A R E A M A R I N A P R O T E T TA
in collaborazione con: ALEA Ricerca & Ambiente
PENISOLA DEL SINIS
ISOLA DI MAL DI VENTRE
POSIDONIA
Essere signore dei mari e di tutto ciò
www.areamarinasinis.it
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che in essi vive farebbe felice anche il
800 382 332
più ambizioso degli dei, perché nelle
profondità misteriose c'è qualcosa di
La presenza della prateria di
Posidonia oceanica, con tutte le
sue funzioni, rappresenta uno dei
presupposti ecologici sui quali si
basa l’istituzione dell’Area
Marina Protetta Penisola del
Sinis-Isola di Mal di Ventre
magico e meraviglioso che non può
essere trovato altrove…
Michael Gibson
POSIDONIA
LA VITA
La Posidonia oceanica è una pianta, che
a dispetto di quanto dice il nome, abita
esclusivamente il Mar Mediterraneo.
Come le piante a noi più familiari degli
ambienti terrestri, gli alberi dei boschi, gli
arbusti della macchia o i gigli di mare
della spiaggia, la Posidonia oceanica è
una vera pianta, provvista di radici, fusto,
foglie, fiori e frutti e quindi non un’alga,
come tanti erroneamente pensano.
La Posidonia oceanica e le sue praterie
rivestono un’enorme importanza per la
vita del mare. Particolarmente protette
dalle norme internazionali e nazionali,
sono in pericolo soprattutto a causa
della conduzione illegale della
pesca a strascico e del disattento
ancoraggio delle imbarcazioni.
FOGLIE E FUSTI
A partire dall’autunno fino a tutta la
stagione estiva, le nuove foglie, che
sostituiscono le vecchie, si sviluppano
in fascetti sui rizomi. Sul nastro fogliare
trovano spazio prima i batteri e in
seguito una ricca comunità di flora e
fauna che condurrà la propria esistenza
sulle foglie di P. oceanica.
I fusti, che portano le foglie sempre
nella parte alta, si accrescono sia in
senso ver ticale che in senso
I NUMERI
2
1 m di Prateria che regredisce causa
l’erosione di circa 15 metri
di litorale sabbioso.
1 m2 di prateria ha fino a 1000 ciuffi di foglie e
2
più di 40 m di superficie fogliare.
1 foglia può essere lunga anche più di 1 metro.
2
1 m di prateria produce con la fotosintesi
fino a 14 litri di ossigeno al giorno.
1 metro di matte (la base della prateria fatta
di rizomi, scaglie, radici e dal sedimento
intrappolato) ha bisogno di più
di 100 anni per formarsi.
1 ettaro di prateria può ospitare fino a 350
specie diverse di animali.
2
1 m di prateria che scompare equivale ad
una perdita (minor produzione di ossigeno,
erosione e ripascimento dei litorali) in danaro
che va da 39.000 a 89.000 euro l’anno.
BANQUETTE
Alla fine della loro vita le foglie, ormai
completamente brune, arrivano sul
litorale trasportate dal mare formando
talvolta banchi di considerevoli
dimensioni, le banquettes.
La P. oceanica che si accumula sui
litorali sabbiosi diventa al contempo
una barriera che attenua l’impeto delle
onde, riducendo l’erosione della
spiaggia, e un nuovo ecosistema che
accoglie forme di vita che consumano
gli organismi che abitavano la P.
oceanica fresca.
PALLE DI MARE
Grazie all’azione rotatoria delle onde
della risacca, ciò che rimane delle fibre
delle foglie e dei rizomi, ridotto a piccoli
frammenti simili a pagliuzze, si
trasforma in originali forme sferiche
compatte che ricordano il feltro, le
“palle di mare”, o con termine tecnico,
egagropili.
orizzontale formando nel tempo una
struttura che può raggiungere alcuni
metri di altezza, la matte; qui si
raccolgono anche i sedimenti
trasportati dalle onde e dalle correnti e i
resti degli organismi che vivono nella
prateria. Come una siepe che circonda
una coltura mitiga l’azione del vento su
questa, così le matte e le foglie di P.
oceanica, che formano la prateria,
mitigano la forza del moto ondoso e
delle correnti sui litorali.
FIORI
La stagione autunnale, anche se non
tutti gli anni, vede anche lo sbocciare
dei fiori. Al centro dei fascetti di foglie,
tra ottobre e dicembre, si sviluppa una
infiorescenza poco appariscente.
FRUTTI E SEMI
Mentre i fiori possono essere osservati
solo sott’acqua, d'estate è possibile
vedere sulle spiagge i frutti della P.
oceanica, le “olive di mare”, che giunte
a maturazione si staccano dalla pianta
e galleggiano trasportate dalle correnti.
Una volta che l’involucro marcisce il
seme che si trova all’interno cade sul
fondo e se trova condizioni favorevoli
germoglia.