PARADOSSO DI MULLER – LYER differenza fra lunghezza reale e apparente a) Differenza fra lunghezza reale e apparente b) Illusione del binario ILLUSIONI IN AMBIENTE TRIDIMENSIONALE a) b) a IMMAGINE A DUE VIE: L’ANATRACONIGLIO IMMAGINE A DUE VIE: L’ANATRACONIGLIO IMMAGINI A DUE VIE a RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE SPETTRO DI LUNGHEZZE D’ONDA Aumento dell’energia Aumento della lunghezza d’onda raggi X UV IR microonde onde radio rosso violetto Luce visibile LA RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA ν = c/λ λ E = h·ν ν 1 Å = 10-8 cm = 10-10 m c (nel vuoto) = 299.792.458 m·s-1 E: energia della radiazione elettromagnetica h (costante di Planck) = 6,626·10-34 J·s Occhio umano: è stimolato da radiazioni con 4000 ≤ λ ≤ 7000 Å RIFLESSIONE E RIFRAZIONE RIFRAZIONE DEI RAGGI LUMINOSI (legge di Snell) n: indice di rifrazione raggio incidente sen α n= sen β α aria aria acqua mezzo di raggio rifratto β aria rifrazione FORMAZIONE DELL’IMMAGINE IN UN SISTEMA OTTICO SEMPLICE punto focale anteriore punto focale posteriore FS: distanza focale F’S: distanza focale LENTI convergente divergente (fuoco principale virtuale) DISPERSIONE DELLA LUCE BIANCA prisma L’ALBERO DEI COLORI DI MUNSELL giallo bianco giallo-arancio verde-giallo verde arancio blu-verde rosso-arancio blu rosso porpora-blu porpora porpora-rosso nero STRUTTURE DELL’OCCHIO UMANO 1 protettive 2 sclerotica, congiuntiva, palpebre, ghiandole lacrimali in rapporto a circolazione e produzione corioidei, corpo ciliare di umore acqueo 3 mezzi diottrici (strati trasparenti) cornea, umore acqueo, cristallino, corpo vitreo 4 sensibili retina 5 muscoli estrinseci SEZIONE ORIZZONTALE DELL’OCCHIO UMANO SISTEMA OTTICO formazione immagini reali sulla retina (3 diottri) 1 cornea e umore acqueo 2 cristallino 3 umore vitreo INDICI DI RIFRAZIONE DELLE VARIE STRUTTURE DELL’OCCHIO RIFLESSO PUPILLARE DIRETTO RIFLESSO PUPILLARE CONSENSUALE ACCOMODAZIONE – VARIAZIONI DELLA FORMA DEL CRISTALLINO Accomodazione: processo attivo; consente la visione a diverse distanze. per d > 6 m, raggi paralleli → → a fuoco sulla retina; per d < 6 m, raggi non paralleli → → fuoco coniugato dietro la retina → → immagine non nitida Accomodamento (cambio forma del cristallino) → potere di rifrazione ↑ → → F coincide con la retina. RIFRAZIONE DINAMICA: EFFETTO DELL’ETÀ VIZI DI RIFRAZIONE STATICA E LORO CORREZIONE LA RETINA apparato nervoso dell’occhio; 10 strati Tipi di cellule fotorecettori fotorecettori cellule bipolari cellule gangliari + neuroni intraretinici cellule orizzontali amacrine cellule bipolari centrifughe STRUTTURA DELLA RETINA CONVERGENZA E DIVERGENZA DELLE INFORMAZIONI informazione visiva coni, 5-6·106 fotorecettori bastoncelli, 120 ·106 (sensibili a intensità luminose <) 106 cellule gangliari 500·106 cellule della corteccia visiva ⇒ a livello retinico: convergenza delle informazioni a livello centrale: divergenza delle informazioni DISTRIBUZIONE DEI RECETTORI NELLA RETINA bastoncelli coni [migliaia⋅mm-2] zona di emergenza del nervo ottico distanza dalla fovea [gradi] IL CICLO DELLA RODOPSINA POTENZIALE DI RECETTORE IN UN BASTONCELLO MECCANISMI IONICI aperto chiuso FOTOTRASDUZIONE INTERAZIONE FUNZIONALE TRA RECETTORI RETINICI E CELLULE GANGLIARI RISPOSTA DI UNA CELLULA GANGLIARE CENTRO-OFF durata dello stimolo RELAZIONE FIGURA-SFONDO NELLA PERCEZIONE DELLA LUMINOSITÀ fenomeno del contrasto simultaneo Luce gialla a b Luce blu c Durata dello stimolo VIE OTTICHE VISTE DALLA BASE DELL’ENCEFALO VIE PARALLELE DALLA RETINA ALLA CORTECCIA STRIATA Blobs Interblob I Corteccia striata II e III IV A IV B α IV C β LGN Gangliari M via magnocellulare M P via parvocellulare P-blob e interblob non M non P via choniocellulare (cellule non M e non P) CORTECCIA STRIATA - CAMPO RECETTIVO DELLE CELLULE SEMPLICI ADATTAMENTO AL BUIO NELL’UOMO soglia luminosa [pL] 7 Coni 6 5 4 Bastoncelli 3 0 5 10 15 20 tempo [min] (trascorso al buio) 25 30 CAMPO VISIVO NELL’UOMO parti fuori dal campo visivo visione monoculare visione binoculare CAMPO VISIVO NELL’UOMO Limite della visione occhio sinistro Limite destro visione binoculare 94° 62° 30° Limite di riconoscimento dei colori 15° Limite di riconoscimento dei simboli 5° 5° 15° 62° 94° 30° Limite sinistro visione binoculare Limite della visione occhio destro 1° 1° Visione accurata Limite di riconoscimento testi Angolo di vista normale VISIBILITÀ FOTOPICA E SCOTOPICA Sensibilità dell’occhio variabile con λluce exp. con λluce variabile ↓ determinazione energia relativa necessaria a produrre la sensazione visiva ↓ costruzione di due curve Curva Visione Massimo a fotopica (eccitamento dei coni) del colore, diurna 562 nm scotopica (eccitamento dei bastoncelli) crepuscolare 522 nm (rodopsina umana) VISIBILITÀ FOTOPICA E SCOTOPICA Coni e bastoncelli hanno caratteristiche funzionali diverse. I coni consentono la visione diurna (o fotopica); colori e dettagli delle immagini. I bastoncelli sono responsabili della visione notturna (o scotopica) ovvero con deboli intensità di luce. In certe condizioni di luce (es. al crepuscolo) entrambi i tipi di recettori concorrono alla visione (mesopica). Le curve riportano la sensibilità dell'occhio in funzione della lunghezza d'onda (λ) della radiazione. La curva della visione fotopica è la risultante di tre distinte curve relative ai tre tipi di coni presenti nella retina. SENSIBILITÀ SPETTRALE DEI TRE TIPI DI FOTOPIGMENTO DEI CONI Assorbanza relativa [%] Pigmento rosso, Ser180 Pigmento rosso, Ala180 Pigmento verde Pigmento blu Lunghezza d’onda [nm] VISIONE DEI COLORI teoria tricromatrica di Young ed Helmoltz + + + + 15 29 PERCEZIONE DEL COLORE E DEL MOVIMENTO immagine colorata A A’ immagine in movimento C C’ immagini PET di sezioni di corteccia extrastriata B B’ ATTENUAZIONE DELLA LUCE IN ACQUA coefficiente di attenuazione in acqua di mare coefficiente di assorbimento in acqua dolce USO DELLA MASCHERA SUBACQUEA gli oggetti appaiono più vicini → dimensione sovrastimata ANOMALIA TRICROMATICA – SPETTRI DI ASSORBIMENTO SUPPORTI PER DISABILI VISIVI Guide es. muro continuo di un edificio • indizio acustico dal traffico parallelo, • riflessione dei suoni operata dal muro; bastone bianco in moto pendolare • per sondare la presenza di ostacoli; naturali artificiali pavimentazioni differenziate • senso tattile plantare (cinestetico), • senso tattile (dal bastone bianco alle mani), • udito (dal bastone e dalla suola delle scarpe), • percezione visiva del contrasto cromatico (solo ipovedenti).