RATIO - SOLUZIONI PER LA GESTIONE D’IMPRESA [n. 2/2013 • 7366] Centro Studi Castelli s.r.l. 51 Marketing e comunicazione Leve di marketing per la PMI Problema: spesso nelle piccole e medie imprese l’approccio al marketing è liquidato come un generico “fare pubblicità” ai prodotti o ai servizi offerti, senza focalizzare l’attenzione su ogni specifico strumento vantaggiosamente utilizzabile per consolidare la propria immagine agli occhi del mercato e, soprattutto, per tradurre in vendite gli sforzi commerciali profusi. Soluzione: è bene definire chiaramente le varie leve e i vari mezzi a disposizione delle differenti tipologie di impresa per consentire all’imprenditore di procedere direttamente ad una valutazione dell’approccio maggiormente utile. L’impresa artigiana, quella commerciale e quella di servizi presentano peculiarità specifiche che non possono essere trascurate nella pianificazione delle attività commerciali da realizzare. I l marketing non è solo una funzione aziendale caratteristica delle grandi imprese. Anche e soprattutto le Pmi, in particolar modo nell’attuale situazione economica, devono puntare alla differenziazione della propria offerta commerciale sulla base della propria natura, dimensione e mercato di riferimento. ð Confronto con la concorrenza. Above the line ð (“sopra la linea”) ð Pubblicità Leve del marketing e della comunicazione ð Sviluppo della domanda. ð Fidelizzazione. ð Direct marketing. ð Promozioni. Below the line ð (“sotto la linea”) ð Sponsorizzazioni. ð Relazioni pubbliche. Tipologia di impresa ò Peculiarità Risultati ottenibili ò ò Impresa artigiana Offerta di servizi aggiuntivi non ð richiesti dal cliente. ð Impresa commerciale Valorizzazione dell’assistenza pre e ð post-vendita. ð Impresa di servizi Possibilità di utilizzo congiunto di ð tutte le leve del marketing. Messa in evidenza del “valore aggiunto” dell’offerta al ð mercato. Fidelizzazione del cliente. 52 RATIO - SOLUZIONI PER LA GESTIONE D’IMPRESA [n. 2/2013 • 7366] Centro Studi Castelli s.r.l. Classificazione In primo luogo, le attività di marketing e di comunicazione per l’impresa si possono dividere in: - attività “above the line” (sopra la linea); - attività “below the line” (sotto la linea). Il termine “linea”, nel gergo pubblicitario, richiama una distinzione tra i mezzi di comunicazione “classici” (radio, stampa, ecc.) e quelli più innovativi. In questo contesto, invece, la linea di cui si parla deve essere considerata come una sorta di confine tra: - le attività il cui messaggio finale punta in primo luogo alla vendita (“above the line”); - le attività che mirano principalmente ad esporre vantaggi e qualità dei prodotti/servizi, o ancora ad illustrare avvenimenti relativi all’impresa (“below the line”). Attività di marketing e di comunicazione Pubblicità Above the line • Direct Marketing Below the line • Promozioni • Sponsorizzazioni • Relazioni pubbliche • L e espressioni “abow the line” e “below the line” sono mutuate dal gergo giornalistico ed evidenziano, rispettivamente: - le notizie più in evidenza, nella parte superiore della pagina di un quotidiano e che risultano quindi evidenti al di sopra della “piega” data allo stesso quando il giornale è esposto in edicola; - le notizie meno evidenti secondo la logica sopra esposta. • I n generale, inoltre, le attività “below the line” dovrebbero essere quelle per cui l’impresa intende sostenere spese più contenute e, quindi, quelle “a basso budget”. In realtà questo non è sempre verificato, dal momento che anche per tali tipologie di azioni possono essere sostenuti costi rilevanti. Attività “above the line” Come chiarito dalla tavola precedente, la pubblicità è la principale attività “above the line” utilizzabile dall’impresa. ð Mira ad accrescere la quota di mercato e/o a ridurre quella dei concorrenti. ð Concorrenziale Strategie pubblicitarie Sviluppo ð della domanda Utilizza messaggi comparativi o finalizzati a permettere una netta distinzione tra chi ð comunica e la concorrenza. Orientata all’ampliamento del portafoglio clienti e all’aumento dei contatti utili nel ð medio-lungo termine. Tende anche a modificare stabilmente le abitudini e di consumo dei clienti già acquið siti (aumento frequenza d’acquisto, individuazione bisogni latenti…). ð Mantenimento e riprogettazione della marca in chiave contemporanea. ð Fidelizzazione ð Ritarda il processo di declino del prodotto o della marca. RATIO - SOLUZIONI PER LA GESTIONE D’IMPRESA [n. 2/2013 • 7366] Centro Studi Castelli s.r.l. 53 Attività “below the line” ð È un approccio di contatto diretto e personale rivolto a destinatari specifici, quindi differente dalla pubblicità classica. Direct Marketing Promozioni ð ð Mezzi • Direct mail o e-mail marketing. • Coupon informativi. ð • Telemarketing o vendita telefonica. • Brochure/volantini da distribuire presso i punti vendita. ð Obiettivi • Indurre alla prova di un nuovo prodotto. • Incrementare la frequenza d’acquisto. • Promuovere la fedeltà alla marca. ð • Difendere la quota di mercato dagli attacchi della concorrenza. • Suggerire nuovi impieghi o consumi del prodotto. • Ottenere esposizioni preferenziali per dati prodotti nei punti vendita. Tipologie ð classiche • Sconto. • Regalo. ð • Raccolte punti. • Abbinamento con concorsi. Tipologie ð straordinarie o temporanee • Riduzioni di prezzo. ð • Offerte multipack (3x2, 4x2, ecc.). • Buoni sconto. ð • Finanziamento (patrocinio/mecenatismo) da parte di un’impresa nei confronti di un’altra impresa, con la finalità di pubblicizzare indirettamente il nome dello sponsor. • Azioni i cui risultati sono attesi nel medio-lungo termine, a differenza del direct marketing o delle promozioni. Sponsorizzazioni ð ð ð Relazioni pubbliche • Ottenimento di informazioni. • Generazione di transazioni (Vendite) ð Obiettivi Tipologie di sponsor I suoi prodotti sono indispensabili per lo svolgimento dell’attività sponsorizzata. ð Tecnico ð ð Di settore ð I prodotti, pur non indispensabili all’attività, sono collegabili. ð Extrasettore ð I prodotti non vengono utilizzati durante l’attività sponsorizzata. Tale mezzo della comunicazione d’impresa riguarda principalmente due aspetti, entrambi volti a consolidarne l’immagine: Rapporti con la stampa • Ufficio stampa corporate - istituzionale. • Ufficio stampa di prodotto. ð • Comunicazione finanziaria - relazioni con gli investitori. • Comunicazione di lobby - relazioni con le istituzioni. • Comunicazione in caso di crisi (Crisis management). ð Eventistica • Convention. • Inaugurazione. • Mostra. ð • Fiera. • Open day aziendale. • Tavola rotonda. ð Obiettivo • Scopo primario delle relazioni pubbliche è veicolare notizie riguardanti la vita dell’impresa, i suoi dirigenti, i suoi prodotti. ð • Anche se apparentemente “intangibili”, tali mezzi creano una sorta di effetto “alone”, molto produttivo sul piano della percezione e del rapporto personale con il cliente e l’opinione pubblica in senso lato. 54 RATIO - SOLUZIONI PER LA GESTIONE D’IMPRESA [n. 2/2013 • 7366] Centro Studi Castelli s.r.l. Ad ogni impresa il suo approccio di marketing Scelta della leva Tutte le imprese devono puntare sulla differenziazione dalla concorrenza per emergere nel mercato di riferimento. A tale scopo è ovviamente fondamentale scegliere quale strumento del marketing e della comunicazione utilizzare; ciò in base anche e soprattutto alle caratteristiche dell’impresa, dal momento che non tutti i mezzi a disposizione possono essere vantaggiosamente tradotti in strategie concrete da tutte le attività aziendali potenzialmente realizzabili (Tavola n. 1). Impresa artigiana Le peculiarità di tale attività economica (strutturazione unipersonale o comunque di piccola dimensione, clientela locale, lavorazioni su commessa, ecc.) suggeriscono di privilegiare le azioni più dirette verso il potenziale cliente o acquirente: - relazioni pubbliche (valore 1) intese nell’accezione precedentemente illustrata, non risultano molto adatte all’impresa artigiana, che spesso potrebbe non disporre delle risorse, economiche ed umane, per far fronte ad un’organizzazione efficiente di tali attività; - sponsorizzazioni (valore 2) possono risultare utili all’impresa artigiana se collegate ad eventi ad alto impatto locale: fiere, tornei sportivi, donazioni per progetti realizzati da Onlus, ecc. - pubblicità e direct marketing (valore 3) risultano essere leve proficuamente utilizzabili, poiché basate sul contatto diretto e personale con la potenziale utenza, spingendola direttamente all’acquisto o, comunque, a stabilire un contatto con l’impresa; - promozioni (valore 4) risultano essere molto efficaci, perché collegate al rapporto diretto con un destinatario specifico e “confezionabili” anche sulla base delle esigenze del singolo cliente. Nel caso dell’impresa artigiana è consigliabile non limitare le promozioni ad un semplice regalo di prodotti aggiuntivi o a riduzioni di prezzo: è possibile valorizzare il proprio lavoro offrendo servizi aggiuntivi non richiesti dal cliente ed includendoli nel prezzo di una prestazione già effettuata. Impresa commerciale L’impresa commerciale, per sua natura, vive un rapporto diretto con il mercato e con le sue modificazioni. Ancor più di quanto precedentemente esposto in riferimento all’impresa artigiana, la gestione commerciale di tale tipologia di azienda richiede di privilegiare l’approccio diretto con il cliente, al fine di raggiungere il proprio target con la maggior precisione possibile: - l e relazioni pubbliche e le sponsorizzazioni (valore 2) anche se non finalizzate all’immediato ottenimento di incrementi di fatturato, possono portare ad un buon ritorno d’immagine per l’impresa; - la pubblicità e le promozioni (valore 3) sono decisamente consigliabili, specialmente se utilizzate in modo da fare leva sul prezzo, variabile molto “sentita” dai responsabili acquisti dei potenziali clienti. Tuttavia si raccomanda, come già accennato con riferimento all’impresa artigiana, di non abusare di una politica improntata sulla scontistica. Si suggerisce di fare leva sulla possibilità di offrire servizi aggiuntivi, da valorizzare e rendere difficilmente comparabili con quelli della concorrenza: - assistenza pre e post-vendita; - segnalazione di possibili agevolazioni; - comunicazioni sul mercato di riferimento. Il direct marketing (valore 4) è lo strumento principe per l’azione commerciale della nuova impresa poiché, come già accennato, permette di: - ampliare i “contatti utili”; - reperire informazioni; - generare vendite. Per quanto riguarda l’impresa commerciale, anche la visita diretta da parte del venditore è da considerarsi uno strumento di direct marketing poiché, pur essendo ovviamente finalizzata alla chiusura di un contratto, permette di raccogliere numerose impressioni sulla situazione del singolo cliente e sulla congiuntura di mercato complessiva. Impresa di servizi L’impresa di servizi vende beni intangibili ma il suo lavoro ha, ovviamente, un’utilità “reale” per l’acquirente. Questa sorta di ambivalenza può rappresentare un aspetto strategicamente importante ai fini commerciali e di marketing. Tutte le leve della tabella della pagina seguente, per tale tipologia di impresa, assumono valore 3: ciò sta a significare che la peculiarità dell’impresa di servizi può consentire di sfruttare indifferentemente e con la stessa possibilità di ottenere riscontri positivi vari mezzi. Si consiglia, in particolare, il ricorso a: - strategie pubblicitarie di sviluppo della domanda esistente, al fine di fidelizzare i clienti già acquisiti e creare nuove occasioni d’acquisto; - iniziative di direct marketing, eventualmente connesse a promozioni, da concretizzarsi tramite un telemarketing mirato all’abituale interlocutore, riguardante, ad esempio, opportunità a brevissimo termine; - sponsorship “di settore”, tese a valorizzare il valore aggiunto che i servizi offerti possono fornire anche ad altre imprese; - eventi di relazioni pubbliche quali convegni a partecipazione gratuita su argomenti di particolare interesse nel settore di riferimento, volti a intessere relazioni con potenziali nuovi clienti e a consolidare la fidelizzazione di quelli esistenti. RATIO - SOLUZIONI PER LA GESTIONE D’IMPRESA [n. 2/2013 • 7366] Centro Studi Castelli s.r.l. 55 TAVOLA N. 1 - LEVA DI MARKETING E DI COMUNICAZIONE PER TIPOLOGIA DI IMPRESA • La matrice seguente illustra la potenziale “utilità” delle varie leve della comunicazione d’impresa per differenti tipologie di attività. • Si prendono in considerazione le 3 più diffuse tipologie di impresa rintracciabili sul mercato, ovvero: - l’impresa artigiana; - l’impresa commerciale; - l’impresa di servizi. • Per ognuna di esse le leve di marketing e di comunicazione possono essere più o meno consigliabili. • Operare un’analisi preventiva dell’approccio da utilizzare consente di evitare errori di valutazione spesso di notevole impatto sulla gestione commerciale e sul relativo budget. • Per la valutazione dell’utilità di ogni leva si utilizza una scala graduata che va da 1 (valore minimo) a 4 (valore massimo). Tipologia di impresa Utilità della leva di marketing Pubblicità Direct Marketing Promozioni Sponsorizzazioni Relazioni Pubbliche Artigiana 3 3 4 2 1 Commerciale 3 4 3 2 2 Di servizi 3 3 3 3 3 SOCIETÀ E IMPRESA Per la gestione giuridica e fiscale delle società in evoluzione • Il trimestrale che affronta gli aspetti contrattuali, giuridici, gestionali e fiscali di società e imprese • Lo strumento per regolare e gestire i rapporti e gli equilibri degli organi societari in ottica imprenditoriale www.ratio.it