Capitoli 5-6 GLI ARABI E L’ISLAM LA CIVILTÀ ARABO-ISLAMICA L’espansione islamica (VII-IX sec.) L’Arabia prima di Maometto • L’Arabia è una vasta penisola dell’Asia dal territorio perlopiù desertico, dove anticamente sorgevano piccoli villaggi, soprattutto in prossimità delle oasi. • Gli abitanti della penisola arabica erano in prevalenza beduini, pastori nomadi che vivevano in tribù autonome spesso in lotta tra loro. • In Arabia sorsero anche fiorenti centri urbani, che si arricchirono grazie alle attività commerciali sviluppate lungo le piste carovaniere che percorrevano la penisola. • La città più importante, La Mecca, era il centro religioso dell’Arabia, grazie alla presenza della Ka’ba, dove era custodita la pietra nera. Maometto e l’Islam • Maometto iniziò la sua predicazione prendendo spunti sia dalla religione ebraica sia da quella cristiana. La nuova fede, l’Islam, riconosceva un solo dio, Allah. • Inizialmente la religione predicata da Maometto non venne accolta a La Mecca ed egli dovette lasciare la città per stabilirsi a Yatrib (Medina). Questa “migrazione”, in arabo Ègira, ebbe luogo nel 622 e segnò l’inizio della nuova era islamica. • • Nel 630 Maometto tornò a La Mecca e impose la nuova religione. • Ogni musulmano deve rispettare cinque precetti fondamentali, i “cinque pilastri” dell’Islam: la professione di fede, la preghiera, il digiuno, l’elemosina e il pellegrinaggio a La Mecca. • A questi obblighi si aggiunge quello della diffusione della fede islamica, anche attraverso la guerra santa, il Jihâd. La diffusione dell’Islam costituì la base per l’unione anche politica delle molte tribù beduine che vivevano in Arabia. Storia 1 facilitata - Cap. 5 - Cap. 6 1 © ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS Storia Facilitata L’espansione dell’Islam • Dopo la morte di Maometto (632) la comunità islamica fu governata per circa 30 anni da capi politici e • • • religiosi scelti per elezione, i califfi. Durante il periodo dei califfi iniziò l’espansione territoriale degli Arabi. Nel VII secolo la carica di califfo divenne ereditaria con la dinastia degli Omayyadi, che governò per circa un secolo, proseguendo la politica di espansionismo territoriale. Una nuova dinastia iniziò nel 750 e regnò fino al XIII secolo: gli Abbasidi. L’Impero islamico raggiunse la sua massima estensione, dalla penisola iberica fino alle regioni dell’India e ai confini della Cina. L’Islam conobbe divisioni di tipo politico e anche di carattere religioso, come quella tra sciiti e sunniti, ma riuscì a mantenere intatta la propria unità culturale. L’Impero islamico • Gli Arabi misero in comunicazione l’Oriente e l’Occidente sviluppando una civiltà che ha lasciato profonde • • • tracce in Europa. L’Impero islamico vantava numerose città, alcune delle quali di straordinaria grandezza. La moschea con il minareto, il suq e il palazzo del califfo o del governatore erano gli elementi principali delle città arabe. La società urbana era variamente stratificata e composta. Oltre agli ulama, ai gradini più elevati vi erano i grandi commercianti, seguiti poi dagli artigiani. Insieme ai musulmani vivevano comunità di cristiani ed ebrei. Poco si conosce sulla realtà delle campagne. La cultura araba • La cultura araba si è formata a partire dall’VIII secolo; le sue radici sono l’antichità classica greca e alessandrina • • • • • e le civiltà orientali contemporanee. Grazie ai loro studi e alle loro traduzioni, gli Arabi hanno svolto un importante ruolo di mediazione culturale tra l’Oriente e l’Occidente, di cui quest’ultimo ha ampiamente beneficiato. Il contributo arabo allo sviluppo delle scienze si è esteso dalla matematica (algebra e geometria) alla medicina, dall’alchimia all’astronomia. Quanto alle tecniche, gli Arabi hanno diffuso in Occidente importanti strumenti di navigazione, sistemi di irrigazione e nuove colture, la fabbricazione e l’uso della carta. La letteratura araba privilegiava il genere narrativo. L’arte islamica si è espressa soprattutto in opere monumentali come moschee e minareti, palazzi, caravanserragli. Gli edifici erano finemente decorati da mosaici e ceramiche a motivi geometrici o floreali ripetuti all’infinito (arabeschi). Linea del tempo 570 ca.-632 Vita di Maometto 622 Ègira – inizio dell’era musulmana 632-661 Regno dei quattro califfi 661-750 Dinastia degli Omayyadi 711 Gli Arabi occupano la Spagna 750 Inizia la dinastia degli Abbasidi 827-902 Conquista della Sicilia IX-X secolo Divisione in califfati autonomi 550 600 650 Storia 1 facilitata - Cap. 5 - Cap. 6 700 750 2 800 850 900 © ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS Storia Facilitata Le parole della Storia Beduino Termine derivante dall’arabo bedawi, che significa “abitante del deserto”; indica pastori nomadi e allevatori di dromedari che vivevano in tribù indipendenti le une dalle altre, spesso in lotta per il controllo delle oasi fertili. Ulama Gli ulama (o ulema) esercitavano le funzioni religiose e insegnavano e interpretavano la legge. Moschea Edificio sacro dedicato al culto. L’edificio è preceduto da un cortile con una fontana per le abluzioni. All’interno ci sono una specie di nicchia, il mihrab, che indica la direzione (qibla) di La Mecca e la cattedra (minbar), da cui il predicatore pronuncia il sermone. Accanto alla moschea sorgono uno o più minareti, alte torri coniche o quadrangolari dalle quali il muezzìn richiama alla preghiera cinque volte al giorno. Jihâd Tra gli impegni richiesti al musulmano rientrava anche il Jihâd, tradotto solitamente con “guerra santa”. In realtà il termine significa letteralmente “sforzo per il regno di Dio” e originariamente era riferito alla dimensione interiore di ciascun credente, impegnato a combattere il male a partire da se stesso, per fare trionfare il bene. In seguito, però, la parola Jihâd è stata interpretata in modo diverso, come dovere di ogni fedele per far trionfare l’Islam. Questo impegno comprendeva quindi sia la difesa dell’Islam dagli attacchi degli infedeli, sia la missione di diffondere la fede in Allah nel mondo intero, anche facendo ricorso alla forza delle armi. Califfo Parola derivante dall’arabo khalifa, che significa letteralmente “successore”; indica un capo politico e religioso eletto tra i capi delle tribù, ovvero gli sceicchi. I documenti Il Corano Il Corano è il libro sacro dei musulmani e contiene le rivelazioni che Maometto disse di avere ricevuto da Allah, attraverso l’arcangelo Gabriele. È composto di circa 6200 versetti, divisi in 114 capitoli, o sure. Il contenuto del libro si può dividere in tre parti: disposizioni legali, riguardanti la vita individuale e comune; racconti e leggende che si rifanno a personaggi o episodi delle tradizioni ebraica e cristiana; esortazioni e ammonimenti. Secondo la tradizione islamica, il Corano sarebbe “disceso” già perfetto e compiuto a Maometto, al quale sarebbe spettato solo il compito di ricordarlo e trasmetterlo ai suoi seguaci, durante la Notte del Destino. Storia 1 facilitata - Cap. 5 - Cap. 6 3 © ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS Storia Facilitata Mappa GLI ARABI E LA CIVILTÀ ISLAMICA unifica le tribù politeiste e nomadi dell’ si proclama profeta e predica una nuova religione MAOMETTO ARABIA dopo la morte di Maometto i territori arabi sono governati da Califfi elettivi Omayyadi CALIFFI ISLAM i cui precetti fondamentali sono • • • • • Abbasidi Corano fondato su pagamento di un tributo da parte dei non credenti UNITÀ ECONOMICA E CULTURALE moneta unica scambi commerciali attività artigianali diffusione di nuove colture e tecniche agricole Occidente (Spagna, Sicilia, Sardegna, Corsica, Africa sett.) nascita dell’ tolleranza religiosa • • • • Musulmani contenuti nel ESPANSIONE ARABA Oriente (Mesopotania, Siria, Persia, Egitto) professione di fede preghiera digiuno elemosina pellegrinaggio a La Mecca i cui fedeli sono detti IMPERO ISLAMICO FRAMMENTAZIONE IN CALIFFATI AUTONOMI Sunniti • lingua araba • fondazione di città • diffusione della bussola, dell’astrolabio, della carta • fioritura artistica • sviluppo delle scienze e degli studi filosofici Storia 1 facilitata - Cap. 5 - Cap. 6 DIVISIONE RELIGIOSA 4 Sciiti © ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS