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13 – 15/11/2015 - Teatro Manzoni
CALENDAR GIRLS
Dopo il grande successo inglese, approda in Italia Calendar Girls, adattamento teatrale dell’omonimo film cult per il
pubblico femminile. Protagonista della pièce un gruppo di donne tra i 50 e i 60 anni membri di un’associazione
benefica che si impegna in una raccolta fondi destinata a salvare un ospedale. Chris, la leader del gruppo,
interpretata da un’inedita Angela Finocchiaro, stanca di vecchie e fallimentari iniziative di beneficenza convince le
amiche a posare nude per un calendario non convenzionale che le porterà alla ribalta dell’opinione pubblica.
20/11/2015 - Teatro Grassi
BELLA E FIERA
Laura Curino è una delle voci più vive e significative del teatro di narrazione. Dopo lo straordinario successo del
dittico sulla famiglia Olivetti, il suo viaggio, curioso e incantato nella storia d’Italia, si ferma ora alla stazione di
Fiera Milano, per raccontarla in uno spettacolo diretto da Emiliano Bronzino. Racconta la Curino "Rappresenteremo
la Fiera della città nel Teatro della città e, come la parola ‘fiera’ suggerisce, sarà una festa e una storia della quale
andare ‘fieri’”.
16/12/2015 - Teatro Nuovo
BILLY ELLIOT
Il giovane Billy ama la danza e in un'Inghilterra bigotta targata Thatcher, l'Inghilterra delle miniere che chiudono
e dei lavoratori in rivolta, deve tristemente fare i conti con un padre e un fratello che lo vorrebbero veder
diventare un pugile. L'amore, la passione, la voglia di farcela trionfano, così come l'amicizia tra adolescenti riesce a
far superare ogni discriminazione di orientamento sessuale. Accompagnato dalle splendide musiche di Elton John,
lo spettacolo porterà in scena un grande giovane talento italiano nel ruolo del protagonista Billy.
17/1/2016 – Teatro Elfo Puccini
DECAMERONE
Dopo il successo della loro personale versione dell' Orlando furioso, Stefano Accorsi e Marco Baliani hanno scelto
di mettere in scena il Decamerone per il secondo appuntamento del Progetto Grandi Italiani.
Nella cornice del Decamerone «la città di Firenze è appestata, servono storie che facciano dimenticare, storie di
amori, erotici, furiosi, storie grottesche, paurose, purché siano storie, e raccontate bene, perché la morte là fuori
si avvicina con denti affilati e agogna la preda. Abbiamo scelto di raccontare alcune novelle di Boccaccio perché
oggi ad essere appestato è il nostro vivere civile. Perché anche se le storie sembrano buffe, quegli amorazzi
triviali, quelle strafottenti invenzioni che muovono al riso e allo sberleffo, mostrano poi, sotto sotto, il mistero
della vita stessa».
5/2/2016 - Teatro Strehler
IL PREZZO (THE PRICE)
Il testo di Arthur Miller fotografa con spietata lucidità e amara compassione le conseguenze della devastante
crisi economica avvenuta negli Stati Uniti nel ‘29. Figli di un padre che ha subito drammaticamente la crisi, due
fratelli si incontrano alcuni anni dopo la sua morte per sgomberare un appartamento, che sta per essere demolito,
in cui sono accumulati i mobili e gli oggetti raccolti dal padre nel corso della vita. Un vecchio broker è chiamato per
stabilirne il prezzo. Da questo semplice spunto emergono tutte le incomprensioni e le menzogne che la paura della
perdita improvvisa del benessere può esercitare su chi si dibatte nella crisi. Miller tratta il tema con la consueta
maestria, facendoci scoprire un capolavoro che, pur venendo da lontano, ci porta ai nostri giorni così pieni di
incertezze.
21/2/2016 – Teatro Giuditta Pasta
AL CAVALLINO BIANCO
La trama di questa famosa operetta è effervescente e spumeggiante: Leopoldo, primo cameriere dell’Hotel “Al
Cavallino Bianco”, ama – non riamato – la bella proprietaria Gioseffa, che è invece affascinata da un cliente italiano,
l’avvocato Giorgio Bellati. Costui è innamorato della dolce Ottilia, figlia del ricco industriale veneziano Pesamenole.
in vacanza nel Salzkammergut perché l’uomo vuole distrarsi dai problemi che gli provoca una causa pendente con un
certo Cogoli, industriale padovano. Gioseffa, esasperata dalla corte di Leopoldo, lo licenzia. Cogoli intanto manda al
“Cavallino” suo figlio Sigismondo con la speranza che si innamori di Ottilia in modo da finire la causa con Pesamenole
una volta per tutte. Sigismondo invece fa coppia fissa con Claretta, una ragazza poverissima con buffi difetti di
pronuncia. Leopoldo, per farsi perdonare, fa in modo che l’arciduca sosti per una notte al “Cavallino”. Gioseffa, per
ringraziamento, lo riassume. Durante la notte Gioseffa parla con l’arciduca e alla fine capisce che l’uomo che fa per
lei l’ha già trovato da tempo: è Leopoldo. La storia si chiude con tre matrimoni, ma tra chi?
4 – 6/3/2016 - Teatro Carcano
MATTI DA SLEGARE
Dopo parecchi anni vissuti in una struttura psichiatrica protetta dove sono diventati amici inseparabili, Elia e Gianni
vengono “promossi” e mandati dal sistema sanitario a vivere da soli in un appartamento nel centro della città. Elia,
che aveva vissuto sempre solo con la madre, alla sua morte si era rivelato totalmente incapace di prendersi cura di
sé e il suo ricovero era stato inevitabile. Gianni è al contrario un omaccione dai modi ruvidi e spicci, fissato col cibo
e col sesso, peraltro non ancora sperimentato. È un uomo generoso e impulsivo, ma segnato dalle ferite procurategli
da una madre alcolista e un patrigno violento. Lo spettacolo racconta il percorso tortuoso, complicato ed esaltante
che condurrà i due “matti” a slegarsi dai tanti fantasmi piccoli e grandi che li hanno resi infelici per gran parte
della loro vita ed a trovare, grazie all'arte e all'amore, una strada personale per il reinserimento nel mondo.
11/3/2016 - Teatro Strehler
LA MORTE DI DANTON
Scritto in sole cinque settimane tra il gennaio ed il febbraio del 1835 dal ventunenne (sarebbe morto solo tre anni
dopo) Georg Büchner, in fuga dalle autorità dell’Assia dove era stato coinvolto in una rivolta, La morte di Danton
(Dantons Tod) descrive l’atmosfera degli ultimi giorni del Terrore, la caduta di Georges Jacques Danton nel 1794 e
l’antagonismo che lo contrappone a Maximilien Robespierre. Il discorso drammatico è concentrato sulla
contrapposizione tra i due alfieri della Rivoluzione francese, compagni prima e avversari in seguito, entrambi
destinati alla ghigliottina a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. Büchner nutre La morte di Danton di temi tutti
rilevanti per il nostro tempo: la natura della rivoluzione, il rapporto tra uomini e donne, l'amicizia, la classe, il
determinismo, il materialismo, il ruolo del teatro stesso.
22/4/2016 – Teatro Strehler
L'OPERA DA TRE SOLDI
Bertolt Brecht e Kurt Weill la crearono nel 1928 e in quello stesso anno la misero in scena a Berlino. Il primo ad
allestirla in Italia, nel 1956, fu Giorgio Strehler, presente lo stesso Brecht che sarebbe morto sei mesi dopo.
La storia dei Peachum, di Jenny delle Spelonche, di Macheath detto Mackie Messer e di tutta la varia umanità
protagonista dell’Opera da tre soldi è tratta dalla “Beggar’s Opera”, (L’opera del mendicante) che l’inglese John
Gay scrisse nel 1728. Fu Elisabeth Hauptmann, storica collaboratrice di Brecht, a tradurla dall’inglese al tedesco e
a suggerirne allo scrittore la riscrittura in chiave contemporanea. Ma come sarà L’Opera da tre soldi di Damiano
Micheletto? «La mia idea è di mettere l’Opera sotto processo. Il fulcro è il processo a Mackie Messer, che diventa
il filtro attraverso il quale leggere la storia e al tempo stesso comprenderla. Sarà un lavoro sui personaggi svolto su
un costante dislivello recitativo, dove la canzone crea un’ulteriore e prepotente spaccatura con il tessuto e le
circostanze della vicenda».