I generi nella salute mentale

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DOTT.SSA Paola Zanus
I generi nella salute mentale
8 marzo 2012, Palmanova
La salute mentale è un terreno molto fertile, secondo alcuni il più fertile , per far germogliare i
pregiudizi tra uomini e donne.
Le ragioni sono tante : la prima che voglio dirvi è che gli psichiatri nella storia sono stati sempre
maschi e le loro pazienti sempre donne e che oggi i direttori dei DSM in Italia sono praticamente
tutti uomini e le psichiatre e le infermiere e le psicologhe praticamente tutte donne.
Da ciò, sempre praticamemte, derivano a cascata una serie di conseguenze in termini di potere che
non possono che esservi chiare e che hanno appunto a che fare con la “costruzione sociale che si
serve dell'appartenenza biologica per determinarsi in attribuzioni di significati sociali, di divisioni di
compiti, funzioni, ruoli” ( così recita il Consiglio d'Europa nel 1998 per definire la parola genere)) e
quindi io aggiungo di di potere, utili al consesso sociale, molto meno ai soggetti singoli e alla loro
libertà di essere e esprimersi come credono o possono.
-Le questioni poste dal tema della differenza di genere valgono per entrambii generi e superano di
gran lunga discorsi di rivendicazione o emancipazione, che sono propri di altri contesti.
La riflessione sulla differenza di genere proviene da elementi teorici e di ricerca da altre discipline
non certo dalla psichitria che dal canto suo si è limitata spesso a subirne le conseguenze e spesso a
espellerne i fastidi, ovvero a far tacere o disnnescare alcune tra noi.
Soprattutto dall'antropologia e dalla storia delle donne si sono sviluppate dentro il movimento
femminista a partire dagli USA e nel Nord Europa negli anni '60 e continuano in forme diverse più
o meno visibili.
-introduzione: concetto di genere dalla filosofia alle altre discipline, molto dalla letteratura
- gli studi delle storiche sulle attività di cura e sulla nascita delle discipline mediche: le figure pù
interessanti sono le care vecchie streghe, ma anche le levatrici e le avvelenatrici: vi invito a cercare
gli studi storici su questo, che sono anche belli come letture.
1998-Consiglio d'Europa- il genere viene definito da una costruzione sociale che parte dal sesso
biologico e si determina in base alle concezioni dei compiti delle funzioni e dei ruoli.
Equity Act OMS del 2000, Dpt of gender, women and health.
Concetto di “gender mainstreaming from the beginning not to add a gender component late in given
project's development but in research and inventions”.
Le donne da sempre si sono occupate della funzione del curare, dal nascere ( le levatrici sono
figure molto studiate ) al morire ( esempio acabadora sarda): un'ipotesi etimologica che proviene
dell'antico mito greco per la parola latina medicus deriva dal prefisso del nome di molte donne
maghe antiche e curatrici tra le quali Medea e Igea, dea della medicina era una donna.
E' solo del 1991 la prima pubblicazione di Healy sul New England Journal of Medicine, che su 2
grandi gruppi di pazienti cardiologici ha misurato una serie di errori diagnostici molto più alti tra le
donne che tra gli uomini affetti dalle stesse patologie con le ovvie conseguenze in termini di
prognosi e sopravvivenza.
Per donne sole e/o povere la prostituzione, le malattie veneree, il concubinato erano le possibili
vie di inserimento lavorativo essendo l'universo femminile storicamente dipendente in modo
drammatico dalla sessualità delle donne giovani, complici attive o silenziose le donne più vecchie e
queste sono modalità sociali facilmente rintracciabili anche oggi in vari contesti.
L'emergenza medica nella storia per le donne è stata rappresentata dalle malattie classiche della
povertà e della fame, che i grandi contenitori manicomaili accoglievano come residuo delle antiche
opere di misericordia.
E poi lo spettro delle malattie infettive che si è mantenuto per secoli, acuito nei periodi di guerra e
nelle zone di migrazione che è tuttora la questione sanitaria principale quando si parla dei grandi
numeri planetari e dimostra quello che si sa da sempre e sulla salute delle donne tanto ancora pesa:
non sono gli antibiotici a fare la differenza ma l'accesso all'acqua pulita.
In Occidente oggi la questione si pone per le malattie degenerative, cardiovascolari, a cui stamattina
ci avvicineremo, con modalità differenti per i due generi, per varie ragioni, non ultima un grande
problema di metodo: negli studi clinici e preclinici, nei protocolli etc non si sono mai fatte
distinzioni tra i generi, con la conclusione che il mondo sembra neutro e non lo è: grande questione
scientifica resta il divario tra la realtà e la sua rappresentazione .
Ecco qui sta la questione centrale posta dagli studi di genere: il mondo non è neutro, il mondo è
due, ma solo di uno si è data espressione storica al punto che anche nel pensiero lo abbiamo ridotto
a uno, neutro, anche se tutto ci ricorda che il mondo è due e questo potrebbe essere molto
interessante da molti punti di vista se ce lo ricordassimo sempre.
Nella psichiatria ad esempio è stato molto interessante per alcune di noi rileggere la costituzione
della nostra disciplina in una chiave di due, di due generi, e scoprire che la galleria degli psichiatri
storici, quelli che hanno messo le fondamenta, va di pari passo con un' altra galleria, quella delle
donne internate sui cui corpi è stata tracciata la nosografia per antonomasia, quella dell'isteria prima
di tutto, con i trattamenti o presunti tali che oggi chiamiamo violenza e che allora erano il
posizionamento di elettrodi in sede pelvica e la clitoridectomia.
Dalle indemoniate di Verzegnis a molti grandi casi clinici dei padri della psicoanalisi molta storia
della psichiatria ci mostra oggi con chiarezza la grande illusione di aver curato le donne adottando
una lettura della realtà tutta maschile ( un esempio grossolano viene da un testo di psichiatria ancora
in uso nelle nostre università in cui si definisce criterio di guarigione per le donne depresse
riprendersi a truccarsi, con l'ovvia conseguenza che io a priori risulterei inguaribile perchè non mi
sono mai truccata, si arriva a questi paradossi ).
Nella storia dei processi di deistituzioanlizzazione e di superamento delle istituzioni totali che
hanno caratterizzato la storia italiana degli ultimi 40 anni , le donne sono state all' origine delle
prime esperienze di cooperative dentro i manicomi perchè erano donne quelle che stavano nelle
lavanderie e nelle cucine da cui è nata Trieste la prima cooperativa tra pazienti psichiatrici, ma
donne direttore di Dipartimento di Salute Mentale si contano ancora oggi sulle dita di una mano in
Italia, e in una disciplina in cui il lavoro di base è ormai quasi del tutto femminilizzato se si
escludono i reparti psichiatrici chiamati SPDC, dei quali solo il 5% è aperto e dove la stazza fisica
viene ancora scambiata per competenza utile.
Ecco perchè ho fortemente voluto con Silla, Ilia, Lucia, MariaGrazia proporvi questo 8 marzo
differente.
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