L'EVOLUZIONE DELL'ARTE DELL'ANTICO EGITTO a cura di Alessandra Pignotti Introduzione Premessa Nella ricerca archeologica e nella storia degli studi una posizione di preminenza e di fascino è affidata alla Civiltà Egizia in senso ampio. È una cultura che più di altre mostra la pluralità e la plurietnicità della Civiltà Egizia nota anche come Faraonica. A mio avviso, si dovrebbe, come gli egittologi spesso sostengono, parlare di civiltà egizie sorte sulle sponde del Nilo, più di 3000 anni fa. Quello che mi interessa mostrare in questo studio, è questa pluralità, poi "riunita" e considerata come produzione di una più ampia cultura, quella Egizia. Il sincretismo artistico in quest'arte è sempre presente e mostra delle affinità con l'arte Romana, anche se non ha, tranne con la romanizzazione della Regione egiziana, inserita nell'impero come Provincia a statuto speciale, retta dal Praefectus Aegypti per conto dell'imperatore di Roma. L'arte denota una continuità stilistica anche, quando delle fonti letterarie del settore nominano le invasioni dei barbari locali (I Popoli del Mare, Gli Hyksos, I Fenici, Gli Assiri,Gli Ittiti,i Persiani, i Macedoni di Alessandro Magno ed infine i Romani). Le caratteristiche dell'arte Egiziana sono uniche nel loro genere, con condivisioni convenzionali di riproduzione artistica comuni a tutta l'antichità, come le scomposizioni e ricomposizioni delle immagini, con le rese spaziali e le soluzioni per la creazione di figure nello spazio e nel tempo. Gli artisti arrivano alla medesima soluzione spaziale per l'ambientazione e per la narrazione spaziale. L'arte in Egitto Antico è una delle forme intellettuali tra le più antiche, attraverso i materiali archeologici rinvenuti negli scavi. La cronologia dell'arte che mi accingo ad analizzare va dalla Preistoria all'Età Romana. Papiro con scena di caccia agli uccelli centralizzato accanto alle produzioni locali pluriculturali STORICO: 3)Antico:"Dinastico/Faraonico"-"Imperi ale" 3200 circa – 31 a.C. Questa è la fase artistica più articolata e studiata dell'arte, soprattutto fino alla conquista di Alessandro Magno dagli Egittologi. L'Archeologia classica(fase Greco-Ellenistica e fase Greco- Romana) indaga l'Egitto e le espressioni artistiche Tarde o Tardive. Il Pantheon egizio Mummia musei vaticani Cronologia La cronologia dell'Arte Egizia segue la datazione della storia Egizia; sono riconoscibili i seguenti periodi storico artistici: PREISTORICO E PROTOSTORICO 1)Preistorico e Predinastico 100.000 – 3.100 BP circa Sono forme artistiche molto simili a quelli di tutta l'arte Preistorica con industria litica che segue i metodi di scheggiatura simili a quelli Europei denominati diversamente dalle tipologie occidentali,ma analoghe. Sono varie testimonianze archeologiche disseminate, le più antiche in caverne desertiche e grotte, le più recenti in zone limitrofe le rive del percorso del Nilo. 2)Protodinastico 3100 – 3000 circa a.C. In questa fase si pongono le basi stilistiche dell'arte statalizzata e del potere Ibis animale sacro a Thot statuina musei vaticani Storia dell'Arte dell'Antico Egitto 2-Nubia 3- Alto Egitto. Nel periodo successivo avvengono mutamenti che daranno la configurazione dell'arte e della cultura egizia. Tutankamon, maschera, oggi museo del Cairo 1)L'Egitto Preistorico In questa fase storica l'arte vera e propria compare solo con il Paleolitico Superiore; gli studi preistorici e paleoantropologici mostrano la comparsa della specie ominide Sapiens, la specie della civlità umana in senso stretto intorno a 100.00 anni, quasi contemporaneamente all'origine della specie dall'Africa. Le depressioni lacustri sono il sito privilegiato nel deserto occidentale per le culture preistoriche datate tra 50.000 e 30.000 anni fa (periodo di passaggio tra l'Acheuleano e il Musteriano). La fase culturale preistorica ha una sua catalogazione in particolare dalla fine del Paleolitico; è possibile riconoscere 3 macroaree culturali del c.d. Paleolitico Recente: 1- Fasi del Nilo Nel Mesolitico o Epipaleolitico tra VII e VI millennio si riconoscono: 1.gruppi mesolitici Nubiani 2.facies di transizione della valle del Nilo 3.insediamenti epipaleolitici del Basso Egitto 4.culture della media età paleolitica della Zona limitrofa a Il Cairo. Le immagini di cacciatori e pescatori del Nilo nascono proprio in questo frangente storico, quando le bande di cacciatori diventano anche pescatori. Il defunto, prima cacciatore onorevole seppellito, come un guerriero e simile ad un Eroe della banda delle comunità preistoriche Egizie, poi è accompagnato nella vita dell'aldilà con prodotti agricoli con la progressiva neolitizzazione dei gruppi umani. Tipiche sono le ceramiche rosse con orlo nero dette ceramiche incrostata del Egitto del Sud. Il Nord, Cairo e Fayum hanno una produzione litica avanzata con vasi di pietra e oggetti in selce. Si delinea con il Neolitico e poi l'età del Rame un mondo artistico diviso in 2: a- Nord "rozzo" b- Sud "superiore" . Inoltre si separa l'arte prettamente Nubiana. La dualità dei 2 Egitti è un light motiv della storia dell'Egitto. Questa separazione iniziale molto netta rimane presente nel substrato culturale anche dopo il processo di unificazione e statalizzazione dell'Egitto. Il Calcolitico dell'Egitto è diviso in 4 fasi storico culturali: 1) Predinastico Primitivo VI -V millennio a .C. È costituito da culture del Fayumico A nel Nord e dal Badariano nel Sud. Compaiono oggetti in osso e avorio come pettini, cucchiai per cosmesi,figurine femminili della fertilità dette "concubine". Ci sono anche amuleti e gioielli teriomorfi o zoomorfi, tipici della faience egiziana dell'epoca che si legano ai culti eneolitici di Esseri Extraumani Soprannaturali con epifanie animali simili a Spiriti ma che si vanno trasformando in divinità con aspetto animale o Umano. di personaggi barbuti come quelli libici. Ci sono forme architettoniche in miniatura di case e simili nelle offerte al defunto che sono i modelli delle forme urbane successive. Si tratterebbe, a mio avviso, di archetipi per l'organizzazione urbana sviluppata in un secondo momento. Nagada I, Tomba di Harwa vaso Badariano, Tomba di Harwa 2)Predinastico Antico detto anche Amraziano 4500 a.C. Circa-4000 a.C. È il periodo storico in cui si manifestano numerose forme artistiche: -ceramica con motivi teriomorfi o zoomorfi -arte fittile con statuette dette: 1. "danzatrici" che hanno le braccia levate 2."donne violino "che ricordano i modelli delle Cicladi -lavorazione delle pietre dure del Arabia e del Fayum -lavorazione dell'alabastro del Medio Egitto - lavorazione del Diaspro del Mar Rosso -artigianato delle pietre preziose del Sinai come turchese e malachite -decorazioni e opere in ametista di Assuan -gioielli con smeraldi del Sud del Mar Rosso - gli Ori della Nubia -le opere in Selce, unica pietra realmente diffusa in tutto il paese -oggetti in rame del Mar Rosso, in piombo e in stagno del Sinai e della catena Arabica. La valle del Nilo si apre per la prima volta in assoluto verso l'esterno per la richiesta di materiali e di materie prime. Gli apporti stranieri compaiono anche in campo iconografico nella rappresentazione 3) Gerzeano o terzo periodo preistorico detto anche Predinastico Medio 40003500 a.C. Compaiono immagini con animali della fauna subdesertica, idonei per l'ambiente di caccia. Ci sono oggetti di importazione dalla Mesopotamia come i sigilli cilindrici; ci sono immagini di forme archittettoniche mesopotamiche come i tetti a doppio spiovente. I dati coincidono con le facies mesopotamiche e con il sito Nagada.( 28 km N.O. Luxor) 4)Predinastico Recente o Gerzeano B 3500-3100 a.C. Questa fase antecedente il periodo Tinita è nebulosa e conta solo oggetti evoluti delle culture precedenti. Nagada 2, Tomba di Harwa Nagada 3 Consta del periodo Nagada o Nakada III (3250 -3050 a.C.). A quest'ultima appartiene la dinastia O del periodo Dinastico. 2) Egitto protostorico o Protodinastico La scarsità dei reperti archeologici non da teorie unitarie sul processo di statalizzazione e della nascita delle dinastie. La dinastia associata a rilievi molto lacunosi di questo periodo storico artistico è la Dinastia 0. primi contatti con la zona mesopotamica, avviene con la III Dinastia regnante. Dinastia O DINASTIA 0 Hat Hor Pe Hor Hedj Hor Iri Hor Ka Re Coccodrillo Horo Scorpione II. Seguono i periodi noti come: a-Protodinastico b-Pretinita. Quest'ultimo periodo è scandito da tavolozze che si differenziano molto dalle precedenti; si passa da oggetti utiilitari a veri e propri oggetti con bassorilievo, totalmente istoriati . Dopo la dinastia O inizia con l'unificazione e la nascita di un Regno nel periodo dell'arte vera e propria dell'Antico Egitto. L'egitto attraversa prima dell'Antico Regno la fase Protodinastica,che occupa la storia e la cultura delle prime 3 dinastie regnanti(3000/2950a.C.- 2575 a.C.). • • • • • • • Dinastia I Dinastia II Il passaggio al mattone crudo in Architettura, forse noto anche prima con i EGITTO ANTICO 3) Egitto Faraonico È in questa grande categoria che si racchiudono i periodi più belli dell'arte Egizia Antica. Il periodo Faraonico è diviso in 3 grosse macro aree temporali: Dinastia III 1- Alta età dall'antico al medio Regno 2- Media età dal Medio Regno fino alle invasioniil ruolo straniere dell'Egitto 3- Bassa e Tarda età dalle Conquiste Anatolico- Mesopotamiche fino ai Romani. 1- L'Alta età Faraonica: è il periodo più antico dell'Arte dell'Antico Egitto; mastabe e piramidi sono i monumenti per antonomasia di quest'epoca. Le immagini oscillano tra il verismo e la naturalezza delle decorazioni private e la rigidità e la staticità che segue schemi quadrettati con la scomposizione fronte- profilo -fronte e il ricorso alla posizione seduta in trono dei ritratti ufficiali. Policromia e profondo senso estetico celano le tombe e alcune decorazioni private di lusso. L'iconografia della corona dell'alto e basso egitto unificato è definitivamente codificata e inserita nelle immagini ufficiali. La più antica capitale sorta è Menfi, oggi non molto lontana dall'attuale Cairo. Si sviluppano anche altri centri urbani; anche in questa fase il ruolo del Nilo è fondamentale. Il ruolo climatico ambientale e umano di questo fiume è ribadito dalla sua personificazione quasi divinizzata. La cosmologia e la cosmogonia sono immagine in base al ciclo vitale delle sue acque. Si forma l'arte sacra con templi che imitano le forme della natura per ricreare artificialmente i nessi con il divino. A mio avviso, la statalizzazione conduce di conseguenza ad una trasformazione della cultura con la creazione di un pantheon gerarchizzato, di miti e di immagini per la ritualità, ma anche per la propaganda politica e il diritto di rappresentazione, prestigio e peculiarità del Faraone e dei suoi alti dignitari con rari casi di figure sacerdotali di grande importanza. L'artista dell'alta età Faraonica è simile talvolta ad un essere dotato di poteri magici, perchè una nuova realtà quella delle immagini, che sono un'espressione di una parte del mondo, è concepita da questi artigiani colti e dai loro committenti. È assai netto il divario tra pubblico e privato e tra classi alte e quelle medie. L'elemento magico accompagna in diverse forme artistiche; compare in numerose raffigurazioni, non solo nella sfera funeraria o sacra, ma anche in quella intimistica e quotidiana. L'Archeologia dell'Egitto Faraonico o Egittologia preserva un numero incredibile di monumenti e di reperti, molti dei quali sono espressioni del Potere, Retorica e Ambizione li pervadono; le piramidi sono realizzate per Esistere, per rimanere per l'eternità. Questi capolavori sono destinati a celebrare la grandezza dei Faraoni e la gloria degli Egizi, falsando l'immagine completa della civiltà Egizia. Alcuni oggetti di artigianato artistico e opere considerate delle arti minori possono un pò raddrizzare l'ottica di indagine. L'Antico Regno convenzionalmente si chiude con la crisi della città di Menfi. Segue un periodo di transizione, che non mostra un netto taglio con il passato, ma solo una sua trasformazione: Primo Periodo Intermedio. Dinastia Piramidi Giza VI dinastia Abusir VI dinastia Piramide a gradoni Primo periodo Intermedio VII dinastia XI dinastia 2- La fase Media coincide con il Medio Regno e il Secondo Periodo Intermedio: È un periodo di profondi mutamenti culturali: -tombe ipogee vanno sostituendo quelle classiche a piramide o alle mastabe -templi sotterranei per culti inferi e ctoni -culti di Horo sono potenziati per il potere reale -inizio del culto di Iside -diffusione del Culto di Osiride ctonio. Lo spostamento della capitale da Menfi ad Eracleopoli Magna e quindi a Tebe non limita la produzione artistica menfita seppure in sottotono vs la fase prec.. Dinamismo e realismo entrano a fare parte dell'arte del Medio Regno. Ci sono es. di arte molto spontanea che per alcuni studiosi è simile al linguaggio "impressionistico" moderno. Io non azzerderei a ricercare nella arte contemporanea dei termini per quella antica, ma è certo che è un'espressione molto particolare. Si sviluppa anche un gusto ufficiale retrò che si ispira ai modelli delle precedenti dinastie. Il Medio Regno è anche considerato il periodo classico per antonomasia di questa antica civiltà; si notano anche casi ampi di riuso dei materiali nelle strutture architettoniche del Regno Antico provenienti da edifici crollati. 1 Si assiste al processo di umanizzazione del corpo umano anche nell'arte di propaganda. Il Secondo Periodo Intermedio è il primo periodo del periodo Dinastico in cui l'Egitto si riapre allo straniero: gli Hyksos. Questa popolazione e il governo legato ad essa introducono: 1)Teshup divinità della tempesta e delle acque Hurrita (Anatolica) 2) costumi "esotici" 3)la comparsa del cavallo come animale da trasporto per carri e non solo 4)oggetti di importazione di Ebla, Biblo e Ugarit, città di Hurriti e Amorrei(Popolazioni legate poi anche al potere Ittita) 5)oggetti di importazione del Vicino Oriente. L'arte egizia entra in contatto con quella Siro -Palestinese/Anatolica. XII dinastia 1Le notizie al riguardo si riscontrano su N.Grimal, 2002, pp. 223-254. Nel Secondo Periodo Intermedio non ci sono segni visibili anche dalle fonti indirette di un'interruzione culturale; c'è una continuità con il periodo precedente seppure con un'apertura diversa, inconsueta e ampia verso l'esterno. Secondo Periodo Intermedio XVII dinastia XV dinastia 3)La Bassa Epoca è il periodo più interessante anche per gli studi delle altre civiltà Occidentali. Dopo la transizione del Medio Regno con gli Hyksos, la situazione politica,si assiste al periodo più florido della cultura egizia: Nuovo Regno. XVIII dinastia, i colossi di Memnone XIX dinastia Abu Simbel Questo nuovo periodo si apre con la XVIII Dinastia che si apre a nuove esplorazioni scientifiche in Nubia e nel resto delle zone limitrofe l'Egitto, ne sono testimoni i rilievi del Tempio di Hatshepsut di Deir -El – Bahari, vicino Tebe Luxor che raffigurano la spedizione del mitico luogo di Punt e numerose specie botaniche esotiche importate nel Regno. È in questa dinastia che c'è la Prima Donna Faraone: Hatshepsut. Questa bellissima donna che compare donna solo come principessa o madre di Tutsmosi III, è raffigurata come un Uomo con i canoni del ritratto dei Faraoni . Subisce per altro la damnatio memoriae, per l'accusa di lesa maesta ai danni del figliastro nuovo regnante dopo di lei. Stupenda, ma senza successioni è la fase culturale di Tell -El -Amarna, un periodo di scambi culturali con il Mediterraneo molto intensi; arrivano influssi: 1.dell'Arte Cretese(Minoica), 2.dell'Arte Anatolica soprattutto del popolo dei Mitanni e NeoIttiti(coalizzati politicamente), 3.Arte Cipriota 4.dell'Arte SiroPalestinese(sono presenti numerose citazioni culturali di questo nella Bibbia). La fase di Tell- El Amarna è segnata dalla rivoluzione religiosa e politica legata al culto del dio solare, popolare, aperto, Aton diverso e gestibile senza il ricorso al clero e alla gerarchia sacerdotale, annullando il potere sacerdotale attorno al potere regale. La scelta di Akenaton è una ferma volontà di eliminare l'ostacolo sacredotale del culto di Ammon,il cuo clero diventato forte è una minaccia per i sovrani egizi del Nuovo Regno. La politica anticlericlare, se mi è permesso definirla in questo modo, è una soluzione al problema e porta nelle immagini la sfera sacra tutta solo nelle mani del Faraone e della sua famiglia. Il faraone diviene completamente l'ipostasi del dio in terra, è il figlio del dio del Sole tra gli uomini.Accanto a lui compare una delle più belle e carismatiche figure femminili della storia dell'Egitto, la cui scomparsa improvvisa nella sfera politica è ancora un mistero: Nefertiti. È rappresentata come colei che solo come suo marito compie riti per Aton e azioni rivoluzionarie legate ai culti solari, secondo la scelta di Akenaton. La coppia divina-regale subisce la damnatio memoriae con la cancellazione dei nomi e dei cartigli suoi loro monumenti, atti voluti da Tutankamon e i suoi successori che annullano le riforme e la visione governativa di Akenaton. Così il figlio di Akenaton tradisce gli ideali del padre, tornando a dare potere e vigore ai sacerdoti di Ammon. Le successive dinastie, XIX e XX, sono quelle note anche dalle fonti letterarie non locali, tra cui il Vecchio Testamento della Bibbia; queste sono le famiglie regnanti delle guerre e delle conquiste asiatiche e non solo. I Ramessidi, così denominati i sovrani di queste 2 stirpi al potere, sono ricordati da tutte le fonti indirette come i faraoni della gloria dell'Egitto. Sono noti come condottieri e abili maestri di guerra; le fonti iconografiche e le immagini ufficiali li raffigurano come trionfatori, giganti vincitori anche di battaglie che effettivamente si sono svolte con parità di intenti e risultati per vincitori e vinti. L'arte, per la prima volta in assoluto(100%), diviene strumento di Potenza,Potere, Ambizione e Racconto Storico propagandistico. I rilievi dei monumenti diventano come pagine di storia scolpite e riccamente decorate. L'architettura dei Ramessidi è concepita per l'idea di un'impero e le sue forme spesso ribaltano quelle precedenti per es. Capitelli e e colonne concepiti per Esterni ora decorano Interni e viceversa. I cantieri di lavoro mostrano il largo reimpeigo dei materiali per fini pratici e apotropaici. La magia fa sempre parte delle attività culturali della civiltà Egizia e si trasforma talvolta in oggetti aritistici legati a superstizioni piuttosto che a vere e proprie componenti magiche o religiose. Attraverso gli splendidi ritratti femminili si può intuire come sia indispensabile per il Potere la discendenza nobile e regale mediante la linea matrilineare cioè dalla Regina; in Egitto si è eredi al trono perchè si è figli della Regina non del Faraone, anche se ci sono sovrani, principi solo per discendenza paterna, dell'ultimo faraone. La Regina, seppure scelta dal suo Faraone, è l'unico elemento certo della genealogia, anche perchè difficilmente era scelta tra ceti bassi di solito era comunque di sangue blu. Questo elemento si vede nelle immagini ed è celato dietro la strana biografia di Nefertiti, che anche da Vedova Regale prima, e dopo da ex vedova regale( simile posizione della vedova imperiale del governo neoittita). Il Potere delle Regine è immenso anche se "controllato" dal Re e dai suoi fidati. Il significato "magico" della femminilità è anche un altro elemento presente nelle regine e principesse egizie, inoltre si notano vere e proprie figure carismatiche nel settore religioso, sacerdotesse importanti, tra cui le c.d. Figlie o Spose di Ammon o le proselite di Iside. Nl Nuovo Regno si diffondono i culti inferi di Osiride e il culto popolare in tutte le sue forme di Iside, a cui si sommano attributi di culti della fertilità stranieri come qualità della dea Istar-Astarte/ Cibele/Nana. Si apre un commercio artistico florido e intenso con il Mediterraneo Orientale per mare e per terra; continuano gli scambi con la Nubia a Sud (Sudan ed Etiopia)con la Siria a Nord. Verso la fine del regno della XX dinastia si notano dei cambiamenti con: -il Nord cioè l'Alto Egitto dipendente dal mondo del Medio e Vicino Oriente -il Sud cioè il Basso Egitto legato alla Nubia, Libia e altre popolazioni africane. Le successive dinastie sono contrassegnate dalla dipendenza straniera; il Regno si rispacca in 2 come in tutte le fasi di transizione(primo, secondo e terzo intermedio)creando divisioni non dapperttutto nette, ma separazioni che segnano la scissione dal potere centrale che diviene effimero, fantoccio o governato da 2 sovrani come alle origini. L'arte di questo periodo denominato Terzo Intermedio è segnata da una profonda eleganza e raffinatezza: 1)Arte Libica al Nord nel Delta a Tanis e Tebana legata al culto di Ammon al Sud Dinastia XXI 2) Arte Libica sia a Nord che a Sud Dinastia XXII 2 3)"Arte Libica": con discendenza libica nel Delta Orientale e Etiope invece in quello Occidentale Dinastia XXIII 4) Arte Arcaicizzante con la XXIV Dinastia Nubiana che si contrappone alle eleganze libiche con ritorno alle forme austere dell'arte egizia. Terzo Intermedio XXI dinastia, Obelisco di Tanis XXII dinastia Tomba di Sheshonq XXIII dinastia Principe Libico L' Epoca Tarda(definizione che per alcuni ricercatori include anche la Bassa Epoca), è invece, l'ultima fase antica dell'Egitto. È caratterizzata da numerose dominazioni straniere: - nel 775 a.C. dal Sundan irrompono i Cusciti scacciati poi dagli Assiri del Delta nel 664- 53 circa a.C. - nella metà del VII secolo a.C. dal Delta arrivano gli Assiri che sono scacciati dalla cateratta del Delta da un'unità egiziana di Sais ( futura XXVI dinastia)nel 656 circa -dal Nord -Est del Delta arrivano i Persiani nel 525 a.C. , trasformando l'Egitto in una Satrapia o provincia dell'Impero Persiano -da Sais arriva il faraone della XXVIII dinastia che leva ai Persiani fino al delta il regno -dopo una breve parentesi locale dal 399 (Mendes) al 342(Sebennito) a.C. i Persiani riprendono l'Egitto dal 342 al 332 a.C. [Dinastie XXIX e XXX (ultime vere dinastie e locali)e seconda dominazione persiana] 2 Per alcuni archeologi contemporanea alla XXI. - nel 332 a.C. giungono i Greci di stirpe Macedone guidati dal condottiero Alessandro il Grande o Magno per sconfiggere Dario a capo della Persia. I Greci sconfiggono le truppe persiane, Dario è tradito dai suoi trucidato e consegnato al nuovo dominatore Alessandro che trasforma l'Egitto in un altro territorio sotto l'egida macedone con un governatore. Egli crea un impero, l'Egitto è la provincia Orientale dell'Africa, fondamentale per la giustificazione orientale del suo potere con la leggenda dell'Oracolo di Ammon che riconosce lui come figlio di Zeus Ammon -morto Alessandro ereditano l'Egitto i suoi Epigoni e Diadochi e a partire dal 305 circa a.C. passa in mano a Tolomeo, figlio di Lago con la nascita della dinastia dei Lagidi o Tolomei che è fuori dalla numerazione dinastica, ricostruita sulla base delle informazioni di Manetone. Qui l'arte diviene Arte Ellenistica del Regno "alessandrino" -con la morte di Cleopatra VII, ultima regina d'Egitto che segna la fine definitiva della monarchia che, sebbene non fosse più locale, ma proseguita con 2 enormi dinastie straniere Persiana e Macedone, Roma ottiene il potere dell'Egitto e instaura un governo provinciale con un prefetto di alto rango equestre scelto esclusivamente dall'imperatore, diviene una propagine di Roma, seppure mantiene intatte le proprie radici culturali locali alterate dal mos Romano. L'Arte di questo periodo tardo non mostra cenni di interruzione anzi si evolve continuamente attingendo dalla dominazione straniera del momento. Seguono le seguenti correnti: 1)Rinascimento egizio con i Kusciti 776 -653 a.C. dinastia XXV Gebel Barkal 2) Saitica dinastia XXVI Questo periodo artistico mostra: a-un neoclassismo saitico che medita le esperienze del passato b-influssi dal mondo Greco Arcaico e diffusione dello stile Orientalizzante con oggetti egizi, ciprioti,fenici e del vicino oriente. 3) Persiana Dinastia XXVII Il primo governo persiano non ha un grande giogo sull'Egitto, anzi prosegue le opere del passato e non ci sono segni tanto evidenti della dominazione straniera; nell'arte ci sono influssi con le forme persiane . Per intensificare i rapporti i Persiani creano steli blingui egiziano e persiano. XXVI dinastia,Statua di Nespaqashuty XXVII dinastia, Stele di Dario I 4) Seconda stagione Saitica Dinastia XXVIII -ultime 3 dinastie indipendenti Si ha un'arte che è di forte spirito nazionalistico; dalla XXVIII alla XXX dinastia il Regno riacquista autonomia. 5) seconda dominazione persiana(10 anni) e dominazione Greca: La seconda invasione Persiana è molto effimera dura 10 anni; nelle fonti letterarie nazionalistiche nasce la leggenda del legame di sangue tra Nectanebo, ultimo re della XXX dinastia,grande mago e il grande Alessandro. Sono i sacerdoti ellenistici che creano questa genealogia nazionalista per negare la dominazione. L'Arte della dinastia Tolemaica è quella alessandrina, raffinata con la fusione tra i modelli greci e quelli saitici tardi purificati con elementi egizi arcaici . I sovrani ellenistici continuano la linea del Potere come regnanti originari dell'Egitto; Cleopatra VII, per non creare discrepanze tra il popolo e il governo, conosce il demotico, il macedone della koinè e l'egizio. La celeberrima stele di Rosetta appartiene proprio a questo frangente storico, quando passato e presente si fondono a creare il Regno Tolemaico. I Tolomei, portano avanti vecchi progetti e costruiscono templi; creano culti sincretici tra il pantheon tradizionale e quello greco. È creata la triade Arpocrate Iside e Serapide, la versione ellenistica del culto Osiride(Ra)- Horus -Iside. Si moltiplicano le immagini Nilotiche con peasaggi esotici sul Nilo popolato di animali subtropicali (coccodrilli, ippopotami ecc ), omini fantastici( nilotini, cubitini, onde, erotini, ecc). Molto diffuse sono le terracotte dette Tanagrine e gli oggetti in stile alessandrino, elegante delicato che mescola la perfezione e le anatomie greche con le forme, policromie ecc locali. Eccezionali e realistici sono i ritratti della dinastia regnante con duplice aspetto fisiognomico e idelistico come per le immagini degli atleti. La filosofia e l'esegesi diventano altre nuove basi che creano le nuove espressioni artistiche. Non manca l'arte della sfera privata che ha uno sfondo intimistico e mostra maggiormente il substrato egizio. All'Arte figurativa Alessandrina appartengono: 1-monumenti oggi scomparsi onorari e funerari 2-pittura parietale ellenistica in Egitto 3-la coroplastica elegante e di lusso 4- ritratti dinastici 5-sculture ellenistiche con mistione tra arte egizia e quella greca di stile ellenistico 6-templi della triade Arpocrate, Iside e Serpide 7-templi di culti sincretici tra la trad. Religione Egizia e quella Greca -Ellenistica 8- soggetti di genere 9-temi teatrali e caricaturali, tipici del mondo Greco 10- vasi d'agento decorati 11- vetri lavorati policromi 12-glittica che è una peculiarità rispetto agli altri regni ellenistici 13-ritratti privati realistici che mescolano la trad. Realistica e puntuale Egizia con quella fisiognomica tecnica Macedone 14-statue di filosofi ed intellettuali della grecità che si legano ad un filone definito impropriamente "espressionistico", a causa dello stile che ricorda lo stile dei primi del 900, deformante, sentimentale e chiaroscurale nella scultura, molto simile alla corrente "asiatica" del Regno di Asia(Asia Minore) e di quello più tardo di Pergamo 15 -arte d'importazione dell'Oriente, ma anche dai Regni di Grecia e Macedonia(Antigonidi), di Pergamo(Attalidi) e Regno di Asia(Seleucidi)con cui è legata vista l'originaria unione con gli altri 3 regni nell'impero di Alessandro Magno 16-oreficieria di lusso e gioielli policromi e pietre dure che evolvono i modelli faraonici. Scena Nilotica, Tempio di Palestrina, II secolo a.C. XXX dinastia , Tomba di Petosiri Alessandro Magno Cleopatra VII dei Lagidi o Tolomei La dinastia dei Lagidi o Tolomei stele di Rosetta 6) Provincia Aegypti -Arte Provinciale in Africa: l'Egitto in epoca Imperiale I Romani, con la loro politica, esercito, leggi si impongono nel bacino del Mediterraneo. L' Egitto per Roma diviene la provincia per l'importazione a Roma di grano, vino, olio e marmi policromi. È una regione indispensabile per la vita della capitale, sovrappolata che si affida all'Annona, ai tributi e alle tasse delle Province. I Romani si mostrano come i prosecutori della dinastia Tolemaica, aggiungono solo il potere imperiale e la loro "tecnologia" a questo stupendo regno ellenistico. L'Egitto diviene anche immagine paradigmatica del paesaggio esotico; il Nilo e le sue sponde sono spunti per paesaggi esotici e lussureggianti. Il fascino di questa terra porta i Romani a spoliare l'Egitto di monumenti che vengono riedifcati a Roma, tra cui gli obelischi.(6 di dei 13 di Roma sono di Alessandria, TebeLuxor, Karnak e Eracleopoli). La magia della loro religione e l'esotismo della sua cultura porta fuori i confini del Regno i suoi culti più orginali: 1)triade ellenistica, Serapide in particolare 2) il culto di Iside 3) il culto di Bes, già introdotto dalla sfera teologia anatolico-mesopotamica 4) il culto di Thot come Ermete Trismegisto. Egittizzazione, Egittomania ed imitazione dell'arte egiziana sono un elemento comune della fagocitazione e dell'eclettismo Romano, elementi chiave della cultura Romana e del successo della sua espansione. Segni evidenti del governo Romano sono, oltre alla realizzazione del Nilometro per la piena, per valutare in cubiti la resa delle messi e delle tasse e al controllo dei culti misterici ed esotici, restauri e conclusioni di cantieri aperti nei complessi templari. Nel Basso Impero Romano l'Egitto, a causa della crisi a Roma comincia ad essere lasciato a se stesso; la diffusione del Cristianesimo nella regione arriverà tardi. L'iconografia copta copierà i modelli artistici proprio dalle immagini pagane di questa provincia e delle sue tradizioni. Il processo di cristianizzazione sarà lento e violento con persecuzioni e scontri civili; fino al V-VI secolo d.C. ci saranno frange di paganesimo. Nello stesso periodo i martiri che scelgono la via dell'ascesi intraprendono la vita anacoretica e monastica dell'Egitto. antiche. 3 In questa ultima epoca si passa dal periodo Antico a quello Bizantino che corrisponde al medioevo in Occidente. Affesco staccato dal monastero di Bawit, oggi museo copto di Cairo L'Imperatore Adriano Con la Cristianizzazione l'Egitto Copto si muove tra ascesi e vita comune in monastero; l'Egitto è luogo di pellegrinaggio per la gioventù di Gsù Cristo. I luoghi ritenuti tappe della Sacra Famiglia si trasformano in località di turismo devozionale. Inoltre, si creano monasteri legati alle Eresie teologiche e altre professioni cristiane.(monofisiti, monoteliti, aftarcodoceti, ortodossi ecc) 7) ultimo periodo Romano: Provincia Bizantina dal 395 al 639 d.C. La fine dell'Antichità segna per il paese la sua trasformazione in Provincia Bizantina,provincia Cristiana che si lega al potere dell'Impero Romano d'Oriente. L'arte di questa fase è: - tardo antica es. Eccezionali sono i ritratti del Fayum eccezionali ritratti su bende funerarie e non solo fusione tra ritratto Romano e quello egizio -eclettica con ultimi sprazi pagani -bizantina( soprattutto paleo e medio bizantina) -copta(cristiana d'Egitto.) L'arte dal IV al VII secolo vede: -tombe e basiliche funerarie -monasteri cenobitici e anocoretici -icone dei santi e di maria copte, tra le più Alessandria, Museo Greco Romano, Affresco El bagawat, mausoleo staccato da Abu Girgeh della Pace Bibliografia essenziale e di rif.: AAVV, 2000, voce "Egitto", pp. 456-458. AAVV, Antichità Classica, voce "Egitto", pp. 456-458, serie le garzantine, Borgaro Torinese (TO) 2000. AAVV, 2000 bis. AAVV, 2000 bis,"Cleopatra Regina d'Egitto", catalogo della mostra della Fondazione Memmo Roma ott.-febb. 2000-2001, Milano 2000. AAVV, 2003. AAVV, "Egitto: 4000 anni di Arte",catalogo di Arte, Honk Kong 2003. Baedeker, 2002. Baedeker, "Egitto", guida + carta stradale, Novara 2002. F.Braudel,1995, fuori catalogo. F.Braudel,"Memorie del Mediterraneo",manuale di geografia e storia, 1995. F.Braudel, 2005, pp. 55- 64. F.Braudel, Il Mediterraneo, cap. 3 "L'Alba", 3 Baedeker, 2002, p.46 e pp.103-107. pp 55-64, manuale di storia e geografia antica, Milano 2005. 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