GENETICA GENERALE ED UMANA LA GENETICA E’ LA SCIENZA DELL’EREDITARIETA’,, CIOE’ DELL’EREDITARIETA’ STUDIA LA TRASMISSIONE DELLE CARATTERISTICHE EREDITARIE, CHE DISTINGUONO UN SOGGETTO DALL’ALTRO. NEGLI ULTIMI DECENNI LA GENETICA, STUDIANDO ANCHE I MECCANISMI MOLECOLARI DELL’EREDITARIETA’, I GENI GENI,, LA VARIABILITA’’ E LE SUE CAUSE, VARIABILITA CAUSE, SI COLLOCA COME SCIENZA FONDAMENTALE PER LA NOSTRA SOCIETA’! VOCABOLARIO ESSENZIALE Fenotipo:: manifestazione dei caratteri Fenotipo Genotipo:: struttura genetica di un organismo Genotipo Carattere:: una caratteristica fenotipica Carattere Gene:: l’unità funzionale della trasmissione genetica Gene Allele:: una delle forme alternative che un gene può avere. Allele Gli organismi che caratterizzati dal bibi-allelismo sono detti diploidi! GREGOR JOHANN MENDEL (1822(1822-1884): IL PADRE DELLA GENETICA CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL Pisum sativum: 1) PIANTA SEMPLICE DA COLTIVARE;; COLTIVARE 2) CARATTERI FACILMENTE DISTINGUIBILI;; DISTINGUIBILI 3) SI PUO’ RIPRODURRE ANCHE PER AUTOFECONDAZIONE. CARATTERI DOMINANTI E CARATTERI RECESSIVI RAPPORTO DI 3(Domin Domin)):1 :1((Recess Recess)) ALLA F2 FENOTIPI DOMINANTI E RECESSIVI DEL Pisum Sativum ASSORTIMENTO INDIPENDENTE RAPPORTO DI 9(Dom2Caratt) (Dom2Caratt):3 :3(Dom1Caratt) (Dom1Caratt):3 :3(Dom1Caratt) (Dom1Caratt):1 :1(Recess2Caratt) (Recess2Caratt) ALLA F2 1903: TEORIA CROMOSOMICA DELL’EREDITARIETA’ (Sutton Sutton,, Bovery et al.) CIASCUN CARATTERE MEMDELIANO HA UNA LOCALIZZAZIONE FISICA IN UN PUNTO SPECIFICO DI UN CROMOSOMA, DETTO LOCUS; NELLE CELLULE DEGLI ORGANISMI DIPLOIDI ESISTONO DUE COPIE DEI CROMOSOMI (CROMOSOMI (CROMOSOMI OMOLOGHI), UNA DI ORIGINE MATERNA E L’ALTRA PATERNA, CHE SONO APPUNTO CARATTERIZZATI DALL’AVERE LA STESSA SEQUENZA DI LOCI GENETICI. DOMINANTI Omozigoti RECESSIVI Eterozigoti MOSTRANO, IN GENERALE, IL FENOTIPO DELL’ALLELE DOMINANTE IN GENERE I GENI VENGONO INDICATI CON DELLE LETTERE E, DI PREFERENZA, SI TENDE AD USARE COME LETTERA, L’INIZIALE DEL FENOTIPO RECESSIVO DEL CARATTERE CONSIDERATO. (Es.: PER I CARATTERE COLORE DELL’OCCHIO DI Drosophila IL BIANCO -WHYTE WHYTE- E’ IL FENOTIPO RECESSIVO, SICCHE’ GLI ALLELI DEL GENE DEL COLORE BIANCO O ROSSO SARANNO INDICATI COME “w” e “W”, RISPETTIVAMENTE. PER CALCOLARE LE FREQUENZE GENOTIPCHE ATTESE DA UNO SPECIFICO INCROCIO, SI PUO’ COSTRUIRE IL QUADRATO DI PUNNETT,, SEMPLICE STRUMENTO PUNNETT DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELLE POSSIBILI COMBINAZIONI DEGLI ALLELI NEI GAMETI. LE LEGGI DI MENDEL 1° LEGGE LEGGE:: LEGGE DELLA DOMINANZA – TUTTI I SOGGETTI DI F1, PRODOTTI DALL’INCROCIO DI DUE INDIVIDUI PARENTALI DI LINEA PURA, CHE DIFFERISCONO PER UN CARATTERE E MOSTRANO, CIOE’, DUE FENOTIPI ALTERNATIVI, PRESENTA= NO SOLO IL FENOTIPO DOMINANTE (PUR ESSENDO TUTTI GENETICAMENTE IBRIDI). 2° LEGGE LEGGE:: LEGGE DELLA SEGREGAZIONE (O DISGIUNZIONE) DEI CARAT= TERI – I SOGGETTI DELLA PRIMA GENERAZIONE (F1), INCRO= CIATI TRA DI LORO, PRODUCONO UNA PROGENIE DOVE COMPA= IONO ENTRAMBI I FENOTIPI PARENTALI IN RAPPORTO COSTANTE DI ¾ PER IL DOMINANTE ED ¼ PER IL RECESSIVO (3:1) [GENOTIPICAMENTE QUESTO RAPPORTO SARA’ DI: DI: ¼ DO= MINANTE PURO; ½ DOMINANTE IBRIDO ED ¼ RECESSIVO]. 3° LEGGE LEGGE:: LEGGE DELLA SEGREGAZIONE (O ASSORTIMENTO) INDIPEN= DENTE DEI CARATTERI - NELL’INCROCIO DI DUE SOGGETTI CHE DIFFERSICONO PER DUE CARATTERI (DUE COPPIE DI FENO= TIPI), CIASCUNO DI ESSI VIENE TRASMESSO ED EREDITATO INDIPENDENTEMENTE L’UNO DALL’ALTRO. UN ESEMPIO DI CARATTERE MENDELIANO NEGLI ANIMALI: IL COLORE DEL MANTO DEL TOPO TEST CROSS SERVE A STABILIRE IL GENOTIPO (OMOZIGOTE O ETEROZIGOTE) DI UN INDIVIDUO ALLA F2, PER IL QUALE NON E’ POSSIBILE EFFETTUARE UN’AUTOFECONDAZIONE! TUTTAVIA L’ESPRESSIONE DEL GENOTIPO NON E’ COSI’ SEMPLICE E LINEARE COME SI POTEVA DEDURRE DAGLI ESPERIMENTI DI MENDEL. ESISTONO QUADRI EREDITARI PIU’ COMPLESSI, FRUTTO DELL’AZIONE DI PIU’ GENI. IL FENOTIPO PUO’ ESSERE DETERMINATO DA ALLELI CHE NON CONSENTONO UNA COMPLETA DOMINANZA, COSI’ COME PUO’ RISENTIRE DI INFLUENZE AMBIENTALI! DOMINANZA INCOMPLETA IL FENOTIPO DEGLI ETEROZIGOTI NON E’ UGUALE A QUELLO DEGLI OMOZIGOTI DOMINANTI, BENSI’ E’ “INTERMEDIO” FRA I FENOTIPI DEI DUE OMOZIGOTI! CODOMINANZA I DUE ALLELI SI ESPRIMONO IN EGUALE MISURA, PRODUCENDO UN FENOTIPO RAPPRESENTATIVO DI ENTRAMBI GLI OMOZIGOTI. Es.: SCREZIATURA NELLE FOGLIE DEL TRIFOGLIO, OPPURE ALCUNI CARATTERI EREDITARI UMANI, QUALI ALCUNI GRUPPI SANGUIGNI RELATIVI AL SISTEMA AB0 ED MN. ALLELIA MULTIPLA MOLTI GENI SONO PRESENTI NELLA POPOLAZIONE IN PIU’ DI DUE FORME ALLELICHE ((ALLELIA ALLELIA MULTIPLA O POLIALLELIA). POLIALLELIA). L’ALLELE CHE E’ MAGGIORMENTE DIFFUSO IN UNA POPOLAZIONE WILDE-TYPE. TYPE. GLI ALLELI VIENE INDICATO COME SELVATICO O WILDEALTERNATIVI SONO DETTI MUTANTI MUTANTI.. SOLITAMENTE IL SELVATICO E’ LALLELE CHE SPECIFICA PER UN FENOTIPO DOMINANTE, MA NON E’ SEMPRE COSI’. Es.: ALLELIA MULTIPLA AL LOCUS COLORE DEGLI OCCHI DI Drosophila (PIU’ DI 100 DIVERSI ALLELI) PLEIOTROPIA CONDIZIONE PER CUI UN SINGOLO ALLELE ESERCITA EFFETTI MULTIPLI SUL FENOTIPO DI UN ORGANISMO. Es.: L’ALLELE RESPONSABILE DELLA COLORAZIONE DELLA PELLICCIA NEL GATTO SIAMESE, SEMBRA DETERMINI ANCHE UN LEGGERO STRABISMO ED INFLUENZI ANCHE IL LORO UDITO. EPISTASI QUANDO UN GENE PUO’ INTERFERIRE O MASCHERARE L’ESPRESSIONE DI UN ALTRO GENE. IL GENE CHE CONDIZIONA L’ESPRESSIONE E’ DETTO EPISTATICO EPISTATICO,, IL GENE CONDIZIONATO IPOSTATICO IPOSTATICO.. Enzima1 Es.: Precursore (Privo di colore) Enzima2 Prodotto intermedio (Privo di colore) Pigmento (Colore rosso) (Colore ESPERIMENTO DI BATESON E PUNNET (1905) ALLA F2 I DUE FENOTIPI PARENTALI SONO PIU’ FREQUENTI DELL’ATTESO, MENTRE I FENOTIPI “RICOMBINANTI” RISPETTO AI PARENTALI SONO MENO FREQUENTI DELL’ATTESO. NON C’ERA, C’ERA, DUNQUE L’ASPETTATO RAPPORTO FENOTIPICO 9:3:3 9:3:3:1! 1910: T.H. MORGAN DIMOSTRA PER PRIMO L’ESISTENZA DELL’ASSOCIAZIONE GENICA (LINKAGE) IN PARTICOLARE MORGAN UTILIZZO’ LA Drosophila COME MODELLO SPERIMENTALE, CONSIDERANDO I CARATTERI: 1) DIMENSIONI DELLE ALI (LUNGHE –wtwt- O VESTIGIALI VESTIGIALI-muatnti muatnti.); .); 2) COLORE DEL CORPO (GRIGIO –wtwt- O NERO –mutanti mutanti-). DIMOSTRA= ZIONE DI UNA CONCA= TEST CROSS TRA FEMMINA DOPPIA RECESSIVA E MASCHIO DI F1 TENAZIONE FISICA TRA I GENI RESPONSA= BILI DEI DUE CARATTERI! 2° ESPERIMENTO DI MORGAN:: RIPETIZIONE MORGAN DEL REINCROCIO TRA UN INDIVIDUO FEMMINA DELLA F1 (DOPPIO ETERO= ZIGOTE ED UN MASCHIO DOPPIO RECESSIVO (ALI VESTIGIALI E CORPO NERO). OLTRE AI FENO= TIPI PARENTS, OTTENNE IN MISURA MOLTO RIDOTTA DEI RICOMBIN RICOMBIN.. DEDUZIONE:: IN Drosophila DEDUZIONE IL “CO” AVVIENE SOLO A LIVELLO DELLE FEMMINE CHE, DI CONSEGUENZA, PRODURRANNO ANCHE GAMETI RICOMBINANTI! CARATTERI ““ASSOCIATI ASSOCIATI AL SESSO”, SESSO”, FISICAMENTE CORRELATI AL CROMOSOMA “X” TUTTI I CARATTERI SPECIFICATI DA GENI CHE SI TROVANO NELLE REGIONI NON OMOLOGHE DEL CROMOSOMA “X”, HANNO QUESTA MODALITA’ DI TRASMIS= SIONE “DIAGINICA”: “DIAGINICA”: IL CARATTERE SI TRASMETTE TRAMITE LE FEMMINE! INFLUENZA DELL’AMBIENTE NELLA ESPRESSIONE DEI GENI IL CASO DEL COLORE DELLA PELLICCIA DEL CONIGLIO HIMALAYANO PENETRANZA: IN UNA POPOLAZIONE, LA PENETRANZA: PERCENTUALE DI INDIVIDUI CON UN DATO GENOTIPO MOSTRANTI IL FENOTIPO CORRISPONDENTE.. QUANDO TUTTI GLI CORRISPONDENTE ORGANISMI CHE POSSIEDONO UNO STESSO GENOTIPO MANIFESTANO IL FENOTIPO CORRISPONDENTE SI PARLA DI PENETRANZA COMPLETA ESPRESSIVITÀ: CAPACITÀ DI MANIFESTARE UN ESPRESSIVITÀ: DETERMINATO FENOTIPO. FENOTIPO. LA VARIABILITÀ DELL’ESPRESSIVITÀ DI UN FENOTIPO PUÒ DIPENDERE DA FATTORI GENETICI O AMBIENTALI. GENETICA UMANA NELL’UOMO NELL’ UOMO VALGONO SIA GLI STESSI PRINCIPI DELLA EREDITARIETA’ DESCRITTI DA MENDEL, SIA LE PECULIARITA’ OSSERVATE A LIVELLO DI TALUNI GENI PER FENOMENI DI EPISTASI; PLEIOTROPIA; GENERICA INTERAZIONE CON L’AMBIENTE; ETC… LO “SVANTAGGIO” DEGLI STUDI DELLA GENETICA DEI CARATTERI UMANI E’ CHE, AL CONTRARIO DELLE PIANTE O DEGLI ANIMALI, NON POSSONO ESSERE PROGRAMMATI GLI ACCOPPIAMENTI E, TRA LE ALTRE COSE, GENERALMENTE, IL NUMERO DI PROGENIE E’ SCARSO ED I TEMPI GENERAZIONALI PIUTTOSTO LUNGHI. CONSIDERATI I SUDDETTI LIMITI, DUNQUE, L’ANALISI GENETICA UMANA PREVEDE LA RICOSTRUZIONE DI EVENTI GIA’ ACCADUTI OD IN CORSO, POTENDO VALUTARE A PRIORI, PRIMA DI UN EVENTO CONIUGAZIONALE, QUALE POSSA ESSERE LA PROBABI= LITA’ CHE UN CERTO FENOTIPO SI MANIFESTI MANIFESTI.. NELL’UOMO TALI ANALISI VENGONO SVOLTE MEDIANTE L’AUSILIO DEGLI ALBERI GENEALOGICI. GENEALOGICI. L’ALBERO GENEALOGICO E’ UNA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA SEMPLICE E SINTETICA CHE ILLUSTRA COME SI DISTRIBUISCONO I FENOTIPI DI UNA FAMIGLIA ATTRAVERSO LE GENERAZIONI PER UNO O PIU’ CARATTERI CONSIDERATI CONSIDERATI!! UNA VOLTA CHE L’ALBERO GENEALOGICO VIENE COSTRUITO, SI ANALIZZANO LE INFORMAZIONI PER CAPIRE COME UN DATO CARATTERE CONSIDERATO VENGA TRASMESSO DA UN INDI= VIDUO AD UN ALTRO. LE CARATTERISTICHE EREDITARI UMANE POSSONO ESSERE GENERALMENTE RIPORTATE ALLE SEGUENTI MODALITA’ DI TRASMISSIONE: 1) EREDITA’ AUTOSOMICA (DOMINANTE O RECESSIVA) 2) EREDITA’ ASSOCIATA AL SESSO (LEGATA AL CHR. “X” E RECESSIVA; LEGATA AL CHR. “X” E DOMINANTE; LEGATA AL CHR. “Y”); 3) EREDITA’ MITOCONDRIALE MITOCONDRIALE.. EREDITÀ AUTOSOMICA DOMINANTE •MASCHI E FEMMINE TRASMETTONO IL CARATTERE CON LA STESSA FREQUENZA •OGNI INDIVIDUO COL FENOTIPO AVRÀ ALMENO UN GENITORE CON LA STESSA MANIFESTAZIONE •IL CARATTERE NON SALTA NESSUNA GENERAZIONE •UN INDIVIDUO COL FENOTIPO AVRÀ IL 50% DI PROBABILITÀ DI AVERE FIGLI CON LO STESSO FENOTIPO •L’UNIONE •L’UNIONE DI DUE INDIVIDUI ETEROZIGOTI PER IL CARATTERE PORTERÀ AD UNA PROBABILITÀ DEL 25% DI AVERE PROLE SENZA IL FENOTIPO CONSIDERATO •NEL CASO DI CARATTERI PATOLOGICI, IL FENOTIPO DEGLI OMOZIGOTI DOMINANTI È SPESSO CLINICAMENTE DI GRAVE DI QUELLO DEGLI ETEROZIGOTI EREDITÀ AUTOSOMICA RECESSIVA •I SOGGETTI COL FENOTIPO, IN GENERE, PROVENGONO DA GENITORI CHE NON LO MANIFESTANO •IL FENOTIPO SALTA LE GENERAZIONI •MASCHI E FEMMINE TRASMETTONO IL CARATTERE CON LA STESSA FREQUENZA •DUE INDIVIDUI CHE MANIFESTANO IL CARATTERE GENERERANNO TUTTI I FIGLI CON LO STESSO FENOTIPO •NEL CASO DI UNIONE TRA UN PORTATORE ED UNO COL FENOTIPO RECESSIVO, C’È UNA PROBABILITÀ DEL 50% DI GENERARE FIGLI CON LO STESSO FENOTIPO •NEL CASO DI UNIONE TRA INDIVIDUI ETEROZIGOTI C’È UNA PROBABILITÀ DEL 25% DI GENERARE FIGLI COL FENOTIPO, MENTRE LA PROBABILITÀ È DEL 50% NEL CASO DI UNIONE DI UN PORTATORE CON UN OMOZIGOTE EREDITÀ AUTOSOMICA RECESSIVA (…CONTINUA) ●L’UNIONE TRA UN INDIVIDUO CHE MANIFESTA IL FENOTIPO RECESSIVO CON UNO CHE NON LO PRESENTA GENERA FIGLI CHE NON MANIFESTANO IL CARATTERE •L’UNIONE •L’UNIONE TRA CONSANGUINEI AUMENTA LA PROBABILITÀ DI FIGLI COL FENOTIPO RECESSIVO FIBROSI CISTICA ANEMIA FALCIFORME a) EFFETTI PLEIOTROPICI DELL’ANEMIA FALCIFORME! FALCIFORME! b) VANTAGGIO DELL’ETERO= DELL’ETERO= ZIGOTE (V. INFEZIONE MALARICA DA P. falciparum) EREDITÀ LEGATA AL CROMOSOMA X RECESSIVA •IL CARATTERE SI ESPRIME NEI DUE SESSI CON FREQUENTE DIFFERENZA •IN GENERE I MASCHI CON IL CARATTERE HANNO GENITORI CHE NON LO PRESENTANO •LE DONNE CON IL CARATTERE (OMOZIGOTI) GENERANO TUTTI I FIGLI MASCHI COL CARATTERE •½ DEI FIGLI MASCHI DI MADRI PORTATRICI PRESENTANO IL CARATTERE •MASCHI CON IL CARATTERE NON POSSONO TRASMETTERLO AI FIGLI MASCHI •DONNE CON IL CARATTERE (OMOZIGOTI) SONO FIGLIE DI UN PADRE CON IL CARATTERE ED UNA MADRE ALMENO PORTATRICE EREDITÀ LEGATA AL CROMOSOMA X DOMINANTE •IL CARATTERE SI ESPRIME NEI DUE SESSI CON FREQUENZA DIFFICILE DA RICONOSCERE •FENOTIPIZZA MAGGIORMENTE NELLE FEMMINE •LE DONNE CON IL CARATTERE OMOZIGOTI GENERANO TUTTI I FIGLI MASCHI (EMIZIGOTI) E FEMMINE COL CARATTERE •MASCHI COL CARATTERE (EMIZIGOTI) TRASMETTONO A TUTTE LE FIGLIE IL CARATTERE •DONNE CON IL CARATTERE, SE ETEROZIGOTI, TRASMETTONO L’ALLELE A METÀ DEI FIGLI CHE AVRANNO LO STESSO FENOTIPO DELLA MADRE •LE DONNE COL CARATTERE SE OMOZIGOTI SONO FIGLIE DI UN PADRE COL CARATTERE ED UNA MADRE ALMENO PORTATRICE •MASCHI COL CARATTERE GENERERANNO FIGLIE FEMMINE CON LO STESSO FENOTIPO MA NESSUNO DEI MASCHI LO PRESENTERÀ EREDITÀ LEGATA AL CROMOSOMA Y •IL CARATTERE SI ESPRIME SOLO NEI MASCHI •IL CARATTERE VIENE TRASMESSO NELLE VARIE GENERAZIONI DA PADRE IN FIGLIO