8-L LA COLTURA A DEL LLA GI INEST TRA CICLO BIOLOGI B ICO: Arbusto alto fino a 2m, co on fusti eretti e e molti m ramifficati. I fiiori sono di colore e giallo inttenso, sbo occiano is solati o appaiati, fo ormando vistosi ra acemi fog gliosi. O-riginaride ell’ Europ pa centro--meridion nale, in Ittalia e pre esente in quasi tutto il ter-ritorio. È molto diiffusa lungo la cate ena tifatin na su sub bstrato ca alcareo. Il genere e “Citisio”” non è molto m num meroso : comprend c de una tre entina di specie di cui 3-4 vivono v spontaneam mente in Italia. I La famiglia (Fabacea ae) invece e è abba-stanza numerosa n a : raccog glie 650 generi circa con oltre 12.000 spec cie. Nelle e classifica azioni più vecchie la famiglia di ques sta specie e è chiam mata Legu uminosae e ma anche Papilion naceae. Le specie e di ques sto generre sono a volte molto m som miglianti c con altre specie di generi vicini dal punto p di vista v tass sonomico. In effetti le spec cie di Cha amaecyti-sus inizialmente apparten nevano al genereC Cytisus orra smembrato in più parti (anche il genereL Laburnum m, ora pe er conto proprio, p u una volta a faceva parte del genere Cytisus). C Da questte prime informaz zioni si ca apisce perché nelle e diverse e flore le classificaz c zione di questo e altri gen neri affini vari anc che notev volmente e appesantendo la nomencla atura e creando non poca confusion ne. Pignatti, ad e-sempio, nella sua a opera “F Flora d'Ita alia” si lam menta ch he i limiti artificiali tra i vari [1] generi qui contem mplati son no poco evidenti e . Per darre una qu uadro com mpleto di questa situazione, nel paragrafo “Generi simili”, vengono elencati i generi che più si avvicinano a quello di questa scheda. Qui di seguito è indicata la classificazione scientifica di questo genere[2]: Famiglia : Fabaceae, definita dal botanico inglese John Lindley (1799 1865) in una pubblicazione dal titolo "A Natural System of Botany" del 1836. Sottofamiglia : Faboideae, definita dal botanico germanico Hans Melchior ( 5 August 1894 – Berlin 12 March 1984) nel 1964. Tribù : Genisteae, definita dal geologo e paleontologo tedesco Heinrich Georg Bronn (March 3, 1800 - July 5, 1862) e dal botanico, naturalista e politico belga Barthélemy Charles Joseph Dumortier (Tournai, 3 aprile 1797 – 9 giugno 1878) nel 1827. Genere : Chamaecytisus definita dal botanico e naturalista (nonché medico) tedesco Johann Heinrich Friedrich Link (Hildesheim, 2 febbraio 1767 – Berlino, 1 gennaio 1851) nel 1831. FUSTO: I fusti sono legnosi e molto ramosi con portamento prostrato-ascendente. FOGLIE: Le foglie sono trifogliate (a tre segmenti o lobi o foglioline) di forma ellittica con apice acuto. INFIORESCENZA: L'infiorescenza è composta da fiori isolati posti all'ascella delle foglie superiori ed ha la particolarità di presentarsi con fiori mescolati alle foglie stesse (= racemo foglioso). A volte alla base dei fiori sono presenti delle brattee di tipo fogliare. FIORE: I fiori sono ermafroditi, pentameri, zigomorfi, eteroclamidati (calice e corolla ben differenziati) e diplostemoni (gli stami sono il doppio dei petali). La forma è quella tipica delle papilionacee e i colori vanno dal rosso porpora, al giallo o bianco. • Calice: il calice è del tipo tubulare (gamosepalo) assai più lungo che largo (mediamente è lungo il doppio dei denti) e termina con 5 denti acuti; il calice è bilabiato in quanto i 5 denti sono raggruppati in due denti superiori brevi e tre inferiori più lunghi. • Corolla: la corolla, (a 5 petali) è del tipo papilionaceodialipetalo: ossia abbiamo un petalo centrale più sviluppato degli altri, ripiegato verso l'alto (vessillo spatolato); altri due petali intermedi (le ali) sono liberi e in posizione laterale; mentre gli altri due rimanenti, inferiori, (= carena) sono concresciuti e inclusi nelle ali, al loro interno è contenuto l'androceo e il gineceo. • Androceo: gli stami sono 10 connati (saldati in un fascio unico = monadelfi). • Gineceo: lo stilo è unico e ricurvo su un ovariosupero formato da un carpellouniloculare. Lo stigma è apicale. FRUTTO: Il frutto è un legume glabro appiattito di tipo deiscente. I semi (giallastri e scuri) alla base presentano una appendice callosa. HABITAT: Sono piante che si trovano soprattutto nell'emisfero boreale e nelle zone di tipo mediterraneo, su terreni calcarei. In Italia sono presenti sia al nord che al sud; mentre nell'Europa si trovano in prevalenza al centro-sud. La seguente tabella mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla diffusione delle specie a carattere alpino del genere di questa scheda[5]. Dato l'areale più ristretto (solo l'arco alpino e non tutta l'Italia) sono state prese in considerazione anche alcune sottospecie; inoltre nell'elenco è stata inserita la specieChamaecytisussupinus come entità distinta rispetto al paragrafo “Specie spontanee della flora italiana” dove è inclusa come sottospecie di Chamaecytisushirsutus (secondo alcuni botanici italiani sembra che rappresenti delle fioriture successive nell'ambito della stessa specie[1]). SCHEDA TECNICA: Specie Comunità Piani Substrato pH vegetali vegetazionali Livello trofico C. purpureus 14 collinare montano Ca basico basso secco C. hirsutussubsp.hirsutus 14 collinare montano Ca Ca/Si basico basso secco G1 G4 I4 tutto alpino C. hirsutussubsp.pumilus 10 montano subalpino Ca/si Si neutro basso secco F5 I1 CN C. supinus 14 collinare montano Ca Si basico basso arido H2O Ambiente I FIORE IL PAESAGGIO DELLE GINESTRE Zona alpina F2 F7 G1 G4 da CO fino a I1 UD l'arco F2 F7 G4 I1 CN AO BG I2 BS BL UD