Dalla struttura fine delle transizioni atomiche allo spin dell’elettrone Evidenze sperimental i Struttura fine delle transizioni atomiche (doppietto del sodio) Esperimento di Stern-Gerlac h Effetto Zeeman anomalo Modelli e teorie Spin dell’elettrone [Uhlenbeck e Goudsmith, 1925] Meccanica ondulatoria relativisticamente invariante [Dirac, 1928] Magnetismo orbitale e di spin. Struttura fine. Spin dell‘elettrone Momento angolare classico: Momento angolare orbitale Momento angolare interno Momento angolare intrinseco (SPIN) dell‘elettrone Particell a puntiforme!! Non possiede una struttura int erna Dato sperimentale: strut tura fine (sdoppiamento, in questo caso) della riga Hα__ella serie di Balmer 1925 G.E. Uhlenbeck S. Goudsmit „Spinning Electrons and the Structure of Spectra“ 1925 G.E. Uhlenbeck S. Goudsmit „Spinning Electrons and the Structure of Spectra“ Gli elettroni hanno un “momento angolare intrinseco” Asse di quan tizzazione z +1/2 h 0 ms =+1/2 h -1/2 h Numero quan tico associato allo spin: ms n,l,ml,ms 1) L‘orbita circolare da‘ origine a un momento di dipolo magnetico 2) En ergia potenziale del momento di dipolo magnetico in un campo magnetico B corrente I S area A N Momento di dipolo magnetico µ= IA perpendicolare ad A 3) Particelle ca riche su un’orbita generano un campo magnetico Momento angolare l Momento angolare l 1) L‘orbita circolare da‘ origine a un momento di dipolo magnetico r Corrente I = Periodo T q eω = T 2π Corrente I Area A Momento di dipolo magnetico µ= IA perpendicolare ad A π r2 con l = mvr = mωr 2 Magnetone di Bohr momento magnetico di un elettrone con l=1 g: fattore g dell’ elettrone g s =2,0023 Per la particella sull’orbita circolare: g=1 Teoria di Dirac (QM relativistica) g=2 QED: interazione con il campo di radiazione Modello semiclassico della struttura fine e- Nel sistema di riferimento dell’elett rone: Campo B generato dal moto orbitale del nucl eo attorno all’el ettrone Legge di Biot-Savart + def. momento angolare µ idl × r 1 Zev × r ZeL Bl = 0 = − = 3 2 3 2 3 4π r 4πε 0c r 4πε0 c me r 2 e ZeL Ze gs ∆E = −µ ⋅ Bl = − − gs S ⋅ 2 3 = 8πε0 c 2 me2r 3 2me 4πε 0c me r valore medio quan tistico L⋅S Momento angolare totale j s Dal prodotto scalare j• j … j l 2 1 Ze2 gs Ze −3 −3 ∆E = r L ⋅ S = r L⋅S 2 2 2 2 2 8πε0 c me 8πε0 c me precessione di Thomas (effetto relat ivistico) Stato 2p atomo idrogenoide: idrogenoide <r- 3>=Z3/24(a 0) 3 con a0=4πε0h2/mee2 E= Z 2e2 /32πε0 a0 2 ∆E 1 1 2 L ⋅ S = Z 2 E 6 4πε0 c 1 1 α= = 4πε 0 c 137 [ Costante di struttura fine ] ∆E LS 1 2 (L ⋅S )3/ 2 − (L ⋅ S)1 / 2 Atomo di idrogeno = α 2 E 6 1 2 L ⋅S = [ j( j + 1) − l (l + 1) − s (s + 1)] 2 1 3 3 1 1 2 3 2 (L ⋅S)3/ 2 − (L ⋅ S)1/ 2 = 2 2 2 + 1 − 2 2 + 1 = 2 Per emissione nel visibile (E=3.2 eV) ordine di grandezza per ∆ ElLSs „10-5 eV Esempio: s=1/2 l=1 s j=1+1/2 = 3/2 j l j=3/2 s j l l=1 j=1-1/2 =1/2 j=1/2 In generale: Ze 2 −3 ∆E = L ⋅ S = ξ (r ) L ⋅ S 2 2 r 8πε0c m e 2 3 Ze 2 1 Ze Z −3 3 3 ξ( r) = r = 2 2 2 2 8πε0c me 2m e c 4πε0 a0 n l (l + 1 2)( l + 1) Z4 ∆E ≈ 3 n l (l + 1 2)(l + 1) Intensità del campo magnetico e- Campo B generato dal moto orbitale del nucleo attorno all’el ettrone 10-4eV 10-23 Am2 B = 1 Tesla = 10 4 Gauss In assenza di interazione s ed l rimarrebbero indipendenti nel lo spazio. s l Campi magnetici e precessione dei momenti angolari Momento magnetico orbitale µl posto in un ca mpo esterno B0 Elettroni orbitanti = giroscopi ->precessione att orno alla direzione del campo Frequenza di precessione ωLarm di un giroscopio sotto l’azione di una coppia Γ=µx B0 ωLarm B0 ω∆t lll sina l α e g l Γ µB0 sinα 2m e gµB ω Larm. = = = B0 = B0 l sinα l sinα l h ∆l l+∆l Intensità del campo magnetico e- Campo B generato dal moto orbitale del nucleo attorno all’el ettrone 10-4eV 10-23 Am2 B = 1 Tesla = 10 4 Gauss l ed s sono accoppiati attraverso il campo magnetico z A l è associato un campo magnetico interno mj j=1+1/2 = 3/2 che agisce sul momento magnetico µs . Precessione di s a causa della coppia. Campo B l Reazione: coppia agente su l generata da s. s l ed s precedono attorno alla risultante j. s l j=l+s l=1, j=3/2 n=2, l=0,1 l=0, j=s l=1, j=1/2 n=1 l=0 l=0 j=s ∆E n=10eV ∆E FS=10-4eV Eq. Schroed. senza spin Struttura fine (LS) Effetti relativistici + spin orbita l=1, j=3/2 n=2, l=0,1 l=0, j=s l=1, j=1/2 n=1 l=0 l=0 j=s 2p3/2 E FS 2p1/2,2s1/2 E n α 2 1 3 =− − n j + 1 2 4n 1s1/2 Notazione: nlj n=2, l=1, j=3/2 2p3/2 ∆E n=10eV ∆E FS=10-4eV ∆E rel=10-4eV Eq. Schroed. senza spin Struttura fine (LS) Effetti relativistici n=1, l=0, j=s=1/2 1s1/2 l=1, j=3/2 n=2, l=0,1 l=0, j=s l=1, j=1/2 n=1 l=0 l=0 j=s 2p3/2 2p1/2,2s1/2 1s1/2 ∆E n=10eV ∆E FS=10-4eV ∆E rel=10-4eV Eq. Schroed. senza spin Struttura fine LS Effetti relativistici 1947 W.Lamb, R. Retherford 2p1/2,2s1/2 sono separati da 4 10-6 eV (!!!) l=1, j=3/2 n=2, l=0,1 l=0, j=s l=1, j=1/2 n=1 l=0 l=0 j=s 2p3/2 2p1/2,2s1/2 -8 2p3/2 +4.6 10 eV 2s1/2 +4.3 10-6eV 2p1/2 1s1/2 ∆E n=10eV ∆E FS=10-4eV ∆E rel=10-4eV ∆ ELamb =4 10-6eV Eq. Schroed. Senza spin Struttura fine LS Effetti relativistici Lamb shift QED -6 10-8eV