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LA CANAPA
LA RIVALUTAZIONE DI UNA PIANTA
DAI MILLE UTILIZZI
Una tradizione agricola millenaria e una grande versatilita’ nei possibili usi:sono queste le credenziali
della canapa.
Coltivata in Cina gia’ nel terzo millennio a.c. e poi introdotta in Europa,la canapa ha fornito per anni
anche nelle nostre regioni materie prime per stoffe,cordami,vele,oli,carta incenso ,medicinali,oltre ad
essere un importante fonte alimentare. A partire dagli anni 50-60 pero’,la canapa e’ andata
scomparendo,soppiantata da materiali piu’ moderni e infine e’ stata bandita in molte parti del mondo
perche’ “Pianta da droga”La canapa(cannabis sativa) contiene infatti Tetraidrocannabinolo(THC),una
sostanza psicoattiva che puo’ indurre euforia accompagnata da amplificazione delle percezioni uditive
e visuali.Il THC e’ il principio attivo della marijuana e dell’ hashish che si ottengono da Cannabis
indica una sottospecie dei paesi caldi. La canapa coltivata alle nostre latitudini ha un contenuto minimo
di THC ma le varieta’ “benigne” e “maligne”sono difficilmente distinguibili.
La canapa appartiene alla famiglia delle cannabinacee,nell’ordine delle urticali(canapa,ortica
,fico,gelso,luppolo);e’ una pianta annuale dalla crescita rapida(fino a 10 cm. In un giorno) e puo’
raggiungere i 5 metri di altezza.Ha fiori uni sessuali maschili o femminili che crescono su individui
separati
Dalla parte fibrosa del fusto(Tiglio) si estrae una fibra lunga,resistente e di ottima qualita’che puo’
essere tessuta in cordami,sacchi ,stuoie ,tappeti,stoffe morbide e brillanti per lenzuola,tovaglie e
tendaggi.
Estratta la fibra quello che resta del fusto sono la stoppa e una parte legnosa(detta Canapolo)da
entrambi si ricava una carta bianca e resistente e dall’intero fusto pressato si ottengono pannelli per
l’edilizia e la falegnameria.La cellulosa puo’ essere polimerizzata per fare materiali plastici
biodegradabili. I semi contengono proteine di alto valore nutritivo e un olio ricco di acido linoleico e
linolenico(essenziali per l’organismo).L’olio di canapa e’ anche un’ottima base per prodotti
biodegradabili come detersivi cosmetici,smalti,vernici e lubrificanti.
L’alta resa in massa vegetale fa della canapa un candidato ideale per la produzione di combustibili da
biomasse.Anche il famigerato THC e’ stato rivalutato e gli sono state riconosciute proprieta’
terapeutiche come analgesico,antiemetico,e coadiuvante nel trattamento del glaucoma.
A questi pregi si unisce la capacita’ della pianta di migliorare il terreno:le sue profonde radici aiutano a
prevenire la costipazione del suolo ed e’ un formidabile diserbante naturale.I fusti e le foglie crescono
rapidi e fitti,creando un ombrello che non permette alla luce di raggiungere il terreno impedendo cosi’
la crescita delle male erbe.La canapa,infine e’ molto resistente ai funghi e parassiti non richiede
trattamenti con pesticidi o disinfestanti.Proprio grazie a queste sue proprieta’,unitamente alla crescente
domanda di materiali e alimenti naturali che rispondano alle esigenze di ecosostenibilita’ globale,la
canapa e’ stata recentemente rivalutata.Nell’unione Europea e’ permesso coltivare le varieta’ che
contengono meno dello 0,3 di THC ed e’ allo studio una nuova regolamentazione comunitaria sulla
coltivazione della canapa e del lino.Anche l’Italia ha aderito alla politica europea e da cinque anni
l’associazione agricola ASSOCANAPA si occupa della reintroduzione della coltura della pianta nel
nostro paese sostenendo le aziende agricole che aderiscono.
A livello mondiale sono in corso da anni studi di selezione attuata con metodi tradizionali per
aumentare la qualita’ della fibra per aumentare la resistenza al vento e per diminuire il THC.A questo
proposito vale la pena notare come si possa rischiare di incorrere in un paradosso:mentre si vuole
reinserire la coltivazione di una pianta socialmente e ecologicamente utile,l’impiego troppo spinto di
tecniche di manipolazione genetica potrebbe invece turbare un delicato equilibrio naturale
La produzione del THC e’ infatti controllata dallo stesso gene che regola la produzione di resina (la
resina protegge la pianta dagli stress idrici) la soppressione di quel gene potrebbe indebolire la coltura e
renderla piu’ vulnerabile agli attacchi dei parassiti:sarebbe cosi’ necessario la reintroduzione dei
pesticidi vanificando cosi’ l’ecosostenibilita’
Questa pianta cosi’ italiana ha reso possibile lo sviluppo di tutta la marineria ,l’edilizia,ha vestito gli
eserciti
E in mille modi ha contribuito allo sviluppo della civilta’
E’ quindi con un sentimento di ammirazione per la sua maesta’ e gratitudine che invitiamo i coltivatori
a seminarla e ci auspichiamo che inizi
L’ERA DALLA CANAPA.