I GENI CHE DETERMINANO IL CONTENUTO DI CANNABINOIDI IN CANAPA Chiara Onofri, Daniela Pacifico, Andrea Carboni, Giuseppe Mandolino [email protected] Via di Corticella 133, 40128 Bologna Telefono 0516316816 La canapa (Cannabis sativa L.) è una pianta a ciclo annuale della famiglia delle Cannabacee. Generalmente è una specie dioica, presentando infiorescenze maschili e femminili su piante diverse. Questa coltura, un tempo diffusissima nell’Italia nel Nord, mantiene tuttavia un forte interesse come pianta innovativa sia per la qualità e composizione della fibra, sia per gli usi alternativi a quello tessile, fra i quali di particolare interesse l’impiego farmaceutico dei cannabinoidi, i composti di cui le infiorescenze di canapa sono ricche. Tutti i cannabinoidi, composti tipici di questa pianta, sono infatti prodotti nei tricomi ghiandolari -localizzati prevalentemente sulle infiorescenze- a partire da un precursore comune, l’acido cannabigerolico che grazie a specifici enzimi (THCSintasi e CBD-Sintasi) viene trasformato nei due prodotti principali: Tetraidrocannabinolo (THC), ad elevata attività psicotropa (marihuana, hashish) Cannabidiolo (CBD), privo di attività psicotropa (piante da fibra) Lo studio dei determinanti genetici che portano una pianta a produrre i diversi specifici cannabinoidi è di notevole interesse sia per l’ottenimento di piante ‘legali’ (THC < 0,2%) per le colture da fibra, che di piante con elevato contenutoin diversi, specifici cannabinoidi, ognuno dei quali mostra specifiche proprietà farmacologiche. Si è reso pertanto necessario lo studio dell’aspetto genetico della biosintesi dei cannabinoidi. DIVERSITÀ DEI CHEMOTIPI…. I chemotipi sono genotipi di Cannabis contenenti diverse quantità di THC e CBD o di altri cannabinoidi, ed utilizzabili oggi per le diverse applicazioni (tessile, farmaceutica, ecc.). I chemotipi di una piante si individuano mediante analisi al gas-cromatografo Chemotipo I: droga THC > 0.3% p.s. CBD < 0.5% p.s. Chemotipo II: intermedio THC ≥ 0.3% p.s. CBD > 0.5% p.s. ALLELE BT CBGA contenuto totale < 0.2 % p.s. MARCATORI MOLECOLARI PER SELEZIONE PRECOCE E APPLICAZIONI FORENSI Sono stati identificati frammenti di DNA (marcatori) caratteristici di un determinato chemotipo di canapa, in grado di distinguere anche prima della fioritura tra le varianti ad alto THC (T) o CBD (C), sia omozigoti che eterozigoti (H). Fra i possibili impieghi pratici vi è l’utilizzo nella selezione precoce assistita da DNA per produrre varietà da ‘fibra’ a basso contenuto di THC e l’impiego in ambito forense come metodica per identificare rapidamente dal punto di vista genetico le varietà da ‘droga’ T C H T C H PROGETTO AGRONANOTECH T C H T C H Tricomi in pianta ‘da droga’ Tricomi in pianta ‘da fibra’ La via biosintetica dei Cannabinoidi ACIDO CANNABIGEROLICO (CBGA) CBC Sintasi Attiva solo nello stadio giovanile CBD Sintasi THC Sintasi ACIDO CANNABICROMENICO (CBCA) ACIDO ACIDO TETRAIDROCANNABINOICO CANNABIDIOLICO (THCA) (CBDA) LA Sulla base dell’analisi genetica e’ stato accertato che il chemotipo dipende da un unico gene, B, con diverse varianti (alleli) BT e BD codificanti rispettivamente per gli enzimi THC-sintasi e CBD-sintasi PROTEINA/ENZIMA THC SINTASI CANNABINOIDE ACCUMULATO THC CBD ALLELE BD CBD SINTASI ALLELE B0 Enzima non funzionale CBG Chemotipo IV: CBG > 0.3% p.s. CBG CBD < 0.5% p.s. Chemotipo V: Zero Infiorescenza femminile … E DIVERSITÀ GENICA PER BIOSINTESI DEI CANNABINOIDI GENE Chemotipo III: THC < 0.3% p.s. Fibra CBD > 0.5% p.s. Infiorescenza maschile ANALISI DELLA SEQUENZA DEL GENE B Sono state identificate mutazioni codificanti per 8 varianti della THC-sintasi e 9 della CBD-sintasi. Alcune di tali varianti possono avere degli effetti sulla struttura tridimensionale dell’enzima che codificano, determinando una diminuzione o un aumento dell’attività enzimatica e cambiamenti nel chemotipo finale della pianta. Sequenza del gene della THC sintasi Pianta da ‘droga’ ad elevato contenuto di THC Pianta mutante priva di THC Struttura tridimensionale dell’enzima THC-sintasi