Astronomia per Matematica -­‐ A.A. 2013-­‐14 Docente: Piero Benvenuti - Dip.to di Fisica e Astronomia e-mail: [email protected] Obbiettivi del Corso. Prima di presentare gli obbiettivi del Corso è opportuna una breve premessa sul termine «Astronomia» che compare nel titolo: con questo termine, nel linguaggio corrente, specialmente quello usato dai media, si intende l'attività di ricerca svolta genericamente dagli "astronomi". Le parole che più frequentemente sentiamo usare in questo contesto sono: buchi neri, galassie, stelle a raggi X, pianeti extrasolari, Big-bang, universo primordiale, etc... termini che certamente rientrano nell'ambito della ricerca astronomica attuale, ma che più propriamente si riferiscono all'«Astro-fisica» e alla «Cosmologia». Infatti, l'«Astro-nomia», come dice il nome di origine greca da aster (pl. astron) = stella e nomos = legge, riguarda in modo specifico la misura delle posizioni e dei moti delle stelle in cielo. L'Astrofisica invece si occupa della natura fisica dei corpi celesti e dei fenomeni che avvengono nell'universo e la Cosmologia cerca di costruire un modello fisico generale che descriva l'intero universo e la sua evoluzione temporale. Sembrerebbe quindi che l'Astronomia sia scienza del passato - scienza interessante, ma ormai conclusa - mentre la ricerca di frontiera sia passata dall'Astronomia all'Astrofisica e alla Cosmologia. Vorrei subito sfatare questa impressione superficiale e per farlo basterebbe osservare che nel prossimo mese di Novembre, l'Agenzia Spaziale Europea, l'ESA, lancerà in orbita il satellite scientifico GAIA, dedicato proprio alla misura accurata di circa un miliardo di oggetti celesti.... e GAIA è la seconda missione spaziale astrometrica dell'ESA, che già nel 1989 aveva lanciato Hypparchos con simili obbiettivi. L'interesse scientifico di queste missioni, e quindi dell'Astronomia come scienza di frontiera, risiede nel fatto che le misure accurate della posizione degli oggetti celesti permettono di ricercare, attraverso la loro interpretazione matematica, la struttura intrinseca di una entità fondamentale per la comprensione del mondo fisico: il continuo spazio-temporale. Dall'avvento della Relatività Generale sappiamo infatti che non è più possibile considerare spazio e tempo come entità assolute e indipendenti tra loro, e neppure indipendenti dal contenuto di materiaenergia del cosmo. Il modello interpretativo dello spazio cosmico non è più dunque il modello «euclideo», ma quello offerto dalle cosidette «geometrie non- euclidee» e le misure astrometriche, interpretate con tecniche tensoriali, permettono di risalire al tensore metrico o geodetico che ne descrive le proprietà. È affascinante pensare che le geometrie non-euclidee siano sorte come costruzioni astratte della nostra capacità logico-razionale, senza che avessero, all'epoca, nessun appiglio con la realtà fenomenologica, mentre ora rappresentano il modello interpretativo naturale del cosmo. Questo sarà quindi l'obbiettivo principale del nostro Corso: riconoscere e studiare la struttura geometrico-matematica dello spazio-tempo applicando la matematica alle misure astronomiche. Naturalmente, per raggiungere questo obbiettivo, tratteremo i temi classici dell'astronomia, in particolare: • I sistemi di coordinate celesti, la loro definizione e il loro uso. Gli strumenti matematici che utilizzeremo sono la trigonometria sferica, i vettori e le loro trasformazioni, in particolare attraverso matrici di rotazione. • I moti apparenti degli astri sulla sfera celeste in funzione del tempo e della latitudine terrestre dell'osservatore, in particolare il calcolo del sorgere e tramontare degli astri. • Gli errori di misura delle posizioni generati dal fatto che l'osservatore non è nell'origine del sistema di riferimento (centro della Terra) e questo si muove rispetto alle stelle lontane (errore di parallasse). • Gli errori dovuti al fatto che le osservazioni da terra avvengono attraverso l'atmosfera (errori di rifrazione) e i vantaggi derivanti dall'uso di satelliti (e.g. GAIA). • L'analisi dettagliata della deformazione delle onde elettromagnetiche (luce) delle stelle da parte dell'atmosfera e la possibilità, grazie a tecniche di Fourier, di ricostruire in tempo reale la deformazione e rimuoverla. Grazie a questa recentissima tecnica, chiamata «ottica adattiva», i grandi telescopi terrestri possono osservare come se fossero nello spazio. • Lo studio delle orbite dei corpi celesti per effetto della gravitazione universale e la loro proiezione sulla sfera celeste. Analisi critica dei concetti di spazio e di tempo della gravitazione newtoniana. L'experimentum crucis della precessione del perielio di Mercurio. • Il «Principio di equivalenza» della Relatività Generale e la conseguente «curvatura» dello spazio. La metrica di Schwarzschild per lo spazio prossimo agli oggetti collassati (buchi neri). Soluzione del problema del perielio di Mercurio e fenomeno delle «lenti gravitazionali». • La metrica dello spazio cosmico che, oggi sappiamo, è in continua espansione. Il tensore metrico deve quindi includere non solo la "curvatura" dello spazio-tempo, ma anche un fattore di scala che tenga conto dell'espansione temporale (metrica di Robertson-Walker). Nello svolgere i vari argomenti, alcuni abbastanza diversificati tra loro, verrà sempre tenuto presente il tema principale, ovvero l'indagine sulla natura intrinseca dello spazio-tempo. È rilevante che questo corso e questo tema siano inseriti nel percorso fomativo didattico, perchè credo sia importante cominciare ad educare i giovani, sin dai primi anni di scuola, a pensare in termini di "relatività" dello spazio e del tempo, così come da decenni imparano a scuola che è la Terra che ruota e non il Sole e le stelle fisse. Oggi vedono in internet decine e decine di immagini di "lenti gravitazionali" ottenute con il Telescopio Spaziale Hubble che non si possono interpretare correttamente se non pensando lo spazio "curvo". Informazioni pratiche Il corso si svolgerà nel secondo semestre con orario (provvisorio) il mercoledì e giovedì dalle 14:30 alle 16:15. Le lezioni saranno frontali con alcune sessioni di svolgimento in classe di semplici esercitazioni. La verifica finale (esame) è orale I testi di riferimento e la disponibilità di eventuali dispense saranno comunicati all'inizio del corso. Per ogni informazione ulteriore sono disponibile ad incontrare gli studenti singolarmente o in gruppo, previo appuntamento concordato inviando un messaggio a [email protected]