Gli insetti che vivono nell’acqua si possono dividere in due grandi categorie a seconda del modo con cui hanno risolto il problema di approvvigionarsi di ossigeno per la respirazione. Gli insetti acquaioli respirano comunque l’ossigeno atmosferico, o emergendo periodicamente o mantenendo il contatto con l’aria mediante sifoni; gli insetti acquatici sono in grado di utilizzare l’ossigeno disciolto nell’acqua mediante branchie o tracheobranchie. Alcuni insetti vivono in acqua per tutta la vita, mentre altri solo da larve. Molto curiosi sono gli insetti che “camminano sull’acqua”: I Girinidi sono piccoli e velocissimi coleotteri con il ventre piatto e il dorso convesso con caratteristici riflessi metallici; si muovono continuamente sulla superficie, descrivendo dei ghirigori, utilizzando l’efficace spinta delle zampe posteriori, che hanno una struttura specializzata “a pagaia”. Hanno gli occhi divisi in due: la parte superiore consente di vedere bene fuori dall’acqua, mentre quella inferiore è specializzata per la visione in acqua. I Gerridi (chiamati anche “ragni d’acqua”, ma che con i ragni non hanno nulla in comune) sono emitteri con il corpo sottile, il torace particolarmente sviluppato e l’addome ridotto; si muovono rapidamente “a scatti” grazie al secondo e al terzo paio di zampe molto allungate. La parte terminale delle zampe è occupata da un cuscinetto di peli che respingono l’acqua (idrofughi), permettendo così all’animale di “pattinare” sulla superficie. Le zampe anteriori sono invece libere e vengono utilizzate per catturare i piccoli insetti che cadono in acqua.