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UNIVERSITÀ DEL TEMPO LIBERO
BIASSONO 2013
“ALLA SCOPERTA DEI GIGANTI VERDI
DEL PARCO DI MONZA”
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I primi due giovedì del mese di Maggio, un gruppo di appassionati iscritti a Scienze Naturali si è recato nel
Parco di Monza alla scoperta degli alberi secolari disseminati qua e là, talvolta in bella vista, talvolta nascosti
in mezzo al bosco, ma testimoni del tempo e della storia di questo nostro Patrimonio Ambientale realizzato
nell’800, quando la Brianza era un grande Giardino.
Lì, accompagnati dal Prof. Didoni, hanno effettuato in bicicletta, un “Gran Tour” partendo dall’entrata di
Santa Maria delle Selve di Biassono.
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Il primo esemplare osservato nei pressi di Costa Bassa, fu una grande QUERCIA ROSSA o QUERCUS
RUBRA,
dalle misure imponenti:
circonferenza
altezza
corteccia
foglie
≈ 410 cm
≈ 30 m (albero a crescita rapida)
grigia con solcature e fessurazioni che divengono via via più profonde con
l’invecchiare della pianta
caduche, semplici di colore verde intenso, di forma obovata; il margine
lobato e dentato. In autunno assumono un colore dal rosso intenso al giallo
bruno nelle piante adulte e vecchie.
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Altra pianta autoctona per eccellenza il CARPINO o CARPINUS BETULUS
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altezza
corteccia
foglie
particolarità
media altezza (15-20 m) con portamento dritto e chioma allungata
sottile, liscia al tatto, di colore grigio, irregolare per il fusto scanalato e
costolato.
verde scuro sulla parte superiore, più chiare su quella inferiore,
arrotondate, doppiamente dentellate e appuntite
i fiori femminili e quelli maschili crescono separati, ma sulla stessa pianta
Sullo sfondo Villa Mirabellino collegata da filari di carpini a Villa Mirabello.
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Proseguendo verso Vedano, hanno potuto vedere altre specie diffuse come il TIGLIO o TILIA,
dalla forma strana come questo composto da 10 piante riunite a formare una chioma verdeggiante.
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Sempre a Vedano, un altro Gigante di origine americana: il NOCE NERO o JUGLANS NIGRA,
dal latino Jovis glans “Ghianda di Giove”
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circonferenza
altezza
corteccia
foglie
particolarità
≈ 500 cm
≈ 25 m / 30 m (è il più imponente di tutti i noci e può raggiungere i 50m di
altezza. Il suo legno è fra i più preziosi per la realizzazione di mobili e
impiallacciature)
marrone e rugosa, solcata longitudinalmente
caduche sono alterne e imparipennate, leggermente aromatiche
fiori maschili diversi da quelli femminili, ma presenti entrambi sulla stessa pianta;
i frutti sono drupe contenenti noci oleose e commestibili di color nerastro.
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Sempre a Vedano, molto nascosta una FARNIA o QUERCUS ROBUR, dal portamento maestoso ed
elegante, con una chioma espansa, molto ampia. È la quercia più diffusa in Europa.
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circonferenza
altezza
corteccia
foglie
≈ 510 cm
in giovane età appare liscia ed opaca, nelle piante adulte diviene di colore
grigio-bruno, scura e profondamente fessurata in placche più piccole di
quelle del cerro e più grandi di quelle della rovere
forma obovata con margini lobati e due vistose orecchiette alla base della
foglia
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Scendendo tra Villa Mirabello ed il fiume Lambro, incontrano un meraviglioso quanto incredibile
IPPOCASTANO o AESCULUS HIPPOCASTANUM, dal portamento arboreo elegante ed imponente
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circonferenza
altezza
corteccia
foglie
fiori
≈ 570 cm
≈ 25 / 30 m
solcata e desquamata in piccole placche quadrangolari.
ciascuna foglia, che può arrivare a oltre 20 cm di lunghezza, è costituita da
5-7 lamine obovate con apice acuminato e base stretta.
i fiori rosa o rossi sono riuniti in infiorescenze a pannocchia di grandi
dimensioni (fino 20 cm di grandezza e 50 fiori).
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Lungo la riva del Lambro, verso Villasanta, un altro splendido esemplare di PLATANO OCCIDENTALE o
PLATANUS OCCIDENTALIS, acerifoglia,
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circonferenza
altezza
corteccia
foglie
≈ 575 cm
molto caratteristica, si sfalda in grandi placche irregolari, grigio
marroncino. La caduta delle placche lascia vedere la superficie sottostante,
che è di un colore verde che in breve muta in un bianco intenso. Il tronco
appare così chiazzato di questi quattro colori
alterne, semplici, più larghe che lunghe, pienamente sviluppate sono di un
colore verde molto chiaro
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Tra prati, zone boschive e cascine, sono arrivati al famoso “cannocchiale” della Villa Reale, posto lungo
l’asse Vienna – Milano,
Ponte delle Catene
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attraversando in più punti il fiume Lambro, fino ad osservare il così detto
CIPRESSO DELLE PALUDI o CIPRESSO CALVO o TAXODIUM DISTICUM, albero molto longevo (può
raggiungere i 1000 anni di età)
Grosse costolature alla base - contrafforti radicali.
Il Cipresso Calvo è tra le poche conifere a fogliame deciduo e prende il nome del genere Taxodium per
l'aspetto simile al Tasso.
La pianta può vivere in terreni estremamente umidi, addirittura con radici sommerse dall’acqua per lunghi
periodi, grazie a protuberanze (pneumatofori) che si originano dalle radici e fuoriescono sopra il livello del
terreno, permettendo così gli scambi gassosi.
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altezza
corteccia
foglie
particolarità
può raggiungere i 40 m
tronco diritto con scorza grigio-fulva o bruno-grigiastra, sfibrata
longitudinalmente. Alla base si presenta allargato
aghiformi, piate e molli, di colore verde chiaro, lunghe circa 2 cm; sono
distiche, opposte nei rametti dell'annata, alterne in quelli più vecchi
viene utilizzato come ornamentale lungo gli stagni o i corsi d'acqua.
Possiede infatti caratteristici tubercoli radicali affioranti dal terreno,
chiamati pneumatofori, che svolgono funzione di ossigenazione, atti a
garantire cioè l'apporto di ossigeno anche in periodi di allagamento del
terreno.
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Nei giardini della Villa Reale alcuni taxodium sono posti lungo le sponde del laghetto e ai loro piedi sono
ben visibili i "pneumatofori" che permettono al cipresso di respirare.
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I GIARDINI REALI
Seconda giornata esplorativa, nei GIARDINI REALI, tuttora pregevoli per la presenza di alberi ultrasecolari,
meritevoli di attenzione se non altro per la loro eccezionale dimensione.
Tra le tante piante osservate, alcuni esemplari di FAGGIO PENDULO o FAGUS SYLVATIC, VARIETÀ
PENDULA, a lento accrescimento,
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CEDRO DELLA CALIFORNIA o CALOCEDRUS DECURRENS,
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SEQUOIA o SEQUOIA SEMPERVIRENS
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GINCO o GINKGO BILOBA originario della Cina, viene chiamato volgarmente albero capelvenere;
assieme alla magnolia, è un fossile vivente.
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età
circonferenza
altezza
corteccia
foglie
albero antichissimo le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa.
≈ 340 cm
è liscia e di color argento nelle piante giovani, diventa di colore grigiobrunastro fino a marrone scuro e di tessitura fessurata negli esemplari maturi
foglie decidue, dalla forma tipica a ventaglio leggermente bilobata e percorsa
da un numero elevato di nervature
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PLATANO ORIENTALE o PLATANUS ORIENTALIS
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circonferenza
altezza
corteccia
foglie
≈ 495 cm
colore bianco-giallastra, che si distacca in sottili placche irregolari dai
bordi tondeggianti.
grandi, semplici, palmate a 5 lobi appuntiti, caduche
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Ma senza dubbio, il campione del Parco di Monza è il
CEDRO DEL LIBANO o CEDRUS LIBANI
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circonferenza
altezza
corteccia
foglie
≈ 740 cm
Nelle zone d'origine arriva a 40m, eccezionalmente a 60m
Prima liscia, poi fessurata longitudinalmente di colore marrone scuro, ha
una densa ramificazione
Lunghe fino a 3 cm, di colore verde scuro portate sia singolarmente sui
giovani rametti, sia in ciuffi di 20-30 su corti rametti laterali
Cedro quadrupla, struttura a terrazza.
E ancora, ALBERO DEI TULIPANI o LIRIODENDRUM TULIPIFERA,
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SOFORA JAPONICA o STYPHNOLOBIUM JAPONICUM,
assomigliante alla specie autoctona ROBINIA,
e tante altre piante, arbusti, fiori ed erbe di ogni tipo ancora tutti da scoprire.
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Mancano ancora gli alberi presenti nella parte dell’Autodromo, maggiore zona boschiva di tutto il Parco,
perciò danno appuntamento a tutti gli Amici dell’Università del Tempo Libero di Biassono per nuovi
percorsi ed itinerari in questo meraviglioso Parco così vicino e così misconosciuto.
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