EVENTI CHE POSSONO SOPRAGGIUNGERE NELLA PRIMA SETTIMANA DELLO SVILUPPO 1. Morte dell'uovo fecondato. Circa il 50% delle uova fecondate non si annidano: •per difetti propri (particolarmente di carattere genetico) •per un difetto di maturazione dell'endometrio 2. Aberrazioni cromosomiche. danni di tipo meccanico che colpiscono i cromosomi durante una divisione cellulare •possono colpire gli autosomi o i cromosomi sessuali (X, Y); •possono consistere in: •non disgiunzione (causano alterazioni nel numero dei cromosomi) •rotture (causano alterazioni della struttura dei cromosomi) •possono sopraggiungere: •durante una o l'altra delle due divisioni meiotiche della gametogenesi dell'uno o dell'altro dei due gameti •durante la prima o una delle prime divisioni di segmentazione dell'uovo fecondato (danno origine ai cosiddetti «mosaici genetici ») GEMELLI a) b) c) Gemelli monozigoti bicoriali: i due primi blastomeri vanno incontro a evoluzione distinta, per conto proprio Gemelli monozigoti monocoriali biamniotici: divisione in due del nodo embrionale della blastocisti con la relativa evoluzione di ciascuna metà per conto proprio Gemelli dizigoti : Esiste anche la possibilità di gravidanze plurime con più embrioni che sviluppano contemporaneamente (falsi gemelli o gemelli dizigoti) 4. IMPIANTI ECTOPICI a) b) Normalmente, l'annidamento avviene nella parte superiore (fondo) della faccia posteriore dell'utero o piú raramente della faccia anteriore Al di fuori della norma l'annidamento puó avvenire: in un'altra parte dell'utero (impianti bassi che esitano in una placenta previa) al di fuori dell'utero (gravidanze extra-uterine): ¢ eccezionalmente si tratta di una gravidanza ovarica o di una gravidanza addominale; ¢ piú spesso (95% dei casi circa) si tratta di una gravidanza tubarica, quasi sempre ampollare, molto piú raramente istmica o interstiziale. q Qualunque sia la sede della gravidanza tubarica, l'uovo fecondato prosegue il suo sviluppo (embrione e annessi) qi villi coriali proliferano, penetrano nella parete della tuba e rapidamente (in uno o due mesi) raggiungono la sierosa della tuba che si rompe ql'erosione dei vasi porta all'invasione, da parte del sangue, della cavitá peritoneale dando luogo a svariati quadri clinici di emorragia interna 5. MALFORMAZIONI CONGENITE ¢ ¢ Le malformazioni sono anomalie morfologiche (interne o esterne) congenite, cioè esistenti fin dalla nascita Questa definizione comprende tutte le malformazioni (anomalie morfologiche) ¢ più appariscenti (assenza di alcuni organi o persino di una parte del corpo, esempio=anencefalia) meno evidenti (persistenza di un residuo embrionale interno senza importanza, esempio=anomalie ungueali). la definizione esclude invece le turbe metaboliche legate ad anomalie genetiche responsabili di deficit enzimatici. STATISTICA DELLE MALFORMAZIONI ¢ ¢ ¢ ¢ Circa il 3% dei neonati vivi ha una evidente grossa anomalia. Ulteriori anomalie sono riscontrate dopo la nascita: quindi l’incidenza è di circa il 6% nei bambini di 2 anni e di circa 18 % a 5 anni. Altre anomalie (circa il 2%) sono individuate tardi nella vita (ad es. durante un intervento chirurgico o un autopsia). Le anomalie congenite possono essere singole o multiple e di maggiore o minore rilevanza clinica Singole anomalie lievi che non hanno serie conseguenze mediche allertano il medico per la possibilità della presenza di una grave anomalia associata: ¢ ¢ ¢ il 90% dei bambini con anomalie congenite lievi multiple hanno associate una o più anomalie gravi. Le anomalie gravi sono più comuni negli embrioni precoci (sino al 15%) che nei neonati (sino al 3%). Gli embrioni gravemente malformati di solito sono abortiti spontaneamente durante le prime 6- 8 settimane. precisazioni: ¢ ¢ ¢ ¢ Una malformazione non é sempre diagnosticata alla nascita se é letale può sfuggire all'esame autoptico se non è letale darà segno di sé con il passare dei giorni, dei mesi, degli anni dopo la nascita o mai. Numerose malformazioni sfuggono alla diagnosi perchè l’embrione o il feto vengono eliminati prima del periodo di vitabilitá. (frequentemente si verificano aborti da difetti cromosomici) CAUSE DELLE MALFORMAZIONI i fattori eziologici responsabili delle malformazioni sono differenti a seconda che intervengano prima, durante o dopo la fecondazione. Ø Prima della fecondazione: Ø Ø Ø (A) si tratta di anomalie genetiche che sono trasmesse secondo le leggi dell'ereditarietà Al momento della fecondazione: Ø (B) si tratta di aberrazioni cromosomiche Ø (C) le malformazioni sono il risultato di fattori esogeni Dopo la fecondazione, tra questa e la nascita: (A) FATTORI EREDITARI 1) Malformazioni ereditarie a trasmissione semplice. Un solo gene é patologico. ¢ Ereditá autosomica dominante ¢ Se uno solo dei due genitori é portatore della tara genetica (eterozigote), sarà colpito il 50% dei figli Ereditá autosomica recessiva ¢ ¢ ¢ Le modalità di trasmissione differiscono a seconda che si tratti di caratteri dominanti, recessivi o legati al sesso. Perché l'anomalia venga trasmessa é necessario che il gene anomalo sia presente in ciascuno dei due genitori (omozigote). II rischio per i discendenti é di 1/4. tre figli su quattro saranno normali ma due saranno portatori della tara. per questo la consanguineitá aumenta il rischio. Ereditá legata al sesso ¢ ¢ ¢ Si tratta della trasmissione di caratteri recessivi legati al cromosoma X. (rare le anomalie legate al cromosoma Y). Una donna apparentemente sana trasmette il gene patologico alla metà dei suoi figli che si ammalano e alla metà delle figlie che, anche se apparentemente sane, sono portatrici della tara. Queste malformazioni ereditarie legate alla trasmissione di un solo gene anormale sono molto rare ma il rischio per la discendenza é elevato, da qui l'importanza di studiare tutta la famiglia per 'stabilire il carattere ereditario di queste malformazioni. 2. Malformazioni ereditarie a trasmissione complessa ¢ ¢ ¢ Molti geni sono difettosi i differenti fenotipi derivanti da queste anomalie poligeniche dipendono dalla penetranza e dall'espressivitá dei geni compromessi. L'ereditá poligenica é causa della maggioranza delle cosiddette malformazioni « comuni » (B) ABERRAZIONI CROMOSOMICHE ¢ ¢ ¢ ¢ ¢ ¢ Sono caratterizzate da anomalie cromosomiche svelabili dallo studio del cariotipo del soggetto colpito e dovute a inconvenienti che sopraggiungono al momento della meiosi o di una fra tutte le prime divisioni cellulari dello zigote. Può trattarsi di: aberrazione di numero (trisomia, monosomia) aberrazione strutturale (delezione, inversione pluricentrica, cromosoma ad anello, traslocazione). Possono coinvolgere gli autosomi o i cromosomi sessuali. Poiché il numero dei geni contenuti in un cromosoma é considerevole, ogni accrescimento (cromosoma intero, frammento soprannumerario per traslocazione o duplicazione) o perdita di materiale cromosomico porterá a quadri malformativi polisintomatici, a meno che non sia letale (50-80% degli aborti spontanei precoci sono aborti da difetti cromosomici). Molte aberrazioni cromosomiche sono di minima entitá e danno malformazioni con scarsa sintomatologia. Alcune aberrazioni cromosomiche sono dette « bilanciate » o «equilibrate». Per esempio una parte di un cromosoma é traslocata su di un altro. Dal punto di vista quantitativo il patrimonio genetico non viene modificato e il suo portatore ha un fenotipo normale. Tuttavia il rischio di dare alla luce bambini malformati é grande. (C) FATTORI ESOGENI i fattori esogeni che intervengono tra la fecondazione e la nascita sono molteplici. La frequenza e la natura delle anomalie sono il risultato dell’azione di quei fattori esogeni che dipendono essenzialmente dalle condizioni fisiologiche o patologiche della madre dal periodo in cui essi intervengono e dalla loro natura. ¢ ¢ Importanza delle condizioni della madre. 1. Un certo numero di fattori che riguardano la madre sono considerati come fattori che favoriscono le malformazioni: ¢ l'età (molto giovane o al contrario avanzata) ¢ la pluriparitá ¢ le gravidanze ravvicinate ¢ le carenze alimentari e vitaminiche ¢ il diabete ¢ l'ipertensione arteriosa Importanza del periodo in cui agiscono. 2. dalla fecondazione alla 3° settimana accade «tutto» o «niente» ¢ letali (con l’espulsione dell’uovo morto) molto limitate perché i tessuti embrionali compensano le malformazioni con «una reazione di adattamento». Dalla 3a settimana al 3° mese: le malformazioni sono tanto più gravi quanto più l’intervento é stato precoce. ¢ l'embrione é molto sensibile perché in questo periodo compaiono e si sviluppano gli abbozzi degli organi. rischio elevato delle radiazioni ionizzanti e delle aggressioni chimiche e virali possono essere colpiti parecchi organi in formazione o anche uno solo o un determinato tessuto. Ogni organo passa per una « fase critica », che corrisponde al suo periodo di differenziazione, durante il quale é particolarmente vulnerabile. Ø Ø Ø Ø ¢ Dalla fine del 3° mese alla nascita, la maggioranza degli organi sono già formati Ø Ø i fattori teratogeni non agiscono più come in fasi precedenti tessuti in gran parte differenziati, riducono considerevolmente gli effetti e i rischi di malformazioni. 3. NATURA DEI FATTORI ESOGENI esistono tre gruppi principali. a) Alcune malattie virali e parassitarie ¢ rosolia ¢ ¢ ¢ ¢ ¢ ¢ ¢ ¢ ¢ nei primi tre mesi della gravidanza é responsabile di gravi malformazioni (cataratta congenita, sorditá, malformazioni cardiache, malformazioni del sistema nervoso). tra la 3a e 8a settimana porta costantemente ad una malformazione tanto più grave quanto più precocemente é sopraggiunta. La prevenzione: vaccinare, prima della gravidanza, le donne che non sono immuni. parotite morbillo influenza epatite virale malattia delle inclusioni citomegaliche toxoplasmosi, malattia parassitaria molto frequente, può provocare malformazioni oculari, idrocefalo, calcificazioni intracraniche. B) LE RADIAZIONI IONIZZANTI ¢ Le radiazioni ionizzanti possono provocare microcefalia, spina bifida, cecitá, palatoschisi malformazioni degli arti. ¢ L’esposizione ai raggi X deve essere proibita nei primi mesi della gravidanza C). FARMACI E SOSTANZE TOSSICHE ¢ Le malformazioni (focomelia) provocate dal talidomide hanno messo l'accento sull'azione teratogena di alcuni medicamenti. ¢ hanno effetto dannoso gli antimitotici, gli steroidi androgeni e surrenalici, gli antitiroidei, i sulfamidici ipoglicemizzanti, le cicline. ¢ Producono disturbi dello sviluppo l’alcool e gli oppiacei ¢ durante i primi tre mesi di gravidanza va evitata ogni prescrizione terapeutica che non sia strettamente indispensabile CONCLUSIONE ¢ Escludendo le malformazioni cosiddette « comuni » e le grandi sindromi polimalformative, dobbiamo pensare che le malformazioni congenite responsabili del 20% dei decessi che sopraggiungono nel primo anno di vita appartengono a quattro gruppi principali. Le malformazioni del sistema nervoso centrale raggiungono una frequenza di sei su mille nascite di bambini vivi (anencefalia, spina bifida, encefalocele, mielomeningocele, idrocefalia). Le malformazioni cardiovascolari raggiungono una frequenza di 4-5 su mille nascite (cardiopatie cianogene e non cianogene, coartazione aortica, anomalie degli archi aortici). Le malformazioni dell'apparato digerente raggiungono una frequenza da 1 a 2 per mille nascite (atresia dell'esofago e fistole esofago-tracheali, occlusioni neo-natali, malformazioni ano-rettali). Le malformazioni uro-genitali gravi si riscontrano una volta su mille nascite.