Capitoli 6-7 GLI ARABI E L`ISLAM - Istituto Italiano Edizioni Atlas

Capitoli
6-7
GLI ARABI E L’ISLAM
LA CIVILTÀ ARABO-ISLAMICA
L’espansione islamica (VII-IX sec.)
L’Arabia prima di Maometto
• L’Arabia è una vasta penisola dell’Asia dal territorio perlopiù desertico, dove anticamente sorgevano piccoli
villaggi, soprattutto in prossimità delle oasi.
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Gli abitanti della penisola arabica erano in prevalenza beduini, pastori nomadi che vivevano in tribù autonome
spesso in lotta tra loro.
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In Arabia sorsero anche fiorenti centri urbani, che si arricchirono grazie alle attività commerciali sviluppate
lungo le piste carovaniere che percorrevano la penisola.
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La città più importante, La Mecca, era il centro religioso dell’Arabia, grazie alla presenza della Ka’ba, dove
era custodita la pietra nera.
Maometto e l’Islam
• Maometto iniziò la sua predicazione prendendo spunti sia dalla religione ebraica sia da quella cristiana. La
nuova fede, l’Islam, riconosceva un solo dio, Allah.
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Inizialmente la religione predicata da Maometto non venne accolta a La Mecca ed egli dovette lasciare la
città per stabilirsi a Yatrib (Medina). Questa “migrazione”, in arabo Ègira, ebbe luogo nel 622 e segnò l’inizio
della nuova era islamica.
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Nel 630 Maometto tornò a La Mecca e impose la nuova religione.
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Ogni musulmano deve rispettare cinque precetti fondamentali, i “cinque pilastri” dell’Islam: la professione di
fede, la preghiera, il digiuno, l’elemosina e il pellegrinaggio a La Mecca.
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A questi obblighi si aggiunge quello della diffusione della fede islamica, anche attraverso la guerra santa, il
Jihâd.
La diffusione dell’Islam costituì la base per l’unione anche politica delle molte tribù beduine che vivevano in
Arabia.
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L’espansione dell’Islam
• Dopo la morte di Maometto (632) la comunità islamica fu governata per circa 30 anni da capi politici e
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religiosi scelti per elezione, i califfi. Durante il periodo dei califfi iniziò l’espansione territoriale degli Arabi.
Nel VII secolo la carica di califfo divenne ereditaria con la dinastia degli Omayyadi, che governò per circa un
secolo, proseguendo la politica di espansionismo territoriale.
Una nuova dinastia iniziò nel 750 e regnò fino al XIII secolo: gli Abbasidi. L’Impero islamico raggiunse la sua
massima estensione, dalla penisola iberica fino alle regioni dell’India e ai confini della Cina.
L’Islam conobbe divisioni di tipo politico e anche di carattere religioso, come quella tra sciiti e sunniti, ma
riuscì a mantenere intatta la propria unità culturale.
L’Impero islamico
• Gli Arabi misero in comunicazione l’Oriente e l’Occidente sviluppando una civiltà che ha lasciato profonde
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tracce in Europa.
L’Impero islamico vantava numerose città, alcune delle quali di straordinaria grandezza.
La moschea con il minareto, il suq e il palazzo del califfo o del governatore erano gli elementi principali delle
città arabe.
La società urbana era variamente stratificata e composta. Oltre agli ulama, ai gradini più elevati vi erano i
grandi commercianti, seguiti poi dagli artigiani. Insieme ai musulmani vivevano comunità di cristiani ed ebrei.
Poco si conosce sulla realtà delle campagne.
La cultura araba
• La cultura araba si è formata a partire dall’VIII secolo; le sue radici sono l’antichità classica greca e alessandrina
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e le civiltà orientali contemporanee.
Grazie ai loro studi e alle loro traduzioni, gli Arabi hanno svolto un importante ruolo di mediazione culturale
tra l’Oriente e l’Occidente, di cui quest’ultimo ha ampiamente beneficiato.
Il contributo arabo allo sviluppo delle scienze si è esteso dalla matematica (algebra e geometria) alla medicina,
dall’alchimia all’astronomia.
Quanto alle tecniche, gli Arabi hanno diffuso in Occidente importanti strumenti di navigazione, sistemi di irrigazione e nuove colture, la fabbricazione e l’uso della carta.
La letteratura araba privilegiava il genere narrativo.
L’arte islamica si è espressa soprattutto in opere monumentali come moschee e minareti, palazzi, caravanserragli. Gli edifici erano finemente decorati da mosaici e ceramiche a motivi geometrici o floreali ripetuti all’infinito (arabeschi).
Linea del tempo
570 ca.-632 Vita di Maometto
622 Ègira – inizio dell’era musulmana
632-661 Regno dei quattro califfi
661-750 Dinastia degli Omayyadi
711 Gli Arabi occupano la Spagna
750 Inizia la dinastia degli Abbasidi
827-902 Conquista della Sicilia
IX-X secolo
Divisione
in califfati autonomi
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Le parole della Storia
Beduino
Termine derivante dall’arabo bedawi, che significa “abitante del deserto”; indica pastori nomadi e allevatori di dromedari che vivevano in tribù indipendenti le une dalle altre, spesso in lotta per il controllo delle oasi fertili.
Ulama
Gli ulama (o ulema) esercitavano le funzioni religiose e insegnavano e interpretavano la legge.
Moschea
Edificio sacro dedicato al culto. L’edificio è preceduto da un cortile con una fontana per le abluzioni. All’interno ci sono una specie di nicchia, il mihrab, che indica la direzione (qibla) di La Mecca e la cattedra (minbar), da cui il predicatore pronuncia il sermone. Accanto alla moschea sorgono uno o più minareti, alte torri
coniche o quadrangolari dalle quali il muezzìn richiama alla preghiera cinque volte al giorno.
Jihâd
Tra gli impegni richiesti al musulmano rientrava anche il Jihâd, tradotto solitamente con “guerra santa”. In
realtà il termine significa letteralmente “sforzo per il regno di Dio” e originariamente era riferito alla dimensione interiore di ciascun credente, impegnato a combattere il male a partire da se stesso, per fare trionfare il
bene. In seguito, però, la parola Jihâd è stata interpretata in modo diverso, come dovere di ogni fedele per far
trionfare l’Islam. Questo impegno comprendeva quindi sia la difesa dell’Islam dagli attacchi degli infedeli,
sia la missione di diffondere la fede in Allah nel mondo intero, anche facendo ricorso alla forza delle armi.
Califfo
Parola derivante dall’arabo khalifa, che significa letteralmente “successore”; indica un capo politico e religioso
eletto tra i capi delle tribù, ovvero gli sceicchi.
I documenti
Il Corano
Il Corano è il libro sacro dei musulmani e contiene le rivelazioni che Maometto disse di avere ricevuto da
Allah, attraverso l’arcangelo Gabriele. È composto di circa 6200 versetti, divisi in 114 capitoli, o sure. Il contenuto del libro si può dividere in tre parti: disposizioni legali, riguardanti la vita individuale e comune; racconti e leggende che si rifanno a personaggi o episodi delle tradizioni ebraica e cristiana; esortazioni e
ammonimenti.
Secondo la tradizione islamica, il Corano sarebbe “disceso” già perfetto e compiuto
a Maometto, al quale sarebbe spettato solo il compito di ricordarlo e trasmetterlo
ai suoi seguaci, durante la Notte del Destino.
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Mappa
GLI ARABI E LA CIVILTÀ ISLAMICA
unifica le tribù politeiste
e nomadi dell’
si proclama profeta e predica
una nuova religione
MAOMETTO
ARABIA
dopo la morte
di Maometto
i territori arabi
sono governati da
Califfi elettivi
Omayyadi
CALIFFI
ISLAM
i cui precetti
fondamentali sono
•
•
•
•
•
Abbasidi
Corano
fondato su
pagamento di un tributo
da parte dei non credenti
UNITÀ ECONOMICA
E CULTURALE
moneta unica
scambi commerciali
attività artigianali
diffusione di nuove colture e
tecniche agricole
Occidente (Spagna, Sicilia,
Sardegna, Corsica, Africa sett.)
nascita dell’
tolleranza religiosa
•
•
•
•
Musulmani
contenuti nel
ESPANSIONE ARABA
Oriente (Mesopotania,
Siria, Persia, Egitto)
professione di fede
preghiera
digiuno
elemosina
pellegrinaggio
a La Mecca
i cui fedeli
sono detti
IMPERO
ISLAMICO
FRAMMENTAZIONE IN
CALIFFATI AUTONOMI
Sunniti
• lingua araba
• fondazione di città
• diffusione della bussola,
dell’astrolabio, della carta
• fioritura artistica
• sviluppo delle scienze e degli
studi filosofici
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DIVISIONE
RELIGIOSA
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Sciiti
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