Le piante marine a fiori (angiosperme) Nei mari e negli oceani vivono circa 60 specie di piante a fiori, dette anche “angiosperme”, di cui solamente 5 si trovano in Mediterraneo e sono facilmente osservabili lungo l’ambiente marino costiero italiano. Lungo le coste italiane sono presenti, infatti, la Cymodocea nodosa, l’Halophila stipulacea, la Nanozostera noltii, la Zostera marina e la Posidonia oceanica. Le piante marine sono caratterizzate da vere e proprie radici, fusti, foglie, fiori e frutti. I fiori della piante marine, generalmente raggruppati in spighette e spighe, sono di dimensioni ridotte e poco appariscenti in quanto l’impollinazione non ha bisogno di attrarre gli impollinatori, essendo questa di tipo idrofilo. Il polline viene emesso generalmente in acqua sotto forma di cordoni gelatinosi che viaggiano con le correnti e si attaccano successivamente alle piante mediante una sostanza adesiva. I frutti che derivano da questo processo, variano da specie a specie, per forma, taglia e numero. Fig.1 Rappresentazione schematica delle parti di un pianta marina Posidonia oceanica E’ la più conosciuta e anche la più facile da riconoscere, è presente in tutto il bacino del Mediterraneo sia su fondali sabbiosi ma anche su rocce e coralligeno. Presente sino a -50 metri di profondità, ma più comunemente si trova sino a -20/-30 metri di profondità. La si riconosce per il caratteristico rizoma con scaglie, per le foglie molto lunghe, anche 1 metro, e perché forma intricate ed estese praterie. L'accrescimento verticale dei rizomi di P. oceanica porta alla formazione di una struttura chiamata matte, costituita da un intreccio di rizomi morti e radici tra i quali resta intrappolato il sedimento. Solo la parte superiore di queste strutture è formata da piante vive. La formazione delle mattes dipende in massima parte dai ritmi di sedimentazione; un'alta velocità di sedimentazione può portare ad un eccessivo insabbiamento dei rizomi e quindi al loro soffocamento; al contrario, una sedimentazione troppo lenta può portare allo scalzamento dei rizomi ed alla regressione della prateria. Poiché la velocità di decomposizione dei rizomi è molto lenta essi possono rimanere all'interno della matte anche per millenni. La matte ha un ritmo di crescita molto lento: il suo accrescimento è stato stimato in circa 1 m al secolo. Fig.2 Rappresentazione schematica delle mattes I frutti sono detti “olive di mare”, si presentano con un pericarpo poroso e ricco di sostanze oleose che ne consentono il galleggiamento e quindi la dispersione ad opera delle correnti anche in luoghi moto lontani. Fig.3 I frutti della Posidonia (Foto di www.isoleciclopi.it) Poco dopo il pericarpo si rompe, e il seme uscendo cade sul fondale ove, nel caso di condizioni idonee, può germinare e dar vita ad una nuova prateria. In autunno P. oceanica perde le foglie più vecchie, che le mareggiate vanno ad accumulare lungo le coste sotto forma di cuscini che possono raggiungere anche spessori notevoli. Fig.4 Accumuli di foglie di Posidonia lungo il litorale (Foto di www.ilgiornaledeimarinai.it e di www.acquarioargentario.it) Spesso accanto a questi cuscini si trovano le famose palline di Posidonia o egagropile, piccoli agglomerati sferici, ovali e a volte irregolari, di colore marrone formati dai residui fibrosi della Posidonia e intrecciati con tanta cura dall’azione delle onde. Cymodocea nodosa o pianta cannuccia Preferisce substrati sabbiosi e siti riparati dal moto ondoso. Vegeta abbondante nei primi metri di profondità, ma la si può trovare anche a -30 metri. Presso la foce dell'Isonzo è nota come "baro canela" che significa "pianta cannuccia" perché i rizomi rossastri ricordano la cannuccia palustre. Fiorisce a primavera e fruttifica in estate. Fig.5 Cymodocea nodosa (Foto di Marco Bertolino) Zostera marina o erba delle sorgenti marine E’ diffusa in ambienti marini riparati, poco profondi (non oltre i -10 metri) ed è indicatrice di acque dissalate e fondali fangosi. Fig.6 Zostera marina (Foto di www.algaebase.org) Il prato è in media alto 30-50 cm, con culmi eretti ramificati e con foglie lunghe 5-20 cm. L’unico prato descritto in Italia è quello presente nella baia di Panzano nel Golfo di Trieste. Chiazze sparse sono note nelle sorgenti sottomarine del litorale triestino, è presente nella Laguna Veneta. Nanozostera noltii o erba nana di mare Predilige ambienti marini caratterizzati da salinità affine a quella marina o superiore; vive nella zona di marea, in corrispondenza delle lagune e nell’infralitorale superiore. Il prato in media è alto 15-30 cm, con culmi ramificati e foglie lunghe 6-22 cm. E’ indicatrice di fondali costituiti da fango sabbioso e sabbie infangate in ambiente calmo ed in lagune costiere. Fig.6 Nanozostera noltii (Foto di www.marinespecies.org) Halophila stipulacea o erba a forma di pagaia Pianta di piccole dimensioni dalle foglie ellittiche di 6 cm di lunghezza e di circa 1cm di larghezza, caratterizzate da una ricca rete di venature con disposizione pennata. Un carattere distintivo è rappresentato dalla presenza di una coppia di scaglie trasparenti che ricoprono il corto picciolo delle foglie. Specie tropicale - sub-tropicale introdotta nel settore orientale del Mediterraneo attraverso il canale di Suez, di recente è arrivata nel settore occidentale. Può crescere all’interno di piccoli porti poco antropizzati e la si rinviene sino alla profondità di -30 m. Fig.8 Halophila stipulacea (Foto di www.algaebase.org)