CAPITOLO 25 Il sistema digerente Tranne qualche eccezione ,tutti gli animali possiedono un tubo digerente costituito da un lungo canale che si estende dalla bocca all’ano. Nei vertebrati il tubo digerente è ripiegato su se stesso per avere una maggiore superficie di lavoro e di scambio di sostanze;questo apparato digerente comprende anche le ghiandole salivari,il pancreas,il fegato e la cistifellea i quali producono enzimi e altre sostanze essenziali per la digestione. Il cibo serve sia per produrre energia per produrre ATP sia per prendere sostanze chimiche che il corpo umano non può produrre come gli aminoacidi che servono per la sintesi delle proteine. Il processo digestivo comprende due tappe: la demolizione delle molecole del cibo e il loro assorbimento all’interno del corpo. Il canale digerente inizia con la cavità orale e comprende la bocca ,la faringe ,l’esofago ,lo stomaco ,l’intestino tenue e crasso e l’ano. Ognuno di questi è specializzato per una delle tappe dell’intero processo, ma tutti hanno una struttura di base simile. Il tubo digerente è costituito da quattro strati: uno strato più interno, la mucosa, formata da tessuto epiteliale e connettivo; la sottomucosa che è costituita da tessuto connettivo e contiene fibre nervose e vasi sanguigni e linfatici; la tonaca muscolare e la sierosa, un rivestimento esterno di tessuto connettivo. L’epitelio del tubo digerente contiene molte cellule caliciformi che secernono muco e in alcuni tratti, ghiandole che secernono enzimi digestivi. Le contrazioni coordinate di questi muscoli producono costrizioni ad anello che servono a mescolare il cibo mediante un insieme di movimenti di tipo ondulatorio noto come peristalsi; questi movimenti fanno avanzare il cibo lungo il canale digerente. In alcuni punti lo strato di mescolatura diventa più spesso dando luogo a fasce più consistenti dette sfinteri. Questi contraendosi e rilasciandosi, agiscono come delle valvole che controllano il passaggio del cibo da una zona all’altra del tubo; ne sono esempi il cardias che separa l’esofago dallo stomaco e il piloro che impedisce, se contratto, il passaggio del cibo dallo stomaco verso l’intestino tenue. Il processo di demolizione del cibo inizia nella bocca. Molti vertebrati hanno denti specializzati e particolarmente adattati a lacerare o frantumare il cibo. L’uomo possiede 32 denti che sono cosi suddivisi: 4 incisivi specializzati nel taglio, 2 canini per afferrare e lacerare, 4 premolari per triturare e 6 molari con la stessa funzione dei premolari. La lingua anch’essa tipica dei vertebrati, ha nei mammiferi la funzione di muovere e rimescolare il cibo ed è dotata di bottoni gustativi che contengono recettori sensoriali per alcune sostanze chimiche; tramite i neuroni sensoriali le informazioni sulle proprietà chimiche degli alimenti vengono trasmessi al cervello che le elabora permettendo di distinguere i sapori. Mentre il cibo è masticato,viene anche inumidito dalla saliva,una secrezione acquosa prodotta da tre paia di grosse ghiandole salivari. La saliva contiene muco che lubrifica il cibo perché possa essere facilmente inghiottito;negli uomini e negli altri mammiferi,la saliva contiene anche un enzima digestivo, l’amilasi che inizia la demolizione degli amidi già in bocca. Essa agisce idrolizzando,il quale comporta alla rottura di ogni legame. I carnivori come i lupi che lacerano e ingoiano il cibo senza masticarlo non hanno enzimi digestivi nella saliva. La secrezione della saliva è controllata dal sistema nervoso autonomo:la salivazione ha inizio in seguito alla presenza di cibo nella bocca,ma anche per il semplice odore o per l’idea del cibo. Il cibo misto con saliva viene chiamato bolo e scende nell’esofago attraverso un’azione volontaria, ma nella faringe, dove vi è il bivio tra esofago e trachea, avviene un’azione involontaria. L’epiglottide una “lingua” di cartilagine ad ogni deglutizione si abbassa ostruendo la trachea, in questo modo il bolo prenderà sicuramente la strada giusta, l’esofago. Il bolo si muove nell’esofago attraversi la peristalsi ovvero un movimento muscolatorio a onde che fa in modo che lo costringe a scendere lentamente. Il cibo arriva allo stomaco passando per il cardias, che separa l’esofago dallo stomaco. Lo stomaco è un organo a forma di sacco che può essere ripiegato o dilatato completamente. Il PH dello stomaco è acido, 1-2, poiché le ghiandole dello stomaco producono succhi gastrici che contengono acido cloridrico, per distruggere i batteri e un enzima peptidico proteolitico che distrugge le proteine, pepsina che entra in funzione solo quando entra a contatto con l’acido. Queste ghiandole secernono anche muco per proteggere le pareti dello stomaco che potrebbero essere digerite dai succhi gastrici. La vista del cibo provoca la secrezione dei succhi gastrici e la presenza del cibo con proteine fa produrre la gastrina, un ormone che fa aumentare la produzione di succhi gastrici e fa aumentare le contrazioni dello stomaco. Il chimo, cibo parzialmente digerito, entra nell’intestino tenue dove si completa la scissione del cibo e le molecole passano nei vasi sanguigni. Nell intestino ci sono dei villi, delle estensioni della mucosa che aumentano l’area superficiale e dei microvilli che si trovano sulle singole cellule epiteliali. Il duodeno, la parte iniziale dell’intestino è la più attiva nel processo digestivo. Altri organi aiutano a digerire il cibo, come il fegato che secerne la bile, che si trova nella cistifellea, che emulsiona i grassi riducendoli a goccioline facendo aumentare la superficie d’attacco degli enzimi idrolitici. Il pancreas è una ghiandola che secerne ormoni succhi digestivi e un liquido alcalino che alza il PH del cibo e neutralizza l’acidità che si era creata nello stomaco. Nell’intestino l’amilasi pancreatica trasforma amidi in disaccaridi, la lipasi idrolizza i grassi in glicerolo e acidi grassi e le proteine vengono trasformate in aminoacidi da diversi enzimi. Le attività digestive sono controllate da ormoni come la secretina e la colecistochinina che regolano l’immissione di liquidi provenienti dalle ghiandole nell’intestino. Anche il sistema nervoso collabora, coordinando i movimenti e attivando gli enzimi. La maggior parte delle sostanze entrano nel sangue attraverso i capillari dei villi attraverso trasporto attivo, mentre gli acidi grassi più complessi entrano nel sangue per diffusione passiva. Gli acidi grassi vengono ricomposti in grassi ed entrano nel sistema circolatorio. © Federico Ferranti Corporation, con l’aiuto di Daniele Ridolfi www.terzof.altervista.org