19.11 STRUTTURA E FUNZIONE DELLA RETINA La retina, situata

19.11 STRUTTURA E FUNZIONE DELLA RETINA
La retina, situata nella regione posteriore dell’occhio, presenta due parti derivanti da due distinti strati
del calice ottico embrionale. Quello esterno è l’EPR. Lo strato interno, pluristratificato, la retina
neurale  mostra tre ordini di neuroni modificati (fotocettori, cellule bipolari e cellule gangliari)
collegati in serie da sinapsi. Essi presentano dei legami trasversali che si realizzano tramite neuroni
associativi (cellule amacrine e cellule orizzontali) e sono sostenuti dalle cellule gliali (cellule di
Müller e astrociti). I fotocettori (bastoncelli e coni) sono cellule sensoriali primarie polarizzate. La
parte sensibile allo stimolo luminoso – il segmento esterno – è posto di fronte all’EPR e il segnale
luminoso deve attraversare tutti gli strati della retina prima di raggiungere coni e bastoncelli. Tali
cellule a loro volta sono connesse tramite sinapsi ai neuroni bipolari, i quali a loro volta sono connessi
tramite sinapsi alle cellule gangliari multipolari. Le fibre nervose che da esse si diramano formano il
nervo ottico (II nervo cranico) e fuoriescono dal bulbo oculare. Esse trasmettono impulsi che
stimolano la corteccia visiva (lobo occipitale) del cervello. Dal punto di vista strutturale, bastoncelli
e coni sono simili ‒ entrambi presentano segmenti esterni e interni collegati da un sottile peduncolo
– ma i segmenti esterni differiscono nella forma e nel tipo di pigmento visivo. I segmenti esterni sono
costituiti da dischi membranosi paralleli. I pigmenti visivi sono contenuti nelle membrane dei dischi,
che subiscono un ricambio giornaliero costante, venendo progressivamente spostati verso le estremità
del segmento esterno e quindi fagocitati dalle cellule dell’EPR adiacenti. I bastoncelli sono cellule
cilindriche sottili, atte alla visione crepuscolare, che producono immagini visive in tonalità di grigio.
I coni hanno una dimensione maggiore, ma una lunghezza inferiore, presentano una forma conica e
sono finalizzati alla percezione del colore e ad un’acuità visiva ottimale. Nella retina sono presenti
oltre 12 × 106 fotocettori. I bastoncelli sono più numerosi dei coni in un rapporto di 15 : 1.
ASPETTI CLINICI
Nel distacco di retina, una delle comuni cause di cecità, la retina neurale si stacca dall’EPR. Durante
la fase di sviluppo fetale, lo spazio fra i due strati svanisce man mano che essi vanno sovrapponendosi.
Ciononostante, possono nuovamente separarsi qualora dei fluidi (come ad esempio gel vitreale,
sangue o essudato) si accumulino nello spazio virtuale. I fotocettori e l’EPR solitamente agiscono
come un’unica struttura, ma, in caso di distacco, l’ossigeno e le sostanze nutritive che arrivano alla
retina esterna attraverso la coroide devono percorrere una distanza maggiore. Ciò provoca la
degenerazione dei fotocettori. Il distacco di retina può presentarsi in caso di retinopatia diabetica e
di infezione intraoculare. La terapia laser ha notevolmente migliorato la prognosi di questo tipo di
patologia.
19.12 ISTOLOGIA DELLA RETINA
La retina presenta una superficie esterna prossima alla coroide – la quale è riccamente vascolarizzata
– e una superficie interna a contatto con il corpo vitreo. Si tratta di una struttura ordinata e
pluristratificata, di circa 0,5 mm di spessore. Andando dall’esterno verso l’interno, nelle sezioni
istologiche è possibile apprezzare solitamente 10 distinti strati. 1) L’EPR è costituito da uno strato di
cellule cubiche ricche di melanina. Separate dalla coroide per mezzo delle membrana basale di Bruch,
hanno sede fra la coroide e le estremità esterne dei fotocettori. 2) Lo strato formato da coni e
bastoncelli, disposti parallelamente, è una superficie fibrillare pronunciata che comprende i segmenti
esterni dei fotocettori. 3) La membrana limitante esterna è il confine creato da complessi
giunzionali fra fotocettori e cellule di sostegno (cellule di Müller). 4) Lo strato dei granuli esterno
comprende le parti centrali nucleate di bastoncelli e coni, disposte a palizzata. 5) Lo strato
plessiforme esterno, una zona che presenta una leggera colorazione, è formato dalle giunzioni
sinaptiche fra i fotocettori e i dendriti delle cellule bipolari. 6) Lo strato dei granuli interno contiene
principalmente i corpi cellulari delle cellule bipolari, di altri neuroni associati e i nuclei delle cellule
di Müller. 7) Lo strato plessiforme interno è una regione sinaptica relativamente spessa, compresa
quasi interamente fra le cellule bipolari e le cellule gangliari. Essa àncora anche i processi delle cellule
amacrine, che si estendono lateralmente come neuroni di interconnessione. 8) Lo strato delle cellule
gangliari contiene i corpi cellulari delle cellule gangliari multipolari, i cui dendriti si diramano nello
strato plessiforme interno, mentre gli assoni penetrano nello strato successivo. 9) Lo strato delle
fibre nervose contiene gli assoni delle cellule gangliari, in numero di circa un milione per retina, che
decorrono in senso radiale in direzione del nervo ottico. 10) La membrana limitante interna, una
sottile lamina basale di cellule di Müller, delimita il confine fra la retina neurale e il corpo vitreo.
Immagini al microscopio ottico (MO) degli strati retinici dell’occhio umano (In alto, a destra),
e dell’occhio di scimmia (In basso, a destra). A prescindere dalla specie, le retine appaiono
significativamente uniformi e simili. La retina ha sede fra la coroide vascolarizzata (Co) e il corpo
vitreo (Vi). I vari strati sono facilmente distinguibili: 1) EPR; 2) bastoncelli e coni; 3) membrana
limitante esterna; 4) strato dei granuli esterno; 5) strato plessiforme esterno; 6) strato dei granuli
interno; 7) strato plessiforme interno; 8) cellule gangliari; 9) fibre nervose; 10) membrana limitante
interna. In alto: 250×. In basso: 300×. EE.
Immagine al microscopio ottico (MO) di una retina di scimmia. Bastoncelli e coni sono
visualizzati con un ingrandimento maggiore. Viene indicato l’epitelio pigmentato retinico (EPR).
560×. EE.