Inbound Marketing La mossa vincente! Attira i tuoi potenziali clienti. La mossa vincente: fatti trovare, conquista e coinvolgi il tuo target di riferimento. INBOUND MARKETING UNA SCELTA AZIENDALE CHE FA LA DIFFERENZA. Oggi e sempre più nel futuro, un'azienda fa la differenza sulla Rete se si apre e si pone in costante dialogo con il suo potenziale target di riferimento. Un dialogo fatto di ascolto, di engagement, di confronto, di co-creazione, per una partecipazione sempre più attiva e determinante del lead. Questo processo si chiama INBOUND MARKETING, per distinguersi dal OUTBOUND MARKETING dove non vi è dialogo e coinvolgimento, ma solo l'azienda che comunica in modo diretto ed univoco. Non è dunque una tecnica, non è nemmeno una accozzaglia di singoli strumenti social, ma è un metodo che crea dialogo con il lead! Infatti, attraverso l'inbound marketing si segue l'obiettivo di aumentare, in maniera progressiva, il numero di visitatori su ogni canale digitale in cui è presente l'azienda (sito web, blog, canali social, landing page,...) e successivamente, una volta raccolti e profilati questi lead, si possano raccogliere da loro dati preziosi, grazie ad un processo di dialogo e coinvolgimento. Questo processo, protratto nel tempo, porta inevitabilmente ad incrementare la digital branding, l'awareness aziendale e la Reputation, creando unicità sulla Rete, nel mercato di riferimento. Il marketing non è una battaglia di prodotti o servizi, ma una battaglia di percezioni nella mente delle persone. L'web marketing aiuta a distinguersi sul proprio mercato o nella propria nicchia, coinvolgendo le emozioni e dunque le percezioni. Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo stregatto sull’albero. “che strada devo prendere?” chiese. Lui rispose “beh tutto dipende dove vuoi andare”. “Non lo so” rispose Alice. Lui: “Allora non ha importanza”. [ tratto da: Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie ] Stimolo Stimolo Primo momento della verità (nel punto vendita) ZMOT Secondo momento della verità (esperienza a casa) Primo momento della verità (nel punto vendita) Secondo momento della verità (esperienza a casa) ZMOT: è quel momento, successivo alla ricezione dello stimolo, in cui il prospect effettua personalmente delle ricerche on line, raccogliendo informazioni che migliorano la sua soddisfazione per decidere successivamente se passare all'action (acquistare, chiedere un preventivo, chiedere un appuntamento,...). L'Inbound Marketing. 1 ASCOLTO 2 STRATEGIA * PERCHÉ * PERCHÉ La “folla” (crowd) grazie ai social network è un’entità organizzata in grado di manifestare un proprio punto di vista sui brand, i prodotti ed i bisogni latenti. La ricerca che svolgiamo rileva la chiacchiera (buzz) che si diffonde in rete su social network, blog, forum o qualsiasi altro ambiente digitale di incontro al fine di definire il sentiment su un determinato argomento. Il tipo di ricerca dipende dell’obiettivo che si pone il progetto. La creazione di una “mappa” strategica dove siano ben chiare le linee guida per le attività di inbound marketing, è assolutamente indispensabile per avere sempre “sotto controllo” ogni singola attività di web marketing ed i suoi naturali effetti che produce. * L’OBIETTIVO Una ricerca fatta su un brand ha lo scopo di rilevarne la diffusione, le opinioni quella che definiamo “brand reputation”: andiamo a definire la percezione del pubblico che spesso deve essere confrontata col percepito “aziendale”. Per questo è importante sviluppare una forma di ascolto anche in-azienda per mettere a confronto come si percepisce l’azienda rispetto a come la percepisce il pubblico. La ricerca sul prodotto si pone l’obiettivo di capire quali possono essere le esigenze del pubblico, individuando nuove ispirazioni (insight) utili allo sviluppo di azioni correttive a livello produttivo o di comunicazione. In questa attività si riscontrano spesso dei bisogni latenti, il bene più prezioso che permette all’azienda di avere importanti indicazioni per sviluppare nuove proposte con rilevanti vantaggi competitivi. Le aziende hanno bisogno di connessioni con il loro mercati per creare fedeltà a lungo termine. [ Charlene Li e Josh Bernoff ] * L’OBIETTIVO Nel caso di una ricerca sul prodotto, tutte le informazioni emerse nella fase 1 ci aiutano a focalizzare meglio la rotta su uno specifico target. Tale documento contiene: • posizionamento: ossia identifica il profilo del cliente tipo, quali caratteristiche ha, quali sono le unicità/valori del prodotto (USP) e come vogliamo che sia percepito da lui (condivisione di valori tra prodotto e cliente). • pianificazione strategica: conoscendo potenzialmente il “percorso mentale” che il lead compie per l’acquisto del prodotto (on line e/o offline), qui si definiscono i canali digitali (owned media) con quali intercettiamo il target, la tipologia di argomenti che maggiormente colgono la loro attenzione ed interesse e i contenuti digitali più pertinenti per concretizzare l’inbound marketing (foto, video, testo, guide, dossier, ebook, tutorial, sondaggi, newsletter, giochi, APP…). FAI IN MODO CHE IL CLIENTE SIA L’EROE DELLA TUA STORIA. [ Ann Handley ] 1 ASCOLTO 6 2 PRESIDIO E MISURAZIONE RISULTATI 5 STRATEGIA INBOUND MARKETING 3 LINEA EDITORIALE ENGAGEMENT 4 CREATIVITÀ 3 LINEA EDITORIALE * PERCHÉ La calendarizzazione delle attività di content web marketing danno un quadro ben preciso del processo di inbound marketing aziendale in atto e non lasciano nulla al caso. Un processo che, durante il percorso, può trovare alcune modifiche, ma di fatto, presenta lo storico, il presente ed il futuro dell’attività di diffusione dei contenuti digitali. * L’OBIETTIVO Un Piano Editoriale, in primis, evita una gestione frettolosa e non curata degli owned media. Qui vengono definiti: il tono di voce (diretto, indiretto, tecnico…), gli argomenti da trattare nello specifico (informativo/educativo, stimolante, intrattenimento), quanti post per ogni strumento digitale e l’organizzazione settimanale dei singoli contenuti digitali per ogni strumento. In tale programmazione editoriale vengono previste anche di attività sui paid media (Facebook Ads, Google Adwords, paid blog post, …) per rafforzare il seeding del contenuto programmato. 4 CREATIVITÀ network di gestione diretta dell’azienda), definiti nel Piano Editoriale. Attraverso queste pubblicazioni si da vita al cosidetto storytelling aziendale, ossia raccontare l’azienda non solo tramite i propri prodotti (in modo indiretto), ma anche attraverso il proprio mondo aziendale e valoriale e condividendo anedotti, curiosità, utilità ed emozioni con il target. È la fase in cui attiro, educo, intrattengo e coinvolgo il mio prospect con argomenti di suo interesse. Lo faccio avvicinare all’azienda senza usare la leva del prezzo.o. 5 ENGAGEMENT * PERCHÉ È lo scopo principale dell’inbound marketing: creare coinvolgimento con il target di riferimento e gli influencer. È l’elemento essenziale per la buona riuscita di un’attività di web marketing. Ogni prospect è un media e come tale contribuisce alla creazione (positiva o negativa) di un prodotto (o brand). La Rete ed in particolare il funzionamento dei social network si base su questa Regola: condividere e coinvolgere. Gli utenti vogliono partecipare attivamente, vogliono essere liberi di poter aiutare gli altri, poter dire il loro pensiero e la loro opinione. * PERCHÉ * L’OBIETTIVO Questa è la declinazione operativa delle fasi precedenti. È la fase del content marketing. Coinvolgere, coinvolgere e coinvolgere ancora. Nel concreto , oltre ad ascoltare l’evoluzione dell’attività di seeding (fatto in precedenza) e gli effetti prodotti, qui si sviluppano iniziative: ad esempio digital PR per aprire un dialogo con gli Influencer della Rete, oppure contest marketing a favore del target di riferimento o ancora attività di co-creazione, vale a dire iniziative che coinvolgono il proprio target profilato, nella creazione di nuovi prodotti per l’azienda. È una delle più efficaci attività di engagement perché riesce * L’OBIETTIVO Qui avviene, nel concreto, la produzione e la diffusione (seeding) di ogni forma di contenuto digitale (foto, video, testo, guide, dossier, ebook, tutorial, sondaggi, newsletter, giochi, APP…) definita in precedenza, negli owned media (ossia i social a costruire tra i prospect una solida base di brand ambassador, in grado di amplificare sensibilmente (ed in modo gratuito) ogni attività posta in essere dall’azienda. Avviene quindi il giusto mix tra owned media, paid media e earned media, necessario per diffondere (anche in maniera più rapida) i contenuti digitali immessi in Rete, nel rispetto dei singoli obiettivi. La perfetta combinazione di argomento, tempistiche e canali, può dar origine a situazione di viral marketing, ossia contenuti e messaggi, che per la loro unicità, si diffondono in modo esponenziale. PRESIDIO E MISURAZIONE RISULTATI 6 * PERCHÉ L’web marketing activity è un processo aziendale che Inbound Marketing, la mossa vincente. non ha fine. E’ un’attività ciclica. Anche qui, come dentro l’azienda, ogni attività produce un risultato e degli effetti. Per cui ogni azione DEVE essere misurata e presidiata, poichè in Rete gli effetti si amplificano sensibilmente. Si MISURA per comprendere se raggiunge i suoi obiettivi e si PRESIDIA per seguirne l’evoluzione (infatti ogni attività prodotta sulla rete si evolve a prescindere dalla nostra volontà). * L’OBIETTIVO Non è corretto definirla l’ultima fase del processo, ma è la fase dove si verificano i risultati del lavoro svolto nelle fasi precedenti. E’ il momento in cui si raffrontano i KPI raggiunti (es. numero lead, conversioni, acquisti, condivisioni,…), con gli obiettivi iniziali. Oltre ad una valutazione quantitativa, può emergere anche un nuovo giudizio qualitativo su un determinato prodotto (sentiment). Brescia - Via Vittorio Emanuele II, 60 - Castiglione delle Stiviere (Mantova) Via D. di Sangue, 11 tel.+39 030 777 63 47 - fax +39 030 777 21 44 www.shock-wave.it - [email protected]