2 POLIAMBULATORIO Medicina del Dolore Esame del riflesso corneale (Blink Reflex) IN TERAPIA DEL DOLORE, UN ESAME PARTICOLARMENTE UTILE NELL’IDENTIFICARE LE NEVRALGIE TRIGEMINALI l riflesso corneale (o riflesso palpebrale o riflesso di ammiccamento) è una contrazione involontaria delle palpebre, provocata da uno stimolo (come il contatto o un corpo estraneo) della cornea, oppure da una luce intensa (in questo caso si parla di riflesso ottico). La stimolazione evoca una risposta rapidissima diretta nell’occhio stimolato e una più tardiva che appare consensualmente anche nell’occhio controlaterale. Il riflesso di ammiccamento avviene anche in presenza di suoni con intensità maggiore di 40-60 dB, in questo caso simultaneamente in entrambi gli occhi. Il riflesso ottico evocato dalla luce è più lento perché lo stimolo luminoso proveniente dalla retina è trasmesso dal nervo ottico (non dal trigemino) e richiama la risposta dopo aver stimolato la corteccia cerebrale visiva del lobo occipitale: questo riflesso è assente nei bambini sotto i nove mesi. Il riflesso di ammiccamento in risposta ai suoni è ovviamente mediato dalle afferenze del nervo acustico e dalla corteccia uditiva e non dal trigemino; l’efferenza è sempre facciale. Il riflesso da stimolazione della cornea è mediato dal • nervo naso-ciliare della branca oftalmica (V1) del V paio di nervi cranici (nervo trigemino), che rileva lo stimolo sulla cornea, sulla palpebra o sulla congiuntiva (fibre sensitive somatiche); Una lesione bulbare comporta scomparsa di una o entrambe le risposte R2. I In terapia del dolore lo studio del riflesso corneale è particolarmente utile nell’identificare le nevralgie trigeminali in cui è presente un ritardo di conduzione dell’afferenza trigeminale, il reperto è indicativo di conflitto vascolo nervoso e può integrare lo studio morfologico con angiorisonanza, documentando un ritardo di conduzione nei casi dubbi. È in aggiunta un importantissimo test per lo studio dei dolori al volto lamentati da malati colpiti da sclerosi multipla e per l’analisi delle algie facciali di complessa presentazione. Linee guida per lo studio del Blink reflex da stimolazione del ramo infraorbitario del nervo trigemino (1 branca). • VII nervo cranico (nervo facciale) che innerva il muscolo orbicolare delle palpebre (fibre efferenti). Il riflesso corneale rapido coinvolge due sinapsi, il circuito esclusivamente pontino mette in contatto il ramo afferente del trigemino con i neuroni sensitivi di primo ordine (gangliare) e secondo ordine (nucleare) con l’efferente facciale dello stesso lato. Il riflesso tardivo consensuale, per cui la stimolazione della cornea di un occhio evoca l’abbassamento delle palpebre di entrambi gli occhi, è mediato da un circuito polisinaptico che include il ponte e il bulbo e mette in contatto sinaptico il trigemino di un lato con il facciale di entrambi i lati, per cui la risposta tardiva appare dal lato controlaterale e anche dal lato stimolato. Per questo dal lato stimo- FIGURA 1 FIGURA 1 LA FIGURA MOSTRA COME LA STIMOLAZIONE SOPRAORBITARIO (I BRANCA TRIGEMINALE): VI COINVOLGA IL NERVO È UNA SINAPSI TRA IL NEURONE SENSITIVO AFFERENTE E IL SECONDO NEURONE SENSITIVO TRIGEMINALE E UNA SECONDA SINAPSI TRA IL SECONDO NEURONE SENSITIVO TRIGEMINALE E IL NUCLEO MOTORIE FACCIALE DEDICATO AL MUSCOLO ORBICOLARE DELLE PALPEBRE. QUESTO CIRCUITO È MONOLATERALE. FIGURA 2 IL LATO STIMOLATO A DESTRA MOSTRA DUE ONDE, LA PRIMA DI MAGGIORE AMPIEZZA, LA SECONDA DI AMPIEZZA MINORE E SIMILE O POCO PIÙ AMPIA DELLA CONSENSUALE, LA FRECCIA INDICA L’INIZIO DELLE RISPOSTE FIGURA 2 R2. lato si osservano in sequenza due risposte, la diretta e la tardiva. Dal nucleo del trigemino partono anche proiezioni spinotalamiche che mettono in contatto nuclei sensitivi trigeminali di entrambi i lati e proiettano poi sui neuroni motori periferici del facciale di entrambi i lati, rendendo la risposta tardiva simultanea in entrambi gli occhi. L’esame del riflesso corneale fa parte degli esami neurofisiologici, in particolare nella valutazione delle nevralgie del trigemino e dell’emicrania; può essere utilizzato anche nello studio delle sindromi da tic (Gilles de La Tourette) e del Parkinsonismo. E’ fondamentale nell’analisi degli stati di coma per valutare l’integrità dei centri pontini. L’uso di lenti a contatto può ridurre o abolire il riflesso evocato da stimoli corneali diretti, ma non le risposte alla luce, ai suoni o alle stimolazioni elettriche del trigemino. L’esame neurofisiologico è perciò utile nei casi in cui si riscontrino alterazioni del riflesso corneale e si desideri escludere che si tratti dell’effetto di lenti corneali. Le risposte ottenute sono denominate R1 la omolaterale precoce e R2 la bilaterale tardiva. Un tracciato normale appare in figura 2. Una lesione del nervo facciale (VII) del lato stimolato comporta ritardo nelle risposte R1 e R2 del lato colpito, ma non nella R2 del lato opposto. Una lesione del nervo facciale (VII) controlaterale alla stimolazione comporta ritardo nella risposta R2 controlaterale alla stimolazione. Una lesione pontina può alterare tutte le risposte. Stimolazione Il paziente è in posizione supina o sdraiata, rilassato con gli occhi chiusi. La registrazione è bilaterale: amplificatore 1 = lato destro, amplificatore 2 = lato sinistro. Si applica uno stimolo ogni due secondi (= 0,5 Hz), non a frequenze maggiori per evitare l’assuefazione. La registrazione si esegue con elettrodi di superficie, uno posto nella palpebra inferiore sulla cute sopra il muscolo orbicolare oculi, l’elettrodo di riferimento è posto sulla fronte nello spazio intraoculare con elettrodi di superficie. Registrazione Potenziali registrati: viene eseguita una registrazione a due canali: R1: potenziale d’azione muscolare del nervo facciale (ispilateral al lato stimolato); R2: risposta riflessa da input proveniente dal nervo trigemino del lato stimolato e output dal nervo facciale bilateralmente. Attenzione Se il potenziale d’azione muscolare R1 è registrato contemporaneamente da entrambi i lati, entrambi i nervi sopraorbitali sono stati stimolati. Ciò può verificarsi se l’elettrodo di stimolazione è troppo vicino alla linea mediana, o se l’intensità di stimolazione è troppo alta. Risultati Si misura la latenza più breve dei potenziali R1 e R2 in 5 registrazioni da ogni lato. Prof. Paolo Marchettini Responsabile Centro di Medicina del Dolore CDI