L’Europa Orientale La regione si estende tra il Mar Baltico e il Mar Nero, caratterizzata dalle grandi pianure della Polonia e dell’Ungheria, separate dalla catena montuosa dei Carpazzi. Ci sono diversi fiumi nella regione, tra cui spicca il Danubio, importante via di comunicazione, di trasporto e di scambio culturale. Il clima è continentale, con un paesaggio ricco di boschi e foreste, nonostante il territorio soprattutto coltivato. Nell’Europa Orientale è caratterizzata dalla convivenza di popolazioni differenti, viste le grandi invasioni: radici slave, neolatine e ungaro-finniche viste le diversità di etnia, lingua e cultura. L’influenza dell’Unione Sovietica, dal 1945 al 1989, non riuscì a soffocare l’identità di questi popoli e la ricca diversità culturale. Questi paesi sono passati, negli ultimi trent’anni, da un’economia socialista a una basata sul modello occidentale: si sviluppò così l’iniziativa privata, accettando il principio della concorrenza. Questa operazione di riconversione di tutto il sistema economico ha visto la presenza di diverse difficoltà. Sono sviluppate la reti dei trasporti, le condizioni del commercio legato al traffico internazionale e gli investimenti della finanza. Appartengono alla regione 5 stati: Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Romania. Paesi che hanno intrapreso un cammino di integrazione verso l’Europa Unita dopo la caduta dell’Urss. Tutti questi paesi, tra il 2004 e il 2007, hanno aderito all’Unione Europa. La regione russo-baltica La regione è occupata da una vasta e sconfinata pianura, il Bassopiano Sarmatico, bagnata dal Mar di Barents a nord, a sud dal Mar Nero e dal Mar Caspio e a ovest dal Mar Baltico. A est la catena dei Monti Urali, divide la Federazione Russa in due realtà: la Russia Europea e la Russia Asiatica, quest’ultima che si estende fino allo stretto di Bering. Grande varietà di paesaggi: ghiacciai artici, tundra, taiga e steppe. La regione è sempre stata legata, politicamente ed economicamente, alla Russia. Fino al 1989, durante la Guerra Fredda, l’Unione Sovietica controllava tutta la regione. A partire dal 1991 hanno ottenuto l’indipendenza l’Estonia, la Lituania, la Lettonia, l’Ucraina, la Bielorussia e la Moldova. La tre repubbliche baltiche hanno aderito all’UE e alla NATO, cercando rapporti con i paesi occidentali. Russia, Bielorussia, Ucraina, Moldova e altre otto repubbliche ex-Urss in Asia fanno parte della Comunità degli Stati Indipendenti di cui lo stato leader è quello russo. La Russia infatti rivendica da anni una sorta di supremazia su tutta la regione. Nella regione ci sono oltre 180 etnie differenti, con diversità di culture e di lingue differenti. L’impero russo degli zar, fino al 1917, e l’Unione Sovietica, fino al 1989, hanno cercato di accumunare questi popoli differenti. Dopo la fine dell’Urss sono riemerse tensioni legate al diritto alla loro autonomia. Un elemento comune risulta la religione cristiana ortodossa.