L`economia naturale. Solo un`utopia?

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DOSSIER DENARO
L’ e c o n o m i a n a t ura l e . So lo un’uto pia ?
L'economia può essere paragonata alla natura: la natura produce
alimenti e li regala e tutti i suoi esseri- Se la natura è sana, c'è
abbondanza. Il cibo è deperibile e può quindi essere immagazzinato solo per breve tempo. E non esistono interessi. Piante e animali non pensano ad accumulare più di quanto riescano a utilizzare. Non esistono piante o animali "poveri" o "ricchi". Se e quanto gli animali lavorano per procurarsi il cibo dipende molto dalla
specie. Ogni animale selvatico si comporta secondo la sua indole. Per far lavorare un animale in cattività bisogna incitarlo continuamente. Nessun animale lotterebbe per un diritto al lavoro.
di Daria Lepori*
Quali passi dobbiamo intraprendre per realizzare
un’economia più
alla misura di tutti
gli esseri umani?
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Nel sistema che conosciamo, il cibo dell'economia
sono i soldi. Lo Stato non regala soldi ai cittadini,
al contrario, esige da loro che paghino le tasse.
Non c'è abbondanza di soldi, la mancanza è così
grave che ogni anno gli Stati si indebitano sempre
di più. Si sta molto attenti alla stabilità della valuta,
per mantenere il suo valore per lunghi periodi.
Esistono gli interessi, quindi sia i depositi che i
debiti aumentano sempre di più. I cittadini fanno
di tutto per accumulare sempre più soldi. I ricchi
diventano sempre più ricchi, i poveri sempre più
poveri. E per quanto riguarda il lavoro, la maggior
parte svolge mansioni che raramente corrispondono all’indole di ciascuno. Per quanto non si svolgano volentieri questi lavori ci si batte duramente
per il diritto al lavoro. Nonostante questo diritto al
lavoro, la maggioranza della popolazione mondiale è senza lavoro. Dall'altro lato c’è abbondanza di
merci e servizi offerti. L’economia si comporta in
modo esattamente opposto alla natura.
Nuovo modello economico: economia naturale
La base dell’economia naturale è lo Stato che dona
liberamente. Ogni Stato ha la sovranità monetaria,
produce i suoi soldi e li regala ai suoi cittadini. Il
passo iniziale è il condono generale dei debiti. Per
non danneggiare nessuno si versano ai creditori i
soldi che spettano loro. Poi si abroga l'economia
degli interessi. Da quel momento la una valuta è
il dialogo 3/07
"deperibile". Non ha senso accumulare e tenere
ferma una grande quantità di denaro, perché perde
rapidamente il suo valore.
Valuta deperibile
Tutti gli Stati si sono potrebbero definire un tasso
unico di deperibilità, per esempio il 100% all'anno.
Quindi dopo un anno i soldi valgono la metà.
Bisogna notare che valore e pagamento sono due
cose diverse. Il valore si esprime in punti e resta
uguale nel temp, merci e servizi hanno un valore
fisso. Invece la valuta è contrassegnata con l'anno
di emissione. Il valore della valuta cambia ogni trimestre. Nel periodo di transizione tra un anno e l'altro i conti bancari vengono gestiti in entrambe le
valute, quella dell'anno vecchio e quella dell'anno
nuovo. Ogni anno si emette denaro contante nuovo.
Nell'anno che segue si può cambiare il denaro dell'anno precedente al cambio di due a uno.
Lo Stato regala ad ogni cittadino, di qualunque età,
un fisso mensile di 1000 punti, che copre i costi
della sussistenza. Ci sono molte cose che non servono più: tasse, cassa malati, previdenza sociale.
Dal momento che lo Stato crea da se il suo denaro, non ha bisogno di esigere tasse. Questo significa: niente uffici delle imposte, niente contabilità,
niente lavoro nero e molta amministrazione in
meno. Lo Stato finanzia le prestazioni sociali, la
sanità, le pensioni, i soccorsi.
Come in natura, ognuno fa quello che corrisponde
alla sua indole. Chi ama fare il pane fa il pane, chi
ama suonare fa musica. Siccome i soldi sono deperibili, chiunque bada a spenderli al più presto e a
godersi qualche lusso. L’economia è fiorente ma
siccome ognuno lavora solo finché ne ha voglia
non c'è sovrapproduzione a pesare sull'ambiente.
La donazione libera
La donazione libera è un elemento, fondamentale
del sistema economico naturale. L’importante non
è massimizzare gli utili, ma donare agli altri o a se
stessi la massima utilità o la massima gioia con dispendio minimo. Non è necessario ricevere direttamente un controvalore, perché utilità e gioia ritornano moltiplicati a colui che ha donato liberamente. Lo Stato che dona liberamente è un buon esempio. Il benessere generale automaticamente si
riflette nello Stato. Stato e cittadini sono comunque la stessa cosa.
* tratto da Joytopia di Bernd Hückstädt
www.joytopia.net
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