“Gage non era piu’ Gage” o della persona tutta intera Nicola Lovecchio Genova 20 febbraio 2013 1 Partiamo dal titolo: Mind-body problem…dal 1850 ad oggi La materia diventa mente, azione, pensiero? Quindi ci sono processi regolari? 2 Nella clinica… Capacita’ adattative del cervello a livello microstrutturali Riorganizzazione topografica delle mappe corticali (Merzenich 1983) Rimaneggiamento sinaptico (Wall e Cusick, 1986) Continuo turnover o rimaneggiamento dei terminali sinaptici Condizioni fisiologiche nel periodo maturativo per ogni tipo di apprendimento nella vita adulta per variazioni neurotras.e ormoni di fronte a problemi nuovi nella vecchiaia compensazione della perdita di microcircuti neuronali Condizioni patologiche fenomeni di invasione di siti sinaptici liberi da parte dei non lesionati fenomeno dello sprouting (gemmazione) Quindi… esiste una gemmazione collaterale esiste uno smascheramento di circuiti pre-esistenti 3 Nella clinica… Tappe della neuroplasticita’ Espansione delle mappe rappresentazionali Riassegnazione cross-modale (es. Braille) Adattamento aree omologhe a quelle lese o perilesionali Processo di Long Term Potentiation La plasticita’ neuron. riflette abilita’ dei neuroni di cambiare modo di reagire, di attivarsi e adattarsi gli uni con altri in base ai cambiamenti dell’ambiente circostante 4 Nella clinica… Molti studi hanno mostrato il grado di plasticita’ dell’area corticale sensomotoria rispetto all’attivazione di Skill-learning e determinate psicoterapie (Beatty, 2001; Gould et al., 1999; Hodge & Boakye, 2001) Esempi: • Cambio posizione e dimensione dei campi recettivi nelle aree perilesionali nella corteccia visiva (Eysel, 1997) • Recupero funzionale in territori nervosi adiacenti nella corteccia motoria coinvolta nella motricita’ fine della mano (Nudo et al., 1996) • I campi motori associati ai movimenti delle dita vengono allargati alla zona occupata abitualmente dalla faccia (Chollet & Weiller, 1994) • es afasici non fluenti migliorati dopo programma intonazione melodica (Belin et al., 1996). Cioe’ c’e’ stata attivazione zone emisfero dx omologhe Esempio “controverso” Ampliamento superfici rappresentazionali non e’ necessariamente espressione di miglioramento funzionale - es. arto fantasma 5 Nella clinica… L’apprendimento implica cambiamenti funzionali e/o strutturali e puo’ avvenire a qualsiasi eta’ … in assenza di specifiche patologie Anche per abilita’ particolari: Ampliamento aree rappresentazione nervosa (corteccia somatosensitiva, corteccia motoria primaria)…mutamenti dinamici delle rappresentazioni cerebrali legate all’apprendimento di compiti specifici + Reversibilita’ dei cambiamenti Es. espansione della rappresentazione nella corteccia somatosensitiva delle mammelle di ratti durante allattamento. Es. rappresentazione somatosensitiva delle dita della mano sinistra in suonatori di archi 6 7 Nella clinica… Ma attenzione… Se e’ vero che l’allenamento e la corretta esecuzione di un determinato compito modificano il SN al fine di ottimizzarlo… Un esercizio strenuo ed improprio induce cambiamenti neurali in senso disorganizzativo e quindi dannoso. Es. Merzenich rese famosa l’idea della plasticità del cervello. Egli mappò la mano di una scimmia. Quindi ne amputò il dito medio. Dopo alcuni mesi mappò nuovamente la mano e trovò che la mappa cerebrale del dito amputato era scomparsa e che le mappe delle dita vicine si erano estese nello spazio lasciato libero. Es. induzione di distonia nelle dita della mano provoca deafferenziazione delle rappresentazioni (Byl et al., 1996) Es. patologie professionali (crampo dello scrivano) 8 Neuroni specchio Linguaggio Imitazione mirror Neurofisiologia Rizzollatti, Parma 9 Riassumendo… LA PLASTICITA’ NERVOSA La plasticità nervosa unifica il modo di guardare al cervello. Il cervello... in continua modificazione. Si badi, modificazione e non evoluzione, perché in effetti noi non ci evolviamo, ma di volta in volta modifichiamo le nostre strutture mentali a seconda della nostra relazione con il mondo. da Il cervello anarchico – Enzo Soresi – UTET 10 In ambito educativo... Purtroppo, l’uomo e i filosofi, la scuola e le discipline, hanno sempre cercato di dare più importanza alla mente considerata “parte nobile”, che al corpo solo la vita quotidiana ha sempre sconfessato questa impostazione Oggi e’ ancora cosi’? 11 In ambito educativo... Nel XX sec filosofi, psichiatri, pedagogisti, insegnanti … si accorsero che la mente non poteva essere separata dal corpo. “metodi corporei” metodo Montessori metodo Pizzigoni psicomotricità (anni 70) cercarono di impostare un’educazione e un’istruzione che considerasse il corpo e la mente perfettamente integrati 12 In ambito educativo... Anni 90’ cominciò ad entrare nella scuola il concetto di “corporeità” che considerava indissociabili il corpo e la mente I primi ad utilizzare questo concetto applicato all’Educazione Fisica nel 1991 furono i Programmi Brocca per le superiori 13 Ma noi l’unita’ mente corpo la conosciamo da sempre L’esperienza e’ sempre stata una grande maestra Forse da qualche parte del sistema ci sono state delle criticita’… Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata. A.Einstein 14 Infatti… ci sono problemi nei giovani disagio delle nuove generazioni nella dissociazione mente - corpo. RELAZIONALI: DISAGIO, ANSIA, PAURA, INSICUREZZA, INCERTEZZA NEL DECIDERE, ……….. NEL PRESTARE ATTENZIONE PER TEMPI LUNGHI NEGLI APPRENDIMENTI delle ABILITA’ di BASE: DISLESSIA, DISGRAFIA, DISCALCULIA... NELLE PRESTAZIONI SPORTIVE NELL’ORGANIZZAZIONE DEL PENSIERO LOGICO NELLA GESTIONE DEI CONCETTI: CAUSA – EFFETTO ORIENTAMENTO SPAZIO - TEMPORALE 15 infatti… attenzione Regola l’attivita’ dei processi mentali filtrando e organizzando le informazioni che provengono dall’ambiente allo scopo di emettere una risposta adeguata Valida per ogni esperienza sensoriale e per rispondere richiede l’intervento del lobo prefrontale, aree frontali, aree associative e giro del cingolo Distinta in: Selettiva Divisa Sostenuta Selettiva spaziale I ragazzi oggi sono distraibili, collaborano poco, integrano difficilmente compiti complessi e hanno difficolta’ nell’effettuare compiti cronologicamente consequenziali che richiedono diverse posture in relazione all’ambiente Quanto potrebbe fare una bella partita di pallavolo o calcio o basket??? 16 LA MANCANZA DI MOVIMENTO DETERMINA, OLTRE AD UN EVIDENTE RIDUZIONE DELLO SVILUPPO DELLE CAPACITA’ MOTORIE MINOR SVILUPPO DELL’ATTENZIONE MINOR SVILUPPO DELLE CAPACITA’ RELAZIONALI MINOR SVILUPPO DEI METACONCETTI MINOR SVILUPPO DELLE CAPACITA’ LOGICHE MINOR SVILUPPO DEI CONCETTI SPAZIO – TEMPORALI 17 A scuola cosa si fa? I docenti possono fare qualcosa? Nello specifico in palestra? 18 C’è un nuovo ambito / problema “cyber circus” I ragazzi stanno diventando delle menti senza corpo con quali rischi? 19 ESEMPIO FACILMENTE CONSTATABILE Alunni destrorsi o mancini? Molti arrivano a scuola senza saperlo 1998 10% non sapevano con quale mano scrivere 2008 30% dei bambini (Madeleine Portwood) non sanno con quale mano scrivere, 2013 non sanno che mano usare per martellare un chiodo o infilare un filo nell’ago. Il fenomeno pare dovuto alle paure eccessive delle nuove generazioni di genitori che impediscono ai figli di muoversi liberamente nell’ambiente, circostanza fondamentale per imparare a coordinare gli arti. PROCESSO DI LATERALIZZAZIONE E’ RALLENTATO E’ MAGGIORE L’INCIDENZA IN COLORO CHE FANNO MENO ESPERIENZE MOTORIE Il processo di lateralizzazione si realizza proprio attraverso le numerosissime esperienze che coinvolgono in forma unilaterale l’azione del corpo. In questo modo si evidenziano DOMINANZA EMISFERICA 20 DISGRAFIA 2008 – TESTATI RAGAZZI 5 ELEMENTARE SU TUTTO TERRITORIO NAZIONALE Tra i fattori SPAZIO, FORMA E MOVIMENTO il movimento e’ risultato il piu’ carente 27% 21% 15% 5,5% a rischio presenta disgrafia disgrafico gravemente disgrafico 77% maschi No differenze di incidenza fra mancini e destrimani No relazioni fra numero di alunni disgrafici e numero alunni per classe Incidenza con difficolta’ scolastiche 12% lettura 15% calcolo 21% attenzione 31% ortografia Venturelli, Faenza 2008 21 Andreoli Vittorino LA PERDITA DEI SENSI DELLA DIGITAL GENERATION CRESCE LA VISTA, MA SENZA IL TATTO la scuola non digitale è impegnata ad educare una generazione digitale. E la relazione adolescente-mondo digitale è del tutto speciale ed è in grado di indurre comportamenti collegati appunto alla digitalizzazione. L’attenzione. L’attenzione nella nuova generazione di adolescenti è molto selettiva e risponde con alta precisione ai sensi della vista e dell' udito. Udito: che è ormai continuamente stimolato in modo particolare dalla musica, ma anche dalle parole e dai rumori. Tant' è che si può dichiarare morto il silenzio in questa generazione. Vista: non piu’ rivolta al mondo reale ma solo al digitale Il tatto si è fortemente impoverito: se si esclude quello dei polpastrelli degli indici che cliccano La generazioni dei padri e delle madri era invece prevalentemente tattile e dolorifica 22 la memoria. Presenta infatti una rivoluzione che arriva fino alla scomparsa di alcune capacità mnemoniche che non vengono più stimolate. Viene impoverita la memoria verbale, quella numerica, quella del racconto sequenziale, la memoria del tatto, mentre sono maggiormente attivate le memorie visive e quelle dei suoni. Senza memoria dei numeri, senza quella verbale (che significa anche memoria semantica) entrambe delegate alla memoria digitale, diventa impossibile formulare un pensiero articolato o comprendere un problema matematico proprio perché lo stesso uso della parola viene perduto, ridotto a suono, mancando del contesto e quindi anche del significato. Sarà un pensiero sempre meno razionale e sempre meno scandito seguendo la consecutio temporum. Vittorino Andreoli Direttore Dipartimento di Psichiatria di Verona membro della New York Academy of Sciences. 23 MA …, ALLORA, IL BAMBINO DI OGGI E’ GREZZO O SI E’ SVILUPPATO IN FORME DIVERSE? LA TELEVISIONE HA SVILUPPATO DI PIU’ LA ZONA VISIVA IL CELLULARE, per esempio, HA SVILUPPATO L’AZIONE DEL POLLICE IN FORMA ENORME I VIDEO GIOCHI , IN CUI SONO ABILISSIMI, LI HANNO IPNOTIZZATI LE CHAT LI HANNO CHIUSI NELLE LORO STANZE IL CERVELLO DEI BAMBINI SI E’ SVILUPPATO MOLTO IN ALCUNE DIREZIONI A SCAPITO DI ALTRE. LA DIFFERENZA RISPETTO AI GIOVANI DI PARI ETA’ DEI PERIODI PRECEDENTI E’ EVIDENTISSIMA MA QUESTO RISULTATO E’ POSITIVO? 24 CHE COSA MANCA AI GIOVANI? IL CORTILE, LA STRADA, GLI AMICI, LO SPAZIO DI LIBERO MOVIMENTO, LA POSSIBILITA’ DI FARE ESPERIENZE COPIANDO E IMPARANDO DAGLI ALTRI, USANDOLI COME MODELLI I bambini hanno un cervello sviluppato in modo diverso rispetto ai loro coetanei di 20 anni fa’ 25 Ecco perché insistiamo sull’importanza dell’esperienza corporea! Perché alcuni “segnali” ci preoccupano moltissimo! 26 MUOVERSI FA BENE MA POCHI RICORDANO CHE ATTRAVERSO IL MOVIMENTO SI REALIZZA QUALSIASI APPRENDIMENTO SINO ALLA CONQUISTA DELLA CAPACITA’ di ASTRAZIONE ( 11 – 12 anni ) 27 IL RUOLO DELLE ESPERIENZE Le esperienze influenzano direttamente la rete del cervello questo processo viene definito come sviluppo cerebrale esperienza – dipendente si riferisce ai meccanismi attraverso i quali le esperienze determinano la creazione, il mantenimento o il rafforzamento di collegamenti neuronali. Dato che noi continuiamo ad imparare durante tutta la nostra vita possiamo considerare il nostro cervello come in continuo sviluppo E nel bambino… Il cervello del bambino presenta alla nascita una sovrabbondanza di neuroni, mentre le connessioni sinaptiche sono relativamente molto poche se paragonate all’insieme altamente differenziato e sofisticato di circuiti che si formano successivamente, nel corso dei primi anni di vita. 28 Ecco perché sono importanti le esperienze!!! 29 Quando ci muoviamo quante cose… Ippocampo, giro dentato e amigdala sistema affettivo e istintivo Modello di movimento Aree terziarie retrorolandiche Per interpretare nuovo stimolo Corteccia prefrontale Sintesi temporale Talamo, gangli della base Aree mediale del lobo frontale stazioni associative per sonno veglia e tono globale Realizzatore Corteccia frontale Sostanza reticolare Corteccia parietale attivante Controllo sulla sintesi spaziale Cervelletto Equilibrio/Confronto 30 Per esempio, quando muoviamo il nostro corpo nello spazio, usiamo il ragionamento spaziale per costruire nella nostra testa un percorso immaginario prima di eseguire i movimenti. Il ragionamento spaziale è importante per un bambino che gattona, per un dentista che sta trapanando un dente, per un giocatore di hockey che sta preparando le proprie mosse o per un bambino che sta imparando a leggere e scrivere. Ogni concetto spaziale è il frutto dell’elaborazione delle infinite esperienze corporee che facciamo quotidianamente e che il bambino costruisce attraverso il suo vissuto nel mondo che lo circonda. 31 C’E’ BISOGNO DELLA REALTA’ IL RUOLO DEI NEURONI - SPECCHIO PROBABILMENTE IL PRIMO MECCANISMO IMPEGNATO NELLO SVILUPPO DEL PRIMO EMBRIONE DI CONSAPEVOLEZZA DELLA PROPRIA CORPOREITA’ I bambini imparano copiando tutto: la mimica, l’intonazione della voce, i movimenti, i tic, la grafia, ... e valutano le reazioni delle persone rispetto al loro copiare 32 Lo sviluppo cognitivo - motorio del bambino è quindi il risultato della quantità e della qualità delle sue esperienze: corporee, relazionali, del linguaggio, della comunicazione, e di ogni forma di relazione con il mondo che lo circonda. Significa che attraverso il corpo, cioè attraverso i suoi canali percettivi, passano tutte le informazioni in entrata e in uscita Esperienza + Accomodamento 33 Quindi come accattivare? Cosa serve al bambino per affezionarsi a se stesso e al mondo? 34 Serve… Motor learning theory… una pratica strutturata di addestramento compito-orientata 35 Se si vuole evitare che il presente/futuro dei giovani diventi ancora più problematico bisogna uscire dal luogo comune che l’attività motoria sia solo un passatempo L’Educazione motoria, non solo deve permettere ai giovani di agire per ore in palestre e su campi sportivi, ma dovrà essere utilizzata anche per sviluppare un’educazione globale e per favorire gli apprendimenti scolastici attraverso il movimento. 36 L’EDUCAZIONE MOTORIA PUO’ RISOLVERE OGNI PROBLEMA? NO MA E’ L’UNICA CHE MIRA A MODIFICARE LA CAUSE DELLE DIFFICOLTA’ MA E’ L’UNICA CHE, FAVORISCE LO SVILUPPO DI PERSONALITA’ EQUILIBRATA. I GIOVANI PIU’ STIMOLATI A MUOVERSI SONO PIU’ ATTIVI E CON MENO PROBLEMI INFATTI * * * *… NEL L’ATTIVITA’ SOSTEGNO NELLE NELL’AIUTO MOTORIA VIENE UTILIZZATA: DELLE PATOLOGIE MENTALI COMUNITA’ TERAPEUTICHE ALLE DISABILITA’ 37 Chi deve guidare nella scuola queste esperienze? Chi può orientare i docenti di tutte le materie? I docenti di educazione fisica Che: non devono insegnare le altre materie consigliano come rendere esperienza un insegnamento consigliano come coinvolgere emotivamente gli alunni consigliano come far lavorare gli alunni sulle intelligenze creativa, emotiva, comunicativa cioè ciò che avviene quando si affrontano giochi sportivi di squadra senza schemi o procedure standard 38 IN CONCLUSIONE, BISOGNA RIFLETTERE MOLTO SUL TIPO DI METODOLOGIA e PROPOSTE CHE SI UTILIZZANO PERCHE’ E’ PROPRIO IN RELAZIONE AD ESSE CHE SI SVILUPPANO LE ABILITA’ PLASTICHE O RIGIDE 39 Il più importante metodo di educazione è sempre stato quello in cui l’allievo veniva spinto ad agire realmente. A. Einstein grazie 40