Gli insetti - Italo Bovolenta Editore

DIDATTICA ATTIVA - Materiali integrativi - APPROFONDIMENTO
Gli insetti
la classe col più grande numero di specie
A
B
Gli Insetti (cfr. lezione 65 figura 9.23) sono una classe
del phylum degli Artropodi e hanno la caratteristica di
essere costituti da un grandissimo numero di specie. Le
specie di Insetti rappresentano più della metà (il 58%)
di tutte le specie esistenti e circa l’80% delle specie del
Regno degli Animali. Un po’ più complicato è stabili-
re quanto siano in assoluto: se consideriamo le specie
classificate, che sono circa 1 800 000, le specie di Insetti
sono poco meno di 1 milione; se, invece, teniamo conto
CAPO
di quante potrebbero essere in tutto comprese quelle fi-
TORACE
figura 1 (A), un’ape. (B), nello schema è possibile osservare le tre parti di cui
è costituito il corpo dell’ape e tutti gli altri insetti, le tre paia di zampe e le
due paia d’ali.
nora non conosciute si arriva a una cifra ragguardevole
che va da 3 milioni a 30 milioni.
Gli Insetti sono comparsi sulla Terra circa 350 milioni
di anni fa, essi sono molto diversi per forme, dimensio-
ni e abitudini di vita. Un numero così grande di specie
ci fornisce la spiegazione del fatto che ci siano insetti
in tutti gli habitat, adattati alle più diverse condizioni
di vita. Prenderemo in esame tre caratteristiche degli
Insetti utilizzando come esempio una specie a noi molto
familiare, l’Apis mellifera, la comunissima ape (figura 1).
gli insetti sociali
Una particolarità della classe degli Insetti è costituita
dal fatto che molte specie sono costituite da insetti so-
ciali, da individui, cioè, che conducono una vita sociale. Per vita sociale intendiamo il fatto che gli insetti di
queste specie vivono insieme e all’interno della società
si specializzano individui e gruppi che svolgono funzioni particolari che permettono a tutta la comunità di
svolgere le funzioni della vita, metabolismo e riproduzione, in modo ottimale. Fra gli insetti sociali ci sono,
per esempio, le termiti e le formiche. Noi prenderemo
in esame la società delle api. La «casa» delle api (figura
2) è il favo, costituito da celle esagonali di cera.
I componenti della società delle api sono principal-
mente tre:
a) la regina;
b) le api operaie;
c) i fuchi.
figura 2 Il favo è costituito da celle esagonali di cera.
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Daniele Casagrande - Argomenti
ADDOME
di biologia - © Italo Bovolenta editore - 2011
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produzione di seta e di miele
L’ape regina è l’unica femmina in grado di generare;
tutte le api operaie e i fuchi nascono da essa. Nasce da
un uovo fecondato, la larva viene deposta in una celle
Un aspetto interessante dell’attività degli insetti,
grande delle altre, la regina viene nutrita con la pappa
produzione di beni che l’uomo utilizza per le sua ali-
particolare del favo, la cella reale; nella cella reale, più
anche se riguarda (per adesso) solo due specie, è la
mentazione e, in generale, per la sua vita. Da secoli
reale. Quando ha finito il suo sviluppo vola e, durante il
un’importante fibra tessile, la seta, viene ottenuta al-
volo, viene fecondata da più maschi. In questo modo è
levando la larva (baco da seta) di un insetto, il Bombyx
in grado di depositare migliaia di uova fecondate all’an-
mori. Le api di cui abbiamo parlato fino ad ora produco-
no che verranno deposte, una per cella, nel favo.
no (figura 3) miele e cera che l’uomo ha utilizzato fin
La api operaie sono di diverso tipo:
• alcune producono il cibo per le larve;
• altre esplorano l’ambiente circostante alla ricerca
dall’antichità. Più recentemente abbiamo imparato a
raccogliere dalle api altre due sostanze che hanno as-
• altre costruiscono il favo;
sunto una notevole importanza:
dei fiori da cui raccogliere il polline;
• la pappa reale che viene utilizzata come ricosti-
il materiale da cui producono il miele.
• la propoli, utilizzata per le sue proprietà antibioti-
na stagione riescano a sopravvivere solo qualche setti-
Più recentemente si è visto che dalla tela del ragno è
di elasticità e di resistenza.
• altre, infine, raccolgono il polline che costituisce
La loro attività intensa fa in modo che durante la buo-
tuente e
che (contro i batteri) e antiinfiammatorie.
possibile ricavare un tessuto con eccezionali proprietà
mana.
I fuchi sono i maschi che nascono da uova non fecon-
date e non svolgono nessuna altra funzione se non quel-
la di fecondare la regina. Dopo l’accoppiamento il fuco
cade a terra e muore. I fuchi che non si sono accoppiati
vivono per breve tempo all’interno dell’alveare, poi ven-
gono uccisi direttamente dalle operaie oppure vengono
scacciati dall’alveare (e sono destinati a morire perché
non sono in grado di procurarsi il cibo).
l’impollinazione e gli insetti pronubi
Le api, come molti altri insetti, sono insetti pronubi.
Gli insetti pronubi sono quelli che permettono l’impollinazione (cfr. lezione 60 del testo) delle Spermato-
fite, infatti il loro muoversi tra un fiore e l’altro alla ricerca di cibo permette al polline di arrivare alla stigma
di un fiore della stessa specie.
Questo fatto ci induce a una riflessione sull’uso degli
insetticidi. Gli insetticidi non uccidono solo gli insetti
come l’Anopheles, veicoli di parassiti responsabile della
malaria che causa centinaia di migliaia di vittime ogni
anno nel mondo, eliminano anche gli insetti pronubi.
In questo modo producono enormi danni all’agricoltura e, in generale, all’ambiente: basta pensare che molti uccelli si nutrono di insetti.
figura 3 I prodotti che si ricavano dalle api.
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