L`EVOLUZIONE DELL`ARTE DELL`ANTICO EGITTO

L'EVOLUZIONE DELL'ARTE DELL'ANTICO EGITTO
a cura di Alessandra Pignotti
Introduzione
Premessa
Nella ricerca archeologica e nella storia degli
studi una posizione di preminenza e di
fascino è affidata alla Civiltà Egizia in senso
ampio. È una cultura che più di altre mostra
la pluralità e la plurietnicità della Civiltà
Egizia nota anche come Faraonica. A mio
avviso, si dovrebbe, come gli egittologi
spesso sostengono, parlare di civiltà egizie
sorte sulle sponde del Nilo, più di 3000 anni
fa.
Quello che mi interessa mostrare in questo
studio, è questa pluralità, poi "riunita" e
considerata come produzione di una più
ampia cultura, quella Egizia. Il sincretismo
artistico in quest'arte è sempre presente e
mostra delle affinità con l'arte Romana,
anche
se
non
ha,
tranne
con
la
romanizzazione della Regione egiziana,
inserita nell'impero come Provincia a statuto
speciale, retta dal Praefectus Aegypti per
conto dell'imperatore di Roma.
L'arte denota una continuità stilistica anche,
quando delle fonti letterarie del settore
nominano le invasioni dei barbari locali (I
Popoli del Mare, Gli Hyksos, I Fenici, Gli
Assiri,Gli Ittiti,i Persiani, i Macedoni di
Alessandro Magno ed infine i Romani).
Le caratteristiche dell'arte Egiziana sono
uniche nel loro genere, con condivisioni
convenzionali
di
riproduzione
artistica
comuni a tutta l'antichità, come le
scomposizioni
e
ricomposizioni
delle
immagini, con le rese spaziali e le soluzioni
per la creazione di figure nello spazio e nel
tempo. Gli artisti arrivano alla medesima
soluzione spaziale per l'ambientazione e per
la narrazione spaziale.
L'arte in Egitto Antico è una delle forme
intellettuali tra le più antiche, attraverso i
materiali archeologici rinvenuti negli scavi.
La cronologia dell'arte che mi accingo ad
analizzare va dalla Preistoria all'Età Romana.
Papiro con scena di caccia agli uccelli
centralizzato accanto alle produzioni locali
pluriculturali
STORICO:
3)Antico:"Dinastico/Faraonico"-"Imperi
ale" 3200 circa – 31 a.C.
Questa è la fase artistica più articolata e
studiata dell'arte, soprattutto fino alla
conquista di Alessandro Magno dagli
Egittologi.
L'Archeologia classica(fase Greco-Ellenistica
e fase Greco- Romana) indaga l'Egitto e le
espressioni artistiche Tarde o Tardive.
Il Pantheon egizio
Mummia musei vaticani
Cronologia
La cronologia dell'Arte Egizia segue la
datazione
della
storia
Egizia;
sono
riconoscibili i seguenti periodi storico
artistici:
PREISTORICO E PROTOSTORICO
1)Preistorico e Predinastico 100.000 –
3.100 BP circa
Sono forme artistiche molto simili a quelli di
tutta l'arte Preistorica con industria litica che
segue i metodi di scheggiatura simili a quelli
Europei denominati diversamente dalle
tipologie occidentali,ma analoghe.
Sono varie testimonianze archeologiche
disseminate, le più antiche in caverne
desertiche e grotte, le più recenti in zone
limitrofe le rive del percorso del Nilo.
2)Protodinastico 3100 – 3000 circa a.C.
In questa fase si pongono le basi stilistiche
dell'arte
statalizzata
e
del
potere
Ibis animale sacro a Thot statuina musei
vaticani
Storia dell'Arte dell'Antico Egitto
2-Nubia
3- Alto Egitto.
Nel
periodo
successivo
avvengono
mutamenti che daranno la configurazione
dell'arte e della cultura egizia.
Tutankamon, maschera, oggi
museo del Cairo
1)L'Egitto Preistorico
In questa fase storica l'arte vera e propria
compare solo con il Paleolitico Superiore; gli
studi
preistorici
e
paleoantropologici
mostrano la comparsa della specie ominide
Sapiens, la specie della civlità umana in
senso stretto intorno a 100.00 anni, quasi
contemporaneamente all'origine della specie
dall'Africa.
Le depressioni lacustri sono il sito
privilegiato nel deserto occidentale per le
culture preistoriche datate tra 50.000 e
30.000 anni fa (periodo di passaggio tra
l'Acheuleano e il Musteriano).
La fase culturale preistorica ha una sua
catalogazione in particolare dalla fine del
Paleolitico; è possibile riconoscere 3
macroaree culturali del c.d. Paleolitico
Recente:
1- Fasi del Nilo
Nel Mesolitico o Epipaleolitico tra VII e VI
millennio si riconoscono:
1.gruppi mesolitici Nubiani
2.facies di transizione della valle del
Nilo
3.insediamenti epipaleolitici del Basso
Egitto
4.culture della media età paleolitica
della Zona limitrofa a Il Cairo.
Le immagini di cacciatori e pescatori del Nilo
nascono proprio in questo frangente storico,
quando le bande di cacciatori diventano
anche pescatori.
Il defunto, prima cacciatore onorevole
seppellito, come un guerriero e simile ad un
Eroe della banda delle comunità preistoriche
Egizie, poi è accompagnato nella vita
dell'aldilà con prodotti agricoli con la
progressiva neolitizzazione dei gruppi
umani.
Tipiche sono le ceramiche rosse con orlo
nero dette ceramiche incrostata del Egitto
del Sud.
Il Nord, Cairo e Fayum hanno una
produzione litica avanzata con vasi di pietra
e oggetti in selce.
Si delinea con il Neolitico e poi l'età del
Rame un mondo artistico diviso in 2:
a- Nord "rozzo"
b- Sud "superiore" . Inoltre si separa
l'arte prettamente Nubiana.
La dualità dei 2 Egitti è un light motiv della
storia dell'Egitto. Questa separazione iniziale
molto netta rimane presente nel substrato
culturale anche dopo il processo di
unificazione e statalizzazione dell'Egitto.
Il Calcolitico dell'Egitto è diviso in 4 fasi
storico culturali:
1)
Predinastico
Primitivo
VI
-V
millennio a .C.
È costituito da culture del Fayumico A nel
Nord e dal Badariano nel Sud.
Compaiono oggetti in osso e avorio come
pettini,
cucchiai
per
cosmesi,figurine
femminili della fertilità dette "concubine". Ci
sono anche amuleti e gioielli teriomorfi o
zoomorfi, tipici della faience egiziana
dell'epoca che si legano ai culti eneolitici di
Esseri
Extraumani
Soprannaturali
con
epifanie animali simili a Spiriti ma che si
vanno trasformando in divinità con aspetto
animale o Umano.
di personaggi barbuti come quelli libici.
Ci sono forme architettoniche in miniatura di
case e simili nelle offerte al defunto che
sono
i
modelli
delle
forme
urbane
successive. Si tratterebbe, a mio avviso, di
archetipi
per
l'organizzazione
urbana
sviluppata in un secondo momento.
Nagada I, Tomba di Harwa
vaso Badariano, Tomba di Harwa
2)Predinastico
Antico
detto
anche
Amraziano 4500 a.C. Circa-4000 a.C.
È il periodo storico in cui si manifestano
numerose forme artistiche:
-ceramica con motivi teriomorfi o zoomorfi
-arte fittile con statuette dette:
1. "danzatrici" che hanno le braccia levate
2."donne violino "che ricordano i modelli
delle Cicladi
-lavorazione delle pietre dure del Arabia e
del Fayum
-lavorazione dell'alabastro del Medio Egitto
- lavorazione del Diaspro del Mar Rosso
-artigianato delle pietre preziose del Sinai
come turchese e malachite
-decorazioni e opere in ametista di Assuan
-gioielli con smeraldi del Sud del Mar Rosso
- gli Ori della Nubia
-le opere in Selce, unica pietra realmente
diffusa in tutto il paese
-oggetti in rame del Mar Rosso, in piombo e
in stagno del Sinai e della catena Arabica.
La valle del Nilo si apre per la prima volta in
assoluto verso l'esterno per la richiesta di
materiali e di materie prime.
Gli apporti stranieri compaiono anche in
campo iconografico nella rappresentazione
3) Gerzeano o terzo periodo preistorico
detto anche Predinastico Medio 40003500 a.C.
Compaiono immagini con animali della fauna
subdesertica, idonei per l'ambiente di caccia.
Ci sono oggetti di importazione dalla
Mesopotamia come i sigilli cilindrici; ci sono
immagini
di
forme
archittettoniche
mesopotamiche come i tetti a doppio
spiovente.
I
dati
coincidono
con
le
facies
mesopotamiche e con il sito Nagada.( 28
km N.O. Luxor)
4)Predinastico Recente o Gerzeano B
3500-3100 a.C.
Questa fase antecedente il periodo Tinita è
nebulosa e conta solo oggetti evoluti delle
culture precedenti.
Nagada 2, Tomba di Harwa
Nagada 3
Consta del periodo Nagada o Nakada III
(3250
-3050
a.C.).
A
quest'ultima
appartiene la dinastia O del periodo
Dinastico.
2)
Egitto
protostorico
o
Protodinastico
La scarsità dei reperti archeologici non da
teorie unitarie sul processo di statalizzazione
e della nascita delle dinastie.
La dinastia associata a rilievi molto lacunosi
di questo periodo storico artistico è la
Dinastia 0.
primi contatti con la zona mesopotamica,
avviene con la III Dinastia regnante.
Dinastia O
DINASTIA 0
Hat Hor
Pe Hor
Hedj Hor
Iri Hor
Ka
Re Coccodrillo
Horo Scorpione II.
Seguono i periodi noti come:
a-Protodinastico
b-Pretinita.
Quest'ultimo periodo è scandito da tavolozze
che si differenziano molto dalle precedenti;
si passa da oggetti utiilitari a veri e propri
oggetti
con
bassorilievo,
totalmente
istoriati .
Dopo la dinastia O inizia con l'unificazione e
la nascita di un Regno nel periodo dell'arte
vera e propria dell'Antico Egitto.
L'egitto attraversa prima dell'Antico Regno la
fase Protodinastica,che occupa la storia e
la
cultura
delle
prime 3 dinastie
regnanti(3000/2950a.C.- 2575 a.C.).
•
•
•
•
•
•
•
Dinastia I
Dinastia II
Il
passaggio
al
mattone
crudo
in
Architettura, forse noto anche prima con i
EGITTO ANTICO
3) Egitto Faraonico
È in questa grande categoria che si
racchiudono i periodi più belli dell'arte Egizia
Antica.
Il periodo Faraonico è diviso in 3 grosse
macro aree temporali:
Dinastia III
1- Alta età dall'antico al medio Regno
2- Media età dal Medio Regno fino alle
invasioniil ruolo straniere dell'Egitto
3- Bassa e Tarda età dalle Conquiste
Anatolico- Mesopotamiche fino ai Romani.
1- L'Alta età Faraonica: è il periodo più
antico dell'Arte dell'Antico Egitto; mastabe e
piramidi sono i monumenti per antonomasia
di quest'epoca. Le immagini oscillano tra il
verismo e la naturalezza delle decorazioni
private e la rigidità e la staticità che segue
schemi quadrettati con la scomposizione
fronte- profilo -fronte e il ricorso alla
posizione seduta in trono dei ritratti ufficiali.
Policromia e profondo senso estetico celano
le tombe e alcune decorazioni private di
lusso.
L'iconografia della corona dell'alto e basso
egitto unificato è definitivamente codificata
e inserita nelle immagini ufficiali.
La più antica capitale sorta è Menfi, oggi non
molto lontana dall'attuale Cairo.
Si sviluppano anche altri centri urbani;
anche in questa fase il ruolo del Nilo è
fondamentale.
Il ruolo climatico ambientale e umano di
questo
fiume
è
ribadito
dalla
sua
personificazione
quasi
divinizzata.
La
cosmologia e la cosmogonia sono immagine
in base al ciclo vitale delle sue acque.
Si forma l'arte sacra con templi che imitano
le
forme
della
natura
per
ricreare
artificialmente i nessi con il divino.
A mio avviso, la statalizzazione conduce di
conseguenza ad una trasformazione della
cultura con la creazione di un pantheon
gerarchizzato, di miti e di immagini per la
ritualità, ma anche per la propaganda
politica e
il diritto di rappresentazione,
prestigio e peculiarità del Faraone e dei suoi
alti dignitari con rari casi di figure
sacerdotali di grande importanza.
L'artista dell'alta età Faraonica è simile
talvolta ad un essere dotato di poteri magici,
perchè una nuova realtà quella delle
immagini, che sono un'espressione di una
parte del mondo, è concepita da questi
artigiani colti e dai loro committenti.
È assai netto il divario tra pubblico e privato
e tra classi alte e quelle medie.
L'elemento magico accompagna in diverse
forme artistiche; compare in numerose
raffigurazioni, non solo nella sfera funeraria
o sacra, ma anche in quella intimistica e
quotidiana.
L'Archeologia
dell'Egitto
Faraonico
o
Egittologia preserva un numero incredibile di
monumenti e di reperti, molti dei quali sono
espressioni del Potere, Retorica e Ambizione
li pervadono; le piramidi sono realizzate per
Esistere, per rimanere per l'eternità. Questi
capolavori sono destinati a celebrare la
grandezza dei Faraoni e la gloria degli Egizi,
falsando l'immagine completa della civiltà
Egizia. Alcuni oggetti di artigianato artistico
e opere considerate delle arti minori
possono un pò raddrizzare l'ottica di
indagine.
L'Antico Regno convenzionalmente si
chiude con la crisi della città di Menfi. Segue
un periodo di transizione, che non mostra un
netto taglio con il passato, ma solo una sua
trasformazione:
Primo
Periodo
Intermedio.
Dinastia Piramidi Giza
VI dinastia Abusir
VI dinastia Piramide a gradoni
Primo periodo Intermedio
VII dinastia
XI dinastia
2- La fase Media coincide con il Medio
Regno e il Secondo Periodo Intermedio:
È un periodo di profondi mutamenti
culturali:
-tombe ipogee vanno sostituendo quelle
classiche a piramide o alle mastabe
-templi sotterranei per culti inferi e ctoni
-culti di Horo sono potenziati per il potere
reale
-inizio del culto di Iside
-diffusione del Culto di Osiride ctonio.
Lo spostamento della capitale da Menfi ad
Eracleopoli Magna e quindi a Tebe non limita
la produzione artistica menfita seppure in
sottotono vs la fase prec..
Dinamismo e realismo entrano a fare parte
dell'arte del Medio Regno.
Ci sono es. di arte molto spontanea che per
alcuni studiosi è simile al linguaggio
"impressionistico"
moderno.
Io
non
azzerderei
a
ricercare
nella
arte
contemporanea dei termini per quella antica,
ma è certo che è un'espressione molto
particolare.
Si sviluppa anche un gusto ufficiale retrò che
si ispira ai modelli delle precedenti dinastie.
Il Medio Regno è anche considerato il
periodo classico per antonomasia di questa
antica civiltà; si notano anche casi ampi di
riuso
dei
materiali
nelle
strutture
architettoniche del Regno Antico provenienti
da edifici crollati. 1
Si assiste al processo di umanizzazione del
corpo umano anche nell'arte di propaganda.
Il Secondo Periodo Intermedio è il primo
periodo del periodo Dinastico in cui l'Egitto si
riapre allo straniero: gli Hyksos. Questa
popolazione e il governo legato ad essa
introducono:
1)Teshup divinità della tempesta e delle
acque Hurrita (Anatolica)
2) costumi "esotici"
3)la comparsa del cavallo come animale da
trasporto per carri e non solo
4)oggetti di importazione di Ebla, Biblo e
Ugarit, città di Hurriti e Amorrei(Popolazioni
legate poi anche al potere Ittita)
5)oggetti di importazione del Vicino Oriente.
L'arte egizia entra in contatto con quella Siro
-Palestinese/Anatolica.
XII dinastia
1Le notizie al riguardo si riscontrano su N.Grimal,
2002, pp. 223-254.
Nel Secondo Periodo Intermedio non ci
sono segni visibili anche dalle fonti indirette
di
un'interruzione
culturale;
c'è
una
continuità con il periodo precedente seppure
con un'apertura diversa, inconsueta e ampia
verso l'esterno.
Secondo Periodo Intermedio
XVII dinastia
XV dinastia
3)La Bassa Epoca è il periodo più
interessante anche per gli studi delle altre
civiltà Occidentali.
Dopo la transizione del Medio Regno con gli
Hyksos, la situazione politica,si assiste al
periodo più florido della cultura egizia:
Nuovo Regno.
XVIII dinastia, i
colossi di Memnone
XIX dinastia Abu
Simbel
Questo nuovo periodo si apre con la
XVIII Dinastia che si apre a nuove
esplorazioni scientifiche in Nubia e nel resto
delle zone limitrofe l'Egitto, ne sono
testimoni i rilievi del Tempio di Hatshepsut di
Deir -El – Bahari, vicino Tebe Luxor che
raffigurano la spedizione del mitico luogo di
Punt e numerose specie botaniche esotiche
importate nel Regno.
È in questa dinastia che c'è la Prima Donna
Faraone: Hatshepsut. Questa bellissima
donna che compare donna solo come
principessa o madre di Tutsmosi III, è
raffigurata come un Uomo con i canoni del
ritratto dei Faraoni . Subisce per altro la
damnatio memoriae, per l'accusa di lesa
maesta ai danni del figliastro nuovo
regnante dopo di lei.
Stupenda, ma senza successioni è la fase
culturale di Tell -El -Amarna, un periodo di
scambi culturali con il Mediterraneo molto
intensi; arrivano influssi:
1.dell'Arte Cretese(Minoica),
2.dell'Arte Anatolica soprattutto del
popolo dei Mitanni e NeoIttiti(coalizzati
politicamente), 3.Arte Cipriota
4.dell'Arte
SiroPalestinese(sono
presenti numerose citazioni culturali di
questo nella Bibbia).
La fase di Tell- El Amarna è segnata dalla
rivoluzione religiosa e politica legata al culto
del dio solare, popolare, aperto, Aton
diverso e gestibile senza il ricorso al clero e
alla gerarchia sacerdotale, annullando il
potere sacerdotale attorno al potere regale.
La scelta di Akenaton è una ferma volontà di
eliminare l'ostacolo sacredotale del culto di
Ammon,il cuo clero diventato forte è una
minaccia per i sovrani egizi del Nuovo
Regno. La politica anticlericlare, se mi è
permesso definirla in questo modo, è una
soluzione al problema e porta nelle immagini
la sfera sacra tutta solo nelle mani del
Faraone e della sua famiglia. Il faraone
diviene completamente l'ipostasi del dio in
terra, è il figlio del dio del Sole tra gli
uomini.Accanto a lui compare una delle più
belle e carismatiche figure femminili della
storia
dell'Egitto,
la
cui
scomparsa
improvvisa nella sfera politica è ancora un
mistero: Nefertiti. È rappresentata come
colei che solo come suo marito compie riti
per Aton e azioni rivoluzionarie legate ai
culti solari, secondo la scelta di Akenaton.
La coppia divina-regale subisce la damnatio
memoriae con la cancellazione dei nomi e
dei cartigli suoi loro monumenti, atti voluti
da Tutankamon e i suoi successori che
annullano le riforme e la visione governativa
di Akenaton. Così il figlio di Akenaton
tradisce gli ideali del padre, tornando a dare
potere e vigore ai sacerdoti di Ammon.
Le successive dinastie, XIX e XX, sono
quelle note anche dalle fonti letterarie non
locali, tra cui il Vecchio Testamento della
Bibbia; queste sono le famiglie regnanti
delle guerre e delle conquiste asiatiche e
non solo.
I Ramessidi, così denominati i sovrani di
queste 2 stirpi al potere, sono ricordati da
tutte le fonti indirette come i faraoni della
gloria dell'Egitto. Sono noti come condottieri
e abili maestri di guerra; le fonti
iconografiche e le immagini ufficiali li
raffigurano come trionfatori, giganti vincitori
anche di battaglie che effettivamente si sono
svolte con parità di intenti e risultati per
vincitori e vinti.
L'arte, per la prima volta in assoluto(100%),
diviene
strumento
di
Potenza,Potere,
Ambizione
e
Racconto
Storico
propagandistico. I rilievi dei monumenti
diventano come pagine di storia scolpite e
riccamente decorate.
L'architettura dei Ramessidi è concepita per
l'idea di un'impero e le sue forme spesso
ribaltano quelle precedenti per es. Capitelli e
e colonne concepiti per Esterni ora decorano
Interni e viceversa.
I cantieri di lavoro mostrano il largo
reimpeigo dei materiali per fini pratici e
apotropaici.
La magia fa sempre parte delle attività
culturali della civiltà Egizia e si trasforma
talvolta in oggetti aritistici legati a
superstizioni piuttosto che a vere e proprie
componenti magiche o religiose.
Attraverso gli splendidi ritratti femminili si
può intuire come sia indispensabile per il
Potere la discendenza nobile e regale
mediante la linea matrilineare cioè dalla
Regina; in Egitto si è eredi al trono perchè si
è figli della Regina non del Faraone, anche
se ci sono sovrani, principi solo per
discendenza paterna, dell'ultimo faraone. La
Regina, seppure scelta dal suo Faraone, è
l'unico elemento certo della genealogia,
anche perchè difficilmente era scelta tra ceti
bassi di solito era comunque di sangue blu.
Questo elemento si vede nelle immagini ed è
celato dietro la strana biografia di Nefertiti,
che anche da Vedova Regale prima, e dopo
da ex vedova regale( simile posizione della
vedova imperiale del governo neoittita). Il
Potere delle Regine è immenso anche se
"controllato" dal Re e dai suoi fidati.
Il significato "magico" della femminilità è
anche un altro elemento presente nelle
regine e principesse egizie, inoltre si notano
vere e proprie figure carismatiche nel
settore religioso, sacerdotesse importanti,
tra cui le c.d. Figlie o Spose di Ammon o le
proselite di Iside.
Nl Nuovo Regno si diffondono i culti inferi di
Osiride e il culto popolare in tutte le sue
forme di Iside, a cui si sommano attributi di
culti della fertilità stranieri come qualità
della dea Istar-Astarte/ Cibele/Nana.
Si apre un commercio artistico florido e
intenso con il Mediterraneo Orientale per
mare e per terra; continuano gli scambi con
la Nubia a Sud (Sudan ed Etiopia)con la
Siria a Nord.
Verso la fine del regno della XX dinastia si
notano dei cambiamenti con:
-il Nord cioè l'Alto Egitto dipendente dal
mondo del Medio e Vicino Oriente
-il Sud cioè il Basso Egitto legato alla
Nubia,
Libia
e
altre
popolazioni
africane.
Le successive dinastie sono contrassegnate
dalla dipendenza straniera; il Regno si
rispacca in 2 come in tutte le fasi di
transizione(primo,
secondo
e
terzo
intermedio)creando
divisioni
non
dapperttutto nette, ma separazioni che
segnano la scissione dal potere centrale che
diviene effimero, fantoccio o governato da 2
sovrani come alle origini.
L'arte di questo periodo denominato Terzo
Intermedio è segnata da una profonda
eleganza e raffinatezza:
1)Arte Libica al Nord nel Delta a Tanis e
Tebana legata al culto di Ammon al Sud
Dinastia XXI
2) Arte Libica sia a Nord che a Sud
Dinastia XXII 2
3)"Arte Libica": con discendenza libica
nel Delta Orientale e Etiope invece in
quello Occidentale Dinastia XXIII
4) Arte Arcaicizzante con la XXIV
Dinastia Nubiana che si contrappone
alle eleganze libiche con ritorno alle
forme austere dell'arte egizia.
Terzo Intermedio
XXI dinastia,
Obelisco di Tanis
XXII dinastia
Tomba di Sheshonq
XXIII dinastia
Principe Libico
L' Epoca Tarda(definizione che per alcuni
ricercatori include anche la Bassa Epoca), è
invece, l'ultima fase antica dell'Egitto. È
caratterizzata da numerose dominazioni
straniere:
- nel 775 a.C. dal Sundan irrompono i
Cusciti scacciati poi dagli Assiri del Delta nel
664- 53 circa a.C.
- nella metà del VII secolo a.C. dal Delta
arrivano gli Assiri che sono scacciati dalla
cateratta del Delta da un'unità egiziana di
Sais ( futura XXVI dinastia)nel 656 circa
-dal Nord -Est del Delta arrivano i Persiani
nel 525 a.C. , trasformando l'Egitto in una
Satrapia o provincia dell'Impero Persiano
-da Sais arriva il faraone della XXVIII
dinastia che leva ai Persiani fino al delta il
regno
-dopo una breve parentesi locale dal 399
(Mendes) al 342(Sebennito) a.C. i Persiani
riprendono l'Egitto dal 342 al 332 a.C.
[Dinastie XXIX e XXX (ultime vere dinastie e
locali)e seconda dominazione persiana]
2 Per alcuni archeologi contemporanea alla XXI.
- nel 332 a.C. giungono i Greci di stirpe
Macedone guidati dal condottiero Alessandro
il Grande o Magno per sconfiggere Dario a
capo della Persia. I Greci sconfiggono le
truppe persiane, Dario è tradito dai suoi
trucidato e consegnato al nuovo dominatore
Alessandro che trasforma l'Egitto in un altro
territorio sotto l'egida macedone con un
governatore. Egli crea un impero, l'Egitto è
la
provincia
Orientale
dell'Africa,
fondamentale per la giustificazione orientale
del suo potere con la leggenda dell'Oracolo
di Ammon che riconosce lui come figlio di
Zeus Ammon
-morto Alessandro ereditano l'Egitto i suoi
Epigoni e Diadochi e a partire dal 305 circa
a.C. passa in mano a Tolomeo, figlio di Lago
con la nascita della dinastia dei Lagidi o
Tolomei che è fuori dalla numerazione
dinastica, ricostruita sulla base delle
informazioni di Manetone. Qui l'arte diviene
Arte Ellenistica del Regno "alessandrino"
-con la morte di Cleopatra VII, ultima regina
d'Egitto che segna la fine definitiva della
monarchia che, sebbene non fosse più
locale, ma proseguita con 2 enormi dinastie
straniere Persiana e Macedone, Roma
ottiene il potere dell'Egitto e instaura un
governo provinciale con un prefetto di alto
rango
equestre
scelto
esclusivamente
dall'imperatore, diviene una propagine di
Roma, seppure mantiene intatte le proprie
radici culturali locali alterate dal mos
Romano.
L'Arte di questo periodo tardo non mostra
cenni di interruzione anzi si evolve
continuamente attingendo dalla dominazione
straniera del momento.
Seguono le seguenti correnti:
1)Rinascimento egizio con i Kusciti 776
-653 a.C. dinastia XXV
Gebel Barkal
2) Saitica dinastia XXVI
Questo periodo artistico mostra:
a-un neoclassismo saitico che medita le
esperienze del passato
b-influssi dal mondo Greco Arcaico e
diffusione dello stile Orientalizzante con
oggetti egizi, ciprioti,fenici e del vicino
oriente.
3) Persiana Dinastia XXVII
Il primo governo persiano non ha un grande
giogo sull'Egitto, anzi prosegue le opere del
passato e non ci sono segni tanto evidenti
della dominazione straniera; nell'arte ci sono
influssi con le forme persiane .
Per intensificare i rapporti i Persiani creano
steli blingui egiziano e persiano.
XXVI dinastia,Statua di Nespaqashuty
XXVII dinastia, Stele di Dario I
4) Seconda stagione Saitica Dinastia
XXVIII -ultime 3 dinastie indipendenti
Si ha un'arte che è di forte spirito
nazionalistico; dalla XXVIII alla XXX
dinastia il Regno riacquista autonomia.
5) seconda dominazione persiana(10
anni) e dominazione Greca:
La seconda invasione Persiana è molto
effimera dura 10 anni; nelle fonti letterarie
nazionalistiche nasce la leggenda del legame
di sangue tra Nectanebo, ultimo re della
XXX dinastia,grande mago e il grande
Alessandro. Sono i sacerdoti ellenistici che
creano questa genealogia nazionalista per
negare la dominazione.
L'Arte della dinastia Tolemaica è quella
alessandrina, raffinata con la fusione tra i
modelli greci e quelli saitici tardi purificati
con elementi egizi arcaici .
I sovrani ellenistici continuano la linea del
Potere come regnanti originari dell'Egitto;
Cleopatra VII, per non creare discrepanze
tra il popolo e il governo, conosce il
demotico, il macedone della koinè e l'egizio.
La celeberrima stele di Rosetta appartiene
proprio a questo frangente storico, quando
passato e presente si fondono a creare il
Regno Tolemaico.
I Tolomei, portano avanti vecchi progetti e
costruiscono templi; creano culti sincretici
tra il pantheon tradizionale e quello greco.
È creata la triade Arpocrate Iside e
Serapide, la versione ellenistica del culto
Osiride(Ra)- Horus -Iside.
Si moltiplicano le immagini Nilotiche con
peasaggi esotici sul Nilo popolato di animali
subtropicali (coccodrilli, ippopotami ecc ),
omini fantastici( nilotini, cubitini, onde,
erotini, ecc).
Molto diffuse sono le terracotte dette
Tanagrine e gli oggetti in stile alessandrino,
elegante delicato che mescola la perfezione
e le anatomie greche con le forme,
policromie ecc locali.
Eccezionali e realistici sono i ritratti della
dinastia regnante con duplice aspetto
fisiognomico e idelistico come per le
immagini degli atleti.
La filosofia e l'esegesi diventano altre nuove
basi che creano le nuove espressioni
artistiche.
Non manca l'arte della sfera privata che ha
uno
sfondo
intimistico
e
mostra
maggiormente il substrato egizio.
All'Arte
figurativa
Alessandrina
appartengono:
1-monumenti oggi scomparsi onorari e
funerari
2-pittura parietale ellenistica in Egitto
3-la coroplastica elegante e di lusso
4- ritratti dinastici
5-sculture ellenistiche con mistione tra arte
egizia e quella greca di stile ellenistico
6-templi della triade Arpocrate, Iside e
Serpide
7-templi di culti sincretici tra la trad.
Religione Egizia e quella Greca -Ellenistica
8- soggetti di genere
9-temi teatrali e caricaturali, tipici del
mondo Greco
10- vasi d'agento decorati
11- vetri lavorati policromi
12-glittica che è una peculiarità rispetto agli
altri regni ellenistici
13-ritratti privati realistici che mescolano la
trad. Realistica e puntuale Egizia con quella
fisiognomica tecnica Macedone
14-statue di filosofi ed intellettuali della
grecità che si legano ad un filone definito
impropriamente "espressionistico", a causa
dello stile che ricorda lo stile dei primi del
900, deformante, sentimentale e chiaroscurale nella scultura, molto simile alla
corrente "asiatica" del Regno di Asia(Asia
Minore) e di quello più tardo di Pergamo
15 -arte d'importazione dell'Oriente, ma
anche
dai
Regni
di
Grecia
e
Macedonia(Antigonidi), di Pergamo(Attalidi)
e Regno di Asia(Seleucidi)con cui è legata
vista l'originaria unione con gli altri 3 regni
nell'impero di Alessandro Magno
16-oreficieria di lusso e gioielli policromi e
pietre dure che evolvono i modelli faraonici.
Scena Nilotica, Tempio di Palestrina, II secolo a.C.
XXX dinastia , Tomba di
Petosiri
Alessandro Magno
Cleopatra VII dei
Lagidi o Tolomei
La dinastia dei Lagidi o Tolomei
stele di Rosetta
6) Provincia Aegypti -Arte Provinciale in
Africa: l'Egitto in epoca Imperiale
I Romani, con la loro politica, esercito, leggi
si impongono nel bacino del Mediterraneo.
L' Egitto per Roma diviene la provincia per
l'importazione a Roma di grano, vino, olio e
marmi
policromi.
È
una
regione
indispensabile per la vita della capitale,
sovrappolata che si affida all'Annona, ai
tributi e alle tasse delle Province.
I Romani si mostrano come i prosecutori
della dinastia Tolemaica, aggiungono solo il
potere imperiale e la loro "tecnologia" a
questo stupendo regno ellenistico.
L'Egitto
diviene
anche
immagine
paradigmatica del paesaggio esotico; il Nilo
e le sue sponde sono spunti per paesaggi
esotici e lussureggianti.
Il fascino di questa terra porta i Romani a
spoliare l'Egitto di monumenti che vengono
riedifcati a Roma, tra cui gli obelischi.(6 di
dei 13 di Roma sono di Alessandria, TebeLuxor, Karnak e Eracleopoli).
La magia della loro religione e l'esotismo
della sua cultura porta fuori i confini del
Regno i suoi culti più orginali:
1)triade ellenistica, Serapide in particolare
2) il culto di Iside
3) il culto di Bes, già introdotto dalla sfera
teologia anatolico-mesopotamica
4) il culto di Thot come Ermete Trismegisto.
Egittizzazione, Egittomania ed imitazione
dell'arte egiziana sono un elemento comune
della fagocitazione e dell'eclettismo Romano,
elementi chiave della cultura Romana e del
successo della sua espansione.
Segni evidenti del governo Romano sono,
oltre alla realizzazione del Nilometro per la
piena, per valutare in cubiti la resa delle
messi e delle tasse e al controllo dei culti
misterici ed esotici, restauri e conclusioni di
cantieri aperti nei complessi templari.
Nel Basso Impero Romano l'Egitto, a causa
della crisi a Roma comincia ad essere
lasciato a se stesso; la diffusione del
Cristianesimo nella regione arriverà tardi.
L'iconografia copta copierà i modelli artistici
proprio dalle immagini pagane di questa
provincia e delle sue tradizioni.
Il processo di cristianizzazione sarà lento e
violento con persecuzioni e scontri civili; fino
al V-VI secolo d.C. ci saranno frange di
paganesimo. Nello stesso periodo i martiri
che scelgono la via dell'ascesi intraprendono
la vita anacoretica e monastica dell'Egitto.
antiche. 3
In questa ultima epoca si passa dal periodo
Antico a quello Bizantino che corrisponde al
medioevo in Occidente.
Affesco staccato dal monastero di Bawit, oggi
museo copto di Cairo
L'Imperatore Adriano
Con la Cristianizzazione l'Egitto Copto si
muove tra ascesi e vita comune in
monastero; l'Egitto è luogo di pellegrinaggio
per la gioventù di Gsù Cristo. I luoghi
ritenuti tappe della Sacra Famiglia si
trasformano
in
località
di
turismo
devozionale. Inoltre, si creano monasteri
legati alle Eresie teologiche e altre
professioni cristiane.(monofisiti, monoteliti,
aftarcodoceti, ortodossi ecc)
7) ultimo periodo Romano: Provincia
Bizantina dal 395 al 639 d.C.
La fine dell'Antichità segna per il paese la
sua
trasformazione
in
Provincia
Bizantina,provincia Cristiana che si lega al
potere dell'Impero Romano d'Oriente.
L'arte di questa fase è:
- tardo antica es. Eccezionali sono i ritratti
del Fayum eccezionali ritratti su bende
funerarie e non solo fusione tra ritratto
Romano e quello egizio
-eclettica con ultimi sprazi pagani
-bizantina( soprattutto paleo e medio
bizantina)
-copta(cristiana d'Egitto.)
L'arte dal IV al VII secolo vede:
-tombe e basiliche funerarie
-monasteri cenobitici e anocoretici
-icone dei santi e di maria copte, tra le più
Alessandria, Museo Greco Romano, Affresco
El bagawat,
mausoleo
staccato
da Abu
Girgeh della Pace
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