I Buchi Neri Stefano Spagocci GACB Buchi Neri Classici La velocità di fuga da un corpo cresce all’aumentare della sua densità. Laplace scoprì che corpi molto densi hanno velocità di fuga maggiore di quella della luce. Ma allora essi non permettono alla luce di fuggire e sono quindi neri. Evoluzione Stellare In una stella vi sono forze gravitazionali che tenderebbero a farla contrarre. Le reazioni di fusione (idrogeno in elio ecc.) nel nucleo tenderebbero invece a farla esplodere. In sequenza principale le due forze si fanno equilibrio e la stella rimane a raggio costante, emettendo calore. Evoluzione Stellare Quando l’idrogeno si esaurisce, si innescano altre reazioni, ma quando si è formato il ferro non vi sono più reazioni disponibili. Per stelle più pesanti di circa 3 masse solari, a quel punto nulla può contrastare la gravità. Gli strati superficiali allora esplodono (supernova) mentre gli strati interni si schiacciano e danno origine ad un buco nero. Buchi Neri Galattici Nel centro di galassie (anche della nostra) si hanno milioni di masse solari di gas e polveri. Le grandi masse in gioco fanno sì che si formino buchi neri di milioni di masse solari. Buchi Neri Relativistici Nella relatività ristretta la velocità della luce è la massima possibile. Nella relatività generale un corpo incurva lo spazio circostante tanto più quanto è maggiore l’attrazione gravitazionale. Buchi Neri Relativistici Schwartzschild predisse che quando la velocità di fuga da un corpo supera quella della luce, lo spazio si chiude su se stesso. L’analogia migliore è quella di una goccia d’acqua che si stacca da un rubinetto. Buchi Neri Relativistici Esiste un raggio, detto raggio di Schwartzschild, tale che se un corpo è compresso sotto quel raggio diviene un buco nero. Per il sole il raggio di Schwartzschild è di circa 3 km: se compresso sotto i 3 km di raggio, esso diventerebbe un buco nero. Buchi Neri Relativistici Le stelle più pesanti, alla fine della loro vita, lasciano al centro un buco nero. Il raggio di Schwarzschild di questo buco nero definisce la zona all’interno della quale nulla può sfuggirgli. L’Orizzonte degli Eventi All’interno del raggio di Schwartzschild, nulla può sfuggire ad un buco nero. Il raggio di Schwarzschild definisce l’orizzonte degli eventi. L’Orizzonte degli Eventi L’orizzonte degli eventi rappresenta un confine per l’universo osservabile. Ciò che cade all’interno dell’orizzonte degli eventi precipita nel buco nero e non ne può uscire, qualunque velocità abbia. L’Ergosfera Nel caso di buchi neri rotanti vi è anche un’altra zona importante, l’ergosfera, di raggio maggiore dell’orizzonte degli eventi. Dall’ergosfera si può fuggire ma un corpo che sfugge all’ergosfera acquista un po’ della rotazione del buco nero e può quindi estrarne energia. Spazio-Tempo in un Buco Nero Nel centro di un buco nero la densità è infinita (singolarità) ed il tempo si ferma. Dentro l’orizzonte degli eventi la densità cresce verso il centro ed il tempo è rallentato. Spazio-Tempo in un Buco Nero Un astronauta che cada in un buco nero non ne può uscire. Tuttavia impiegherà per noi un tempo infinito ad arrivare al centro e dunque in un certo senso acquisterà eterna giovinezza. Come Scoprire i Buchi Neri Si osserva una stella o nube galattica che orbita attorno ad una compagna invisibile di grande massa. La materia che spiraleggia verso un buco nero emette energia in radio, X ecc. Mini Buchi Neri Il Big Bang, con le sue altissime densità, potrebbe aver prodotto mini buchi neri. Tali buchi neri appaiono come particelle elementari e, secondo alcune teorie, potrebbero anche prodursi in acceleratori come l’LHC. Evaporazione dei Buchi Neri Secondo Hawking, un buco nero può anche evaporare, perdendo particelle elementari. L’evaporazione dei buchi neri non è rilevante per quelli stellari e galattici ma fondamentale per i mini buchi neri. Mito da Sfatare Non è vero che da un buco nero non si può sfuggire. Se un corpo non penetra nell’orizzonte degli eventi per esso il buco nero è un normale oggetto gravitante. Solo penetrando nell’orizzonte degli eventi non si può sfuggire al buco nero (a parte l’evaporazione). La Singolarità Nel centro di un buco nero tutte le quantità sono infinite e si ha una singolarità. Ma dove le quantità sono infinite non si possono fare calcoli. Il paradosso è irrisolto ma se un buco nero fosse un insieme di stringhe (vd. teoria delle stringhe), le dimensioni minime sarebbero quelle di una stringa e non zero. Conclusioni I buchi neri sono oggetti previsti teoricamente, che però danno origine e fenomeni osservabili sperimentalmente. Le loro proprietà sono affascinanti e lontane dall’ordinaria intuizione. Tuttavia su tali oggetti vi sono miti da fantascienza che vanno sfatati.