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L A C O M U N I T À D I S TAT I I N D I P E N D E N T I ( C S I )
Un impero impossibile: dal documento alla mappa concettuale
Scopo dell’attività: rappresentare la Geografia con mappe concettuali e carte.
A
Dal documento: estrapolare dati
Leggi il testo seguente, tenendo a portata di mano anche la carta geografica pubblicata alle pagine 276277 de Il VagaMondo vol. B, ed evidenzia con un colore a tua scelta gli elementi che, secondo te, hanno
costituito un freno all’espansionismo dell’Unione Sovietica e ne hanno favorito, sui tempi lunghi, la frammentazione.
«Sino a che è esistita, l’Unione Sovietica era lo stato più grande del mondo. I suoi confini, che si allungavano per 16 000 km, la univano a 12 stati, dalla Norvegia a ovest alla Corea a est. Con una
superficie pari a quella di Canada, Stati Uniti e Messico messi insieme, l’Unione Sovietica copriva 22,3
milioni di km2, un sesto di tutte le terre emerse del pianeta. Si estendeva per 16 000 km da est a
ovest, descrivendo approssimativamente un semicerchio attorno al globo, e per circa 4800 km da
nord a sud. Le immense distanze, insieme con gli ostacoli creati dalla configurazione fisica – la tundra, le paludi e le foreste di conifere a nord, deserti e montagne a sud e a est –, hanno frenato l’insediamento umano, lo sfruttamento delle risorse e le comunicazioni. Ancora oggi esistono poche strade nel settore asiatico e i treni impiegano una settimana ad attraversare il paese.
A causa dell’orientamento est-ovest il territorio comprendeva 11 diversi fusi orari, così che quando i
russi dell’est cominciavano la giornata lavorativa, i connazionali europei si preparavano per andare
a dormire. Si trattava di un problema enorme per un’economia centralizzata, le cui decisioni venivano prese a Mosca (fra gli altri problemi, l’attuale Russia, la repubblica euroasiatica che costituisce la
maggior parte dell’ex Unione Sovietica, ha ereditato anche questo).
Uno dei maggiori problemi dell’ex Unione Sovietica è rappresentato dalle comunicazioni fra le varie
parti del suo territorio. Il problema dei trasporti è di primaria importanza in un paese tanto vasto.
La direzione sud-nord della maggior parte dei grandi fiumi, le enormi distanze e le difficili condizioni
ambientali hanno reso ancora più ardue le comunicazioni fra est e ovest».
(adattato da Il pianeta uomo, Istituto Geografico De Agostini, Novara)
B
Con i dati: stabilire confronti
Sulla base delle informazioni presentate nel documento considera la situazione attuale della Russia, per stabilire se gli elementi negativi descritti nel testo sono stati superati a seguito della frammentazione dell’Unione Sovietica.
Schematizza quindi sul quaderno le tue conclusioni in una mappa concettuale che intitolerai L’area sovietica: prima e dopo.
C
Con lo schema: fare previsioni
Lo schema nella pagina seguente in alto evidenzia i collegamenti consentiti dal landbridge transiberiano. Dopo aver cercato sul vocabolario inglese-italiano il significato della parola landbridge, scrivi sul tuo quaderno
un commento personale allo schema e spiega perché l’immensa ferrovia transiberiana può a ragione essere considerata un grande «ponte».
© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2772-5, p. 31
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L A C O M U N I T À D I S TAT I I N D I P E N D E N T I ( C S I )
Collegamenti consentiti dalla ferrovia Transiberiana
Norvegia Svezia
Finlandia
San Pietroburgo
Regno Unito
Danimarca
Benelux
Francia
Italia
Germania
Svizzera
ex Iugoslavia
Polonia
Austria
Tallinn
Riga
Vladivostok
Nahodka
Brest
Corea del Sud
Hong Kong
Chop
Taiwan
Ungheria
Mariupol
Ungeny
Spagna
Mosca Inskaja
Odessa
Giappone
Djulfa
Romania
Bulgaria
Iraq
Grecia
Iran
Portogallo
Manila
Singapore
Australia
Siria
Osserva il planisfero riportato sotto, traccia sommariamente il percorso della linea ferroviaria Transiberiana e rispondi alle domande seguenti.
a. Quali sono i «versanti» che essa collega?
b. Per quali rotte marittime il landbridge transiberiano può costituire un’alternativa?
c. Con quali stati europei viene collegata la Russia
attraverso il landbridge transiberiano? E con quali terre extraeuropee (stati, macroregioni)?
d. Quali vantaggi economici potranno derivare alla
Russia?
© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2772-5, p. 32