Reti satellitari geostazionarie Integrazione rete wired con link satellitare mobile Il satellite inoltra i dati sul down-link verso il receiver mobile... …i dati arrivano alla stazione di up-link, che li trasmette al satellite. Internet …che Un server (web, ftp...) invia dati ad un client... riceve quello che aveva precedentemente richiesto. • • • • • Quattro differenti tipi di orbite satellitari possono essere identificate in funzione della forma e del diametro dell’orbita: GEO: orbita geostazionaria, a circa 36000 km sulla superficie terrestre LEO (Low Earth Orbit): a circa 500 - 1500 km MEO (Medium Earth Orbit) o ICO (Intermediate Circular Orbit): a circa 6000 - 20000 km HEO (Highly Elliptical Orbit) orbite ellittiche GEO MEO HEO LEO terra 1000 10000 35786 km piano dell'orbita satellitare orbita satellitare δ inclinazione δ piano equatoriale Inclinazione: angolo tra piano dell’orbita e piano equatoriale Elevazione: angolo tra il centro del beam del satellite e la superficie terrestre elevazione minima: elevazione necessaria al minimo per comunicare con il satellite ε int r p t foo LOS (Line of Sight) linea di vista al satellite necessaria per la connessione se l'elevazione è alta, minore è l'assorbimento dovuto per es. agli edifici Satelliti in orbite circolari Orbita stabile forza di attrazione Fg = m g (R/r)² forza centrifuga Fc = m r ω² Fg = Fc m g (R/r)2 = 4 m r (π f)2 m: massa del satellite R: raggio della terra (R = 6370 km) r: distanza dal centro della terra g: accelerazione di gravità (g = 9.81 m/s²) ω: velocità angolare (ω = 2 π f; f : frequenza di rotazione) t r=3 gR 2 (2π f ) 2 periodo [h] T = 1/f 24 h Satelliti geostazionari: 20 16 12 8 4 distanza sincrona rs – R = 35786 km 10 20 30 Orbita distante 35786 km dalla superficie della terra, nel piano equatoriale (inclinazione 0°) • rotazione completa in un giorno esatto, il satellite è sincrono con la rotazione della terra intorno al proprio asse • posizioni di antenna fisse, non è necessario nessun aggiustamento r 40 x106 m Fu lo scrittore di fantascienza Arthur C. Clarke che concepì la possibilità dei satelliti di comunicazione artificiali nel 1945. Clarke esaminò la logistica del lancio di un satellite, possibili orbite ed altri aspetti della creazione di una rete di satelliti circolanti intorno al mondo, puntando ai benefici della comunicazione globale ad alta velocità. Suggerì anche che tre 1945: Arthur C. Clarke pubblicò un saggio su satelliti geostazionari avrebbero fornito una „ExtraTerrestrial Relays“ copertura sull’intero pianeta. Sputnik 1 fu lanciato dall’Unione Sovietica il 4 ottobre 1957. Aveva a bordo due trasmettitori radio (20 e 40 MHz) che emettevano un ‘beep’ periodico. Era una sfera di 58 cm di diametro, del peso di 83 kg che orbitava ad un’altezza sulla terra di circa 250 km. Effettuò le prime misure di densità di elettroni della ionosfera e le prime investigazioni sulla trasmissione delle onde elettromagnetiche attraverso la ionosfera. Rimase funzionante per tre settimane ma restò in orbita per 92 giorni. La parola Russa "Sputnik" significa “compagno di viaggio" ("satellite" nel senso astronomico). Sputnik 2 fu la seconda nave spaziale lanciata 1957: Il primo satellite artificiale, lo Sputnik in orbita terrestre il 3 novembre 1957, e la prima a portare a bordo un animale, la cagnetta Laika. Il primo satellite di comunicazione fu… la luna. Nel 1954 J. H. Trexler riuscì a ricevere la sua voce riflessa dalla luna. Appunti di J. H. Trexler, datati 28 gennaio 1945, su calcoli per un collegamento a lunga distanza tra Los Angeles e Washington attraverso la luna. Migliorando l’idea di inviare e ricevere segnali dalla luna, nel 1960 la NASA lanciò un satellite con il compito di riflettere segnali di comunicazione. Echo I era un pallone fatto di Mylar ricoperto di alluminio che fu lanciato mediante un razzo nello spazio. Quando raggiunse l’orbita di 1.609 km sopra la terra, gonfiò dall’interno una sfera di magnesio di 67 centimetri di diametro sino a raggiungere 30 metri di diametro.Girando intorno al globo ogni due ore, splendeva più della stella polare di sera. Echo I rifletteva segnali di voce, musica, giornali, e teletype inviati da stazioni di terra negli Stati Uniti a stazioni riceventi in Europa. I satelliti di comunicazione di oggi sono transceivers attivi che ricevono un segnale, lo elaborano, e lo trasmettono indietro sulla Terra. Echo I era chiamato un satellite passivo poichè 1960: Il primo satellite di comunicazione rifletteva semplicemente i segnali. a riflessione, Echo 1960: Il primo satellite di comunicazione a ritrasmettere messaggi elettronicamente, Courier 1B 1963: Il primo satellite geostazionario, SYNCOM 1962: La prima trasmissione di immagini televisive via satellite, Telstar 1965: Il primo satellite geostazionario commerciale, Early Bird (INTELSAT I) 1969: L’uomo sbarca sulla luna, Missione Apollo. Una ripresa televisiva dal vivo permise di seguire da Terra le attività degli astronauti sul suolo lunare per le due ore e mezza previste dal programma della missione 1977 OTS, il primo satellite per telecomunicazioni dell'ESA 1977: Il primo uso delle frequenze SHF (12-18 GHz), satellite italiano SIRIO 1989: Il primo satellite in banda Ka (18-31 GHz), Olympus Reti satellitari • Una rete satellitare consiste in – una rete di stazioni terrestri: Terminali fissi o mobili, Gateway satellitare, Network Control Station e Satellite Operation Centre – uno o più transponder satellitari a molti canali • Un transponder riceve segnali su una frequenza di uplink (per es. 6 GHz ), li rigenera e li ritrasmette su una frequenza di downlink inferiore (per es. 4 GHz) • • Alcuni sistemi satellitari moderni hanno localizzato nei satelliti funzioni di routing e di gestione delle richieste di banda Reti basate su satelliti geostazionari: – i satelliti geostazionari hanno tipicamente una grande footprint (sino a 34% della superficie terrestre!), perciò è difficile un riuso delle frequenze – hanno cattive elevazioni in aree con latitudine sopra i 60° a causa della posizione fissata sull’equatore – è necessaria un’alta potenza di trasmissione – hanno alta latenza a causa della lunga distanza (ca. 275 ms) Sistemi multi-point to multi-point • • Molti sistemi di comunicazione satellitari sono point to point, o point to multipoint – per questi tipi di sistemi, lo spettro di frequenza usato da ogni stazione terrestre è tipicamente fissato o preassegnato Sistemi multi-point to point o multi-point to multi-point stanno diventando sempre più importanti – in tali sistemi, tutte le stazioni trasmittenti debbono competere per accedere al mezzo di trasmissione condiviso – protocolli di controllo di accesso al mezzo di tipo carrier sense sono molto inefficienti per reti satellitari a causa del lungo ritardo di propagazione – sistemi più moderni usano canali di comunicazione “demand assigned” (per la durata di una connessione) dopo uno scambio di segnalazione con una Network Control Station a terra o con un Traffic Resource Manager (TRM) posto sul satellite – l’accesso al canale di segnalazione condiviso è basato su una qualche forma di protocolli di accesso “competitivo” La rete EuroSkyWay • • La rete EuroSkyWay è stata realizzata da Alenia Spazio per conto di ESA. Come la maggior parte delle reti multimediali via satellite, EuroSkyWay opera in banda Ka, vale a dire utilizza frequenze di 20/30 GHz, ed è stata pensata, sin dall’inizio, per soddisfare diverse tipologie di utenti – l’home-user, le grandi LAN aziendali, gli Internet Service Provider – oltre che per supportare efficientemente diversi tipi di reti preesistenti fra cui, ovviamente, Internet La rete EuroSkyWay è un sistema di telecomunicazione globale basato su una costellazione di cinque satelliti geostazionari, in banda Ka e dotati di On-Board processing, raggruppati in cluster di 1 o 2 satelliti – la totalità dell’insieme di cluster è denominata EuroSkyWay World-Wide System (ESW-WS) – ciascun cluster è denominato ESW Regional System (ESW-RS), o più semplicemente ESW region • Per garantire le comunicazioni globali, ESW-WS realizza due tipi di comunicazione: – Intra-regional communications, cioè tra satelliti appartenenti allo stesso cluster – Inter-regional communications, cioè sia tra satelliti ESW appartenenti a differenti cluster, che tra satelliti ESW e reti esterne ESW World-wideSystem ( ESW-WS) Cluster A ESW Region Cluster B Cluster C Demand Assignment • Demand assignment si ha quando il sistema satellitare ha un certo numero di canali satellitari che sono allocati alle stazioni a terra su richiesta (per la durata di una connessione) – Management della allocazione dei satellite channel (SC) è responsabilità o delle stazioni terrestri o di una network control station o di un TRM sul satellite – La stazione terrestre deve richiedere, e ad essa viene allocato, un canale satellitare per mezzo di una interazione di segnalazione con una network control station o l’altra stazione terrestre nel link o il TRM sul satellite – Il link di comunicazione alla network control station può essere un canale “dedicato” o un canale condiviso – I link dedicati alla network control station possono essere su link non satellitari, ma più comunemente su specifici canali satellitari di segnalazione TDM preassegnati ESW Regional System • • • Transponder satellitare a molti canali Provider Terminal (PrT) Satellite Terminal (SaT) • • • • Gateway (GTW) Inter-system (InSS) Network Operation Centre (NOC) Satellite Operation Centre (SOC) Network Operation Centre (NOC) E’ responsabile nel fornire e garantire l’insieme di funzioni per il management dell’intera ESW region. Esso è costituito da: – Network Control Centre (NCC): responsabile del call/connection control – Network Management Centre (NMC): responsabile del network management – Customer Care Centre (CCC): responsabile del service management. Satellite Operation Centre (SOC ) E’ responsabile del monitoraggio e del controllo dell’intero satellite, incluso il payload. Esso è costituito da: – Satellite Control Centre (SCC): responsabile del monitoraggio e del controllo del satellite; – Payload Operation System (POS): responsabile del monitoraggio e del controllo del payload; – CSM e IOT Manager: responsabili del testing dei transponders a bordo. Satellite E’ responsabile sia del management dinamico in frequenza delle risorse di traffico, che della funzionalità di switching dei circuiti virtuali ESW. Esso è costituito da: – Traffic Resource Manager (TRM): responsabile della gestione delle richieste di banda per connessioni ESW già esistenti; – ESW Switching Fabric: responsabile dell’attività di routing delle connessioni ESW; Stazioni ESW Sono responsabili dell’integrazione della rete ESW con un insieme di reti terrestri. I tipi di ESW Stations previsti per ESW sono: • Gateway (GTW) per link intra-regionali e • Inter-system (InSS) per link inter-regionali Terminali ESW Sono responsabili di fornire l’accesso alla rete agli utenti ESW. I tipi di terminali previsti per ESW sono: • Provider Terminal (PrT) e • Satellite Terminal (SaT) ESW Region Satelliti Sono responsabili sia della gestione dinamica delle frequenze che dello switching dei circuiti virtuali ESW. Sono costituiti da: Traffic Resource Manager (TRM), responsabile della gestione delle richieste di banda per connessioni ESW; ESW Switching Fabric, responsabile dell’attività di routing delle connessioni ESW Stazioni ESW Sono responsabili dell’integrazione della rete ESW con un insieme di reti terrestri. I tipi di ESW Station previste per ESW sono: Gateway (GTW) per link intra-regionali e Inter-system (InSS) per link inter-regionali Terminali ESW Sono responsabili di fornire l’accesso alla rete agli utenti ESW. I tipi di terminali previsti per ESW sono: Provider Terminal (PrT) e Satellite Terminal (SaT) Network Operation Centre (NOC) E’ responsabile nel fornire e garantire l’insieme di funzioni per il management dell’intera ESW region. Esso è costituito da: Network Control Centre (NCC), responsabile del controllo call/connection Network Management Centre (NMC), responsabile del network management Customer Care Centre (CCC), responsabile del service management Satellite Operation Centre (SOC) E’ responsabile del monitoraggio e del controllo dell’intero satellite. Esso è costituito da: Satellite Control Centre (SCC), responsabile del monitoraggio e del controllo del satellite; Payload Operation System (POS), responsabile del monitoraggio e del controllo del payload; CSM e IOT Manager, responsabili del testing dei transponders a bordo. Parametri di QoS: • • • Densità di probabilità Parametri di QoS e di Traffico Maximum Cell Transfer Delay (max CTD): definito come il massimo delay per la consegna di Maximum cell transfer una cella, misurato tra le UNI delay (max CTD) (User Network Interface) della sorgente e della destinazione, che Fixed Peak-to-peak cell Cells lost or può essere accettato durante delay delay variation delivered too (CDV) late l’esistenza di una connessione Peak-to-peak Cell Delay Variation (peak-to-peak CDV): rappresenta l’intervallo di variazione del delay consentito alle celle durante il trasferimento attraverso la rete Cell Loss Ratio (CLR): è definito come il rapporto tra il numero di celle perse ed il numero totale di celle trasmesse per una connessione Parametri di traffico: • • • Peak Data Rate (PDR): è definito come il massimo rate con cui il traffico è generato; Mean Data Rate (MDR): è definito come il rate medio con cui il traffico è generato. Nel caso di applicazioni a data rate costante abbiamo che MDR=PDR; Utilisation Factor (UF): è definito come il rapporto tra MDR e PDR. Rappresenta una misura della burstiness della sorgente. Cell transfer delay Classi di servizio ESW • • A ciascuna connessione ESW è associata una classe di servizio che identifica il tipo di traffico che la connessione sarà in grado di garantire. La rete ESW supporta quattro classi di servizio: A, B, C e D. Ciascuna classe è caratterizzata da particolari valori dei descrittori di Traffico e dei parametri di QoS Classe Data Rate UF Max CTD A = CBR PDR, MDR >0.9 ≤ 350 ms B = rt VBR PDR, MDR ≤0.9 ≤1s C = nrt VBR PDR, MDR ≤0.9 PDR Non spec. D = best effort • • • P-t-P CDV CLR ≤ 100 ms ≤10-3 >100 e ≤ 400 ms ≤10-3 Non Sens. Non Sens. ≤10-6 Non Sens. Non Sens. Non Sens. La rete ESW sarà in grado di accettare o rifiutare una nuova richiesta di connessione sulla base di questi parametri di contratto (procedura di Connection Admission Control). In una connessione bidirezionale è possibile contrattare differenti valori dei parametri di QoS e di Traffico per ciascuna direzione della connessione. Alla classe di servizio A appartengono le applicazioni real time con Bit Rate costante (CBR), alla classe B le applicazioni real time VBR, alla classe C le applicazioni non real time caratterizzate da burstiness e per finire alla classe D le applicazioni che richiedono un trattamento best effort. Classificazione A = CBR Relazione temporale tra Sorg. e Dest. Bit Rate Connection Mode B = rt VBR C = nrt VBR Richiesta Costante D = best effort Non richiesta Variabile Connection Oriented Connection Less Struttura a Frame • • L’utilizzo delle risorse di banda è discretizzato nel tempo attraverso una particolare struttura a Frame. La gerarchia temporale comprende quattro livelli: – Frame Unit (FU) consiste di 686 bits (per SaT-A, -B, -C) o di 684 bits (per PrT -A, -B e GTW). La durata di una FU dipende dal tipo di portante, e quindi dal tipo di terminale; – Frame rappresenta l’unità elementare; esso è costituito da un insieme di n FU, dove n dipende dal tipo di portante, e quindi dal tipo di terminale. Il Frame Terminale F.U. / Frame ha una durata temporale costante pari SaT-A 10 a 26.5 ms, indipendentemente dal tipo SaT-B 32 di portante; SaT-C 128 – MultiFrame (MF) è costituito da un PrT-A 384 insieme di 10 Frame consecutivi e ha una PrT-B 2048 durata di 265 ms; GTW 2048 – SuperFrame (SF) è costituito da 4 MF InSS 2048 consecutivi; la sua durata è di 1060 ms. MAC ESW Il livello MAC presente sui terminali Upper Layer terrestri ESW fornisce i seguenti servizi: – accesso ai canali satellitari di uplink; ESW Layer 3 – dispatching dai canali di downlink ESW Layer 2-I ESW Layer 2-S verso il relativo ESW Layer 2; ESW MAC – gestione dei processi di sincronizzazione; ESW Layer 1 – gestione delle risorse di traffico. La cella ESW è caratterizzata da una lunghezza costante pari a 60 byte. La cella è divisa in due parti: – la sezione Payload, lunga 53 byte (52 byte +1 byte utilizzato per indicare il numero di byte dummy contenuti nella cella); – la sezione Header (o di Controllo), lunga 7 byte ed aggiunta in testa al Payload. Header Byte 1 – ESW Virtual Connection Identifier EVCI Byte 2 (E-VCI): identifica univocamente Byte 3 una connessione ESW; la sua IBCR Byte 4 lunghezza è pari a 24 bit; Type Flag Entity-Id Byte 5 – In Band Capacity Request (IBCR): SN Byte 6 rappresenta la capacità di banda E Byte 7 richiesta da una connessione attiva; la sua lunghezza è pari a 8 bit; – Type: identifica il tipo di messaggio (dati o controllo); la sua lunghezza è pari a 2 bit; – Flag (F): indica se la corrente cella rappresenta la parte iniziale (BOM), intermedia (COM) o finale (EOM) di un messaggio o se si tratta di un messaggio a singola cella (SCM). Inoltre, nel caso di EOM o SCM indica la presenza di byte dummy; la sua lunghezza è pari a 3 bit; – Entity-Id: identifica l’entità del livello superiore (es. IP); la sua lunghezza è di 3 bit; – Sequence Number (SN): identifica univocamente una cella in una sequenza; la sua lunghezza è pari a 15 bit; – Error (E): è un bit utilizzato dal processo di decodifica per indicare se la cella è caratterizzata da un tipo di errore non decodificabile. Schemi di accesso al canale • • Gli schemi di accesso al canale condiviso dipendono dal tipo di terminale considerato e dal fatto che si consideri l’uplink o il downlink. Gli schemi di accesso supportati dalla rete ESW sono: – Multi-Frequency Time Division Multiple Access (MF-TDMA) per i terminali SaT-A, SaT-B e SaT-C sull’uplink; – Time Division Multiple Access (TDMA) per i terminali PrT-A, PrTB e GTW sull’uplink; – Time Division Multiplex (TDM) per tutti i terminali (SaT, PrT e GTW) sul downlink. Connessioni ad assegnamento garantito: • • La rete EuroSkyWay implementa due diverse tipologie di connessione, che il MAC deve trattare nel modo opportuno per quanto concerne la gestione delle risorse di traffico: – connessioni ad assegnamento garantito; – connessioni ad assegnamento dinamico. Una connessione è detta ad assegnamento garantito se le risorse che richiede sono assegnate alle parti coinvolte nel processo di comunicazione per l’intera durata della connessione. Connessioni ad assegnamento dinamico: • • Una connessione è detta, invece, ad assegnamento dinamico se le risorse, richieste dalla stessa, non vengono dedicate per l’intera durata della chiamata In un determinato processo di comunicazione, il componente di rete che origina il traffico può richiedere di prolungare il tempo di trasmissione accordatogli. – Se la parte trasmittente è ancora abilitata a inviare dati, questa procede formattando una cosiddetta IBCR (In Band Capacity Request); – Qualora, invece, il tempo di utilizzo delle risorse a disposizione dell’unità trasmittente sia scaduto, quest’ultima procede formattando una OBCR (Out of Band Capacity Request). ESW Layer 2 (LLC) • Il link layer control di EuroSkyWay Upper Layer fornisce le seguenti funzionalità: ESW Layer 3 – segmentazione e riassemblaggio dei dati; ESW Layer 2-I ESW Layer 2-S – flow control ed error recovery. ESW MAC • È possibile identificare tre distinti sottolivelli LLC ESW Layer 1 nell’architettura ESW: – ESW Layer 2-I: consente lo scambio di dati tra una qualsiasi coppia di terminali satellitari (SaT, PrT, GTW, InSS); – ESW Layer 2-S: consente lo scambio di informazioni di controllo tra il Network Operation Centre (NOC) e i terminali satellitari; – ESW Layer 2-T (non rappresentato in figura): consente lo scambio di informazioni di controllo tra il NOC e il TRM sul satellite. • Il sottolivello ESW Layer 2-I fornisce due forme di servizio per il trasferimento dei dati: – Acknowledged procedures. Il servizio con riscontro è tipico delle applicazioni delay-tolerant (ad esempio, Ftp, Web, E-mail) che hanno come requisito fondamentale l’integrità dei dati trasmessi. Il servizio con riscontro, infatti, prevede le procedure di Flow Control ed Error Recovery. – Unacknowledged procedures. Il servizio senza riscontro, invece, è tipico delle applicazioni real-time. • I sottolivelli ESW Layer 2-S e ESW Layer 2-T implementano soltanto la segnalazione (ovvero, lo scambio di messaggi di controllo) senza riscontro.