Cucina macrobiotica: scopriamone di più

Cucina macrobiotica: scopriamone di più
di Marianna Pascarella (15-May-2017)
Principi e vantaggi della cucina macrobiotica: quali alimenti scegliere e come cucinarli per rispettare tutte le regole di questa
tradizione culinaria
La scelta di una dieta bilanciata è fondamentale per la salute dell’intero organismo. Tra le filosofie alimentari che fanno più attenzione
all’equilibrio dei cibi che ingeriamo c’è sicuramente la cucina macrobiotica.
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Origine della cucina macrobiotica La cucina macrobiotica ha un nome di origine greca che significa “grande vita”. A dare il via a questa
filosofia, però, non è stato un greco, bensì il giapponese Georges Ohsawa, che all’inizio del secolo scorso divulgò in Occidente gli
insegnamenti millenari della cultura orientale per avere una vita lunga, piena di energie e in armonia con il mondo esterno. È così
che la filosofia dello yin e dello yang è entrata anche in cucina. Per la cucina macrobiotica, infatti, il cibo ha un ruolo terapeutico e
bisogna fare particolare attenzione a ciò che si cucina e a come si decide di prepararlo. Gli alimenti yin e gli alimenti yang Per
raggiungere il benessere è necessario trovare un equilibrio tra yin e yang anche nel piatto. Esistono infatti alimenti, considerati yin,
che raffreddano e distendono, e altri, ritenuti yang, che invece hanno il potere di riscaldare e dare forza. Fra i cibi yin si annoverano
in particolare i cibi dai colori tenui come zucchero, latte e derivati, ma anche frutta tropicale, caffè, cioccolato, spezie. Sono invece
cibi yang il sale, prodotti da forno, carne, pesce, salumi, uova, formaggi stagionati, cibi tostati e arrostiti. Esiste poi una
categoria di alimenti neutri, come i cereali integrali, verdure di stagione e i legumi secchi, che anche se assunti in grande quantità
non alterano l’equilibrio del nostro organismo. Come scegliere gli alimenti nel rispetto della macrobiotica Al centro della dieta
macrobiotica ci sono i cereali (preferibilmente quelli integrali a chicco), verdure e i legumi. Va da sé che a pranzo e a cena è meglio
scegliere contorni e primi piatti vegetariani piuttosto che i secondi di proteine animali. Secondo i dettami della macrobiotica, infatti, gli
alimenti di origine animale, seppure non da eliminare necessariamente, vanno fortemente limitati e alla carne è da preferire un buon
piatto di pesce. E se proprio non puoi fare a meno di formaggi e bistecche, non preoccuparti! L’importante è non lasciarsi tentare dalla
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gola e riuscire a mantenere l’equilibrio. Anche i cibi trattati industrialmente, come lo zucchero raffinato e le farine 0 e 00, devono
essere evitati e, se possibile, sostituiti con alimenti più sani e naturali (ad esempio miele, stevia, farine alternative). Un altro cardine
della macrobiotica è il rispetto dei tempi della natura. A climi e a stagioni diverse corrispondono cibi specifici, che secondo la filosofia
macrobiotica sono particolarmente indicati per quel territorio e per quel periodo. Per questo è importante scegliere sempre frutta e
verdura di stagione e a km zero. Le cotture nella cucina macrobiotica La cucina macrobiotica predilige le preparazioni che preservano
al massimo l’integrità e le proprietà nutrizionali dei cibi. Per questo è importante “manipolarli” il meno possibile, consumarli crudi e
condirli con parsimonia. La cottura però non è affatto bandita, anzi! Le cotture blande come quella al vapore e la bollitura si sposano
alla perfezione con le regole di questa cucina e permettono mettere in tavolo piatti vari, colorati e sapori. Leggi anche Come cuocere al
vapore Regole “macrobiotiche” per i pasti Per raggiungere l’equilibrio è importantissimo concedersi il giusto tempo per consumare i
pasti. Cerca di ritagliarti i tuo momenti per mangiare in tutta calma e, se possibile, a orari regolari: vedrai che a beneficiarne non sarà
solo per la salute, ma anche per l’umore. Masticare a lungo i cibi, per esempio, favorisce la digestione e ti permette anche di gustarti
meglio le pietanze.
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