Testato nuovo farmaco per la Vitiligine E’ stato recentemente pubblicato una recensione che descrive uno studio per testare la capacità di afamelanotide nel migliorare la risposta dei pazienti affetti da vitiligine alla fototerapia ultravioletta di fascia B a Banda stretta (nbUVB). In breve, il trattamento ha funzionato. Non ero personalmente coinvolto nella conduzione dello studio, ma conosco gli autori dello studio personalmente, e sono grandi medici ben noti specialisti in vitiligine. Il successo nel trattamento della vitiligine richiede la soppressione della risposta autoimmune, seguita da ricrescita dei melanociti nella pelle chiara, per riprodurre il pigmento ed invertire la colorazione di queste macchie. Afamelanotide, prodotto da Clinuvel, è una forma sintetica semplificata dell’ormone alfa-melanocita-stimolante (a-MSH), che è un ormone naturale prodotto nella pelle, che stimola la crescita dei melanociti e produce il pigmento melanina. La Banda stretta di UVB (nbUVB) sopprime la risposta autoimmune nella pelle e stimola i melanociti a ricrescere nella pelle chiara. Gli autori motivano che l'aggiunta di afamelanotide al trattamento fototerapico UVB a Banda stretta farebbe accelerare il processo di ripigmentazione, stimolando i melanociti a rigenerarsi e produrre melanina più velocemente. I pazienti in studio sono stati randomizzati sia con trattamento solamente nbUVB per 2-3 volte alla settimana, sia con trattamento nbUVB e afamelanotide. Quelli del gruppo di trattamento combinato hanno iniziato con 1 mese di nbUVB e sono stati poi loro somministrati 16 mg di afamelanotide tramite iniezione sottocutanea, proprio al di sopra dell’anca, ed il trattamento nbUVB è stato poi continuato. Il farmaco diffuso in tutto il corpo, ha fornito uno stimolo a tutti i melanociti nella pelle del paziente. Il trattamento è stato effettuato ogni mese per altri 3 mesi, ed è stata misurata la quantità di ripigmentazione delle macchie chiare. I risultati mostrano che i soggetti che hanno ricevuto afamelanotide in aggiunta alla fototerapia nbUVB riacquistato il loro pigmento più velocemente e in misura maggiore rispetto a coloro che hanno effettuato solo la terapia nbUVB. Il pigmento è tornato mediamente 20 giorni prima con l’afamelanotide, ed anche in maggiore quantità. Ha funzionato meglio per le persone con la pelle più scura. Ci sono stati alcuni effetti collaterali del trattamento - tutti i soggetti che hanno ricevuto afamelanotide hanno sviluppato pelle più scura, e per questo motivo 2 dei soggetti hanno rinunciato alla sperimentazione. Nausea è stato riportata nel 18% e affaticamento nel 11% di coloro che sono stati trattati con il farmaco. Alcuni si sono preoccupati per l'effetto dell’afamelanotide sui nei e per l’aumento di rischio di melanoma, anche se non ci sono prove nello studio di modifica dei nei, come non c’è alcuna evidenza di aumento del rischio di melanoma ad oggi. Attualmente non è noto se utilizzando una dose maggiore di afamelanotide, o utilizzando il farmaco più frequentemente, o utilizzandolo per un periodo di tempo più lungo, si producessero risultati migliori. Gli autori non hanno testato se afamelanotide avrebbe funzionato da solo, senza nbUVB. Ulteriori studi saranno necessari per determinare ciò, ma questo sembra certamente un buon inizio! Posted On: Sunday, September 21, 2014 Posted By: John E. Harris Translated By: ASNPV onlus Issued By: