VALUTAZIONE DELLA RESISTENZA AL FUOCO DELLE FUNI Agostino Dallago Servizio Impianti a fune - Provincia Autonoma di Trento Via Brennero, 136-38100 Trento e-mail: [email protected] skype: agostino.dallago Nel febbraio 2003 nella stazione di valle della funivia bifune a và e vieni, del Tiroler Zugspitzbahn, non distante da Garmisch, un incendio partito da un computer di un ufficio amministrativo, ha provocato in pochi minuti il collasso delle funi portanti e traenti del lato sinistro dell’impianto. La foto 1 mostra lo scenario che si è presentato ai vigili del fuoco, intervenuti per spegnere l’incendio. Altri incendi,occorsi negli ultimi anni sui impianti funiviari hanno provocato il rapido cedimento delle funi, oltre che di altri organi meccanici. Quella attinente alla resistenza al fuoco delle funi metalliche è ancora una questione aperta, in quanto la letteratura tecnica internazionale sull’argomento,presenta un vuoto di conoscenza. È noto che le funi metalliche impiegate sulle funivie ed in altri campi,come quello dell’ingegneria civile e Foto 1 strutturale(tensostrutture) possiedono una resistenza al fuoco molto limitata (compresa tra pochi minuti e 20 minuti). Non esistono allo stato attuale dati sperimentali sui tempi di resistenza al fuoco in funzione del diametro e della tipologia delle funi. Per rimediare alla lacuna di conoscenza sull’argomento il Servizio Impianti a Fune della Provincia di Trento, tramite il suo laboratorio La.T.I.F., in collaborazione con la facoltà di Ingegneria di Trento ha predisposto un progetto finalizzato alla determinazione della resistenza al fuoco delle funi metalliche, appartenenti alle diverse tipologie, comprese in un range di diametri tra 20 e 80 mm. Questa gamma di diametri comprende la maggior parte delle applicazioni sia in ambito funiviario che in quello delle tensostrutture. Il metodo adottato prevede una sinergia tra il metodo teorico e quello sperimentale. Gli obiettivi ed il percorso di ricerca sono i seguenti: Obiettivi • Individuazione del tempo massimo al collasso per diverse tipologie e diametri Percorso-ricerca • Studio della propagazione del calore • Modello di propagazione del calore per diverse tipologie di funi • Sperimentazione diretta su funi in tensione Il metodo teorico si basa sulle leggi fisiche della trasmissione del calore, tenuto conto degli elementi problematici (pressione sui fili, tipo di lubrificanti, superfici di contatto). 1/3 Per quanto riguarda la parte sperimentale è stato progettato e realizzato un forno elettrico, a controllo numerico, in grado di generare un ciclo termico caratterizzato da una predeterminata curva temperatura-tempo, con un limite di 900 °C (foto 2). Come andamento della temperatura è stato scelto quello rappresentato dalla curva ISO 934, che costituisce il programma termico maggiormente utilizzato nelle prove di resistenza al fuoco, negli ultimi 40 anni in Europa. Come limite di prova, viene assunto il collasso con una tensione nel materiale pari al 25% della tensione di rottura,tenuto conto che in ambito funiviario le funi vengono impiegate con gradi di Foto 2 sicurezza compresi tra 3.5 - 5. Nelle prove viene testato per tanto il cedimento, sotto l’azione del fuoco adottando un grado di sicurezza 4. Il forno viene inserito nella macchina di trazione (foto 3), la fune viene messa in tensione, contemporaneamente viene avviato il ciclo termico e nel corso della prova vengono rilevate, attraverso l’utilizzo di termocoppie, le temperature del forno, e di alcuni punti significativi della fune figura 1 e foto 4. La prova viene interrotta quando l’allungamento plastico raggiunge un valore predeterminato. Perché viene utilizzato anche il metodo teoricoanalitico? Per ottenere i valori di resistenza al Foto 3 fuoco di tutta la gamma di funi, di diversa tipologia e diametro, sarebbe necessario un numero di prove estremamente elevato, inattuabile per ragioni economiche ed anche per ragioni legate all’impiego esclusivo della macchina di trazione. Figura 1 Foto 4 2/3 Si è deciso pertanto di effettuare poche prove (3 o 4 ) per ogni tipologia di fune. I dati di temperatura rilevati nel corso di dette prove vengono utilizzati per mettere a punto gli algoritmi impiegati nel modello matematico di propagazione del calore. Nei diagrammi finali sulla resistenza al fuoco, vedasi figura 2, i tratti di curva tra i punti rilevati, non vengono ottenuti per semplice interpolazione, ma Figura 2 per integrazione del sistema sperimentale tramite il metodo teorico (modellazione matematica). In questo modo le curve di resistenza al fuoco ottenute, hanno un notevole grado di precisione, pur comportando un numero di prove sperimentali assai limitato. Purtroppo la sperimentazione è stata interrrotta nel 2006, in seguito alla perdita da parte del laboratorio La.T.I.F. di due ingegneri ed di un perito e quindi il lavoro non è stato completato. Ci scusiamo pertanto per non poter fornire i risultati della ricerca, come era stato preventivato, auspicando di poterlo fare nel corso del 2008. 3/3