La teoria dell’offerta La decisione dell’impresa circa il quanto produrre dipende sia dai costi di produzione sia dai ricavi che si possono ottenere dalla vendita dei prodotti Costi di produzione Ricavi L’impresa sceglie quanto produrre Alcuni concetti fondamentali • Ricavi – le entrate dell’impresa derivanti dalla vendita del bene o del servizio, durante un periodo (RT) • Costi – spese sostenute per produrre il bene o il servizio durante il periodo (CT) • Profitti – l’eccesso dei ricavi rispetto ai costi π=RT-CT La scelta del volume di produzione • La teoria economica ipotizza che le decisioni delle imprese circa la produzione e l’offerta siano finalizzate all’ottenimento del massimo profitto. • Il costo totale (CT) di un’impresa è il valore monetario delle spese che essa sostiene per produrre e vendere i beni e servizi in un dato periodo di tempo. • Il costo marginale (MC) è la variazione del costo totale conseguente alla produzione di una unità addizionale. La scelta del volume di produzione Il ricavo totale (RT) è il flusso di pagamenti che l’impresa ottiene dalla vendita del suo prodotto. • Il ricavo marginale (MR) è la variazione del ricavo totale conseguente alla produzione e alla vendita di una unità addizionale. • I profitti dipendono sia dai COSTI sia dai RICAVI – ognuno dei due varia al variare dell’output. I costi totali minimi per ogni volume di produzione Quantità Costi totali 0 1 2 10 25 36 3 4 5 6 7 8 9 10 44 51 59 69 81 95 111 129 Se un’impresa ha come obiettivo la massimizzazione del profitto deve produrre la quantità di output che ha deciso di offrire sul mercato al minimo costo totale. La tabella mostra il costo totale minimo al quale è possibile produrre ogni volume di produzione realizzabile. L’impresa deve sostenere un costo di 10 anche se non produce. È il costo fisso – ossia indipendente dal volume di produzione – che l’impresa deve sostenere per essere sul mercato. Curva del costo totale di produzione Costo totale 80 10 7 Volume di produzione Ricavi, costi e profitti totali dell’impresa Quantità Prezzo Ricavo totale Costo totale Profitto totale 0 - 0 10 -10 1 21 21 25 -4 2 20 40 36 4 3 19 57 44 13 4 18 72 51 21 5 17 85 59 26 6 16 96 69 27 7 15 105 81 24 8 14 112 95 17 9 13 117 111 6 10 12 120 129 -9 La massimizzazione del profitto RT Costi e ricavi totali CT Volume di produzione L’andamento del costo marginale L’andamento del costo marginale dipende da quello del costo totale e, quindi, dalle condizioni tecniche in cui si realizza la produzione e dai prezzi delle risorse. A bassi livelli di produzione l’impresa deve acquistare – per ogni unità addizionale di produzione – risorse variabili la cui produttività è crescente. Quando la produzione è al livello di piena e efficiente utilizzazione delle risorse fisse disponibili, ogni unità di produzione in più richiede un’acquisizione crescente di risorse variabili la cui produttività è via via minore. Le curve di costo totale e marginale dell’impresa CT Costo totale Volume di produzione 4 Costo marginale Volume di produzione L’andamento del ricavo marginale Il ricavo marginale e totale dell’impresa dipendono dalla funzione di domanda del prodotto che questa vende. Il ricavo marginale è sempre decrescente per due motivi: - essendo la curva di domanda dell’impresa inclinata negativamente – ogni unità addizionale può essere venduta a un prezzo più basso di quello al quale potevano essere vendute le unità precedenti; - le successive riduzioni di prezzo necessarie per vende-re nuove unità di prodotto riducono sempre di più il rica-vo totale ottenibile dalle unità precedenti. Le curve di ricavo totale e marginale dell’impresa RT Ricavo totale Volume di produzione Ricavo marginale Volume di produzione Costi e ricavi totali e marginali dell’impresa Quantità Costo tot. Costo marg. Ricavo tot. Ricavo marg. 0 10 0 0 - 1 25 15 21 21 2 36 11 40 19 3 44 8 57 17 4 51 7 72 15 5 59 8 85 13 6 69 10 96 11 7 81 12 105 9 8 95 14 112 7 9 111 16 117 5 10 129 18 120 3 Il confronto tra costi e ricavi marginali Quantit à Ricavo marg. Costo marg. Differenza Variaz. produzione 0 0 0 0 - 1 21 15 6 Aumenta 2 19 11 8 Aumenta 3 17 8 9 Aumenta 4 15 7 8 Aumenta 5 13 8 5 Aumenta 6 11 10 1 Aumenta 7 9 12 -3 Diminuisce 8 7 14 -7 Diminuisce 9 5 16 -11 Diminuisce 10 3 18 -15 Diminuisce MC, MR La massimizzazione del profitto MC E MR 0 Q1 Quantità prodotta ed offerta Se MR > MC, un aumento dell’output comporta un aumento dei profitti. Se MR < MC, una diminuzione dell’output comporta un aumento dei profitti I profitti sono allora massimi in Q1, dove MR = MC (se l’impresa copre i propri costi variabili) La massimizzazione del profitto RMg = CMg "RT "CT = "Q "Q Costi e ricavi totali RT CT Volume di produzione La massimizzazione del profitto • Supponiamo che le curve del ricavo totale e del costo totale di un’impresa abbiano gli andamenti tracciati nel grafico prima considerato. • Il profitto è massimo quando è massima la distanza tra le due curve… • cioè quando esse hanno la stessa inclinazione… • e dunque il ricavo marginale e il costo marginale sono uguali, dunque che dTR/dQ=dTC/dQ MR=MC Effetti di un aumento della domanda MC, MR Un aumento della domanda del prodotto offerto dall’impresa fa aumentare il MC prezzo e il ricavo marginale. L’impresa reagisce al cambiamento aumentando la quantità offerta E’ E MR Quantità prodotta e offerta Effetti di un aumento del costo marginale MC, MR Un aumento del costo del MC’ lavoro o del costo di una materia prima essenziale MC aumenta il costo marginale di produzione da MC a MC’ E’ E Q*1 Q* L’impresa – che mira alla massimizzazione del profitto – riduce la produzione e la quantità offerta da Q* a Q*1 Quantità prodotta e offerta La funzione di produzione • La quantità di output prodotta dipende dalle quantità di input impiegati nel processo produttivo • Un fattore della produzione (“input”) è qualsiasi bene o servizio impiegato nel processo produttivo • La funzione di produzione indica la massima quantità di output che può essere prodotta, date certe quantità degli input. Essa rappresenta quindi una tecnologia produttiva. • Le combinazioni tecnicamente efficienti caratterizzate da uno stesso rapporto di utilizzo dei fattori identificano una tecnica produttiva. I costi e la scelta della tecnica di produzione • La scelta della tecnica che minimizza i costi. – La tecnica economicamente efficiente è quella che consente di produrre il volume scelto o ipotizzato di prodotto con il minimo costo totale. I costi e la scelta della tecnica di produzione • L’intensità dei fattori di produzione – Una tecnica di produzione caratterizzata da un elevato rapporto tra capitale e lavoro utilizzato è detta “ad alta intensità di capitale”. – Per contro una tecnica di produzione caratterizzata da un elevato rapporto tra lavoro e capitale è detta “ad alta intensità di lavoro”. I costi e la scelta della tecnica di produzione K L PK PL TCK TCL TC Tecnica A 4 4 320 300 1280 1200 2480 Tecnica B 2 6 320 300 640 Tecnica A 4 4 320 340 1280 1360 2640 Tecnica B 2 6 320 340 640 1800 2440 2040 2680 I costi e la scelta della tecnica di produzione • Prezzo relativo dei fattori e scelta della tecnica – Un aumento del prezzo di un fattore di produzione tecnicamente necessario per ottenere un prodotto provoca uno spostamento verso l’alto – quindi un aumento della curva di costo totale. Breve e lungo periodo • Il breve periodo è quell’orizzonte temporale nel quale l’impresa può variare solo parzialmente l’impiego degli input esempio: l’impresa può variare la quantità di lavoro ma non i beni capitali • Il lungo periodo è quell’orizzonte temporale nel quale l’impresa può variare le quantità di tutti gli inputs I costi di lungo periodo I costi totali di lungo periodo (LTC) sono i costi minimi di produzione corrispondenti a ogni ipotetica quantità di prodotto nell’ipotesi in cui l’impresa possa modificare tutti i fattori e scelga – per ogni volume di produzione – la tecnica e la combinazione di fattori economicamente efficienti I costi di lungo periodo: un esempio Quantità LTC (costi totali) LMC (costi marginali) LAC (costi medi) 0 0 0 0 1 30 30 30 2 54 24 27 3 74 20 24,67 4 91 17 22,75 5 107 16 21,40 6 126 19 21,00 7 149 23 21,29 8 176 27 22,00 9 207 31 23,00 10 243 36 24,30 I costi di lungo periodo Il costo marginale di lungo periodo (LMC) è la variazione del costo totale di lungo periodo (LTC) conseguente a un incremento della produzione di un’unità Il costo medio di lungo periodo (LAC) di produzione è il rapporto tra il costo totale e la quantità prodotta in condizioni di lungo periodo. Il costo medio totale di lungo periodo Costo medio Si ipotizza che il costo medio di lungo periodo abbia un andamento a forma di U: LAC Quantità prodotta Il breve periodo Nel breve periodo: • Costi fissi – costi che non variano al variare della quantità prodotta • Costi variabili – costi che variano al variare della quantità prodotta • STC = SFC + SVC Curva del costi totali, fissi e variabili di breve periodo STC STC SFC SVC SVC 30 0 SFC 2 5 6 Q I costi medi di breve periodo Il costo medio totale di breve periodo (SATC) è la somma del costo medio fisso (SAFC) e del costo medio variabile (SAVC). L’andamento del SAFC è sempre decrescente al crescere della quantità prodotta L’andamento del SAVC è normalmente a forma di U. Quindi, la curva del SATC è anch’essa a forma di U. La curva dei costi marginali di breve periodo (SMC) interseca nel punto di minimo sia la curva del SAVC che la curva del SATC La curva del costo marginale di breve periodo (SMC) ha la stessa tipica forma a U di quella del costo marginale di lungo periodo (LMC). I costi medi di breve periodo SATC SAFC SAVC SMC MR P SMC SATC SAVC SAFC Quantità Il prodotto marginale del lavoro (fattore variabile) • Il prodotto marginale del lavoro è la variazione del prodotto totale ottenuta impiegando una unità addizionale del fattore lavoro nel processo produttivo, mantenendo costante l’impiego degli altri fattori. • Il lavoro viene spesso considerato un fattore variabile – dato un certo stock di capitale. La legge dei rendimenti decrescenti dei fattori variabili • La legge dei rendimenti decrescenti afferma che - mantenendo costante l’impiego di tutti gli altri fattori produttivi - oltre una certa quantità impiegata di un fattore variabile, ulteriori unità addizionali del fattore variabile comportano una produttività marginale del fattore decrescente. esempio: aumenti del lavoro non accompagnati da aumenti del capitale conducono a rendimenti decrescenti Prodotto totale e marginale di un fattore variabile utilizzato con uno o più fattori fissi L 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Q 0,8 1,8 3,1 4,3 5,4 6,3 7,0 7,5 7,8 MPL 0,8 1,0 1,3 1,2 1,1 0,9 0,7 0,5 0,3 Il prodotto marginale del lavoro Q Q MPL APL L1 L2 L3 L APL MPL L La produzione totale aumenta al crescere della quantità utilizzata di fattore variabile (lavoro) fino alla quantità L3. La produttività marginale del fattore variabile (lavoro) aumenta fino a L1, per poi decrescere continuamente. In corrispondenza di L1 lavoratori, tutti i fattori fissi disponibili (le macchine) sono pienamente utilizzate. Prodotto marginale e costo marginale • Dato il prezzo di una risorsa variabile, un aumento del prodotto marginale sarà accompagnato da una diminuzione del costo marginale e viceversa. Curve della produttività e curve dei costi MPL APL SAVC MC Le curve del costo marginale (SMC) e del costo variabile medio (SAVC) sono speculari rispetto a quelle della produttività marginale (MPL) e APL del prodotto medio (AP). Supponendo che L sia l’unica MPL L risorsa variabile e che il salario rimanga costante, SMC si ricava SMC SAVC dividendo il salario per MPL. Se MPL↑→SMC↓; se MPL↓ →SMC↑ quando MP assume il valore massimo MC raggiunge il minimo QAnaloga relazione vi è tra SAVC e AP