Apparato cardiocircolatorio Sangue Cuore Circolo (arterie-vene-capillari-linfatici) Circoli distrettuali Regolazioni cardiocircolatorie IL NOSTRO CORPO È COMPOSTO PER OLTRE 2/3 DI ACQUA COMPOSIZIONE DELL’ORGANISMO in un individuo adulto di 170 cm di altezza adulto magro 60 kg ACQUA SALI MINERALI PROTEINE GLICIDI LIPIDI 42 3 12 0.5 4.5 adulto “grasso” 80 kg % 40 3 16 0.5 20 50-70 5 20 1 5-25 LA DETERMINAZIONE DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA CON L’IMPEDENDENZIOMETRIA O BIA SI BASA SULLA PRESENZA DI ACQUA IMPEDENZIOMETRIA • • • • • • • • Definizione (1985 Lukaski ) Z = Impedenza bioelettrica = opposizione di un conduttore biologico al fluire di una corrente alternata PRINCIPIO FISICO 1) I tessuti biologici agiscono come conduttori (fase acquosa) o isolanti (fase lipidica) e il flusso di corrente segue il percorso di minima resistenza. 2) L' uso della BIA per valutare la composizione corporea si basa proprio sulle diverse proprietà conducenti e dielettriche dei tessuti biologici al variare della frequenza della corrente elettrica: I tessuti che contengono acqua ed elettroliti, come fluido cerebro-spinale, sangue e muscoli, sono buoni conduttori. Grasso (e anche osso e spazi pieni di aria come i polmoni ) sono tessuti dielettrici, cioè offrono una certa resistenza al passaggio della corrente. Quindi una maggiore resistenza equivale ad una maggiore massa grassa e viceversa. • Impedenza Z = V/I • L’impedenza è composta da resistenza e reattanza • Z = R + jX • J=√-1 • X = Xc + XL • Reattanza capacitiva e induttiva Assunzioni 1) Geometria del corpo: il corpo ha la forma di un cilindro perfetto con sezione uniforme, oppure in alternativa, il corpo umano si può immaginare costituito da 5 cilindri collegati in serie al posto di un grande cilindro isotropo 2) Relazione dell'Z alla lunghezza e volume del conduttore L'impedenza è direttamente proporzionale alla lunghezza del conduttore (statura o lunghezza degli arti) e inversamente proporzionale alla sezione Z = r L/A Posizionamento degli elettrodi 4 cm di distanza, nero prossimale rosso distale Posizione Supino su una superficie piana non conduttiva Arti abdotti di 30-45°) Effettuare la misura entro 5-10 minuti dall'assunzione della posizione supina. L’ACQUA E’ IN CONDIZIONI DINAMICHE RICAMBIO GIORNALIERO DELL’ACQUA NELL’ORGANISMO A RIPOSO Cibi e bevande: 1.5 l/d Evaporazione cutanea e polmonare:0.25 l/d Regolazione: SETE Acqua totale: 40 l Urina: 1.5 l/d Regolazione: ORMONI Feci: 0.15 l/d ADH,ecc Metabolismo: 0.5 l/d L’acqua dell’organismo è divisa in tre grandi compartimenti : •L.IntraCellulare •L.Interstiziale •Plasma •LI e plasma formano il LEC regolazione LEC: circolo+polmoni, rene,digerente Funzioni della membrana cellulare: regolazione LIC, comunicazione cellulare (eccitabilità) A cosa serve l’apparato cardiocircolatorio • mescolare e rendere omogeneo il LEC • evitare la formazione di gradienti Apparato cardio-circolatorio Sistema di tubi (arterie-capillari-vene) con una pompa (cuore) in cui circola sangue (plasma + cellule ematiche) finalizzato a evitare gradienti e a rendere omogeneo il LEC Le malattie • Malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte: • ipertensione • degenerazione della parete arteriosa • trombosi e emorragie (coronariche e cerebrali) • insufficienza (scompenso) cardiaca L’esercizio fisico • L’apparato cardiocircolatorio svolge un ruolo essenziale nell’esercizio • Connessione fra polmoni e muscoli (ossigeno e anidride carbonica) • Rifornimento substrati energetici e allontamento cataboliti • Controllo caratteristiche chimico-fisiche del muscolo (ioni, temperatura ecc) Apparato CardioCircolatorio-1 Il sangue Il sangue è il tessuto liquido circolante nei vasi Volume del sangue: 8% del peso corporeo: 70 kg-->6 l di sangue volume del plasma: il 55% del sangue (Htc: 45%) c.a. 3.5 l (5% peso corporeo) 42 litri di acqua nell’organismo 14 l di LEC e 28 l di LIC 3.5 l di plasma e 10.5 l di liquido interstiziale Il plasma • composizione • acqua • ioni (Na+, Cl-, HCO3-, K+, Ca++, Mg++…..) • substrati organici (glucoso, aminoacidi, urea …) • proteine 6 g/100 ml • il plasma si ottiene per sedimentazione o centrifugazione del sangue reso incoagulabile • il siero si ottiene lasciando coagulare il sangue Funzioni delle proteine plasmatiche • pressione oncotica (carenza --> edema nelle epatopatie e nella nefrosi) • trasporto di ioni e ormoni steroidei e tiroidei • anticorpi • fattori di coagulazione • ormoni • enzimi • tampone (15% del potere tampone del sangue) siti di produzione delle proteine plasmatiche: fegato e plasmacellule Le cellule del sangue Gli eritrociti • • • • • • • Htc GR 106/microl Hb g/100 ml di sangue MCV (volume fl) contenuto Hb pg Hb g/100 ml di GR diametro microm Tre aspetti funzionali degli eritrociti: 1) Trasporto ossigeno 2) Turnover e metabolismo del ferro e della bilirubina 3) Gruppi sanguigni Gli eritrociti • Gli eritrociti sono trasportatori di ossigeno in forma legata con l’Hb • 1 g Hb 1.4 ml ossigeno • 100 ml sangue 12-15 g Hb • 100 ml sangue 15-21(20) ml ossigeno Quanta Hb nel corpo umano ? 15 g/100 ml x 6 litri di sangue = 900 g Per confronto, quanta miosina ? 100 g/kg di muscolo x 20 kg di muscoli = 2000 g quanta albumina ? 6 g/100 ml plasma = 200 g Ferro totale nell’Hb =2.5 g Ricambio giornaliero: Ricambio ferro Hb: 7 g Hb / giorno 20 mg/giorno (0.3 % peso Hb) Vita del globulo rosso ~ 120 giorni = 2880 ore 900 g/ 2880 ore = 0.3 g/ora 3 x1013 GR/2880 = 1 x1010 GR/ora Il metabolismo del ferro Tessuti 35% Sistema reticoloendoteliale ferritina, emosiderina, mioglobina, citocromo c Plasma Transferrina-Fe 0.1% Assunzione alimentare 20 mg/24 h Assorbimento intestinale 0.5-2.5 mg/24h Eritrociti Hb-Fe 65% Emorragie, mestruazioni (0.7 mg/24h) Perdite intestinali 0.6 mg/24h Ferro totale ~ 4-5 g ADOLFO FERRATA eritropoiesi 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Hemoistioblast, a totipotent hematopoietic stem cell hemocytoblast a pluripotent hematopoietic stem cell Common Myeloid Progenitor multipotent stem cell pronormoblast also commonly called proerythroblast or rubriblast. basophilic normoblast/early normoblast also commonly called basophilic erythroblast /intermediate normoblast orthochromatic normoblast/late normoblast - Nucleus is Expelled before becoming a reticulocyte Reticulocyte Erythrocyte CSF IL3 EPO Emocitoblasto-cellula staminale mieloide Eritroblasto basofilo (RNA) Moltiplicazioni: Vit B12, folato Eritroblasto policromatofilo (RNA+Hb) Midollo sangue Normoblasto (Hb) Sintesi Hb: Fe + AA Reticolocita (frammenti di RE e RNA) Globulo rosso La produzione degli eritrociti e’ regolata dall’EPO: l’EPO a sua volta e’ regolata da HIF che e’ regolato dall’ipossia EPO stimola la proliferazione e inibisce la apoptosi Deformabilità degli eritrociti e rilevanza del citoscheletro per questa proprietà Come liberarsi dei cataboliti dell’eme ? I pigmenti urinari, fecali (e anche cutanei) Oligosaccaridi della membrana eritrocitaria sono responsabili delle caratteristiche immunitarie dei GR: i gruppi sanguigni Tutti hanno un oligosaccaride (antigene) H H + acetil-galattosamina terminale --> antigene A H + galattosio terminale --> antigene B chi possiede l’antigene non produce l’anticorpo (tolleranza verso il self - sviluppo del sistema immunitario) gruppi A B anti A anti B 0 no no si si A si no no si B no si si no AB si si no no donatore universale ricevente universale Leucociti Leucociti A) neutrofilo B) basofilo C) eosinofilo D) monocita Funzioni dei neutrofili (piccoli fagociti) • Attività fagocitaria (solo pochi cicli) • Vita breve (6-12 ore) e presenza in circolo transitoria fra midollo e tessuti • Elevato turnover (abbondanti+vita breve) circa 1011 neutrofili/giorno Funzioni dei monociti (grandi fagociti) • Attività fagocitaria • Lunga vita ma presenza in circolo transitoria per poche ore fra midollo e tessuti • Permanenza nei tessuti come – – – – istiociti - cute e sottocutaneo macrofagi - polmone cellule di Kupfer - fegato cellule reticolari - milza e linfonodi Risposta tissutale a un’infezione 1) prima linea attivazione macrofagi del tessuto 2) seconda linea invasione neutrofili rilascio neutrofili (neutrofilia) 3) terza linea invasione monociti trasformazione in macrofagi 4) quarta linea aumento produzione nel midollo pochi minuti 1 ora alcune ore 8 ore 12 ore macrofagi TNF & IL-1 TNF IL-1 GM-CSF G-CSF M-CSF Linfociti T Midollo osseo GM-CSF, G-CSF, M-CSF Granulociti e monociti Funzioni dei grandi e piccoli fagociti (monociti e neutrofili) • Chemiotassi: movimento con guida chimica : – proteine batteriche + C5a + chemochine + leucotrieni • • • • • • Marginazione: adesione alla parete vasale Diapedesi: attraversamento della parete vasale (leucotrieni) Progressione ameboide: velocita’ di 10-100 mm/min Degranulazione (difensine) (i neutrofili) Fagocitosi: Presentazione dell’antigene (i monociti) Meccanismi della fagocitosi • Fagocitosi: facilitata da – cariche positive, – opsonizzazione (IgG e C3b), • Uccisione-digestione dei microorganismi fagocitati – – – – proteasi NADPH ossidasi: NADPH + H+ +2O2 -> NADP+ + 2H+ + 2O2SOD : 2H+ + 2O2- --> H2 O2 (catalasi: 2H2 O2 --> 2H2 O + O2 ) mieloperossidasi: generazione di HClO da Cl - Funzioni di basofili e eosinofili • Basofili – liberazione di istamina e eparina – su stimolo proveniente da linfociti T e B (via IgE) • Eosinofili – produzione di leucotrieni e PAF (platelet activating f.) • Mastociti – – – – liberazione di istamina, eparina su stimolo proveniente da linfociti T e B (via IgE) liberazione di TNF-alfa liberazione di prostaglandine e leucotrieni linfociti Piastrine • Protagoniste dell’emostasi • Frammenti cellulari di forma discoidale – diametro 2-4 micrometri – permanenza in circolo media 4 giorni – concentrazione 300000/microlitro • Originate dalla frammentazione del megacariocito – regolata da IL-1, IL-3, IL-6, GM-CSF, trombopoietina (TSF) trombopoietina • Prodotta da muscolo, fegato e rene • Attiva sul midollo osseo, stimola la proliferazione e maturazione dei megacariociti • Legata dalle piastrine circolanti con un recettore specifico che ne impedisce l’azione sui megacariociti (regolazione omeostatica) Emostasi: risposta a una discontinuità della parete endoteliale 1. vasocostrizione 2. aggregazione piastrinica (trombo bianco) 3. coagulazione (trombo rosso) Struttura della piastrina: -- anello di microtubuli alla periferia, -- mitocondri->sintesi ATP, -- lisosomi (idrolasi), granuli di glicogeno, granuli densi(ADP, serotonina), granuli alfa (PDGF), -- proteine contrattili (actina e miosina di classe II), -- sulla membrana integrine (recettori per collagene, laminina e fattore di von Willebrand) Adesione, attivazione, aggregazione delle piastrine • Adesione: – le piastrine si fissano sulla lesione della parete vasale – le integrine o altri recettori legano collagene, laminina, fibronectina, fattore di von Willebrand, fibrina • Attivazione – aumento calcio intracellulare, – contrazione (cambiamento di forma), – segnali out-->in e in-->out • Aggregazione – coinvolgimento di altre piastrine fino a formare un aggregato (trombo bianco o tappo piastrinico) Il fattore di von Willebrand si lega al collagene esposto dalla lesione endoteliale alla proteina GpIb delle piastrine e porta alla adesione piastrinica. Le piastrine possono anche aderire alla laminina mediante integrine Il fattore di von Willebrand Circolante nel plasma Prodotto da cellule endoteliali, megacariociti ecc Dotato di siti di legame per Collagene Recettori sulle piastrine Adesione e aggregazione • la adesione è un processo passivo, • la aggregazione è un processo attivo e si accompagna alla attivazione e alla trasformazione morfologica delle piastrine Recettori+trombina Integrine+ligandi (adesione) Recettori + ADP Recettori+PAF Recettori trombossano Recettori+prostaciclina IP3 e RyR CICR Adenilciclasi attivata (rimozione calcio) Aumento calcio intrapiastrinico (attivazione) Attivazione fosfolipasi A2 Trombostenina-actina-miosina Produzione e rilascio di trombossano Rilascio di ADP Rilascio di serotonina / 5HT contrazione: piastrina spinosa e comparsa di recettori per la fibrina (aggregazione) Serotonina (5-HT) e trombossano (TXA2) innescano la contrazione del vaso leso Azione anticoagulante dell’aspirina • Inibizione della cicloossigenasi (COX) • riduzione produzione di trombossano e di prostaciclina • ricomparsa della COX nell’endotelio ma non nelle piastrine • prevalenza della prostaciclina sul trombossano Gli inibitori delle COX sono usati come antiinfiammatori e antidolore (es Brufen, Ipobrufene) COX1 e COX2 • COX1: costitutiva • COX2: inducibile • Nell’endotelio sono presenti entrambe • Nelle piastrine solo COX1 • Il blocco di COX1 ha effetti gastrointestinali (ulcere): PG sono implicate nella gastroprotezione (barriera + inibizione secrezione acida) • Il blocco di COX2 non ha (non avrebbe) gli effetti gastrointestinali, ma potrebbe causare infarto (effetto pro-trombosi) trombocitopenia porpora tromboastenia trombocitosi La malattia di von Willebrand è con l’emofilia la più frequente malattia emorragica Emostasi 1) adesione, attivazione, aggregazione piastrinica (tappo o trombo bianco) 2) vasocostrizione stimolata da riflesso assonico, rilascio piastrinico di trombossano e serotonina, inibita da rilascio endoteliale di prostaciclina…. 3) coagulazione: formazione del coagulo o trombo rosso Il trombo rosso o coagulo è una rete di fibrina che imprigiona le cellule del sangue Tre passi fondamentali della coagulazione: • formazione della tromboplastina o attivatore della protrombina • attivazione della protrombina a trombina • fibrinogeno --> fibrina Proaccellerina V Protrombina II Fibrinogeno I Ca++ Tromboplastina Trombina Fibrina FIBRINOGENO • • • • • Il fibrinogeno è il precursore della fibrina, prodotto dal fegato e presente nel plasma Dimero, dal peso molecolare di circa 340.000. Ogni monomero composta a sua volta da tre catene più semplici di aminoacidi, indicate rispettivamente come A-alfa, B-beta, gamma. Due triplette di catene si uniscono per la regione amino-terminale per formare un’unica molecola di fibrinogeno. La struttura della molecola di fibrinogeno è allungata e presenta tre nodi – uno centrale, detto regione E contiene le estremità amino-terminali delle catene – due laterali, dette D Trombina Plasmina FIBRINOGENO La tromboplastina Sistema intrinseco e sistema estrinseco Superfici elettronegative, fibre collagene Proteine e lipidi tissutali coagulazione Fattore VIII responsabile della emofilia Misura del tempo di emorragia • 1) Preparare il paziente ed eseguire l’incisione rispettando il protocollo operativo ufficiale per l’esecuzione del tempo di emorragia 2) Contemporaneamente far scattare il cronometro 3) Estrarre la carta da filtro del Surgicutt dal sacchetto 4) Toccare delicatamente le gocce di sangue che fuoriescono dalla ferita utilizzando la carta ogni 30 secondi (evitare di toccare direttamente la ferita) 5) Ruotare la carta per utilizzare sempre una zona pulita 6) Utilizzare una zona pulita di carta ogni 30 secondi 7) Continuare ad aspirare il sangue ad intervalli di 30 secondi fino a quando il test non è completato 8) Il cronometro va fermato quando la carta bibula non viene più macchiata dal sangue 9) Registrare il tempo in secondi Valutazioni della coagulazione • tempo di emorragia (puntura) • tempo di coagulazione (provetta) • tempo di protrombina <6 min 6-10 min 12 sec • La rete di fibrina intrappola cellule rosse e bianche formando il coagulo o trombo rosso • la formazione di ulteriori legami covalenti fra molecole di fibrina ad opera del fattore XIII porta alla retrazione del coagulo • l’intervento successivo dei meccanismi fibrinolitici porta alla lisi della fibrina e del coagulo (dopo alcuni giorni) Malattie emorragiche • Mancanza di fattori di coagulazione • La mancanza del fattore VIII è causa della emofilia Meccanismi anticoagulanti e fibrinolitici • Antitrombina III – proteina circolante che inibisce la trombina con l’intervento dell’eparina (polisaccaride) • Trombomodulina – proteina endoteliale che lega la trombina e attiva la proteina C – la proteina C inattiva i fattori V e VIII e gli inibitori della plasmina • Plasminogeno – attivato a plasmina da attivatore tissutale (t-PA), urokinasi (u-PA), streptokinasi – taglia la fibrina • La coagulazione e il mantenimento della fluidita’ del sangue sono il risultato di un equilibrio fra meccanismi di coagulazione e meccanismi anticoagulanti • Anticoagulanti – Composti che rimuovono il calcio (in vitro) citrato, ossalato, EGTA – Eparina (in vitro e in vivo) – (in vivo) derivati della cumarina con azione anti vit K: la vit K e’essenziale per la sintesi epatica di protrombina (II), VII, IX, X • Antiaggreganti piastrinici: – Aspirina – inibitori COX • Fibrinolitici: – streptochinasi – plasminogeno ricombinante