Apprendimento ed esperienza motoria nelle nuove

Dalle Scienze all’Educazione Fisica
dialogo fra le scienze applicate e la didattica del movimento
Apprendimento ed esperienza
nelle nuove generazioni
Nicola Lovecchio
Napoli
8 Aprile 2016
Body-mind problem
dal 1840 ad oggi
La materia diventa
-  mente
-  pensiero
-  azione
Gage non era piu’ Gage
Quindi ci sono processi regolari?
Riscontri clinici
Adattamento del cervello
a livello microstrutturali
Riorganizzazione topografica delle
mappe corticali
Riscontri neurologici
Continuo turnover o rimaneggiamento dei terminali sinaptici (Wall & Cusick, 1986)
Maturazione
adulti
vecchiaia
à per ogni tipo di apprendimento
à per variazioni neurotras/ormoni di fronte a problemi nuovi
à compensazione della perdita di microcircuti neuronali
Processo di Long Term Potentiation
La plasticita’ neuronale riflette abilita’ dei neuroni di cambiare modo
di reagire, di attivarsi e adattarsi gli uni con altri in base ai
cambiamenti dell’ambiente circostante
Riscontri patologici
Tappe della neuroplasticita’
fenomeni di invasione
di siti sinaptici liberi da parte
dei non lesionati
fenomeno dello sprouting
(gemmazione collaterale
O Attivazione circuiti pre-esistenti)
Espansione delle mappe rappresentazionali
Riassegnazione cross-modale (es. Braille)
Adattamento aree omologhe a quelle lese o perilesionali
Esempi in patologia
Molti studi hanno mostrato il grado di plasticita’ dell’area corticale senso-motoria
rispetto all’attivazione di Skill-learning e determinate psicoterapie
(Beatty, 2001; Gould et al., 1999; Hodge & Boakye, 2001)
ri-posizionamento e dimensionamento dei campi recettivi nelle aree
perilesionali (Eysel, 1997)
recupero funzionale in territori nervosi adiacenti nella corteccia motoria
coinvolta nella motricita’ fine della mano (Nudo et al., 1996)
afasici non fluenti migliorati dopo programma intonazione melodica
(Belin et al., 1996). Cioe’ c’e’ stata attivazione zone emisfero dx
omologhe
Esempio “controverso”
Ampliamento superfici rappresentazionali non e’ necessariamente
espressione di miglioramento funzionale
-  es. arto fantasma
Esempi motori
Ampliamento aree rappresentazione nervosa
(corteccia somatosensitiva, corteccia motoria primaria)
Mutamenti dinamici delle rappresentazioni cerebrali legate
all’apprendimento di compiti specifici
(esempio propriocezione piede nei calciatori VS pallavolisti)
Reversibilita’ dei cambiamenti
(espansione della rappresentazione nella corteccia somatosensitiva delle mammelle di ratti
durante allattamento)
L’apprendimento implica cambiamenti funzionali e/o strutturali
e puo’ avvenire a qualsiasi eta’
(in assenza di specifiche patologie)
Esempi professionali
Rappresentazione somatosensitiva delle dita della mano sinistra
in suonatori di archi
Esempi professionali
Rappresentazione mentale e intensita’
di stimoli dopo training in chitarristi
Attenzione…
Induzione di distonia nelle dita della mano provoca de-afferenziazione
delle rappresentazioni (Byl et al., 1996)
Patologie professionali (crampo dello scrivano)
Nello sport la fatica determina calo prestativo anche coordinativo
Un esercizio strenuo ed improprio induce cambiamenti neurali in senso
disorganizzativo e quindi dannoso.
In parellelo…
Neuroni specchio
Il cervello e’ una
relazione
non e’ una monade
Permettono comprensione immediata dell’azione preparando il SN ad imitare
Approfondiamo
Area motoria e’ complessa…non codifica solo i movimenti ma anche lo scopo dell’azione.
L’area pre-motoria si attiva se devo prendere oggetto perche’ codifica l’atto motorio che e’
movimento + scopo
Cioe’ i neuroni ci dicono qualcosa di “alto”…cioe’ il senso
Quindi i MN si attivano anche solo vedendo l’oggetto…cioe’ rispondono a stimoli visivi…
Quindi lobo occipitale (area visiva) comunicano con lobo frontale (aree motorie)
(Rizzolatti G, 2013)
Funzionalmente avviene una trasformazione
visuo-motoria con AFFORDANCE
(modo di afferrare che dipende dall’oggetto)
Quindi…
Capisco il movimento dell’altro e ne comprendo anche l’intenzione futura
(anticipazione motoria)
Dalla scoperta dei mirror
il Sistema Motorio non e’ piu’ solo per fare ma anche per comunicare
Mirror à condividere azioni, intenzioni, emozioni
à imitazione, replicazione, apprendimento
Rizzolatti G, 2013
Inoltre…la fatica
La prestazione non e’ limitata solo da emodinamica e metabolismo:
limiti anche dal cervello (corteccia pre-frontale)
Il central governor aumenta le sue scariche sia per aumentare la F sia per
vincere la fatica.
Quindi allenare anche la corteccia pre-frontale per avere sempre moduli
neuronali sufficienti per rispondere al fabbisogno.
Istituto Motricita’ e Sport, Colonia (D), 2010
…quindi “animatori” e sostegno…
ma la pratica l’ha gia’ scopetto da tempo
Riassumendo
La plasticità nervosa unifica il modo di guardare al cervello.
Il cervello... in continua modificazione.
Si badi, modificazione e non evoluzione, perché in
effetti noi non ci evolviamo, ma di volta in volta
modifichiamo le nostre strutture mentali a seconda
della nostra relazione con il mondo.
da Il cervello anarchico
Enzo Soresi
Il cervello impara dalla realta’
Ma…
In palestra l’unita’ mente corpo la conosciamo da sempre
L’esperienza e’ sempre stata una grande maestra
Ma…
Da qualche parte del sistema ci sono state delle criticita’…
Purtroppo, l’uomo e i filosofi, la scuola e le discipline, hanno sempre
cercato di dare più importanza alla mente considerata “parte nobile”
solo la vita quotidiana ha sempre sconfessato questa impostazione
Infatti
Nel XX sec filosofi, psichiatri, pedagogisti, insegnanti si accorsero che
La mente non poteva essere separata dal corpo
cercarono di impostare un’educazione e un’istruzione che considerasse
il corpo e la mente perfettamente integrati
“metodi corporei”
metodo Montessori
metodo Pizzigoni
psicomotricità (anni 70)
Programmi Brocca (1991)
Anni 90’
cominciò ad entrare nella scuola il concetto di “corporeità”
che considerava indissociabili il corpo e la mente
Ma oggi..
ci sono problemi/disagi nei giovani dipendenti dalla “distorta”
relazione ambiente-cervello (mente e corpo)
RELAZIONALI:
DISAGIO,
ANSIA,
PAURA,
INSICUREZZA,
INCERTEZZA NEL DECIDERE
NEGLI APPRENDIMENTI BASE:
DISLESSIA,
DISGRAFIA,
DISCALCULIA...
E ancora…
La mancanza di movimento, oltre ad un riduzione delle capacita’ motorie, determina:
Minor sviluppo attentivo
Minor sviluppo capacita’ relazionali
Minor sviluppo capacita’ logiche
Minor sviluppo concetti S/T
Minor sviluppo dei metaconcetti
Dati reali
Alunni destrorsi o mancini?
Molti arrivano a scuola senza saperlo
1998 à 10% non sapevano con quale mano scrivere
2008 à 30% dei bambini non sanno con quale mano scrivere
2016 à ?
(Portwood M, 2008)
Dati reali
2013à dubbi su quale mano usare per
martellare un chiodo
infilare un filo nell’ago
usare una scopa
Processo di lateralizzazione e’ rallentato maggiormente in coloro che
fanno poche/povere esperienze motorie
Il processo di lateralizzazione si realizza proprio attraverso le numerosissime
esperienze che coinvolgono il corpo.
In questo modo si definisce la dominanza emisferica (Starosta W, 1999)
Dati reali
Disgrafia
TESTATI RAGAZZI 5 ELEMENTARE SU TUTTO TERRITORIO NAZIONALE
27%
21%
15%
5,5%
a rischio
presenta disgrafia
disgrafico
gravemente disgrafico
77% maschi
No differenze di incidenza fra
mancini e destrimani
No relazioni fra numero di alunni disgrafici e numero alunni per classe
Incidenza con difficolta’ scolastiche
12% lettura
15% calcolo
21% attenzione
31% ortografia
Criteri della valutazione: SPAZIO, FORMA E MOVIMENTO
Venturelli, 2008
Dati reali
Vittorino Andreoli
La perdita dei sensi della digital generation
L’attenzione nella nuova generazione di adolescenti è molto selettiva e
risponde con alta precisione ai sensi della vista e dell' udito.
Il tatto si è fortemente impoverito tranne quello dei polpastrelli degli
indici che cliccano
La generazioni dei padri e delle madri era invece prevalentemente
tattile e dolorifica
Dati reali
la memoria.
scomparsa di alcune capacità
mnemoniche che non vengono
più stimolate.
impoverita la memoria verbale, quella numerica, quella del racconto
sequenziale,
Senza memoria dei numeri, senza quella verbale (che significa anche
memoria semantica) diventa impossibile formulare un pensiero
articolato o comprendere un problema matematico proprio perché lo
stesso uso della parola viene perduto, ridotto a suono, mancando del
contesto e quindi anche del significato.
Dati reali
la scuola non digitale è impegnata ad educare una generazione digitale.
E la relazione adolescente-mondo digitale è del tutto speciale ed è in
grado di indurre comportamenti collegati appunto alla digitalizzazione.
Sarà un pensiero sempre meno razionale e sempre meno
scandito secondo la consecutio temporum.
Nuovo ambiente
“cyber circus”; smart generation, digital generation, I-generation
La televisione ha sviluppato visione selettiva e poco quella periferica
Il cellulare ha sviluppato l’azione del pollice
I video giochi li hanno ipnotizzati
Le chat li hanno chiusi nelle loro stanze
Nuovo ambiente
STANNO DIVENTANDO DELLE MENTI SENZA CORPO; CON QUALI RISCHI?
IL BAMBINO DI OGGI E’ GREZZO
O
SI E’ SVILUPPATO IN FORME DIVERSE?
MA QUESTO RISULTATO E’ POSITIVO?
IL CERVELLO DEI BAMBINI SI E’ SVILUPPATO IN ALCUNE DIREZIONI A SCAPITO DI ALTRE.
LA DIFFERENZA RISPETTO AI GIOVANI DI PERIODI PRECEDENTI E’ EVIDENTISSIMA
Cosa e’ cambiato?
Il cortile, la strada, gli amici, lo spazio
Le occasione di percepire e fare esperienza
I bambini hanno un cervello sviluppato in modo diverso
rispetto ai loro “coetanei” di 20 anni fa’
La soluzione…
ATTRAVERSO IL MOVIMENTO
SI REALIZZA QUALSIASI APPRENDIMENTO
SINO ALLA CONQUISTA DELLA CAPACITA’ di ASTRAZIONE
( 11 – 12 anni )
Esempi
Esempi
attenzione
Regola l’attivita’ dei processi mentali filtrando e
organizzando le informazioni che provengono
dall’ambiente allo scopo di emettere una risposta adeguata
Distinta in:
Selettiva
Divisa
Sostenuta
Selettiva spaziale
Valida per ogni esperienza sensoriale e per rispondere
richiede l’intervento del lobo prefrontale, aree frontali, aree
associative e giro del cingolo
Quanto potrebbe fare una partita di pallavolo o calcio o basket???
Infatti…
Ippocampo, giro dentato e amigdala
sistema affettivo e istintivo
Modello di movimento
Corteccia prefrontale
Sintesi temporale
Talamo, gangli della base
stazioni associative
Realizzatore
Corteccia frontale
Aree terziarie
retrorolandiche
Per interpretare nuovo stimolo
Aree mediale del lobo
frontale
per sonno veglia e tono globale
Corteccia parietale
Sostanza reticolare
Controllo sulla sintesi spaziale
attivante
Cervelletto
Equilibrio/Confronto
Quando ci muoviamo quante cose…
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Infatti…
Per esempio, quando muoviamo il nostro corpo nello spazio, usiamo
il ragionamento spaziale per costruire nella nostra testa un percorso
immaginario prima di eseguire i movimenti..
Ogni concetto spaziale è il frutto dell’elaborazione delle infinite
esperienze corporee che facciamo quotidianamente e che il
bambino costruisce attraverso il suo vissuto nel mondo che lo
circonda.
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Cosa fare..
Quindi come agire/insegnare/educare?
Cosa serve al bambino per affezionarsi a se stesso e al mondo?
Riflettere sul tipo di metodologia e proposte che si utilizzano
perche’
queste non sono altro che un “ambiente” che stimola il body-mind problem.
Cosa fare..
L’Educazione Fisica puo’ risolvere ogni problema?
NO
Ma e’ l’unica che mira a modificare le cause delle difficolta’
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Ricordando
C’e’ bisogno della realta’
Nel cervello si e’ creato un vocabolario di azioni che sono “mie”
e che risuonano quando tu fai qualcosa
I bambini imparano copiando tutto:
la mimica, l’intonazione della voce, i movimenti, i tic, la grafia... e
valutano le reazioni delle persone rispetto al loro copiare
Ricordando
Le esperienze influenzano direttamente la rete del cervello
sviluppo cerebrale esperienza – dipendente
Le esperienze determinano:
la creazione, il mantenimento o il rafforzamento di collegamenti neuronali.
Infatti:
Noi continuiamo ad imparare durante tutta la nostra vita e possiamo considerare
il nostro cervello in continuo “sviluppo”
Il cervello del bambino presenta alla
nascita una sovrabbondanza di neuroni,
mentre le connessioni sinaptiche sono
relativamente molto poche.
Nel corso della vita i due andamenti si
invertono.
Ricordando
Che anche lo sviluppo cognitivo passa attraverso il corpo, cioè
attraverso i suoi canali percettivi
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Concludendo
Il più importante
metodo di educazione
è
sempre stato quello
in cui l’allievo veniva
spinto ad agire
realmente.
A. Einstein
Imparare e’ un’esperienza… tutto il resto e’ informazione