Il virus di Ebola Il virus di Ebola appartiene alla famiglia delle Filoviridae. Il nome Ebolavirus deriva dal fiume Ebola nello Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo), un tributario del fiume Congo dove avvenne l'epidemia del 1976. la riserva naturale di Ebolavirus non è ancora stata identificata. Tuttavia, i pipistrelli della frutta sono considerati ad oggi i candidati migliori. Gorilla, scimpanzè e gazzelle la trasmetterebbero all’uomo. Specie appartenenti al genere Ebolavirus Unico Ebolavirus a trasmissione aerea Forse un nuovo filovirus asiatico 1994 2007 1976 1976 Tai Ebolavirus Sintomi simili a virus Dengue 1 individuo infetto e guarito La trasmissione avviene per contatto interumano diretto con organi, sangue e altri fluidi biologici come saliva, urina, vomito (sudore?) di soggetti infetti. La trasmissione per via sessuale è accertata fino a 7 settimane dopo la guarigione a causa della prolungata permanenza del virus nello sperma. Anticorpi monoclonali diretti verso le molecole TIM-1 ed NPC-1 sono in grado di neutralizzare l’infezione del virus di Ebola, in quanto impediscono al virus di legarsi e penetrare all’interno delle cellule bersaglio. Ingresso del virus per endocitosi mediata da recettore La fusione avviene tra la membrana virale e la membrana del fagosoma Diagnosi di infezione da Virus Ebola Collection of specimens should be done with a mind toward sterility Virus isolation: relatively simple and sensitive (the virus grows well in a large variety of cell lines). High level containment (BSL4 laboratory) has to be warranted because of the extreme hazard with handling the viruses Antigen detection Performed in the blood or serum of patients in the acute course of the disease is very successful. This assay can detect virus antigens in frozen samples. (Peak at day 4 post onset). Antibody detection IgM capture ELISA is useful in the diagnosis of recent infections in surviving patients; they persist for only 2 to 3 months post onset. RNA detection RT-PCR is a rapid and sensitive tool for the diagnosis of Ebola virus infection it should be combined with direct sequencing of the amplified product to avoid crosscontamination from other speciments or materials in the laboratory. PCR results must be reported once the sequence has been compared to that of other strains of the virus. La diagnosi differenziale si pone sia con altre febbri emorragiche, come la febbre di Lassa e la febbre di Marburg, sia con altre patologie infettive tra cui malaria, febbre tifoide, borreliosi, tripanosomiasi africana, sepsi meningococcica e alcune infezioni trasmesse da artropodi. La manipolazione di campioni biologici da pazienti infetti deve essere gestita in condizioni di biocontenimento, in laboratori con livello di biosicurezza (Bls) 3 o 4. Campioni biologici da pazienti a basso rischio di infezione da virus di Ebola possono essere gestiti in laboratori Bls2 o 3.