MODULO 1 ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Obiettivi specifici UNITÀ 1.1 onoscere la composizione C chimica del corpo umano. onoscere la classificazione C degli alimenti. Utilizzare le tabelle LARN. Cultura alimentare onsultare le tabelle di C composizione degli alimenti. ealizzare un calcolo R calorico. alutare il peso corporeo di V un individuo. mp3 onoscere i criteri C fondamentali per l’elaborazione di diete equilibrate. escrivere la doppia D piramide alimentare. Illustrare le linee guida dell’INRAN. laborare una dieta E normocalorica, ipocalorica e ipercalorica. Interrogazioni simulate Trascrizioni in fondo al libro Alimenti e alimentazione Gli alimenti sono i prodotti che l’uomo utilizza per la sua nutrizione. Per essere definito tale, un alimento deve: essere commestibile cotto o crudo; contenere almeno uno dei princìpi nutritivi; presentare caratteristiche organolettiche accettabili; non contenere sostanze tossiche o velenose. Negli alimenti, oltre ai ben noti princìpi nutritivi, sono presenti anche sostanze con azione protettiva sulla salute. Così, ad esempio, particolari composti presenti nelle piante, i fitocomposti (o fitonutrienti) sono dotati di azione antiossidante, e, se assunti a livelli significativi con la dieta, aiutano a prevenire molte patologie cardiovascolari e metaboliche. Pertanto un’alimentazione corretta può aiutare non solo a raggiungere uno sviluppo ottimale e a conservare lo stato di salute e benessere, ma può anche ridurre il rischio di certi disturbi e patologie. Le parole chiave per un’alimentazione sana ed equilibrata sono: la moderazione, poiché gli eccessi alimentari portano al sovrappeso e all’obesità. Consu­ma­re smodatamente alcuni alimenti può anche recare danni all’organismo; la varietà, che significa consumare regolarmente di tutto, evitando diete monotone. In questo modo si è più sicuri di introdurre tutte le sostanze necessarie e di evitare l’accumulo di quelle nocive; l’equilibrio, ossia la costanza nel mantenere la giusta proporzione tra le diverse fonti alimentari. on line 2 Cultura alimentare UNITà 1.1 Princìpi nutritivi I princìpi nutritivi (princìpi alimentari o nutrienti) sono un insieme di sostanze, comprendenti glucidi, protidi, lipidi, vitamine, sali minerali e acqua, presenti negli alimenti, in quantità diverse, che l’organismo utilizza per soddisfare le seguenti funzioni: funzione plastica o costruttrice. Viene svolta principalmente dalle proteine, in parte dai lipidi e in misura inferiore dai glucidi. Anche alcuni sali minerali, come calcio e fosforo, svolgono questa funzione, in quanto contribuiscono alla formazione del tessuto osseo; funzione energetica. È compiuta prevalentemente da glucidi e lipidi, e secondariamente dalle proteine; funzione regolatrice o protettiva. Viene svolta essenzialmente dalle vitamine, dai sali minerali, dall’acqua e dalla fibra alimentare, in parte anche dalle proteine e dai lipidi. Post-it di cultura alimentare Si definiscono macronutrienti le sostanze presenti negli alimenti, assunte giornalmente in quantità superiori alle decine di grammi, che sono fonte di energia per l’organismo umano. I macronutrienti sono: glucidi, protidi e lipidi. Si definiscono micronutrienti le sostanze introdotte con gli alimenti in quantità ridotte (grammi, milligrammi, microgrammi), la cui funzione non è direttamente correlata alla produzione di energia. Sono micronutrienti le vitamine e i sali minerali. I princìpi nutritivi assunti con l’alimentazione si riscontrano in percentuali variabili anche nel corpo umano, la cui composizione chimica (uomo adulto) risulta essere: COMPOSIZIONE CHIMICA DELL'ORGANISMO UMANO acqua 60% proteine 18% lipidi 17% sali minerali 4% glucidi 1% vitamine tracce 60% 18% 17% 4% 1% tracce acqua protidi lipidi sali minerali glucidi vitamine Tali percentuali sono valori medi, poiché variano in funzione dell’età, del sesso e dello stato di nutrizione di ogni individuo. La componente lipidica, data soprattutto dai grassi di riserva accumulati nel tessuto adiposo, è quella che presenta maggiori variazioni: aumenta con l’età, è più elevata nel sesso femminile e può avere valori decisamente alti negli individui obesi. L’acqua si comporta in modo inverso ai lipidi: diminuisce quando questi aumentano e viceversa. Nel neonato la percentuale è il 75% circa del peso corporeo, nell’anziano scende al 50%: infatti con l’invecchiamento diminuisce la massa muscolare e quindi il contenuto di acqua. Le proteine aumentano dopo la nascita e verso il terzo anno di età raggiungono i valori percentuali dell’adulto. I glucidi sono presenti in quantità minime e dati fondamentalmente dal glicogeno. I minerali sono rappresentati soprattutto da quelli presenti nel tessuto osseo. on line 3 MODULO 1 ALIMENTI E ALIMENTAZIONE La classificazione degli alimenti Post-it di cultura alimentare Il colore di frutta e verdura rispecchia il contenuto di composti bioattivi, ovvero di fitocomposti, in esse presenti. A ogni colore corrisponde infatti una particolare presenza di fitocomposti (phytochemicals, in inglese): rosso (pomodoro, fragola, ravanello, ecc.), bianco (mela, pera, banana, cipolla, cavolfiore, ecc.), verde (insalata, broccoli, kiwi, zucchina, ecc.), giallo-arancione (arancia, carota, zucca, ecc.) e blu-viola (melanzana, radicchio trevigiano, prugna, mirtillo, ecc.). Per questo motivo i nutrizionisti consigliano di variare nella scelta del colore di frutta e verdura, in modo da ottenere ogni volta una classe diversa di fitocomposti. Gli alimenti possono essere classificati secondo diversi criteri. In base all’origine si distinguono: alimenti di origine animale (carne, pesce, uova, latte e derivati, miele); alimenti di origine vegetale (cereali, ortaggi, frutta e legumi); alimenti di origine minerale (acqua e sale da cucina). In base alla funzione che svolgono nell’organismo umano si distinguono: alimenti con funzione prevalentemente plastica. sono quelli che apportano materiali per la costruzione e il mantenimento dei tessuti corporei, ossia ricchi di proteine, come carne, pesce, uova, latte e formaggi, legumi; alimenti con funzione prevalentemente energetica. sono quelli utili alla produzione di energia, ovvero ricchi di lipidi e glucidi, quali grassi da condimento, cereali e derivati, tuberi, frutta secca e dolci in generale; alimenti con funzione prevalentemente regolatrice. sono quelli che forniscono sostanze capaci di regolare i processi biologici che si svolgono nell’organismo, ricchi cioè di vitamine, sali minerali e fitocomposti, come la frutta e gli ortaggi; alimenti accessori o complementari. sono quelli che vengono consumati per piacere personale, ma che dal punto di vista nutrizionale svolgono un ruolo secondario. Appartengono a questo gruppo le bevande alcoliche (vino, birra, distillati e liquori), le bevande analcoliche (acque minerali, bibite, sciroppi, ecc.), i prodotti nervini (caffè, tè, cacao, camomilla, tisane in genere) e i condimenti (erbe aromatiche, spezie, aceto). on line 4 Cultura alimentare UNITà 1.1 I 5 gruppi di alimenti L’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) ha elaborato una classificazione degli alimenti in 5 gruppi, ognuno dei quali contiene alimenti che presentano princìpi nutritivi equivalenti e che quindi possono essere intercambiabili. Al primo gruppo corrispondono gli alimenti che devono essere consumati in maggiore quantità e con maggior frequenza, e poi, in misura decrescente, si passa agli altri gruppi fino al quinto, che corrisponde agli alimenti il cui consumo deve essere molto moderato. In questa classificazione non sono stati inseriti gli alimenti accessori, che, si ricorda, vanno consumati con moderazione. INRAN l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione è una struttura pubblica di ricerca, operante in Italia, che si occupa dello studio degli alimenti e della nutrizione umana. Fu costituito nel 1936 nell’ambito degli istituti scientifici del Consiglio Nazionale delle Ricerche e fino al 1999 è stato nominato Istituto Nazionale della Nutrizione (INN). I 5 gruppi di alimenti Gruppi Gruppo I Cereali, loro derivati e tuberi Alimento Tutti i tipi di pane, pasta, riso e loro derivati – Altri cereali minori (mais, avena, orzo, farro, ecc.) – Patate Nutrienti principalmente forniti Carboidrati complessi (amido) – Proteine a basso valore biologico – Alcune vitamine del gruppo B (in particolare B1 e PP) – Fibra alimentare (soprattutto nei prodotti integrali) Gruppo II Frutta e ortaggi Tutti i tipi di frutta fresca e di ortaggi freschi – Legumi freschi Caroteni (provitamina A), presenti soprattutto negli ortaggi e nella frutta di colore giallo, arancione e verde (carote, zucca gialla, peperoni gialli, spinaci, bietole, broccoli, cicoria, indivia, lattuga, radicchio verde, albicocche, pesche, kaki, melone giallo, ecc.) – Vitamina C, presente soprattutto negli ortaggi prevalentemente a gemma e nella frutta fortemente acidula (broccoli, cavolfiore, cavolini di Bruxelles, cavolo cappuccio bianco e rosso, pomodori, peperoni verdi, arance, mandarini, limoni, fragole, lamponi, more, kiwi, ananas, ecc.) – Sali minerali (in particolare potassio) – Fibra alimentare – Componenti minori ad azione antiossidante Gruppo III Latte e derivati Tutti i tipi di latte e latticini – Formaggi – Yogurt Proteine ad alto valore biologico – Calcio in forma altamente biodisponibile per l’organismo – Vitamine, soprattutto del gruppo B e vitamina A – Lipidi (prevalentemente acidi grassi saturi) Gruppo IV Carne, pesce, uova, legumi secchi Tutti i tipi di carne, frattaglie, insaccati – Tutti i tipi di pesce, crostacei e molluschi – Uova – Tutti i tipi di legumi secchi Proteine ad alto valore biologico (carne, pesce, uova), proteine a medio valore biologico (legumi). Le proteine dei legumi e quelle dei cereali, se consumate insieme, danno origine a una miscela proteica di valore biologico paragonabile a quello delle proteine di origine animale (carne, uova, ecc.) – Alcuni oligominerali quali ferro, zinco, rame (altamente biodisponibile nei prodotti animali) – Vitamine del gruppo B (in particolare B1, B2, B12) Gruppo V Grassi e oli da condimento Tutti i tipi di olio o grasso per condire: olio di oliva, di semi, burro, margarina, panna, lardo, strutto, ecc. Lipidi in quantità variabile: dal 100% (oli), 80% (burro), al 35% (panna) – Acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi (fra cui gli AGE) – Vitamine liposolubili (A, D, E, K) on line 5 MODULO 1 ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Le tabelle di composizione degli alimenti edibile dal latino edulis “commestibile, che si può mangiare”. Conversione dell’azoto totale in proteine (FAO/ WHO, 1973) 6,38 latte e latticini 5,95 segale in grani, farine integrali, riso e farina di riso 5,83 frumento, orzo, avena 5,70 farina di frumento e soia 5,55 gelatine 5,46 arachidi 5,30 noci, nocciole 5,18 mandorle 6,25 tutti gli altri alimenti fibra totale insieme di glucidi non digeribili dall’organismo umano. È costituita da una frazione insolubile in acqua formata da cellulosa, emicellulosa e lignina, e da una frazione solubile costituita principalmente da pectine e gomme. Calcolo delle kilocalorie (da Greenfield e Southgate, 1992) 4 kcal per le proteine 9 kcal per i lipidi 3,75 kcal per i carboidrati (espressi come monosaccaridi) 4,13 kcal per l’amido (espresso come polisaccaride) 7 kcal per l’alcol etilico (espresso in g) Le tabelle di composizione degli alimenti elaborate dall’INRAN sono uno strumento di consultazione indispensabile per il calcolo dell’apporto calorico e dei nutrienti di piatti e menu, così come per l’elaborazione delle diete. Nelle tabelle sono riportati i dati relativi a 700 alimenti, tra quelli di più frequente consumo tra la popolazione italiana, suddivisi in diversi gruppi: cereali e derivati, legumi, verdure e ortaggi, frutta, carni fresche, carni trasformate e conservate, fast-food a base di carne, frattaglie, prodotti della pesca, latte e yogurt, formaggi e latticini, uova, oli e grassi, dolci, prodotti vari, bevande alcoliche. Le tabelle riportano i valori medi della composizione chimica degli alimenti, in quanto nella realtà ci possono essere leggere modificazioni dovute a diversi fattori: nei vegetali, ad esempio, la varietà botanica, l’andamento climatico, il metodo di coltivazione; negli animali la razza, l’età, il tipo di allevamento, ecc. Le tabelle sono suddivise in colonne riportanti la composizione chimica di base, il valore energetico e alcuni sali minerali e vitamine. Tutti i dati sono espressi per 100 g di parte edibile dell’alimento. La percentuale della parte edibile rappresenta la percentuale dell’alimento che viene effettivamente consumata, dopo avere allontanato lo scarto (ad esempio per la mela corrisponde al frutto privato della buccia e dei semi). Le proteine sono state calcolate moltiplicando l’azoto totale per opportuni fattori di conversione. I carboidrati comprendono la somma dei monosaccaridi liberi e dei monosaccaridi che teoricamente si ottengono dall’idrolisi totale dei disaccaridi e dell’amido presenti negli alimenti. Pertanto il valore dei carboidrati risulterà superiore alla somma dei due costituenti in quanto, ad esempio, dall’idrolisi di 100 g di amido si ottengono 111 g di monosaccaridi, mentre dall’idrolisi di 100 g di un disaccaride si formano 105 g di monosaccaridi. I carboidrati, a loro volta, sono stati suddivisi in: amido (espresso come polisaccaride); zuccheri solubili (espressi come monosaccaridi); fibra totale. I valori energetici sono espressi in kcal (kilocalorie) e in kJ (kilojoule). 1 kcal = 4,184 kJ 1 kJ = 0,239 kcal on line 6 Numero Codice LATTE E YOGURT Crema di latte - 12% di lipidi Latte, bufala capra pecora vacca, in polvere, intero parzial. scremato scremato pastorizzato, intero1 parzial. scremato scremato UHT, intero parzial. scremato condensato zuccherato evaporato non zuccherato Panna o crema di latte Yogurt, caprino da latte, intero parzial. scremato Yogurt, da latte, scremato greco, da latte, intero 78,5 81,2 86,3 82,7 3,2 4,2 5,0 87,0 88,5 90,5 87,6 89,5 26,5 74,0 58,5 87,5 87,0 89,0 89,0 78,5 g Parte edibile 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 Acqua % Proteine 2,8 4,5 3,9 5,3 25,7 28,8 33,1 3,3 3,5 3,6 3,3 3,2 8,7 7,0 2,3 3,6 3,8 3,4 3,3 6,4 g 12,5 8,5 4,8 6,9 24,9 12,7 0,9 3,6 1,5 0,2 3,6 1,6 9,0 8,2 35,0 2,9 3,9 1,7 0,9 9,1 g Lipidi g Carboidrati 4,4 5,1 4,7 5,2 42,0 50,2 56,2 4,9 5,0 5,3 4,7 5,1 56,5 8,6 3,4 5,1 4,3 3,8 4,0 2,0 1 Un litro di latte pesa 1030 g. l 115 mg provengono da caroteni. n 5 mg provengono da caroteni. 140100 132010 130010 131010 135610 135620 135630 135010 135020 135030 135810 135820 135510 135520 140300 158000 150010 151000 152000 150020 ALIMENTI Amido 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 g solubili Zuccheri 4,4 5,1 4,7 5,2 42,0 50,2 56,2 4,9 5,0 5,3 4,7 5,1 56,5 8,6 3,4 5,1 4,3 3,8 4,0 2,0 g Fibra totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 g 140 114 76 103 484 418 351 64 46 36 63 46 328 134 337 60 66 43 36 115 kcal 587 475 320 430 2027 1748 1470 268 194 151 265 194 1371 561 1410 249 278 181 152 481 kJ Sodio 40 30 440 550 50 52 130 150 34 60 48 45 58 71 mg Potassio 180 182 1270 1650 150 150 150 390 323 100 251 170 149 185 150 mg Ferro Calcio 130 150 0,3 mg 198 121 141 106 180 96 1050 728 1124 879 1323 1030 119 93 120 94 125 97 120 95 120 94 293 235 240 200 78 61 124 105 125 105 120 94 mg Fosforo 0,1 0,1 0,7 0,7 0,9 0,1 0,1 0,1 0,2 0,1 0,2 0,1 0 0,1 0,1 0,1 mg Tiamina 0,36 0,43 0,35 0,11 0,13 0,19 0,18 0,09 0,06 0,02 0,03 0,04 0,04 0,03 0,11 0,25 1,31 1,80 1,80 0,18 0,17 0,17 mg 0,05 0,06 0,24 0,32 0,35 0,04 0,04 0,04 0,04 mg Riboflavina Energia COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI PER 100 g DI PARTE EDIBILE Niacina 99 96 335 196 38 21 121 0,20 0,20 0,10 0,26 0,11 0,10 0,80 0,10 0,09 0,09 86 53 295l 201 12 37n 19 tr 50 µg Vit. A ret. eq. 0,30 0,50 0,70 mg Vit. C 0 1 1 1 tr 4 6 6 1 1 1 1 1 3 1 1 tr mg Vit. E 0,08 0,06 tr tr 0,07 0,04 tr 0,07 0,04 mg Cultura alimentare UNITà 1.1 7 MODULO 1 ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Esempio di calcolo calorico-nutrizionale Con l’aiuto delle tabelle della composizione chimica degli alimenti, determina la quantità di energia (in kcal e kJ) e le quantità di macronutrienti (in g) fornite da una porzione di: Ingredienti Petto di tacchino Farina di frumento tipo 0 Succo di limone Scaloppe di tacchino al limone e rosmarino Peso Proteine Lipidi CARBOIDRATI Energia netto (g) (g) (g) (kcal) (g) 80 80×24=19,20 80×1,2=0,96 0 80×107=85,60 100 100 100 5 5×11,5=0,57 5×1,0=0,05 5×76,2=3,81 5×341=17,05 100 100 100 100 5 5×0,2=0,01 100 0 Olio di oliva 5 extravergine 0 5×99,9=4,99 0 100 5×899=44,95 100 Sale, - - - - - Rosmarino Totale per porzione 2 2×1,4=0,03 100 19,81 2×4,4=0,09 100 6,09 2×13,2=0,27 2×96=1,92 100 100 4,15 149,82 5×1,4=0,07 5×0,2=0,30 100 100 Calcolo della percentuale dell’energia fornita dai macronutrienti rispetto al totale: Proteine: 20 × 4 = 80 80 : 148 = x : 100 x = 80×100 = 53% 150 Lipidi: 6 × 9 = 54 54 : 148 = x : 100 x = 54×100 = 36% 150 53% proteine 11% carboidrati 36% lipidi Glucidi: 100 – (53 + 36) = 11% on line 8 Cultura alimentare UNITà 1.1 Lo stesso esempio di calcolo con la LIM Le videate che seguono vengono dal programma Clienti informati presente sul CD Materiali di supporto per la LIM. Il programma può calcolare calorie e nutrienti di qualsiasi piatto e di pasti completi. Il tasto per saperne di più consente di mettere a fuoco e approfondire concetti importanti. L’utente può scrivere e salvare le sue ricette e l’abbinamento cibo/vino. 9 MODULO 1 ALIMENTI E ALIMENTAZIONE La formulazione di una dieta equilibrata una dieta equilibrata è quella capace di soddisfare il fabbisogno energetico e materiale di un individuo. Questo significa che la quantità e la qualità dei princìpi nutritivi introdotti con l’alimentazione devono essere adeguate alle esigenze di un organismo in rapporto al suo stato fisiologico. Tappe fondamentali nella pianificazione di una dieta equilibrata sono: la valutazione del peso corporeo: è in base allo stato di nutrizione (normopeso, sottopeso, sovrappeso) che poi si dovrà stabilire la necessità o meno di interventi dietetici; la stima del fabbisogno energetico totale; la stima del fabbisogno di macronutrienti; la distribuzione dell’energia nella giornata; la distribuzione dei macronutrienti nell’arco della giornata; la verifica di quanto programmato confrontandolo con le indicazioni fornite dall’INRAN (i Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti – LARN – e le linee guida per una sana alimentazione italiana). Una dieta varia ed equilibrata è una premessa necessaria per una buona salute; i singoli alimenti hanno un’importanza relativa nel contesto generale del regime alimentare. Inoltre, la dieta è uno dei fattori che influenzano l’insorgere di certe malattie. Anche altri fattori, come l’età, la predisposizione genetica, il livello dell’attività fisica, il consumo di tabacco e altre sostanze che provocano assuefazione, l’esposizione ambientale e lo stress possono influenzare l’insorgenza di patologie. peSoreAle confronto Post-it di cultura alimentare È anche opportuno orientare le proprie scelte alimentari sulla base della stagionalità dei prodotti: i prodotti stagionali sono consigliabili sia per la valenza nutrizionale migliore sia per il prezzo più basso. peSoiDeAle StimADelfABBiSoGnoDi enerGiAeDinutrienti tipoloGiADiDietA (normo-,ipo-,ipercAloricA) DiStriBuZioneDell’enerGiA eDeinutrientinell’Arco DellA GiornAtA VerificADeiriSultAti on line 10 Cultura alimentare UNITà 1.1 Valutazione del peso corporeo Il peso corporeo ideale dipende fondamentalmente dall’età, dal sesso, dall’altezza e dalla costituzione fisica di ogni individuo. Per valutare la situazione ponderale di un soggetto viene utilizzato, a livello internazionale, l’indice di massa corporea (IMC) o Body Mass Index (BMI), che si ricava con la seguente formula: IMC = peso corporeo2 (kg) altezza (m) I valori soglia di IMC consigliati dall’oMs per definire la condizione di sottopeso, normopeso, sovrappeso e obesità sono riportati in tabella. Classifica internazionale degli adulti sottopeso, sovrappeso e obesi stabilita in base all’indice di massa corporea clASSificAZione magrezzagrave magrezzamoderata magrezzalieve inDiceDimASSAcorporeA(kg/m2) <16,00 16,00-16,99 17,00-18,49 Sottopeso <18,50 Normopeso 18,50-24,99 Sovrappeso ≥25,00 pre-obesità Obesità obesitàclasse1 obesitàclasse2 obesitàclasse3 25,00-29,99 ≥30 30,00-34,99 35,00-39,99 ≥40 Post-it di cultura alimentare L’IMC è un predittore dei rischi per i malanni collegati all’obesità (diabete mellito di tipo 2, ipertensione, cardiopatie e alcune forme tumorali). fonte:omS,2004 IMC 16,0 IMC 17,0 IMC 18,5 2,00 1,95 1,90 e od m o a s zz re tope g a M Sot 1,80 1,75 IMC 25,0 ta ra Magrezza grave 1,85 Altezza (m) La valutazione del peso corporeo può essere anche fatta con l’impiego del seguente grafico, nel quale è possibile (noti peso e statura) individuare rapidamente (grazie anche all’impiego dei colori) la condizione ponderale. 1,70 IMC 30,0 m r No o es op so pe p vra ta era So 1,65 à sit IMC 40,0 e 1,60 Ob 1,55 1,50 Obesità grave 1,45 1,40 40,0 d mo 45,0 50,0 55,0 60,0 65,0 70,0 75,0 80,0 Peso (kg) 85,0 90,0 95,0 100,0 105,0 110,0 Fonte: INRAN on line 11 MODULO 1 ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Fabbisogno energetico FAO Food and Agriculture Organization, Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura. WHO World Health Organi­zation, Organizzazione Mondiale della Sanità = OMS. metabolismo basale (o metabolismo di riposo) quantità di energia spesa da un soggetto tenuto a riposo dopo 12-14 ore di digiuno. Il MB è il parametro che esprime la quantità di energia minima necessaria a un individuo per il mantenimento delle sue funzioni vitali (attività cardiocircolatoria, respiratoria, dei reni, ecc.) in condizioni di riposo, ossia quando il lavoro fisiologico è ridotto al minimo e i lavori interni sono limitati al mantenimento di tessuti e organi. I LAF sono fattori moltiplicativi del MB. Ad es.: per calcolare il fabbisogno energetico totale giornaliero di un uomo di 30 anni del peso di 60 kg che svolge un’attività fisica leggera, si procede come segue: MB = 11,6 × 60 + 879 = 1575 Fabbisogno totale = 1575 × 1,55 = 2441,2 kcal Ogni individuo ha bisogno quotidianamente di una determinata quantità di energia che varia da soggetto a soggetto ed è condizionata da numerosi fattori quali l’età, il sesso, la massa corporea, l’attività fisica svolta e le condizioni fisiologiche. Un sistema semplice e veloce per calcolare approssimativamente il fabbisogno energetico totale (FET) è quello proposto dalla FAO-WHO: basta moltiplicare il valore del metabolismo basale (MB) per il livello di attività fisica (LAF) appropriato: FET = MB × LAF Entrambi i valori sono ricavati con l’ausilio delle apposite tabelle. Equazioni per il calcolo del metabolismo basale sulla base del peso corporeo Fasce di età (anni) kcal/die Maschi MB = 17,5 × peso corporeo (in kg) + 651 10-17 18-29 MB = 15,3 × peso corporeo (in kg) + 679 30-60 MB = 11,6 × peso corporeo (in kg) + 879 > 60 MB = 12,3 × peso corporeo (in kg) + 609 Femmine MB = 12,2 × peso corporeo (in kg) + 746 10-17 18-29 MB = 14,7 × peso corporeo (in kg) + 496 30-60 MB = 8,7 × peso corporeo (in kg) + 829 MB = 9,0 × peso corporeo (in kg) + 688 > 60 Livelli di attività fisica giornalieri (LAF) Si considera solo l’attività moderata Fasce di età (anni) 10 11 12 13 14 15 16 17 Maschi 1,76 1,73 1,69 1,67 1,65 1,62 1,60 1,60 Femmine 1,65 1,63 1,60 1,58 1,57 1,54 1,53 1,52 Livelli di Fasce di età (anni) Maschi 18-60 > 60 Femmine 18-60 > 60 attività fisica giornalieri (LAF) Attività Attività Attività leggera moderata pesante 1,55 1,45 1,78 2,01 1,56 1,48 1,64 1,82 on line 12 Cultura alimentare UNITà 1.1 Fabbisogno di nutrienti Il fabbisogno di nutrienti è estremamente variabile da soggetto a soggetto ed è condizionato dagli stessi parametri considerati per il fabbisogno energetico. A livello generale, le autorità sanitarie hanno comunque formulato raccomandazioni sugli apporti di alcuni nutrienti ed elaborato tabelle di riferimento per le popolazioni. In Italia tali tabelle sono note come Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti (LARN) e sono state curate dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) in collaborazione con l’INRAN. I LARN si riferiscono a persone in buono stato di salute in diverse fasce di età e in particolari situazioni fisiologiche, quali la gravidanza e l’allattamento. I principali obiettivi dei LARN sono i seguenti: proteggere l’intera popolazione dal rischio di carenze nutrizionali; fornire elementi utili per valutare l’adeguatezza della dieta media della popolazione o dei suoi particolari gruppi; permettere di pianificare le diete nelle comunità. * Per coprire tali bisogni potrà essere conveniente consumare alimenti fortificati o completare l’apporto dietetico con una supplementazione. on line 13 MODULO 1 ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Distribuzione dell’energia La distribuzione dei pasti deve essere equilibrata, ossia occorre suddividere l’energia totale giornaliera in almeno tre pasti principali: DISTRIBUZIONE DELLE CALORIE la prima colazione deve costituire il 20-25% circa dell’energia totale giornaliera; il pranzo (o seconda colazione) deve fornire un apporto calorico pari al 35-40% del fabbisogno; 20-25% 35-40% 10% 30-35% colazione pranzo spuntini cena la cena, che per la maggior parte degli italiani è il pasto più importante, dovrebbe essere costituita da cibi più digeribili rispetto al pranzo, con un apporto energetico del 30-35% circa. Nella dieta dei bambini e degli adolescenti è particolarmente indicato includere anche due spuntini: uno spuntino a metà mattina, con un apporto calorico del 5% circa del totale giornaliero; la merenda, anche in questo caso con un apporto calorico del 5% circa del totale giornaliero. La suddivisione in quattro/cinque pasti è equilibrata, in quanto evita di sovraccaricare l’apparato digerente con assunzioni di cibo troppo copiose e, nello stesso tempo, provvede a dare all’organismo un adeguato apporto di energia e di nutrienti nel corso della giornata. Post-it di cultura alimentare La colazione rappresenta il primo pasto della giornata che segue il digiuno notturno; nel sonno, di fatto, il nostro organismo utilizza le riserve accumulate e la sua esigenza primaria è quella di mantenere nel sangue il livello di glucosio costante. Al risveglio le riserve di glicogeno nel fegato sono esaurite; perciò, per poter affrontate una nuova giornata, è necessario ripristinarle quanto prima con una adeguata prima colazione. on line 14 Cultura alimentare UNITà 1.1 Distribuzione dei nutrienti Sulla base delle indicazioni fornite dai nutrizionisti i macronutrienti devono essere presenti nella razione quotidiana secondo la distribuzione che segue. Glucidi: 55-65% delle kcal totali giornaliere, di cui 3/4 amido e 1/4 glucidi semplici; almeno 30 g di fibra alimentare. Protidi: 10-15% delle kcal totali giornaliere, di cui fibra alimentare insieme di polisaccaridi resistenti all’azione degli enzimi dell’apparato digerente umano, ma che possono andare incontro a fermentazioni ad opera della microflora residente nel colon. La fibra alimentare è perciò priva di valore energetico. acqua endogena acqua formatasi nell’organismo stesso come conseguenza delle reazioni di ossidazione degli alimenti. adulti: 2/3 proteine di origine vegetale e 1/3 proteine di origine animale; DISTRIBUZIONE DEI NUTRIENTI bambini: 1/2 proteine di origine animale e 1/2 protei- ne di origine vegetale. Lipidi: 25-30% delle kcal totali giornaliere, di cui 2/3 di origine vegetale e 1/3 di origine animale; 55-65% 25-30% 10-15% glucidi lipidi protidi colesterolo: non più di 300 mg/die. Per quanto riguarda i micronutrienti, un apporto giornaliero adeguato di vitamine e sali minerali può essere assicurato con l’assunzione di una dieta varia. La frutta fresca e gli ortaggi devono essere presenti in abbondanza nella dieta: almeno 5 porzioni al giorno, possibilmente fin dalla prima colazione. storia Infine, il fabbisogno giornaliero di acqua nell’adulto è stimato in circa 1 grammo per ogni kcal assunta (circa 2000-2800 ml, che provengono dagli alimenti solidi, dalle bevande – acqua inclusa – e dall’acqua endogena). Nel bambino, invece, il fabbisogno giornaliero di acqua è di circa 1,5 g/kcal. Culture e tradizioni Nel corso della storia ogni epoca e ogni popolazione hanno avuto un particolare rapporto con il cibo che ha notevolmente influenzato la qualità, la quantità e le modalità di assunzione del cibo stesso. Per millenni il cibo ha rappresentato la faticosa ricerca per la sopravvivenza, ma è anche stato fonte di piacere e di distinzione sociale. Negli ultimi decenni le conoscenze scientifiche in materia di alimentazione e nutrizione si sono ampliate e diffuse, al punto di dare origine a una nuova cultura alimentare in grado di raccogliere gli elementi più validi delle tradizioni e di coniugarli al sapere scientifico. on line 15 MODULO 1 ALIMENTI E ALIMENTAZIONE La doppia piramide alimentare-ambientale UNESCO o United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, Istituto specializzato dell’ONU, con sede a Parigi, creato nel 1946 per promuovere il mantenimento della pace, incentivando la cooperazione internazionale nei campi della cultura, dell’educazione, delle scienze umane e naturali. La doppia piramide alimentare-ambientale è un modello ideato per orientare correttamente le nostre scelte alimentari e contemporaneamente diminuire l’incidenza sull’ambiente dei nostri consumi; è dunque un modello per conciliare equilibrio nutrizionale e protezione dell’ambiente. La doppia piramide ci aiuta a capire a colpo d’occhio come sia possibile coniugare tutela della salute e difesa dell’ambiente. La piramide alimentare La piramide alimentare è la rappresentazione grafica di un modello alimentare equilibrato e sano. Gli alimenti posti alla base della piramide sono quelli che bisogna consumare con più frequenza, mentre quelli situati al vertice della piramide sono quelli che dovrebbero essere consumati in piccole quantità. In pratica questa versione della piramide alimentare si fonda sulle basi della dieta mediterranea, che appartiene profondamente alla cultura italiana. L’UNESCO riconosce il valore della dieta mediterranea all’interno del patrimonio immateriale dell’umanità. dolci, carne rossa NS UM O SU latte, yogurt CO formaggi, uova, carne bianca, pesce, biscotti BASSO GG ER olio d’oliva IT O pane, pasta, riso, patate, legumi ALTO frutta, ortaggi PIRAMIDE ALIMENTARE on line 16 Cultura alimentare UNITà 1.1 La piramide ambientale La piramide ambientale è costruita sulla base della stima dell’impatto ambientale di ogni tipologia di alimento. Infatti, per produrre cibo viene consumata parte delle risorse dell’ambiente in cui viviamo: acqua, energia e suolo vengono sfruttati per produrlo, trasportarlo, confezionarlo, consumarlo. Con il progressivo sfruttamento la Terra viene via via impoverita drasticamente, fino al punto di non potere rigenerare le risorse consumate. In termini ecologici si dice che le attività umane lasciano un’impronta ecologica. Ma non tutti gli alimenti lasciano la stessa impronta. Infatti, gli alimenti per i quali è consigliato un consumo più frequente, come ortaggi, frutta e cereali, sono proprio quelli che hanno un’impronta ecologica meno profonda, ossia un impatto minore sull’ambiente. Viceversa, gli alimenti con un’impronta ecologica più significativa, cioè che hanno un impatto maggiore sull’ambiente, sono anche quelli per i quali è raccomandato un consumo meno frequente. impronta ecologica indice che misura quanta superficie in termini di terra e acqua la popolazione umana necessita per produrre, con la tecnologia disponibile, le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti prodotti. La piramide ambientale è rappresentata capovolta: gli alimenti a maggior impatto ambientale sono in alto e quelli a ridotto impatto in basso. carne rossa ALTO EN TA L E formaggi, pesce, AM BI carne bianca, dolci ortaggi, pane, patate frutta IM PA TT O legumi, pasta, biscotti, olio d’oliva, latte, yogurt, riso, uova BASSO PIRAMIDE AMBIENTALE Fonte: Barilla Center for Food & Nutrition (Bcfn) 2010. Post-it di cultura alimentare In Italia i prodotti di qualità possono essere riconosciuti: • dall’UE, e vengono identificati dalle seguenti sigle: DOP (Denominazione di Origine Protetta); IGP (Indicazione Geografica Protetta) e STG (Specialità Tradizionale Garantita). Il prodotto tipico è ottenuto in una determinata area geografica, dove i fattori ambientali e umani ne hanno determinato le caratteristiche qualitative, non riproducibili altrove; • dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dalle Regioni: sono i PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali), ovvero prodotti ottenuti con metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni. on line 17 MODULO 1 ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Le linee guida dell’INRAN Nel 2003 l’INRAN ha pubblicato la revisione delle “linee guida per una sana alimentazione italiana”. Si tratta di una serie di indicazioni dietetiche molto semplici che, nel rispetto delle tradizionali abitudini alimentari italiane, illustrano i 10 princìpi fondamentali per nutrirci proteggendo la salute. Controlla il tuo peso e mantieniti attivo L’eccesso di peso è un rischio per la salute, in particolare favorisce l’insorgenza di malattie croniche come il diabete e le cardiopatie. Mantieni uno stile di vita fisicamente attivo e un’alimentazione equilibrata. Abituati a muoverti di più ogni giorno: cammina, sali e scendi le scale, svolgi piccoli lavori domestici. In caso di sovrappeso consulta il medico, riduci le entrate energetiche consumando cibi a basso valore energetico come frutta e verdura, aumenta le uscite energetiche svolgendo una maggiore attività fisica. storia Evita diete drastiche del tipo fai da te, che possono esse- Culture e tradizioni Nel corso degli ultimi decenni, l’alimentazione degli Italiani è profondamente cambiata. Lo sviluppo dell’economia, l’industrializzazione e il tenore di vita più elevato hanno determinato la tendenza ad aumentare i consumi di alimenti ricchi di grassi, proteine e zuccheri semplici. L’abbandono della dieta mediterranea, associato alla diminuzione dell’attività fisica, hanno generato un progressivo e preoccupante incremento nella popolazione italiana del sovrappeso e dell’obesità. re dannose. Più cereali, legumi, ortaggi e frutta Un’alimentazione ricca di cereali, legumi, ortaggi e frutta protegge dalla comparsa di numerose malattie. Consuma quotidianamente più porzioni di ortaggi e frutta fresca e aumenta il consumo di legumi sia freschi che secchi. Consuma regolarmente pane, pasta, riso e altri cerea- li (meglio se integrali), evitando però di aggiungere troppi grassi come condimento. Scegli, quando puoi, prodotti otte- nuti a partire da farine integrali e non con la semplice aggiunta di crusca. on line 18 Cultura alimentare UNITà 1.1 Grassi: scegli la qualità e limita la quantità Un eccessivo consumo di grassi nell’alimentazione abituale rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza di obesità e malattie cardiovascolari. Limita il consumo di grassi da condimento di origine animale (burro, lardo, strutto, panna). Preferisci i grassi di origine vegetale (soprattutto olio extravergine di oliva e oli di semi). Non eccedere nel consumo di alimenti fritti. Mangia più spesso il pesce, sia fresco che surgelato (2-3 volte a settimana). Tra le carni preferisci quelle magre. Puoi mangiare fino a 4 uova a settimana. Scegli il latte e i formaggi con minore contenuto di grassi oppure con- sumane porzioni più piccole. Zuccheri, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti Gli zuccheri semplici forniscono energia subito disponibile e sono responsabili dei rialzi glicemici rapidi e immediati. Modera il consumo di alimenti e bevande dolci nella giornata, per non superare la quantità di zuccheri consentita. Tra i dolci preferisci i prodotti da forno della tradizione italiana, che contengono meno grassi e zucchero e più amido, come ad esempio biscotti, torte non farcite, ecc. Utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare sul pane o sulle fette biscottate (quali marmellate, confetture di frutta, miele e creme). Bevi ogni giorno acqua in abbondanza È indispensabile assicurare una corretta idratazione dell’organismo per mantenere un buono stato di salute. Asseconda sempre il senso di sete e anzi tenta di anticiparlo, bevendo a sufficienza, mediamente 1,5-2 litri di acqua al giorno. Bevi frequentemente e in piccole quantità. Bevi lentamente, soprattutto se l’acqua è fredda: infatti un brusco abbassamento della temperatura dello stomaco può creare le condizioni per pericolose congestioni. Ricorda che i bambini sono maggiormente esposti al rischio di disidra- tazione rispetto agli adulti, e che le persone anziane devono abituarsi a bere frequentemente nell’arco della giornata, durante e al di fuori dei pasti, anche quando non avvertono lo stimolo della sete. Consuma con moderazione altre bevande quali aranciate, bibite di tipo cola, succhi di frutta, caffè, tè, ecc. on line 19 MODULO 1 ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Il sale? Meglio poco Il consumo eccessivo di sale favorisce l’ipertensione. Riduci l’uso di sale sia a tavola che in cucina. Preferisci al sale comune il sale iodato per prevenire la carenza di iodio e l’insorgenza del gozzo. Limita i condimenti alternativi contenenti sodio (dado da brodo, ketchup, senape, ecc.). Insaporisci i cibi cucinati con erbe aromatiche e spezie. esalta il sapore dei cibi usando succo di limone e aceto. scegli, quando sono disponibili, le linee di prodotti a basso contenuto di sale (pane senza sale, tonno in scatola a basso contenuto di sale, ecc.). Consuma solo saltuariamente alimenti trasformati ricchi di sale (snacks salati, patatine in sacchetto, olive da tavola, alcuni salumi, ecc.). Nell’attività sportiva moderata reintegra con la semplice acqua i liquidi perduti attraverso la sudorazione. Bevande alcoliche: se sì solo in quantità controllata La quantità di alcol etilico che l’organismo è in grado di metabolizzare è molto ridotta. L’alcol può produrre gravi danni all’organismo. se desideri consumare bevande alcoliche, fallo con moderazione durante i pasti o immediatamente dopo mangiato. Preferisci quelle a basso tenore alcolico (vino e birra). evita del tutto l’assunzione di alcol durante l’età evolutiva, l’allattamento, la gravidanza; riducila se sei anziano e in tutte le occasioni in cui hai bisogno di conservare intatte attenzione e concentrazione. Riduci o elimina l’assunzione di bevande alcoliche se sei in sovrappeso o obeso o se presenti una familiarità per diabete, obesità, ipertrigliceridemia, ecc. Post-it di cultura alimentare Per avere un’alimentazione equilibrata e sana è opportuno variare le scelte alimentari, includendo tutti i giorni varie porzioni di frutta e verdura, preferibilmente di stagione. Varia spesso le tue scelte a tavola Nessun alimento può essere definito completo, perciò il modo più semplice e sicuro per garantire, in misura adeguata, l’apporto di tutti i nutrienti è quello di variare il più possibile le scelte e di combinare opportunamente i diversi alimenti. La diversificazione delle scelte alimentari riduce i rischi legati ad abitudini alimentari monotone e l’ingestione continuativa e ripetuta di sostanze antinutrizionali. scegli porzioni di alimenti appartenenti a tutti i 5 diversi gruppi, alternandoli nei vari pasti della giornata. on line 20 Cultura alimentare UNITà 1.1 Consigli speciali per persone speciali ogni persona ha esigenze nutrizionali specifiche, ma durante l’accrescimento, in gravidanza, durante l’allattamento, la menopausa e nella terza età occorre una maggiore attenzione per evitare squilibri alimentari. Gravidanza. Viene suggerito di evitare un incremento eccessivo di peso e di fare attenzione a coprire gli aumentati fabbisogni di proteine, calcio, ferro, folati e acqua. È consigliato consumare abitualmente pesce, carni magre, uova, latte e derivati e un’ampia varietà di ortaggi e di frutta. Allattamento. In questa fase le necessità nutritive sono aumentate rispetto a quelle della gravidanza: un’alimentazione varia, ricca di acqua, vegetali freschi, pesce, latte e derivati, aiuterà la madre a stare bene e a produrre un latte adatto alle esigenze del neonato. Bambini e ragazzi in età scolare. una giusta alimentazione in questa fase della vita è essenziale per una normale crescita, per lo sviluppo e per lo svolgimento delle varie attività. si sottolinea l’importanza di consumare la prima colazione, di seguire un’alimentazione variata e distribuita in più occasioni nel corso della giornata, e di scegliere più spesso ortaggi e frutta. Adolescenti. È un’età molto delicata, in quanto caratterizzata da importanti mutamenti fisiologici. È quindi fondamentale non seguire schemi alimentari squilibrati o monotoni solo perché di moda. soprattutto per le ragazze è importante consumare carne, latte e derivati per garantire la giusta assunzione di ferro e di calcio. Donne in menopausa. In questa fase sovrappeso, obesità, sedentarietà, stitichezza, fumo e alcol rappresentano importanti fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Quindi è importante controllare il peso corporeo, praticare una maggiore attività motoria e curare maggiormente l’alimentazione, senza esagerare con latte e formaggi. Anziani. È importante consumare sistematicamente una dieta variata e appetibile, evitando il ricorso troppo frequente a pasti freddi, piatti precucinati o riscaldati. Va sottolineata l’importanza di bere frequentemente acqua. La sicurezza dei cibi dipende anche da te La sicurezza dei cibi dipende da tutti i componenti della filiera alimentare, non da ultimo dal consumatore, perciò è importante saper leggere e interpretare correttamente le etichette alimentari e conoscere le modalità di conservazione e manipolazione degli alimenti. Post-it di cultura alimentare In cucina è fondamentale lavarsi bene le mani prima di manipolare gli alimenti e tenere sempre ben puliti gli attrezzi da cucina e i piani di lavoro. on line 21 MODULO 1 ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Esempi di diete Normocalorica Una dieta è normocalorica quando l’energia introdotta con gli alimenti corrisponde al fabbisogno energetico dell’individuo. Dieta normocalorica per un ragazzo di 16 anni Circa 2500 kcal (10460 kJ) Proteine 12%, lipidi 25%, glucidi 63% Prima colazione • 2 00 ml di caffè e latte, dolcificato con 10 g di zucchero • 40 g di biscotti Spuntino • 200 ml di succo di frutta • 20 g di fette biscottate Pranzo • Spaghetti al pomodoro e basilico, preparati con 100 g di spaghetti, 80 g di pomodori, 10 g di olio, 5 g di grana, basilico a piacere • 70 g di mozzarella • 150 g di carote in insalata condite con 5 g di olio • 250 g di frutta fresca di stagione • 50 g di pane Merenda • 125 g di yogurt alla frutta Cena • Minestrone di verdure con pasta, preparato con 200 g di verdure miste, 40 g di pasta, 5 g di grana, brodo q.b. • 200 g di petto di pollo condito con 5 g di olio • 220 g di lattuga condita con 5 g di olio • 250 g di frutta di stagione • 50 g di pane Ipocalorica Una dieta è ipocalorica quando fornisce una quantità di energia inferiore rispetto a quella necessaria per tutte le attività dell’organismo. Le diete ipocaloriche sono in pratica le diete dimagranti. Tuttavia, affinché non provochino danni all’organismo, devono fornire la quantità minima di tutti i nutrienti indispensabili per la salute ed essere abbinate a un’attività fisica adeguata. Dieta ipocalorica per una donna adulta in sovrappeso Circa 1500 kcal (6276 kJ) Proteine 15%, lipidi 22%, glucidi 63% Prima colazione • 100 ml di latte totalmente scremato • 20 g di fette biscottate Pranzo • 70 g di riso condito con 50 g di passata di pomodoro, 10 g di grana e 5 g di olio • 170 g di filetto di merluzzo al vapore, condito con 5 g di olio e succo di limone q.b. • 200 g di broccoletti lessi, conditi con 5 g di olio • 200 g di mele • 40 g di pane Cena • 70 g di prosciutto magro • 300 g di zucchini trifolati conditi con 10 g di olio • 250 g di kiwi • 40 g di pane on line 22 Cultura alimentare UNITà 1.1 Ipercalorica Una dieta è ipercalorica quando fornisce una quantità di energia superiore ai comuni fabbisogni energetici. Può essere necessaria in condizioni fisiologiche che richiedono un maggiore dispendio energetico, quali la gravidanza e l’allattamento, oppure in caso di intensa attività sportiva o in situazioni di sottopeso. Dieta ipercalorica per una adolescente di 15 anni sottopeso Circa 2500 kcal (10460 kJ) Proteine 12%, lipidi 27%, glucidi 61% Prima colazione • 200 ml di latte intero dolcificato con 5 g di zucchero • 25 g di cornflakes • 200 g di mele • 5 noci Spuntino • 125 ml di yogurt • 1 banana Pranzo • Pasta e fagioli preparata con 70 g di fagioli lessi, 50 g di pasta, 40 g di passata di pomodoro, 10 g di olio, aromi • Finocchi al burro preparati con 360 g di finocchi e 10 g di burro • 200 g di arancia • 40 g di pane Cena • Melanzane alla parmigiana preparate con 200 g di melanzane, 60 g di mozzarella, 100 g di pomodori pelati, 10 g di olio, 5 g di grana, basilico a piacere • 50 g di pane • 150 g di macedonia Merenda • 50 g di crostata con marmellata • 125 ml di succo di frutta Dieta ipercalorica per una donna che allatta Circa 2700 kcal (11300 kJ) Proteine 16%, lipidi 29%, glucidi 55% Prima colazione • 250 ml di latte intero dolcificato con un cucchiaino di miele • 60 g di biscotti • 1 banana • Caffè d’orzo a piacere Spuntino • 1 mela Pranzo • Orecchiette con pomodoro e ricotta, preparate con 100 g di orecchiette, 100 g di pomodori pelati, 20 g di ricotta da grattugiare • 90 g di scaloppa di vitello al limone • 250 g di funghi trifolati • 3 cucchiaini di olio extravergine di oliva come condimento per i piatti • 50 g di pane • 2 kiwi Spuntino • 125 ml di yogurt • 125 ml di succo di frutta Cena • Minestra di patate e zucchine, preparata con 100 g di zucchine, 150 g di patate, 50 g di pomodori pelati, 200 ml di brodo di carne, 3 cucchiaini di formaggio grattugiato • 200 g di trota al cartoccio • 150 g di insalata mista • 3 cucchiaini di olio extravergine di oliva come condimento per i piatti • 50 g di pane • 1 pera on line 23