuità terapeutica. Parliamo di ragazzi affetti dalla sindrome di Down, autistici, con problemi di relazione o apprendimento che hanno bisogno di sedute costanti di logopedia, fisioterapia e neuropsicomotricità. Il paradosso più grande? I pazienti sottoposti a regolare visita medica, poichè il con- tratto era in scadenza, hanno ottenuto il rinnovo, ma l’Azienda sanitaria locale non autorizza i contratti per mancanza di fondi. I bimbi e le persone anziane, con disabilità più o meno gravi, che avevano cominciato un percorso di riabilitazione, ora si trovano a buttare via tutti i progressi fatti finora e a dover combattere con un eventuale periodo di regressione. Oltre alla riabilitazione anche la diagnostica per immagini è stata penalizzata: dal 15 ottobre è terminato il budget annuale e pertanto tutte le prestazioni sono a pagamento fino al 31 dicembre 2010. D a N apoli : Raggiungere l’A1 Napoli-Roma, direzione Roma. Dopo 10 km prendere l’uscita Acerra-Afragola direzione Afragola. Seguire il cartello Giugliano-Lago Patria dopo 8 km prendere l’uscita Caserta SS265. Proseguire per Caserta, uscire ad Aversa nord, svoltare a sinistra proseguire per circa 1 Km, al semaforo svoltare a destra per via Ex-Alifana, continuare per 200 metri, all’incrocio svoltare a sinistra in via Matteotti dove è situato il centro di Radiologia Amato o a destra dove è situato il Centro Salus. D a C aserta SS265: Uscire ad Aversa Nord svoltare a sinistra, proseguire per circa 1Km, al semaforo svoltare a destra per via Ex-Alifana, continuare per 200 metri, all’incrocio svoltare a sinistra in via Matteotti dove è situato il centro di Radiologia Amato o a destra dove è situato il Centro Salus. D alla N ola -V illa L iterno : Uscire a Giugliano-Marcianise direzione Giugliano proseguire fino ad Aversa nord svoltare a sinistra, proseguire per circa 1Km, al semaforo svoltare a destra per via Ex-Alifana, continuare per 200 metri, all’incrocio svoltare a sinistra in via Matteotti dove è situato il centro di Radiologia Amato o a destra dove è situato il Centro Salus. Direttore Editoriale avv. Agostino Basco L o S tudio di R adiologia M edica A mato svolge I seguenti esami diagnostici : Direttore responsabile dott.ssa Loredana Guida [email protected] RISONANZA MAGNETICA AD ALTO CAMPO TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA MULTISLICE 64 ANGIO – RM Per prenotazioni MOC - METODO DEXA telefonare allo: DENTALSCAN SCANORA 3D 081/890.93.00 MAMMOGRAFIA 081/812.34.54 RADIOLOGIA DIGITALE ECOGRAFIA (internistica, ginecologica, osteoarticolare, urologia) ecc. ECOCARDIOGRAFIA ECOCOLORDOPPLER ECO PROSTATA TRANS RETTALE ECOGRAFIA CON CONTRASTO ELASTOSONOGRAFIA Comitato scientifico dott. Alfredo D’Andrea dott. Marcello Zappia Foto di Edoardo Ciardiello Redazione via G. Matteotti, 82 81030 San Marcellino Giornale realizzato da: guidaediting I l centro S alus offre le seguenti prestazioni sanitarie : FISIOKINESITERAPIA NEUROPSICOMOTRICITA’ LOGOPEDIA PSICOTERAPIA Per prenotazioni telefonare allo: 081/812.20.04 081/812.29.72 servizi per la comunicazione Il nostro impegno è contribuire alla vostra salute www.guidaediting.it 328/3090442 Supplemento al n.1/07 di “Città del sole” Reg. n.112/06 tribunale di S.M.Capua Vetere