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Scheda tecnica del film concerto Zoroastro | Io, Casanova
Titolo : Zoroastro | Io, Giacomo Casanova
Basato sulla tragédie lyrique di Louis de Cahusac e Jean-Philippe Rameau Zoroastre e sulla traduzione italiana e testi
di Giacomo Casanova
Regia e drammaturgia Gianni Di Capua
Formato full HD 16/9
Suono 2.0 (Stereo) e 5.1 (Surround) a 48hKz/24 non compresso.
Durata c.70’
Interpreti Galatea Ranzi, Casanova | Martina Tardi, Amelita | Andrés Montilla Acurero, Zoroastro |
Olivier Déjean Abramano, Carlotta Plebs azione coreografica.
Orchestra Theresia Youth Baroque Orchestra diretta da Claudio Astronio
Produzione BLIQ srl | Sagra Musicale Malatestiana | Kublai film
Anno di produzione 2016
Uscita nelle sale Autunno | Inverno 2016
Tutti i diritti riservati Bliq srl
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Il film concerto
“A Parigi, in quel 1751, il conte di Loz, ambasciatore del re di Polonia ed elettore di Sassonia, mi commissionò la
traduzione italiana di un’opera francese che si prestasse a grandi trasformazioni e che potesse essere arricchita di
balletti di soggetti identici. Scelsi Zoroastro di Louis de Cahusac”. Galatea Ranzi da così voce al testo di Giacomo
Casanova che dal proprio eremo di Dux, in Cecoslovacchia dove, oramai anziano, da qualche anno sta ponendo mano
alle sue memorie. L’interesse dell’avventuriero veneziano per Zoroastro era scaturito nel contesto della Francia volta ad
“illuminare la mente degli uomini” e che avrebbe posto le basi alla Rivoluzione francese.
Con la introduzione della figura di Zoroastro in scena, de Cahusac e Rameau fecero compiere alla forma dell’opera
francese una rivoluzione nella stessa forma del genere. Nella scelta del soggetto essi rivolsero l’attenzione alla vita di
Zoroastro riconosciuto come il fondatore di una religione capace di contrastare le tenebre e le forze del male a favore
dell’affermazione della saggezza e della luce.
Gli spazi neoclassici del Teatro Galli di Rimini vengono disvelati dall’azione musicale della Theresia Youth Baroque
Orchestra diretta da Claudio Astronio, e dal gesto coreografico di Carlotta Plebs, declinazione contemporanea delle
funzioni della danza nell’opera intesa da De Cahusac strutturale all’intrigo e non come accessoria arte cerimoniale.
Zoroastro andò in scena nel 1749 tra l’indifferenza del pubblico poco incline a coglierne il vero soggetto: il
combattimento vittorioso della Luce sulle Tenebre che Voltaire presentava come una filosofia moralizzatrice e
illuminata, posta in alternativa al cristianesimo spesso sinonimo di oscurantismo e detentore del monopolio della lotta
tra il bene e il male. La carica innovatrice dell’opera fu invece pienamente colta da Casanova che nel 1752, appena
venticinquenne, volle tradurne in italiano il libretto per la compagnia dei comici italiani in servizio al Teatro Regio di
Dresda.
Nel film concerto, lo Zoroastrismo illuminista di Rameau e De Chausac viene posto in dialogo con ampie parti della
traduzione del libretto casanoviano messo a sua volta in prospettiva con il disincantato realismo del tardo Casanova
che devia, bruscamente, dall’Happy Ending scontrandosi con la tragica fatalità storica del processo rivoluzionario che
gli storici indicano come lo spartiacque tra l’epoca moderna e contemporanea e nel quale s’incardina la vita stessa
dell’illustre veneziano.
Galatea Ranzi, attrice a proprio agio con i diversi linguaggi della recitazione, interpreta un impianto di testi casanoviani
estrapolati dalla traduzione in versi che Casanova fece dell’opera ramista, dalle proprie Memorie e da testi risalenti
all’ultimo periodo della sua vita, quello dell’esilio di Dux nel castello dei conti Waldstein in Boemia, dove nel 1798 il
grande veneziano muore. Poche settimane prima, il Maggior Consiglio e l’ultimo doge avevano abdicato ponendo fine
alla Serenissima Repubblica consegnandola ai principi di quella rivoluzione esportata in tutta Europa ma della quale
Casanova con lucida premonizione, ne aveva intravisto il fallimento.