Doc. ESAMT01 Rev. 01 Data 11/12/2012 MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI“ PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE DEI BANCHI CASSA Il presente manuale contiene informazioni industriali riservate di proprietà La Fortezza S.p.A. Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione di qualsiasi parte di questo manuale, in qualsiasi forma, senza l’esplicito permesso scritto di LA FORTEZZA S.p.A. ITALIANO Sede legale e stabilimento Viale Kennedy, 204 50038 Scarperia - FI - ITALY Tel. +39 055 8432411 Fax. +39 055 846690 www.lafortezza.com ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 I T- 2 ELENCO REVISIONI DEL MANUALE REV 00 01 DESCRIZIONE Emissione Variazione dicitura pag. 17 DATA 15/10/12 11/12/12 INDICE INTRODUZIONE IT-5 0.1. GENERALITÁ 0.2. GARANZIA 0.2.1 Istruzioni per richiesta interventi 0.2.2 Istruzioni per l’ordinazione dei ricambi 0.3. DICHIARAZIONE CE DI CONFORMITÁ CAPITOLO 1 – AVVERTENZE GENERALI DI SICUREZZA 1.1. SIMBOLOGIA 1.2. USO CONFORME ALLE PRESCRIZIONI 1.3. OPERAZIONI NON CONSENTITE 1.4. PERSONALE QUALIFICATO 1.5. AVVERTENZE GENERALI 1.6. NORME DI SICUREZZA PER L’USO 1.7. NORME DI SICUREZZA PER LA MANUTENZIONE 1.7.1.Norme per lavori su componenti elettrici 1.8. INFORMAZIONI SUL RUMORE AEREO IT-5 IT-5 IT-5 IT-6 IT-6 IT-7 IT-7 IT-7 IT-7 IT-7 IT-7 IT-8 IT-8 IT-8 IT-9 CAPITOLO 2 - INFORMAZIONI GENERALI 2.1. DESCRIZIONE GENERALE DELL’IMPIANTO 2.2. DESCRIZIONE DEL BANCO CASSA 2.2.1. Struttura e sistema di movimentazione nastro 2.2.2. Impianto elettrico 2.2.3. Dispositivi di protezione e sicurezza 2.3. DATI DI IDENTIFICAZIONE DEL FABBRICANTE E DEL BANCO CASSA 2.4. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE E DATI TECNICI 2.4.1. Caratteristiche costruttive 2.4.2. Dati tecnici IT-10 IT-10 IT-10 IT-11 IT-11 IT-11 IT-12 IT-12 IT-12 IT-12 CAPITOLO 3 - ISTRUZIONI PER L’INSTALLAZIONE 3.1. CONDIZIONI RICHIESTE PER L’INSTALLAZIONE 3.1.1. Indicazioni generali 3.1.2. Condizioni di funzionamento 3.1.3. Illuminamento 3.1.4. Parametri fisici 3.1.5. Altri parametri 3.2. TIPO DI IMBALLO E SPEDIZIONE 3.3. SOLLEVAMENTO E TRASPORTO 3.4. INSTALLAZIONE DELL’IMPIANTO 3.4.1 Disimballo 3.4.2. Montaggio del banco cassa 3.4.3. Sollevamento e trasporto del banco cassa 3.4.4. Posizionamento 3.4.8. Allineamento e livellamento 3.4.9. Ancoraggio a terra 3.5. ALLACCIAMENTO ELETTRICO DELL’IMPIANTO 3.5.1. Connessione del quadro di comando G1-11 3.5.2. Collegamento all’impianto di terra del centrale del banco cassa 3.6. PROVE DI PRIMA INSTALLAZIONE 3.6.1. Prove elettriche 3.6.2. Prove di funzionamento 3.6.3. Prove di sicurezza IT-13 IT-13 IT-13 IT-13 IT-13 IT-13 IT-14 IT-14 IT-14 IT-14 IT-14 IT-15 IT-15 IT-15 IT-16 IT-16 IT-17 IT-18 IT-18 IT-18 IT-18 IT-18 IT-18 ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 I T- 3 ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 CAPITOLO 4 - ISTRUZIONI PER L’USO 4.1. COMANDI E STRUMENTI DI CONTROLLO DELL’IMPIANTO 4.1.1. Comandi e controlli presenti sul pannello di comando mod.G1/11 4.2. MODALITÀ DI IMPIEGO 4.2.1. Sicurezza 4.2.2. Avviamento 4.2.3. Arresto CAPITOLO 5 - MANUTENZIONE 5.1. SICUREZZA 5.2. MANUTENZIONE PREVENTIVA 5.2.1. Pulizia generale 5.2.2. Regolazioni 5.2.2.1. Tensionamento e centratura del nastro anteriore 5.2.2.2. Tensionamento e centratura del nastro posteriore 5.2.2.3. Controllo del microinterruttore 5.2.2.4. Controllo del pulsante di emergenza 5.3. MANUTENZIONE CORRETTIVA 5.3.1 Inconvenienti e soluzioni 5.3.2 Sostituzione fusibili IT-19 IT-19 IT-19 IT-20 IT-20 IT-20 IT-20 IT-21 IT-21 IT-21 IT-21 IT-23 IT-23 IT-23 IT-24 IT-24 IT-24 IT-24 IT-24 CAPITOLO 6 - DEMOLIZIONE E SMALTIMENTO 6.1. PROCEDURA DI DEMOLIZIONE E SMALTIMENTO IT-25 IT-25 CAPITOLO 7 - DISEGNI, SCHEMI, ALLEGATI SCHEMA ELETTRICO DI INTERCONNESSIONE QUADRO G1-11 SCHEMA ELETTRICO DI INTERCONNESSIONE CASSETTO PORTADENARO MODELLO FORTEZZA IT-26 IT-26 IT-27 I T- 4 INTRODUZIONE 0.1. GENERALITA’ Il presente manuale fornisce all’utilizzatore le opportune istruzioni per consentire un impiego sicuro e appropriato nonché per facilitare le operazioni di installazione e manutenzione dell’impianto Banco Cassa. In particolare, questo manuale è costituito da sette capitoli e dalla presente introduzione: • il capitolo 1 contiene le avvertenze generali di sicurezza; • il capitolo 2 riporta informazioni generali quali dati del fabbricante, descrizione, dati tecnici, ecc.; • il capitolo 3 fornisce le istruzioni necessario per l’installazione dell’impianto nell’area di impiego; • il capitolo 4 contiene le istruzioni per l’uso; • il capitolo 5 contiene indicazioni per l’effettuazione della manutenzione; • il capitolo 6 fornisce raccomandazioni per la demolizione e lo smaltimento tali da non recare danno all’ambiente; • il capitolo 7 riporta la lista dei ricambi, i disegni e gli schemi. Il presente manuale deve essere considerato una parte integrante dell’impianto, deve rimanere disponibile e a portata di mano dell’installatore, dell’utilizzatore e del manutentore. Ricordiamo di leggere attentamente il contenuto prima di intervenire sul Banco Cassa; vi aiuterà ad evitare errori nell’installazione, nell’uso e nella manutenzione. In particolare Vi ricordiamo di prendere visione del contenuto del CAPITOLO 1 “AVVERTENZE GENERALI DI SICUREZZA” e di osservare scrupolosamente le indicazioni contenute nel manuale, in quanto descrivono le modalità di particolari operazioni che, se non seguite, possono creare danni alle persone o al Banco Cassa. Se si dovesse invece verificare un guasto o se doveste avere un qualsiasi problema relativamente al Banco Cassa consultare in nostro Servizio Assistenza Tecnica. Vi ricordiamo che, nella necessità, l’uso dei RICAMBI ORIGINALI garantisce l’efficienza e la durata nel tempo del vostro Banco Cassa. ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 0.2. GARANZIA Ogni Banco Cassa è fornito regolarmente collaudato ed è garantito 1 (uno) anno dalla data della consegna o del collaudo sul punto vendita. La garanzia è estesa a tutte le parti meccaniche ed elettriche. Tale garanzia viene applicata esclusivamente nei riguardi dell’Acquirente in regola con le norme contrattuali, amministrative e se l’installazione ed il successivo utilizzo siano eseguiti dall’Utilizzatore, in ottemperanza alle istruzioni contenute nel presente manuale, letto e compreso in ogni sua parte. In base a tale garanzia, la Casa Costruttrice si impegna a riparare o sostituire gratuitamente, tutte quelle parti che si deteriorassero o risultassero difettose all’origine, comprensive di costo di manodopera e trasferta. La garanzia esclude ogni e qualsiasi responsabilità per danni diretti o indiretti a persone, cose o attrezzature derivanti da uso, manutenzione o installazione inadeguata del prodotto. Sono inoltre escluse dalla garanzia e quindi addebitate all’Acquirente le spese di trasporto, sopralluogo, smontaggio e rimontaggio, dovute per l’intervento di un nostro Tecnico, qualora i difetti riscontrati non siano imputabili a nostra colpa. In particolare sono esclusi dalla garanzia gli interventi per il tensionamento del nastro, allineamento e pulizia delle fotocellule. Interventi che, se richiesti o effettuati da un ns. tecnico, verranno addebitati secondo le tariffe in vigore al momento. La garanzia parte dalla data del collaudo effettuato da un nostro tecnico. 0.2.1 Istruzioni per richiesta interventi Per qualsivoglia tipo di informazione relativa all’uso, alla manutenzione, all’installazione ecc., LA FORTEZZA S.p.A. è sempre a disposizione per soddisfare le richieste del Cliente. Da parte di quest’ultimo è opportuno porre i quesiti in termini chiari, con riferimento al presente manuale ed indicando sempre i dati riportati nella targa identificativa (modello, matricola ed anno di fabbricazione). Si ricorda che solo un Tecnico Specializzato può effettuare operazioni di riparazione, restando a carico dell’Operatore Qualificato le operazioni di uso e manutenzione indicate nel presente manuale. Per ogni evenienza è consigliato l’intervento del nostro Servizio Assistenza Tecnica che è disponibile con Tecnici Specializzati, nonché con parti di ricambio originali.Per la richiesta di intervento tecnico, il Cliente dovrà inviare a mezzo email (all’ indirizzo [email protected]) una richiesta di intervento, indicando dettagliatamente i problemi riscontrati, il modello ed il numero di matricola del Banco Cassa, l’indirizzo del Punto Vendita, il numero di telefono, la persona da contattare, gli orari di apertura ed il giorno di chiusura del punto vendita. La Fortezza S.p.A. garantisce una risposta alla richiesta di intervento tecnico entro le 48 (quarantotto) ore successive alla chiamata ricevuta dal Cliente. I T- 5 ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 0.2.2 Istruzioni per l’ordinazione dei ricambi Il Banco Cassa pur essendo costruttivamente semplice e funzionale può, nel tempo, presentare la necessità di sostituzione di parti soggette ad usura. A questo scopo l’Acquirente consultando il presente Manuale di istruzione e citando i dati della targa del banco cassa (tipo/ modello, n° di matricola, anno di fabbricazione) può rivolgersi al nostro Servizio di Assistenza Tecnica ed effettuare l’ordinazione delle parti da sostituire. 0.3. DICHIARAZIONE CE DI CONFORMITA Nella pagina che segue è inclusa la dichiarazione CE di conformità alle direttive europee applicabili. DICHIARAZIONE CE DI CONFORMITA’ Il Costruttore: Sede legale e 50038 Scarperia (FI) Stabilimento: Viale Kennedy, 204 Tel. +39 055 8432411 Fax. +39 055 846690 Dichiara qui di seguito che il prodotto: BANCO CASSA: Modello: N° di matricola: Anno di costruzione: il cui FASCICOLO TECNICO è stato costituito dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico dello stabilimento di Scarperia (FI) ed ubicato presso lo stabilimento stesso, a) risulta in conformità con quanto previsto dalle seguenti direttive comunitarie, comprese le ultime modifiche e con la relativa legislazione nazionale di recepimento: • • Direttiva 2006/42/CE – concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine Direttiva 2004/108/CE – concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle compatibilità elettromagnetica b) e che sono state applicate le seguenti norme armonizzate: • • • Sicurezza: EN ISO 12100-1-2 2010; EN 60204-1 2006; EN 61439-1 2010 Compatibilità elettromagnetica: Emissione: CEI EN 61000-6-4 2007 Immunità: CEI EN 61000-6-2 2006 Ergonomia: EN 547-1/2/3: 2009 EN ISO 14738: 2009 EN 614-1: 2009 EN 1005-1/2/3/4: 2009 EN 1005-5: 2007 Scarperia, 16/05/2012 I T- 6 CAPITOLO 1 AVVERTENZE GENERALI DI SICUREZZA 1.1.SIMBOLOGIA In questo manuale, i seguenti simboli sono utilizzati per richiamare l’attenzione alle segnalazioni di pericolo. Essi servono da un lato a garantire la sicurezza personale dell’operatore o di terze persone, dall’altro ad evitare danni al Banco Cassa o alle merci che devono essere movimentate. Ai sensi di questa documentazione e delle avvertenze riportate sul Banco Cassa stesso, i simboli hanno il seguente significato: È il simbolo generico di Avvertenza. Nel presente manuale significa che la non osservanza delle relative avvertenze in condizione di operatività può comportare rischi gravi per l’incolumità delle persone. Indica la presenza di particolari sotto tensione il cui contatto può provocare la morte. Coperture che portano questa indicazione possono essere rimosse solo da personale qualificato, previa disinserzione della tensione di alimentazione. Significa che la non osservanza delle relative avvertenze può causare danni all’impianto. ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 È un’informazione importante concernente l’impianto oppure una parte della documentazione che occorre tenere particolarmente presente. 1.2. USO CONFORME ALLE PRESCRIZIONI Il Banco Cassa deve essere impiegato solo in perfette condizioni tecniche e da personale qualificato, in stretta osservanza delle vigenti norme di sicurezza e delle norme per la prevenzione degli infortuni. Si intende inoltre inclusa l’osservanza delle condizioni di esercizio e manutenzione riportate nel presente manuale. 1.3. OPERAZIONI NON CONSENTITE I banchi dell’impianto devono essere usati come Banco Cassa per supermercati in impiego “food”; sono da evitare impegni gravosi e confezioni pesanti (cash and carry e non food), nel qual caso sono previsti Banchi Cassa speciali. Ogni altro uso è da considerare improprio e non è ammesso. 1.4. PERSONALE QUALIFICATO Il personale qualificato ai sensi delle avvertenze di sicurezza descritte in questo manuale o riportate sul prodotto è quello che : • in qualità di addetto all’uso è designato ad operare al Banco Cassa ed è a conoscenza del contenuto di questa documentazione concernente l’uso • oppure in qualità di addetto alla messa in servizio e alla manutenzione, possiede la preparazione di base necessaria, è a conoscenza del contenuto di questa documentazione concernente l’installazione, e la manutenzione del Banco Cassa, ovvero è autorizzato a mettere in servizio apparecchiature/sistemi e relativi circuiti elettrici in conformità agli standard della tecnica di sicurezza. Nel caso di interventi non adeguati sul sistema o di non osservanza delle avvertenze di pericolo descritte in questo manuale oppure riportate sull’impianto, possono derivare gravi lesioni alle persone o danni alle cose. Soltanto il personale qualificato è autorizzato quindi ad intervenire sull’impianto. 1.5. AVVERTENZE GENERALI Questo manuale contiene le informazioni necessarie per l’uso conforme alle prescrizioni relative all’impianto Banco Cassa. La conoscenza e il rispetto assoluto, dal punto di vista tecnico, delle avvertenze di sicurezza e degli avvisi di pericolo contenuti in questo manuale e sull’impianto, costituiscono i presupposti per l’esecuzione senza rischi dell’installazione e della messa in servizio, nonché per la sicurezza in fase di funzionamento e di manutenzione del prodotto. Soltanto il personale qualificato dispone delle cognizioni specifiche necessarie per interpretare correttamente e tradurre in pratica nel caso concreto le avvertenze di sicurezza e gli avvisi di pericolo, di validità generale, descritti in questo manuale per cui soltanto il personale qualificato può effettuare interventi sull’impianto. Il personale qualificato deve avere familiarità con tutte le cause di pericolo e con tutte le prescrizioni relative al mantenimento in efficienza secondo i dati contenuti in questo manuale, perciò è indispensabile, prima di procedere all’avviamento dell’imI T- 7 ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 pianto, aver letto interamente e con attenzione il manuale, avere appreso l’uso dei vari comandi e aver preso cognizione di tutti i dispositivi e accorgimenti di sicurezza previsti . In aggiunta a quanto riportato nelle istruzioni d’uso devono essere osservate le generali norme di legge e le regole vincolanti in materia di prevenzione degli infortuni e protezione dell’ambiente. Avvertenze e segnalazioni di pericolo, in forma di targhe, adesivi e marcature non devono essere rimosse o rese irriconoscibili ed inoltre devono essere mantenute in condizioni di leggibilità. Non è consentito apportare modifiche, aggiunte o trasformazioni all’impianto che potrebbero pregiudicare la sicurezza. È della massima importanza che il presente manuale venga conservato in ottime condizioni per riferimenti futuri. Nel caso in cui l’impianto venga venduto o nel caso in cui vengano sostituiti gli operatori, assicuratevi che il presente manuale sia consegnato assieme all’impianto o che i futuri operatori siano messi in condizione di leggerlo e apprenderne il contenuto. 1.6. NORME DI SICUREZZA PER L’USO • Prima di ogni messa in funzione dell’impianto, l’operatore dovrà assicurarsi delle condizioni regolamentari e di perfet ta sicurezza dell’impianto. • L’impianto dovrà essere utilizzato solo se tutti i dispositivi di protezione e sicurezza sono applicati e funzionanti. • Prima di avviare l’impianto, l’operatore deve assicurarsi che non ci siano persone in posizione di rischio. • Durante il funzionamento dell’impianto, sorvegliare la manovra e in caso di necessità agire sul pulsante d’emergen za. • È assolutamente vietato salire sul Banco Cassa durante il funzionamento (prestare particolare attenzione ai bambi ni!). • È assolutamente vietato rimuovere o manomettere le protezioni degli organi in movimento e delle parti in tensione; in particolare è vietato far funzionare l’impianto senza le suddette protezioni. • In caso di anomalie di funzionamento, l’impianto dovrà essere fermato e bloccato immediatamente. Provvedere urgentemente all’eliminazione delle anomalie. • Non cercare in nessun modo di continuare a far funzionare l’impianto fino a quando questo non sia stato riparato da personale qualificato e le anomalie siano state risolte. Nel caso in cui i problemi sussistessero, consultare il nostro servizio di Assistenza Tecnica. • Chiunque riconosca un immediato pericolo per le persone, dovrà azionare senza indugio il pulsante d’emergenza. Ciò vale anche per il verificarsi di danni su parti dell’impianto che richiedono un arresto immediato. • Dopo un arresto d’emergenza, l’operatore potrà reinserire e rimettere in funzione l’impianto solo quando avrà accer tato che la causa dell’anomalia sia stata eliminata e che l’impianto può continuare a funzionare senza provocare più pericolo. 1.7. NORME DI SICUREZZA PER LA MANUTENZIONE Prima di qualsiasi intervento manutentivo, che non necessiti di impianto in funzione, è buona norma scollegare l’alimentazione elettrica e porre sul sezionatore generale l’indicazione di “MANUTENZIONE IN CORSO” per assicurare che non possa essere reinserito involontariamente da parte di persone non autorizzate. Riparazioni meccaniche ed elettriche, nonché interventi di sistemazione, devono essere eseguiti solo da personale qualificato. Alle persone non autorizzate dev’essere vietato qualsiasi lavoro sull’impianto. Prima di eseguire lavori di riparazione e manutenzione si dovrà garantire che: • la linea di alimentazione principale sia disinserita; • le parti mobili siano ferme; • le parti mobili non possano mettersi in movimento durante i lavori di manutenzione; • non sia possibile reinserire involontariamente la linea di alimentazione, finché l’impianto è fermo per lavori di manu tenzione e riparazione. Inoltre in occasione di manutenzioni o riparazioni: • non è consentito escludere il funzionamento di dispositivi di sicurezza oppure modificarli o applicarli in modo non corrispondente alla funzione prevista. • sono vietate trasformazioni e modifiche dell’impianto. Tale divieto non si riferisce a modifiche trascurabili che non comportano conseguenze per la sicurezza di funzionamento e la sicurezza in genere, oppure a misure atte ad au mentare la sicurezza. • l’utilizzatore dovrà assumersi le responsabilità per tali modifiche e le conseguenze che ne risultassero. 1.7.1. Norme per lavori su componenti elettrici Lavori su componenti o parti elettriche dovranno essere eseguiti solo da elettricisti qualificati oppure da persone istruite appositamente sotto la guida e sorveglianza di un elettricista esperto, in conformità alle norme elettrotecniche. I T- 8 Prima di iniziare interventi sull’impianto elettrico e relativi dispositivi, occorre accertarsi che l’impianto sia privo di tensione. Nei casi in cui siano indispensabili lavori su particolari sotto tensione, si dovrà prevedere l’assistenza di una seconda persona che, in caso di emergenza, azioni il pulsante d’emergenza o l’interruttore generale. Impiegare solo utensili isolati. Si utilizzino esclusivamente fusibili originali con la portata in ampere prescritta. In caso di anomalie nell’alimentazione elettrica, l’impianto dovrà essere disinserito immediatamente. Fusibili difettosi non devono essere riparati o esclusi, ma sostituiti con fusibili dello stesso tipo. L’impianto elettrico deve essere ispezionato/controllato ad intervalli regolari. Difetti, come collegamenti allentati o cavi deteriorati, devono essere subito eliminati. ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 1.8. INFORMAZIONI SUL RUMORE AEREO I Banchi Cassa sono stati progettati e realizzate in modo da ridurre al livello minimo possibile l’emissione di rumore aereo alla sorgente. Misurazioni condotte in ambiente non riverberante hanno evidenziato un livello equivalente per il singolo banco a posizione operatore estremamente ridotto [LAeqTe inferiore a 70 dB(A)]. Nella valutazione del rumore occorre comunque considerare la situazione globalmente e quindi tener conto di numerosi parametri, fra cui: • la posizione e il numero di banchi installati • condizioni dell’ambiente • condizioni di lavoro • posizione in cui esso viene misurato. Pertanto è a carico dell’utilizzatore effettuare, sul posto di lavoro, le misure di esposizione al rumore degli operatori e del pubblico ed attuare i necessari provvedimenti secondo la normativa vigente nel Paese di utilizzazione. I T- 9 ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 CAPITOLO 2 INFORMAZIONI GENERALI 2.1. DESCRIZIONE GENERALE DELL’IMPIANTO L’impianto è generalmente costituito da più Banchi Cassa disposti a formare una barriera all’uscita del supermercato. La realizzazione modulare dei Banchi Cassa consente di ottenere diverse combinazioni in fase di assemblaggio; questo permette di soddisfare le diverse esigenze di installazione e posizionamento dei banchi (installazione tradizionale, installazione ad isola, installazione tandem, installazione tandem mista) in funzione dei diversi parametri da considerare (flusso clienti atteso, caratteristiche architettoniche dei locali, ecc.). 2.2. DESCRIZIONE DEL BANCO CASSA In fig. 2.1 è mostrato, a titolo illustrativo, due modelli di Banco Cassa. Indipendentemente dalla tipologia dell’installazione e dal modello considerato, un Banco Cassa può essere schematicamente rappresentato come in figura 2.1 ed è costituito dalle seguenti parti funzionali: 1. nastro traslatore anteriore (fornito in differenti lunghezze) 2. fotocellule poste all’estremità del nastro traslatore anteriore in prossimità dell’operatore 3. sezione centrale predisposta per inserirvi: - uno scanner per rilevare in maniera automatica il prezzo della merce - un cassetto porta denaro - una tastiera di digitare il prezzo della merce - un dispositivo per il pagamento a mezzo elettronico della merce - visore cassiera - barriera in plexiglass di protezione 4. piano mobilino o mobilio di servizio 5. posto operatore, in cui si posiziona l’operatore 6. vasca raccolta merci in uscita in cui può essere presente un nastro trasportatore od una rulliera 7. alzatine al termine del nastro posteriore 8. base anteriore 9. base posteriore 10. quadro di comando del moto dei nastri, delle fotocellule e dell’accensione degli elementi luminosi 11. un pulsante di emergenza 1 2 3 6 11 10 4 9 3 1 6 8 7 Fig. 2.1 I T- 1 0 2.2.1. Struttura e sistema di movimentazione nastro Il Banco Cassa è strutturalmente costituito da un corpo banco appoggiato e fissato ad una coppia di basi di sostegno. Il corpo banco è realizzato in lamiera d’acciaio. Le parti perimetrali sono costituite da profili d’alluminio ospitanti al loro interno fasce di PVC e poliuretano semirigido con la funzione di antiurto e paracolpi per i carrelli della spesa. Sul corpo possono essere installati fino a due nastri trasportatori, uno nella parte anteriore (si guarda il banco dal lato cliente in uscita) ed uno nella vasca posteriore. Ciascun nastro trasportatore è costituito da un rullo motore fissato ad incastro alla struttura dei due fianchi laterali e dal relativo rullo inerte di rinvio. La tela è costituita da una doppia trama in nylon e da PVC antistatico color nero. Il supporto del carico sul nastro è assicurato da un piano sottostante in lamiera d’acciaio sul quale il nastro scorre. I rulli motore sono concepiti per minimizzare l’ingombro e non necessitare di organi esterni di trasmissione del moto. Essi sono ermetici a riempimento di olio permanente e pertanto non richiedono alcun tipo di manutenzione oltre a garantire un funzionamento sicuro e silenzioso. Le basi di sostegno anteriore e posteriore sono realizzate in lamiera d’acciaio. Esse sono dotate di pannelli asportabili per rendere possibile l’accesso all’interno delle basi, dove è possibile installare eventuali quadri elettrici secondari o cassette di derivazione dell’impianto elettrico di alimentazione dei banchi (non facenti parte della fornitura del banco cassa). Le basi sono dotate di zoccoletti in gomma per l’isolamento del metallo dal pavimento. ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 2.2.2. Impianto elettrico Il Banco Cassa dispone di un impianto elettrico composto essenzialmente da un quadro elettrico all’interno del quale sono montanti i dispositivi per l’alimentazione, il controllo e il comando del banco. Sulla parte anteriore del quadro sono presenti tutti i dispositivi di comando (interruttore generale, pulsanti, spie luminose e pulsante di emergenza). Il quadro è costituito in accordo alle normative CEI, da ritenere idoneo per l’ambiente in cui il Banco Cassa opera. Tutti cavi esterni al quadro sono del tipo antifiamma (CEI 20.22). 2.2.3. Dispositivi di protezione e sicurezza Fotocellula Al termine del nastro anteriore è installato un sistema a fotocellula (fig. 2.2), che ha la funzione di arrestare il nastro quando un oggetto posto sul nastro raggiunge la posizione limite. Tale fotocellula ha anche una funzione di sicurezza in quanto qualsiasi oggetto o parte del corpo (dell’operatore o del pubblico), si inserisca tra il nastro e la struttura del banco, determina l’arresto del nastro. Fig. 2.2 –Sistema fotocellula Microinterruttore (solo per modello con due nastri) Posizionato sotto l’alzatina alla fine del nastro posteriore (fig.2.3), comanda l’immediato arresto del banco cassa nel caso che un qualsiasi oggetto inserendosi fra il nastro ed il coperchio stesso ne causi il sollevamento. Per il riavvio è necessario riposizionare correttamente l’alzatina e premere il pulsante di ripristino. Fig. 2.3 -Microinterruttore I T- 11 ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 Pulsante di emergenza Il pulsante di emergenza è un pulsante a fungo rosso: premendolo arresta istantaneamente tutte le fuznioni del banco cassa (fig. 2.4). Fig. 2.4 -Pulsante di emergenza 2.3. DATI DI IDENTIFICAZIONE DEL FABBRICANTE E DEL BANCO CASSA (fig. 2.5). Fig. 2.5 -Dati del fabbricante 2.4. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE E DATI TECNICI 2.4.1. • • • • • Caratteristiche costruttive struttura del banco in alluminio e lamiera verniciati a polveri epossidiche vasca in acciaio inox AISI 430 testate anteriore e posteriore in PVC antiurto o in poliuretano espanso semirigido autoestinguente protezioni laterali in profilo PVC antiurto quadro elettrico mod. G1-11 2.4.2. Dati tecnici Alimentazione elettrica: Tensione di alimentazione Fasi Frequenza Corrente assorbita (max) per un nastro Corrente assorbita (max) per due nastri Carico max sul nastro Dimensioni: I T- 1 2 220 V monofase 50 Hz 1,3 A 2,6 A 100Kg Variabili tra i differenti modelli MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 ITALIANO CAPITOLO 3 ISTRUZIONI PER L’INSTALLAZIONE 3.1. CONDIZIONI RICHIESTE PER L’INSTALLAZIONE 3.1.1. Indicazioni generali Per una corretta installazione dell’impianto, per il successivo corretto funzionamento e per un agevole manutenzione, si devono rispettare le seguenti condizioni: • L’impianto deve operare in un ambiente coperto, adeguatamente aerato/ventilato (tipicamente un supermercato). • La progettazione della sistemazione dei banchi casa deve tenere conto dei requisiti funzionali del banco cassa e dello spazio necessario per il passaggio dei clienti e per la manutenzione dell’impianto, tale da permettere agevol mente il passaggio dell’operatore e del personale di manutenzione. • Si consiglia di tenere un corridoio minimo tra i banchi cassa di 65 cm. • Il pavimento sul quale deve appoggiare l’impianto deve essere ben livellato e privo di asperità. • Predisporre l’impianto elettrico a norme CE adeguato al numero di banchi da installare. Si tenga conto che l’assorbi mento di un banco cassa ad un nastro è di circa 1,5A e la tensione 220V monofase. • Il quadro elettrico preposto al comando del banco cassa non può alimentare il sistema informatico installato. Si consiglia quindi di montare un ulteriore quadro di alimentazione in cui posizionare le prese di corrente e l’interrut tore generale per alimentare tutto il sistema. Il quadro dovrà essere alimentato da una linea dedicata secondo le specifiche dettate dal costruttore del sistema informatico. Prima dell’installazione non lasciare i banchi cassa in luogo umido o esposto agli agenti atmosferici, pena il deterioramento degli stessi. 3.1.2. Condizioni di funzionamento Il banco cassa modello ESA non è adatto per essere installato in ambiente aperti, soggetti alle intemperie e/o con aria inquinata. Il banco cassa non è adatto ad essere installato in luoghi in cui sia presente il rischio di esplosione. Le condizioni di funzionamento sono indicate nel prospetto seguente: Temperatura di esercizio Umidità relativa percentuale Pressione atmosferica Altitudine + 5 ÷ 30 °C 20 ÷ 70 % 960 ÷ 1040 mbar < 2000 m 3.1.3. Illuminamento L’illuminamento dell’ambiente in cui è posizionato il banco cassa e del posto di lavoro deve essere sufficiente e con il giusto contrasto per permettere all’operatore di svolgere in maniera agevole, e senza affaticamento della vista, tutte le operazioni connesse alle transazioni commerciali previste. Allo stesso tempo la luminosità non deve arrecare disturbo a causa di abbagliamenti, riflessi indesiderati, ecc. Il livello di illuminamento nel posto operatore deve essere maggiore di 500 lux. Non posizionare il banco cassa in prossimità di sorgenti laser. 3.1.4. Parametri fisici Nella postazione di lavoro dell’operatore devono essere inoltre contenuti entro i limiti di legge i rischi legati ai pericoli determinati dai seguenti agenti fisici: • rumore • vibrazioni • radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti • radiazioni ionizzanti Il banco cassa non determina pericoli legati a questi agenti fisici. I T- 1 3 ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 3.1.5. Altri parametri Nella postazione di lavoro dell’operatore devono essere inoltre contenuti entro i limiti di legge i rischi legati ai pericoli determinati dall’esposizione: a sostanze pericolose, • agenti chimici • agenti cancerogeni e mutageni • agenti biologici • ad amianto 3.2. TIPO DI IMBALLO E SPEDIZIONE I banchi cassa vengono smontati nei loro componenti, imballati singolarmente e spediti in una scatola di montaggio contenente il necessario alla costruzione in cantiere di ogni singolo banco cassa. Eventuali profili di lunghezza superiore a 1.950mm rappresentano colli aggiuntivi. I componenti variano secondo il modello ordinato e gli accessori specifici richiesti, ad ogni modo si possono elencare tra i componenti obbligatori: • Profili perimetrali in alluminio con paracolpo in PVC preassemblato • Coppia di basamenti in ABS per i piedi del banco cassa • Elemento centrale portascanner • Uno o due telaio nastro preassemblato con motore, rullo folle e nastro trasportatore • Quadro di comando • Vasca inox di raccolta in uscita • Testate paracolpi lato entrata ed uscita in PVC antiurto o poliuretano espanso • Componenti in lamiera verniciata costituenti i basamenti del banco • Canale passacavi • Ripiani intermedi • Piano Top per mobilino • Viteria per l’assemblaggio • Eventuali cassetti, protezioni in plexiglass, cancelletti ed accessori su richiesta. 3.3. SOLLEVAMENTO E TRASPORTO Il sollevamento e trasporto dei pallet contenenti le parti del banco cassa possono essere effettuati mediante l’utilizzo di transpallet o carrello elevatore a forche, inforcando il pallet nella zona predisposta al sollevamento. Il trasporto dell’impianto nell’area di impiego deve essere effettuato tramite mezzi idonei e sotto un’accurata vigilanza da parte del personale autorizzato. Devono essere osservate le prescrizioni antinfortunistiche e di sicurezza valide per le operazioni di movi mentazione e sollevamento. • Durante queste operazioni è assolutamente vietato sostare nel raggio d’azione del mezzo di sollevamento. • Durante il trasporto prestare la massima attenzione alla zona circostante, onde evitare di urtare eventuali ostacoli. 3.4. INSTALLAZIONE DELL’IMPIANTO 3.4.1Disimballo Togliere la protezione di nylon dal pallet, quindi procedere alla eliminazione della legatura di reggetta mediante tranciatura. Una volta eliminata la reggetta, l’imballo non è più stabile! Non sollevare o trasportare il pallet onde evitare il possibile ribaltamento delle parti impilate. I T- 1 4 3.4.2. Montaggio del banco cassa Per montare il banco cassa vedi MANUALE DI MONTAGGIO BANCHI CASSA ESA. 3.4.3. Sollevamento e trasporto del banco cassa II sollevamento del banco cassa può essere effettuato mediante carrello elevatore a forche, prestando particolare attenzione alla zona di presa che dovrà essere quella indicata in figura 3.1. E’ possibile trasportare il banco cassa manualmente per piccoli spostamenti, sollevandolo nei punti indicati in figura 3.2. ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 Fig. 3.1. Fig. 3.2 Nella movimentazione con transpallet o carrello elevatore a forche assicurarsi di proteggere le superfici verniciate e applicare lo sforzo sui profili perimetrali di alluminio. In presenza di pannelli tra le basi movimen tare solo manualmente. 3.4.4.Posizionamento Posizionare i banchi cassa mantenendo fra di loro una distanza tale da rispettare le norme di sicurezza, vedi figura 3.3. Si consiglia un corridoio minimo tra i banchi cassa di 65 cm. per un corridoio standard e di 90 cm. per un corridoio handicappati. min 65 cm min 65 cm Fig. 3.3 I T- 1 5 ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 3.4.8. Allineamento e livellamento Dopo aver stabilito l’esatta posizione del banco cassa è necessario disporlo in posizione perfettamente livellata orizzontalmente e allinearlo con gli altri banchi cassa tenendo come riferimento il bordo esterno della vasca utilizzando un filo come illustrato in figura 3.4. Si consiglia di utilizzare una livella per l’allineamento orizzontale della parte anteriore del banco cassa ovvero il nastro trasportatore. Un corretto allineamento e livellamento del banco cassa, è fondamentale per un buon funzionamento negli anni. Fig. 3.4 3.4.9. Ancoraggio a terra Procedere al fissaggio del banco cassa al pavimento, utilizzando gli appositi fori presenti alla base dei piedi (vedi fig. 3.5). Attenzione: È importante eseguire correttamente il fissaggio, per evitare eventuali inconvenienti di funziona mento. Operare nel modo seguente : 1. Contrassegnare il foro. 2. Eseguire la foratura utilizzando una punta di 8 mm. 3. Successivamente pulire perfettamente il pavimento e dopo avere inserito i tasselli avvitare a fondo le viti. Fig.3.5 I T- 1 6 3.5. ALLACCIAMENTO ELETTRICO DELL’IMPIANTO Una volta posizionati e fissati i banchi nell’area di impiego, si procede al collegamento elettrico tra il quadro dell’impianto elettrico di distribuzione e i quadri di comando dei banchi. L’impianto elettrico, adeguato al numero di banchi costituente l’impianto da installare, dovrà essere realizzato in accordo alla norma CEI 64-8 e alle altre norme CEI applicabili. ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 È necessario proteggere la linea di alimentazione con interruttore magnetotermico di adeguate caratteri stiche. Per la protezione da contatti diretti e indiretti è inoltre necessario installare interruttori differenziali; si consiglia di non eccedere 3 banchi cassa nel collegamento sotto lo stesso interruttore differenziale, in special modo se il sistema di distribuzione è TT. I magnetotermici devono essere in classe “A”, adatti all’utilizzo con componenti elettronici. Assicurarsi dell’efficienza del collegamento di protezione (PE) tra il quadro elettrico e l’impianto di terra. 3.5.1. Connessione del quadro di comando G1-11 I vari componenti elettrici del Banco Cassa ESA sono forniti completi di connettori rapidi al quadro di comando G1-11 Per eseguire il corretto allacciamento al quadro di comando fare riferimento alle fig.3.6 e fig.3.7. Fig. 3.6- Collegamenti posteriori quadro a un motore Fig. 3.7- Collegamenti posteriori quadro ad due motori Fare inoltre riferimento agli schemi elettrici di interconnessione del capitolo 7. ATTENZIONE: collegamenti errati possono danneggiare permanentemente il quadro o le utilizzazioni esterne. La manomissione dei collegamenti o l’errata connessione ai morsetti interni fa decadere automaticamente la garanzia del banco cassa. I T- 1 7 ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 Sul pannello frontale (fig. 3.8) si trova la presa per l’allacciamento all’eventuale pedale di comando (A). Una canalina (fig.3.9), presente sulla traversa di collegamento piedi, può essere utilizzata per il passaggio dei cavi. Fig. 3.8Fig. 3.9 3.5.2. Collegamento all’impianto di terra del centrale del banco cassa Durante il montaggio del banco cassa, è obbligatorio collegare al centrale del banco il conduttore di terra, predisposto sul quadro di comando G1-11. Il collegamento deve essere effettuato sul prigioniero filettato previsto sul telaio del banco (fig.3.10). Fig. 3.10 3.6. PROVE DI PRIMA INSTALLAZIONE Quando l’impianto è stato installato e l’equipaggiamento elettrico è completamente collegato eseguire le seguenti prove (per le prove elettriche deve intervenire un Tecnico specializzato): 3.6.1. Prove elettriche • verifica di funzionamento dell’interruttore differenziale (Idn=30mA) a monte dell’impianto; • verifica della continuità del circuito di protezione (terra). 3.6.2. Prove di funzionamento • Verificare la corretta funzionalità dei vari comandi di ciascun Banco Cassa. 3.6.3. Prove di sicurezza • Verificare il corretto funzionamento della varie Sicurezze (fotocellula, microinterruttore, arresto di emergenza).CAI T- 1 8 MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 ITALIANO CAPITOLO 4 ISTRUZIONI PER L’USO 4.1. COMANDI E STRUMENTI DI CONTROLLO DELL’IMPIANTO 4.1.1. Comandi e controlli presenti sul pannello di comando mod.G1/11 Sul pannello del quadro di comando sono presenti i seguenti comandi e strumenti di controllo (figura 4.1): Fig.4.1 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Tasto emergenza Tasto accensione banco cassa 1 (inizio turno) Tasto spegnimento banco cassa 0 (fine turno)* Tasto luce cassa in chiusura Tasto luce cassa chiusa Tasto attivazione manuale trasportatore vasca Tasto rete Fusibile protezione trasformatore Fusibile protezione luci e motore vasca anteriore Fusibile protezione motore vasca posteriore Presa pedale motore anteriore Presa pedale motore posteriore (solo per versione quadro a due motori) LED di stato ATTENZIONE: Operando su questo tasto il quadro elettrico rimane sotto tensione 220V . Per operare internamente al quadro togliere tensione spegnendo l’interruttore generale luminoso rosso posto sulla scatola del quadro elettrico (tasto 7). 1. 2. 3. 4. 5. 6. Tasto emergenza: interruttore a pulsante con fungo rosso; premendolo disattiva immediatamente il funzionamento del nastro. La funzione del nastro si riattiva premendo il pulsante (2) di ripristino. Tasto rete I: Interruttore accensione banco cassa luminoso; attiva il movimento dei nastri trasportatori e abilita la scelta delle altre funzioni sul pannello se premuto in posizione 1. Tasto rete O: Interruttore spegnimento banco cassa luminoso; blocca il movimento dei nastri e disattiva tutte le fun zioni del banco cassa. Per riattivare le funzioni bisogna premere di nuovo il tasto 1. Tasto cassa in chiusura: Pulsante; se premuto effettua l’accensione della luce che indica la cassa in chiusura. Tasto cassa chiusa: Pulsante, se premuto effettua l’accensione della luce che indica la cassa chiusa. Tasto attivazione secondo trasportatore: se premuto abilita manualmente il movimento del secondo nastro tra sportatore eventualmente installato nella vasca. Utilizzato per svuotare la merce eventualmente accumulatasi. I T- 1 9 ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 7. Interruttore generale alimentazione 220V: Interruttore luminoso rosso che interrompe l’alimentazione generale al quadro elettrico banco cassa, togliendo tensione 220V anche alla scheda elettronica. Attenzione: dopo lo spegnimento attendere almeno 5 secondi prima della riaccensione. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Fusibile di protezione trasformatore Fusibile di protezione impianto luci e motore trasportatore anteriore Fusibile di protezione motore trasportatore posteriore Presa pedale : Inserendo l’apposita spina permette il funzionamento del nastro con comando a pedale, escludendo le fotocellule. Presa secondo pedale per il comando del secondo trasportatore posizionato nella vasca (opzionale). LED di stato: indicano il surriscaldamento dei motori (TM) il corretto allineamento delle fotocellule (FTC) ed il funzio namento corretto del trasformatore. 4.2. MODALITÀ’ DI IMPIEGO 4.2.1.Sicurezza Durante l’utilizzo dell’impianto, gli operatori devono osservare scrupolosamente le avvertenze di sicurezza come riportato nel CAPITOLO 1. Non gettare liquidi sulle parti elettriche del banco cassa. Evitare il contatto del pubblico sulle parti in movimento del banco cassa ed in caso di emergenza premere il pulsante a fungo presente sul quadro. 4.2.2.Avviamento 1. Abilitare l’interruttore generale alimentazione. 2. Premere il pulsante 1 3. Attivare le funzioni di segnalazione: Luce cassa aperta si accende automaticamente all’attivazione del banco cassa Luce cassa in chiusura premendo il pulsante giallo Luce cassa chiusa premendo il pulsante rosso 4.2.3.Arresto Si può effettuare un arresto normale o in emergenza Arresto normale: premendo l’interruttore generale Arresto in emergenza: premendo il pulsante a fungo rosso ATTENZIONE: IL PULSANTE DI EMERGENZA A FUNGO NON DEVE ESSERE UTILIZZATO PER FERMARE TEMPORANEAMENTE IL MOVIMENTO DEL NASTRO ANTERIORE! SERVE SOLO PER IL BLOCCAGGIO DEL BANCO CASSA IN SITUAZIONI DI EMERGENZA! NON UTILIZZARE IL PULSANTE COME GANCIO PER OGGETTI. IN CASO DI DANNEGGIAMENTO ACCIDENTALE DELLO STESSO, AVVERTIRE IMMEDIATAMENTE I RESPONSABILI DI MANUTENZIONE. E’ PRESENTE DI SERIE UN SISTEMA DI TEMPORIZZAZIONE AUTOMATICO CHE INTERROMPE IL MOVIMENTO DEL NASTRO DOPO UN PERIODO DI ROTAZIONE CONTINUA DELLO STESSO DI 20 SECONDI. IL MOVIMENTO PUO’ ESSERE RIATTIVATO PASSANDO UNA MANO DAVANTI ALLE FOTO CELLULE O RIPREMENDO IL PULSANTE 1 SUL TASTIERINO DIGITALE. Nota : Per riavviare dopo l’arresto di emergenza occorre sempre ripristinare il pulsante d’emergenza ruotandolo e verificando lo sblocco. I T- 2 0 CAPITOLO 5 MANUTENZIONE 5.1.SICUREZZA Durante la manutenzione si devono tenere presenti le avvertenze generali e le norme di sicurezza specifi che, riportate nel CAPITOLO 1. ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 I lavori di manutenzione preventiva devono essere eseguiti esclusivamente da personale qualificato e speci ficamente istruito. I lavori di manutenzione correttiva (riparazioni) devono essere eseguiti esclusivamente da Tecnici specializ zati o dal personale di Assistenza Tecnica del fornitore. 5.2. MANUTENZIONE PREVENTIVA Gli interventi di manutenzione preventiva raccomandati sono i seguenti: • Pulizia generale; • Regolazioni; • Controllo del microinterruttore; • Controllo del pulsante di emergenza. È consigliabile effettuare i vari interventi di manutenzione preventiva con una periodicità adeguata alle condizioni di esercizio dell’impianto e comunque prima dell’azionamento dello stesso dopo un lungo periodo di inattività. 5.2.1. Pulizia generale È necessario mantenere una buona pulizia generale dell’impianto con interventi giornalieri (fig.5.1). Leggere attentamente le istruzioni riportate sull’etichetta adesiva. Durante la fase di pulizia, evitare di bagnare le parti elettriche (motori, pulsanti ecc.) che devono essere pulite a mano con stracci. Qualora, accidentalmente, parti elettriche vengano bagnate, prima di reinserire il pannello di comando e riavviare l’impianto, provvedere ad asciugare accuratamente le parti. fotocellule nastro anteriore protezione plexiglass nastro posteriore vasca vaschetta raccoglibriciole I T- 2 1 ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 Pulizia fotocellule. La pulizia dei bulbi delle fotocellule (proiettore e ricevitore) è garanzia di un regolare funzionamento del nastro, pertanto è indispensabile effettuarla ogni 100 ore di funzionamento. Utilizzare un batuffolo imbevuto d’acqua, inserirlo nel foro sulla struttura e strofinarlo sul bulbo. NOTA: non usare solventi o alcool Pulizia nastri. Una accurata pulizia del nastro trasportatore ne conferisce un migliore funzionamento, una maggiore durata nel tempo ed una buona igiene. Pulire con l’ausilio di un panno e dell’alcool denaturato. Questa operazione è da eseguire quotidianamente alla fine del turno di lavoro. Pulizia vasca e piani di scorrimento in acciaio. Per effettuare la pulizia dei piani intervenire con uno straccio imbevuto di alcool o prodotti per la pulizia specifico per l’acciaio inox. NOTA: per la pulizia delle parti in acciaio inox usare solo alcool. Non utilizzare prodotti a base di ammoniac a, soluzioni acide, solventi, polveri abrasive o lana d’acciaio, che possono macchiare o rovinare le parti in acciaio. Pulizia plexiglas. Per effettuare la pulizia del plexiglas intervenire con uno straccio imbevuto di prodotto per la pulizia vetri reperibili sul mercato, che non contengano alcool etilico e metilico, solventi, ammoniaca, acido acetico, acido fosforico, soda, candeggina e acetone, pena il deterioramento del materiale. ATTENZIONE: non utilizzare alcool etilico o metilico, e tutti i sopracitati prodotti per evitare di danneggiare irreparabilmente il plexiglas. Pulizia vaschetta raccogli-polvere. Ispezionare periodicamente la vaschetta situata sotto il rullo folle del nastro anteriore (fig.5.2) nei banchi cassa procedendo nel modo seguente: • spegnere il banco cassa. • estrarre il cassetto dalla propria sede, vuotarlo dai residui, lavarlo ed asciugarlo accuratamente, reinserirlo nella posi zione originale. Fig. 5.2 I T- 2 2 5.2.2.Regolazioni 5.2.2.1. Tensionamento e centratura del nastro anteriore Tensionamento Con l’utilizzo di un cacciavite togliere le quattro viti A (fig. 5.3) di fissaggio del terminale B . Infilare una chiave a brugola di 5 mm nelle regolazioni C e D e ruotare a destra o sinistra per effettuare la regolazione della tensione del nastro. Ripetere l’operazione su ambedue i lati, in modo da ottenere un tensionamento uniforme sul rullo. ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 Centratura nastro su rullo motore Agendo in maniera differenziale sulle regolazione C e D si ottiene il centratura. In particolare stringendo D il nastro si sposta verso C e viceversa. NOTA: per effettuare correttamente il centratura, il nastro deve essere in movimento. Intervenire sul registro interessato e ruotarlo di 1/4 di giro, attendere poi lo spostamento del nastro; ripetere l’operazione fino ad ottenere la centratura. Fig.5.3 5.2.2.2. Tensionamento e centratura del nastro posteriore Tensionamento nastro posteriore Per il tensionamento del nastro trasportatore intervenire sui registri C e D del rullo motore (fig.5.4). Occorre quindi sollevare l’alzatina di sicurezza (rif. E) ed intervenire poi con una chiave a brugola di 5 mm uniformemente su entrambi i registri. Centratura nastro su rullo motore Agendo in maniera differenziale sulle regolazione C e D si ottiene il centratura. In particolare stringendo D il nastro si sposta verso C e viceversa. NOTA: per effettuare correttamente il centratura, il nastro deve essere in movimento. Intervenire sul registro interessato e ruotarlo di 1/4 di giro. attendere poi lo spostamento del nastro; ripetere l’operazione fino ad ottenere la centratura. Fig.5.4 I T- 2 3 ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 5.2.2.3. Controllo del microinterruttore Controllare visivamente lo stato del microinterruttore e verificarne il corretto funzionamento di arresto. 5.2.2.4. Controllo del pulsante di emergenza Controllare periodicamente, mediante un azionamento casuale, il corretto funzionamento del pulsante di emergenza dell’impianto, verificando anche il mantenimento dello stato di fermo di tutti i nastri al ripristino della posizione originale del pulsante di emergenza. 5.3. MANUTENZIONE CORRETTIVA La manutenzione correttiva si rende necessaria in presenza di guasti e anomalie che possono insorgere durante l’utilizzo dell’impianto. Gli interventi di manutenzione correttiva consistono essenzialmente nella sostituzione di componenti elettromeccanici o nella sostituzione di componenti del quadro di comando. 5.3.1. Inconvenienti e soluzioni. Anomalie generali e rimedi possibili Comunque e sempre accertarsi della corretta inserzione e ritenuta dei contatti d’uscita sul retro del quadro. Accertarsi della corretta tensione d’alimentazione al quadro (l’interruttore rete deve essere acceso). Se il nastro 1(anteriore) non gira Accertarsi del perfetto funzionamento delle fotocellule e della loro lettura evidenziata dal led FTC. Effettuare l’eventuale pulizia delle fotocellule. Controllare l’integrità del motore, del fusibile nastri e della corretta posizione abbassata della levetta del micro alzatina ed il disinserimento del pulsante emergenza. Se il nastro 2 (posteriore) non gira Controllare l’integrità del motore, del fusibile nastri e della corretta posizione abbassata della levetta del micro alzatina. Se le luci sono spente Controllare la corretta accensione dei tasti sul pannello o il fusibile luci. 5.3.2 Sostituzione fusibili Situati nella parte frontale del quadro di comando costituiscono una protezione nel caso di un eventuale corto circuito o sovraccarico di corrente. Per la sostituzione spegnere il quadro e svitare i supporti avendo cura di rimpiazzare i fusibili con un altri dalle stesse caratteristiche. NOTA: non sostituire il fusibile con uno di maggiore capacità, onde evitare di danneggiare gravemente l’ap parato elettronico. Le specifiche tecniche dei fusibili sono tassativamente: F1 F2 F3 I T- 2 4 Fusibile protezione trasformatore Fusibile protezione luci e trasportatore anteriore Fusibile protezione trasportatore posteriore 500mA 2A 1.6A 250V 250V 250V MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 ITALIANO CAPITOLO 6 DEMOLIZIONE E SMALTIMENTO 6.1. PROCEDURA DI DEMOLIZIONE E SMALTIMENTO Al termine della vita operativa dell’impianto, è opportuno liberarsene senza recare danno all’ambiente. Le operazioni di smontaggio e demolizione devono essere eseguite da personale qualificato, nel rispetto delle normative di sicurezza sul lavoro. Lo smaltimento deve essere fatto nel rispetto delle norme di tutela dell’ambiente. Macchinari ed apparecchiature in genere deteriorati ed obsoleti sono da considerare “rifiuti speciali”. L’impianto in questione è costituito sia da materiale plastico che da materiale metallico che devono essere separati e consegnati a centri autorizzati per la raccolta differenziata. I passi da seguire per la procedura di smantellamento e demolizione dell’impianto sono i seguenti: • Scollegare i collegamenti elettrici. • Smontare l’impianto, il quadro elettrico e tutti i componenti in materiale plastico. Queste parti possono essere smalti te nei punti di raccolta di materiali plastici. • Consegnare la struttura metallica rimanente ad un deposito autorizzato di rottami metallici attenendosi alle modalità di trasporto. I T- 2 5 ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 CAPITOLO 7 DISEGNI, SCHEMI, ALLEGATI • SCHEMA ELETTRICO DI INTERCONNESSIONE QUADRO G1-11 (fig. 7.1). Fig. 7.1 I T- 2 6 • SCHEMA ELETTRICO DI INTERCONNESSIONE CASSETTO PORTADENARO MODELLO FORTEZZA (fig. 7.2). ITALIANO MANUALE DI “ISTRUZIONI ORIGINALI” PER INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE Doc. ESAMT01 - Rev. 01 - Data: 11/12/2012 VISTA LATO ESTERNO SPINOTTO (LATO CONNESSIONE) 1) Rosso + 24 V CC 2) Arancio + 12 V CC 3) Non utilizzato 4) Arancio N-O Contatto normalmente aperto 5) Verde N-C Contatto normalmente chiuso 6) Bleu - 12 V CC 7) Nero - 12 V CC 8) Non utilizzato 9) Marrone Comune Fig. 7.2 I T- 2 7