L’Impero romano d’oriente alla fine del IV secolo
L’impero romano d’Oriente perde territori
•
Durante il periodo che si estende dal VII
al IX secolo l’impero romano d’oriente,
identificato come bizantino dal nome
della sua capitale Bisanzio, perse parti
consistenti del territorio che possedeva
al momento in cui scomparve l’impero
romano in Occidente (476)
•
Arabi e bulgari si impadronirono delle dei
territori bizantini posti a nord-ovest e a
oriente
L’ascesa al trono bizantino dei «macedoni» e le guerre bulgaro-bizantine
•
Nella seconda metà del IX secolo il
trono bizantino fu conquistato dalla
dinastia chiamata «macedone», il cui
capostipite fu Basilio I
•
A partire dalla sua ascesa al trono,
l’impero bizantino per due secoli
crebbe sia economicamente, sia
territorialmente
•
Le guerre tra bulgari e bizantini,
cominciate nel VII secolo proseguirono
per sette secoli con alterne fortune da
una parte e dall’altra: i bulgari avevano
a loro volta costituito un impero
Impero Romano d’Oriente all’inizio della dinastia macedone
Saccheggio bizantino della capitale bulgara Preslav
La conquista della penisola balcanica orientale (1018)
• Nel
1018, l’impero bizantino
guidato
dai
macedoni,
contando su un esercito molto
ben preparato e per certi versi
considerato
invincibile,
conquistò e annesse la
Bulgaria
e
la
penisola
balcanica orientale.
• I bizantini mantennero il
dominio sui bulgari fino al
1185, quando, dopo una rivolta,
questi ultimi riconquistarono la
propria indipendenza.
L’impero bizantino impone la sua supremazia ai bulgari
Lo scisma d’Oriente (1054)
Michele Cerulario e Leone IX
•
Evento traumatico per tutta la cristianità fu il cosidetto scisma
d’Oriente, che si verificò nel 1054
•
Papa Leone IX scomunicò il patriarca di Costantinopoli Michele
Cerulario, e quest’ultimo lanciò contro il primo un anatema: in
questo modo la massima autorità della chiesa occidentale e il
massimo ecclesiastico orientale decisero la separazione definitiva
tra la chiesa cattolica, occidentale, e la chiesa che si autodefinì
«ortodossa», orientale.
•
I contrasti nacquero
•
A. per motivi religiosi: una diversa interpretazione a proposito
della natura dello Spirito Santo
•
B. per motivi di politica ecclesiastica: i bizantini non
accettavano che il vescovo di Roma fosse a capo dell’intera
cristianità; il papa era contrario alla sottomissione accettata dal
patriarca di Costantinopoli nei confronti dell’imperatore
orientale
Le perdite bizantine nella seconda metà dell’XI secolo
Le progressive conquiste dei Selgiuchidi
L’impero bizantino dopo le conquiste dei Selgiuchidi
•
Dopo il 1050, l’impero d’oriente si indebolì
militarmente, esponendosi a numerose perdite
territoriali.
•
In occidente, Venezia, giuridicamente parte dell’impero
bizantino, si autonomizzò progressivamente, operando
come entità politica e soprattutto commerciale senza
vincoli con Bisanzio
•
In Italia meridionale, i normanni occuparono tutti i
territori che appartenevano all’impero orientale
•
In Oriente, i bizantini dovettero fronteggiare con perdite
sempre maggiori il pericolo portato dai turchi
selgiuchidi, pastori guerrieri musulmani di osservanza
sunnita
•
Nel 1071 la battaglia di Mazinkert in Armenia fu una
vittoria turca e una durissima sconfitta per i bizantini,
che persero l’Anatolia orientale.
•
I selgiuchidi costituirono in questo territorio il sultanato
di Rum (Roma) , con capitale Iconio
Le conquiste dei selgiuchidi e l’origine della I crociata
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I Selgiuchidi riuscirono a conquistare l’intera area mediorientale di religione islamica, giungendo, tra l’altro, a
assoggettare Siria e in Palestina.
In Palestina si trovavano alcuni luoghi santi della religione cristiana, tra essi Gerusalemme, città in cui, secondo il
Vangelo,Cristo morì e risorse
I nuovi dominatori mostrarono un atteggiamento intransigente verso i pellegrini cristiani: questa intransigenza
spinse i cristiani ortodossi e i cristiani cattolici a riavvicinarsi per fronteggiare un avversario comune
Le crociate
Papa Urbano II predica la I Crociata
Alessio Comneno
Papa Urbano II predica
la I crociata
•
L’imperatore d’Oriente Alessio Comneno lanciò alla
cristianità occidentale una richiesta di aiuto, per
soccorrere i cristiani in pericolo nei luoghi santi controllati
dai selgiuchidi musulmani
•
Il papa Urbano II, prima a Ferrara, poi in forma ufficiale
nella città francese di Clermont, durante un concilio alla
fine del 1095, spinse i cristiani d’Occidente a affrontare i
musulmani in una guerra santa, con l’obiettivo di liberare
Gerusalemme, in cui si trovava il Santo Sepolcro di Gesù
Cristo
•
Questo appello alla guerra santa determinò un movimento
di massa in tutta Europa, che fu poi indicato come I
Crociata: si calcola che almeno 70.000 individui di ogni
condizione, età e sesso e di ogni ceto sociale vi presero
parte
•
La partecipazione di massa fu dovuta anche al fatto che
Urbano II promiseche i partecipanti alla Crociata avrebbero
goduto dell ‘ «indulgenza plenaria», cioè ogni pena che
avrebbero dovuto scontare prima di entrare in Paradiso
sarebbe stata loro risparmiata
Cause della I Crociata
•
Lotta secolare tra cristianesimo e Islam
•
Tentativo della chiesa di Roma di
riprendere la supremazia su quella
orientale, attraverso l’aiuto militare dato
all’impero d’Oriente e alla riconquista del
Santo Sepolcro
La piccola nobiltà feudale e i cavalieri, che
possedevano scarse o nulle proprietà
terriere, per mantenersi e affermare la
propria forza si erano dati al banditismo in
varie zone d’Europa.
La Crociata li avrebbe spinti a sfogare la loro
aggressività difficilmente controllabile fuori
dal territorio europeo, stimolando lo spirito
di avventura e il desiderio di arricchirsi
La I Crociata
Esiti non positivi della I Crociata
•
Guidati da cinque diversi comandanti, gli eserciti
cristiani conquistarono Gerusalemme nel 1099,
sfruttando anche i contrasti esistenti tra i musulmani,
in special modo tra selgiuchidi e arabi
•
Una volta presa la «città santa», i cristiani occidentali
crearono lungo la zona costiera tra Anatolia e delta
del Nilo dei principati latini, strutturati secondo il
modello feudale, che, tuttavia, si adattava male alla
gestione politica e economica di territori molto
diversi da quelli europei
•
I signori feudali di quei principati lottarono tra loro
per la supremazia territoriale, altri cavalieri e nobili
tornarono in Europa
Gli ordini monastico-cavallereschi
Da sinistra: Cavaliere del S.Sepolcro, Ospitaliere,
Templare, di Santiago, Teutonico
•
In Terrasanta, dopo la I Crociata e la conquista di Gerusalemme si formarono gli
ordini «militari» o «monastico cavallereschi»: erano laici che si impegnavano a
vivere in comune secondo la regola agostiniana e a rispettare i tre voti di povertà,
castità e obbedienza; inoltre intendevano difendere con le armi i pellegrini e tutti
i cristiani contro i musulmani.
•
Inizialmente la Chiesa cattolica non li volle riconoscere come ordini legittimi
perché sembrava contraddittorio che ordini religiosi avessero come prerogativa
quella di impugnare le armi.
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Il grande prestigio che acquisirono, convinse poi le istituzioni ecclesiastiche a
riconoscerne ufficialmente l’esistenza
•
Erano guidati dai Gran Maestri e ebbero una forte influenza alla corte del re di
Gerusalemme.
•
In Europa essi godettero di grande ammirazione e ottennero cospicue
donazioni, tanto che molti di essi rimasero qui a amministrare le loro ricchezze e
a svolgere attività politica, senza più andare in Terrasanta.
•
I tre più importanti furono
•
L’Ordine del Tempio, i Templari, il più ricco e prestigioso, sciolto all’inizio del ‘300
dal papa e dall’imperatore con l’accusa di stregoneria e pratiche diaboliche: in
realtà per impadronirsi delle sue ricchezze
•
L’ordine di S. Giovanni degli Ospitalieri, che svolgeva compiti di assistenza
ospedaliera e diventerà l’Ordine dei Cavalieri di Malta
•
L’Ordine de Cavalieri Teutonici, formato solo da cavalieri di origine tedesca
Il sostanziale fallimento delle crociate
•
Le crociate furono complessivamente otto, ma
nessuna di esse, a parte la prima raggiunse i
risultati che si proponeva
•
Nel 1187 Salah-ad-Din, condottiero turco, guidò il
suo esercito a riconquistare Gerusalemme, che da
allora per secoli rimase nelle mani dei musulmani
•
Nel 1204 una crociata sostenuta e finanziata dai
veneziani ebbe un esito grottesco: anziché giungere
in Terrasanta, i crociati, fermi a Costantinopoli per le
cattive condizioni atmosferiche, saccheggiarono la
capitale dell’impero d’oriente e spinsero alla fuga
l’imperatore legittimo, la cui dinastia rimase in esilio
a Nicea fino al 1261, quando i genovesi la riportarono
sul trono in cambio di cospicui privilegi economici
•
In definitiva, le crociate non solo risultarono poco
utili alla causa cristiana, ma acuirono i contrasti tra
Occidente e Oriente
•
L’ultimo baluardo cristiano in Oriente,
S. Giovanni d’Acri, cadde nel 1291