L`analisi volumi – costi – risultati - "PARTHENOPE"

L'analisi volumi – costi – risultati
Lucidi a cura di Alessandro Zattoni
Università Parthenope
L'analisi volumi - costi - risultati
L'analisi costi - volumi - risultati
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Uno dei principali modelli per l’analisi di problemi di natura operativa
è quello dell’analisi volumi-costi-risultati (VCR) o Break-Even
Analysis (BEP) che consente di rispondere alle seguenti domande:
– Qual è il volume di vendita o di fatturato necessario per ottenere un
risultato della gestione caratteristica positivo?
– Come varia la redditività della gestione caratteristica al variare dei
volumi di produzione e vendita?
– Quali effetti produce sulla redditività della gestione caratteristica la
decisione di internalizzare o esternalizzare determinate attività?
Il modello VCR illustra e misura la relazione esistente tra il volume di
produzione e vendita e il livello dei costi e dei ricavi dell’azienda.
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L'analisi volumi - costi - risultati
L'analisi costi - volumi - risultati
Ricavi
Ricavi
Costi
Costi totali
Area di utile
Costi variabili
Area di
perdita
Costi fissi
Punto di pareggio
Volume di
vendita
Il punto di pareggio (break even point) è il volume di vendita per il quale i
ricavi coprono esattamente tutti i costi della gestione caratteristica.
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Il punto di pareggio
La formula per il calcolo del punto di pareggio può essere ottenuta partendo
dall’uguaglianza ricercata tra ricavi e costi totali della gestione caratteristica.
1) Ricavi = Costi Totali
2) Ricavi = Costi Fissi + Costi Variabili
3) Prezzo unitario x Q.tà = Costi Fissi + (costo variabile unitario x Q.tà)
4) Q.tà x (prezzo unitario – costo variabile unitario) = Costi Fissi
5) Q.tà di pareggio = Costi Fissi / (prezzo – costo variabile unitario)
Dove:
(prezzo – costo variabile unitario) = margine di contribuzione unitario
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Il fatturato di pareggio
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La quantità di pareggio non ha significato per le aziende multiprodotto
per cui non è possibile individuare un prodotto medio rappresentativo.
Il punto di pareggio viene dunque calcolato in valore, cioè come
fatturato necessario per raggiungere il pareggio dato un certo mix di
vendita.
1) Q x p = [Costi Fissi / (p – cvu)] x p
2) Fatturato di pareggio = [CF / (p – cvu) / p]
Dove:
(p – cvu) / p = mdc % (margine di contribuzione percentuale)
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Il rischio operativo

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Il rischio operativo di un’impresa è espresso dalla volatilità dei
risultati reddituali in relazione al variare dei volumi di produzione e
vendita.
Il rischio operativo di un’impresa dipende da:
– il livello del punto di pareggio;
– il grado di elasticità operativa (grado di flessibilità o rigidità
della struttura di costo).
Il rischio operativo è legato al livello dei costi fissi e al margine di
contribuzione unitario.
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L'analisi volumi - costi - risultati
Il rischio operativo

Il rischio operativo di un’impresa può essere misurato da:
– il margine di sicurezza: esprime la riduzione di fatturato che l’impresa
è in grado di sopportare prima di registrare delle perdite nella gestione
caratteristica;
– il grado di leva operativa: misura la variazione % del reddito operativo
a fronte di una determinata variazione % del fatturato.
1) Margine di sicurezza = Fatturato – Fatturato di pareggio
2) Margine di sicurezza % = (Fatturato – Fatturato di pareggio) / Fatturato
3) Grado di leva operativa = Margine di contribuzione/Reddito operativo
L'analisi volumi - costi - risultati
Il grado di leva operativa: un esempio
azienda A
Grado di leva
operativa
azienda B
azienda C
1
2
3
% Fatturato (1)
2%
2%
2%
%
2%
4%
6%
% Fatturato (2)
3%
3%
3%
%
3%
6%
9%
% Fatturato (3)
10%
10%
10%
%
10%
20%
30%
Reddito
operativo (1)
Reddito
operativo (2)
Reddito
operativo (3)
La leva operativa è al contempo espressione della vulnerabilità
economica e della potenzialità economica dell’azienda.
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L'analisi volumi - costi - risultati
Il grado di leva operativa
E’ preferibile un grado di leva operativa alto o basso?
… DIPENDE …
tira
OK
MERCATO
OK
non tira
alta
GRADO DI LEVA OPERATIVA
bassa
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L'analisi per ASA

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Per le imprese che operano in più Aree Strategiche d’Affari (ASA)
l’analisi economico-finanziaria deve essere condotta oltre che a livello
complessivo aziendale a livello di singola ASA.
In altre parole, oltre a cercare di capire qual è il contributo delle diverse
gestioni alla formazione del reddito netto (“spaccatura verticale” del
Conto Economico) è utile analizzare il contributo delle diverse ASA alla
formazione del reddito operativo della gestione caratteristica
(“spaccatura orizzontale” del Conto Economico).
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L'analisi volumi - costi - risultati
L'analisi per ASA
TOT.
ASA A ASA B
1) RICAVI
100
60
40
2) COSTI VARIABILI
60
35
25
3) MARGINE DI CONTRIBUZIONE DI I LIVELLO (1-2)
40
25
15
4) COSTI FISSI SPECIFICI
15
10
5
15
10
5) MARGINE DI CONTRIBUZIONE DI II LIVELLO (3-4)
25
6) COSTI FISSI COMUNI
15
7) REDDITO OPERATIVO GESTIONE CARATT. (5-6)
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- Costi fissi specifici: sono costi legati specificatamente all’insieme di
combinazioni prodotto/mercato/tecnologia che fanno parte di una stessa ASA
(es. magazzino dedicato, linea di produzione dedicata, responsabile
commerciale dedicato, etc.).
- Costi fissi comuni: sono costi non scindibili per ASA (es. personale
amministrativo, pubblicità istituzionale, etc.).
L'analisi volumi - costi - risultati
L'analisi di sensitività


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Lo scopo generale dell'analisi di sensitività (what if) è quello di misurare
le variazioni dei risultati economici al modificarsi di una o più variabili,
ferme restando tutte le altre.
L'analisi di sensitività del reddito operativo può limitarsi a considerare
solo le variazioni delle classi di valori accolte nel bilancio.
In particolare, è possibile identificare alcuni coefficienti di sensibilità
che indicano la variazione percentuale subita dal reddito operativo a
seguito del mutamento di una o più voci del conto economico:
coefficiente di sensibilità = % variazione reddito operativo
% variazione fattore rilevante
il coefficiente è uguale a = componente del reddito operativo
reddito operativo
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L'analisi di sensitività: un esempio
Conto economico
Ricavi
Consumi
Costi accessori di acquisto
Provvigioni
Trasporti di vendita
Spese generali
Stipendi e oneri
Manutenzione ordinaria
Pubblicità e promozione
Reddito Op. Gest. Caratt.
22.807
13.593
1.309
1.241
780
920
1.260
103
953
2.174
Coeff.
10,49
6,25
0,6
0,57
0,36
0,42
0,58
0,05
0,44
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Le determinanti del ROGC
La metodologia di costruzione di uno schema ad hoc per analizzare i
flussi reddituali e finanziari generati da un'ASA è articolabile nelle
seguenti fasi:
A. riclassificazione del conto economico;
B. prima identificazione delle determinanti del margine di
contribuzione complessivo;
C. individuazione delle variabili di volume e di mix;
D. individuazione delle variabili determinanti i margini di
contribuzione unitari;
E. rappresentazione dello schema ad hoc complessivo;
F. individuazione delle variabili chiave.
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L'analisi volumi - costi - risultati
Le determinanti del ROGC
Segmento di mercato * Quota di mercato
oppure
Capacità produttiva * Grado di utilizzo
Prezzo di vendita - Costo variabile unitario
Quantità * Margine di contribuzione unitario
Margine di contribuzione lordo ASA - Costi fissi specifici ASA
MdC semilordo ASA 1 + MdC semilordo ASA2 + MdC semilordo ASA n
Politica
Margine di contribuzione complessivo - Costi fissi comuni Struttura
ROGC
Ammortamenti
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