Profilassi delle malattie infettive SPECIFICA Soggetto suscettibile DIRETTA INDIRETTA Sorgente/serbatoio di infezione Veicoli, Vettori Ambiente POTABILIZZAZIONE DELLE ACQUE IMMUNOPROFILASSI NOTIFICA, INCHIESTA EPIDEMIOLOGICA CORRETTO SMALTIMENTO DEI LIQUAMI ISOLAMENTO DISINFEZIONE CONTROLLO DELL’INQUINAMENTO INDOOR/ATMOSFERICO STERILIZZAZIONE CONTROLLO SU ALIMENTI DISINFESTAZIONE Etc. PROFILASSI DELLE MALATTIE INFETTIVE FONTE DI INFEZIONE (sorgente, serbatoio) MALATO O PORTATORE Contagio DIRETTO OSPITE SUSCETTIBILE Contagio INDIRETTO: VEICOLI VETTORI DISINFEZIONE DISINFEZIONE Intervento di profilassi “mirato” all’eliminazione di microrganismi patogeni presenti in un determinato ambiente o substrato MEZZI DI DISINFEZIONE DISINFETTANTI: soluzioni chimiche in grado di agire su superfici ed oggetti inanimati ANTISETTICI: soluzioni chimiche che trovano applicazione esclusivamente su tessuti umani DISINFEZIONE SANIFICAZIONE: attuazione simultanea o in due momenti distinti delle operazioni di pulizia e disinfezione. SANIFICANTE: composto utilizzato per realizzare la sanificazione in un unico momento ASEPSI: serie di procedure atte a prevenire l’accesso di microrganismi ad un substrato sterile. Es. di norme di asepsi: Igiene delle mani Uso dei guanti Uso di dispositivi di protezione (cuffietta, mascherina, teli sterili, etc.) COMPOSTI DI AMMONIO QUATERNARIO La formulazione più utilizzata: benzalconio cloruro d’ammonio (Bergamon, Lisoform, Bialcol, Citrosil ) •Sono presenti nella maggior parte dei sanificanti presenti in commercio •Spesso si trovano in soluzioni con alcoli (es. Citrosil, bialcol) Sono schiumogeni e di difficile risciacquo Non sono efficaci contro le spore e verso alcuni virus Sono stabili, non corrosivi e non aggressivi nei confronti della pelle dell’uomo AZIONE DEI DISINFETTANTI I disinfettanti sono composti chimici in grado di distruggere i microrganismi attraverso diversi meccanismi di azione: DISINFETTANTE PROTEINE sia STRUTTURALI che ENZIMATICHE ALTERAZIONE DELLA MEMBRANA DISINFETTANTI E VIRUS I virus “capsulati”, ossia dotati di una membrana esterna lipidica, sono più vulnerabili dei virus “non capsulati” poiché questi ultimi sono abituati a resistere alle condizioni esterne e quindi sono più resistenti anche verso i disinfettanti La maggior parte dei disinfettanti agisce sui virus capsulati, mentre solo i composti iodati sono attivi sui virus non capsulati Capsula o pericapside (rivestimento esterno formato da un doppio strato di glicoproteine e lipidi) CAPSIDE NON CAPSULATI: es. poliovirus CAPSULATI: es. HIV, HBV, HCV, CMV Disinfettanti efficaci contro il virus HIV (OMS, Ginevra, 1988) •IPOCLORITO DI SODIO 0,5% •ALCOOL ETILICO 70% •ALCOOL ISOPROPILICO 70% •CLORAMINA 2% •PEROSSIDO DI IDROGENO 6% •GLUTARALDEIDE 2% •FORMALDEIDE 4% diversi Autori citano, oltre ai precedenti disinfettanti, anche i seguenti composti: •AMMONIO QUATERNARIO 1% •ACETONE + ETANOLO (1:1) •CLOXIDINA GLUCONATO (1:10) •CLOREXIDINA + CETRIMIDE (1:100) (indicato, insieme alla formaldeide, per la disinfezione ambientale) Spettro di azione dei disinfettanti disinfettanti Gram+ Gram - miceti virus micobatteri Spore clorexidina +++ ++ + +/- - - ammonio quaternario +++ + + + - - Alcoli ++ ++ + +/- +/- Fenoli +++ +++ ++ + ++ - Iodofori +++ +++ ++ ++ ++ + ++ ++ + + +/- + Cloro derivati +++ +++ ++ ++ ++ ++ Ac. Peracetico ++ ++ + ++ ++ ++ +++ +++ +++ ++ ++ ++ H2O2 Aldeidi CLOREXIDINA Le soluzioni preparate con CLOREXIDINA sono indicate per: disinfezione di mani e cute (grande affinità per l’epidermide), con azione prolungata nel tempo. disinfezione di superfici e arredi. ALCOOL (ALCOOL ETILICO E ISOPROPILICO) L’azione battericida più efficace è ottenuta in presenza di H2O (diluizione al 70%). Sono infiammabili e volatili. Sono inattivati dal materiale organico. Al 70% ha trovato applicazione per l’antisepsi della cute integra e non lesa, per l’effetto irritante. Scarsa è l’azione sui microrganismi essiccati. E’ associato ad altri principi (iodio, clorexidina, detergenti cationici) per potenziarne l’effetto. Miscela di polifenoli ( o-fenilfenolo; o-benzil-p-clorofenolo; p-tert-amilfenolo) Esempio: FENPLUS 1% Decontaminazione e contemporanea pulizia degli strumenti prima della sterilizzazione. Immergere gli strumenti sporchi, immediatamente dopo l’uso, in una soluzione allo 0,5% per 30’ o in una soluzione all’1% per 15 minuti. ACIDO PERACETICO 15’: distrugge batteri e funghi (azione virucida parziale) 1 h: distrugge batteri, funghi, virus ed ha anche azione sporicida può incontrare micobatteri “resistenti” Ha una notevole potere biocida ma deve essere utilizzato in sistemi chiusi in quanto in vasche aperte la sua efficacia si riduce per instabilità chimica Trova largo utilizzo nella disinfezione dei CIRCUITI DI DIALISI In alcuni casi può essere considerato un sostituto della glutaraldeide I tempi di esposizione richiesti alla GLUTARALDEIDE ALCALINA variano in funzione della popolazione microbica La letteratura propone ad esempio: TEMPI DI ESPOSIZIONE ALLA GLUTARALDEIDE ALCALINA •4 - 10 minuti per batteri in forma vegetativa ed alcuni virus, incluso HIV •10 - 15 minuti per HBV ed altri virus •60 minuti per il Micobatterio Tubercolare •10 ore per le spore Livelli di azione dei disinfettanti LIVELLO BASSO: indicato nei casi in cui si suppone PRESENZA DI BATTERI (es. ammonio quaternario, alcool etilico, fenoli) LIVELLO INTERMEDIO: indicata nei casi in cui si suppone PRESENZA DI BATTERI, VIRUS, MICETI, MICOBATTERI (es. iodofori, cloro derivati) LIVELLO ALTO: disinfezione che porta all’INATTIVAZIONE (distruzione) di: BATTERI, VIRUS, MICETI, MICOBATTERI ED ALCUNE FORME SPORIGENE. (es. glutaraldeide, acido peracetico). Efficacia di un disinfettante Carica microbica presente sul substrato nel momento della disinfezione Presenza di residui organici (es. pus, sangue), tissutali ed altre sostanze interferenti Presenza di biofilm Concentrazione del disinfettante Tempo di applicazione Natura della superficie da trattare Rispetto dei protocolli di disinfezione da parte degli operatori sanitari Efficacia di un disinfettante Carica microbica presente sul substrato da disinfettare Presenza di residui organici e tissutali •Proteggono i microrganismi dall’azione del disinfettante • Forniscono nutrienti per le forme microbiche • Inattivano gran parte dei disinfettanti Composti fenolici poco sensibili alle sostanze organiche (le proprietà biocide si manifestano anche in presenza di sangue, plasma, muco, pus, feci). Alcool E’ inattivato da sostanze organiche Efficacia di un disinfettante Concentrazione del disinfettante I disinfettanti vanno impiegati rispettando le concentrazioni suggerite dalla Ditta produttrice. Concentrazioni troppo alte: peggiorano la risciacquabilità ed aumenta l’effetto corrosivo Concentrazioni troppo basse: si favorisce il fenomeno dell’adattamento microbico nei confronti del principio attivo del disinfettante (RESISTENZA MICROBICA) Resistenza microbica: che fare? Nelle soluzioni d'uso rispettare i dosaggi suggeriti dal produttore; Eseguire una rotazione dei disinfettanti, selezionando due o tre programmi di disinfezione da applicare a cicli alternati Efficacia di un disinfettante Natura della superficie da trattare (superfici porose, con microfessure, richiedono disinfettanti con bassa tensione superficiale) Presenza di biofilm BIOFILM comunità batteriche inglobate in una matrice di ESOPOLISACCARIDI ( prodotti dai microrganismi stessi ) che includono anche sostanze extracellulari I batteri scelgono le superfici perché spesso sono un concentrato di nutrienti e per affinità elettrostatica Biofilm: rimozione problematica ! il biofilm è spesso presente su superfici umide Per eliminarlo: spazzolare e raschiare bene la superficie Efficacia di un disinfettante Rispetto dei protocolli di sanificazione CONTROLLO SULL’ EFFICACIA DELLE PRATICHE DI DISINFEZIONE SVOLTO PRESSO 11 SERVIZI DI ENDOSCOPIA (2 con disinfezione automatica – 9 disinfezione manuale) DISINFETTANTI IMPIEGATI: Pentacid (glutaraldeide) Virkon (acido ipocloroso, perossimonosolfato di potassio etc.) Glutaraldeide 2% Baxidim (clorexidina + cetrimide) Asporin 0,5% (glutaraldeide) CONTROLLO SULL’ EFFICACIA DELLE PRATICHE DI DISINFEZIONE SVOLTO PRESSO 11 SERVIZI DI ENDOSCOPIA 20 IDONEI TOTALE ENDOSCOPI CONTROLLATI (presenza di poche colonie batteriche) 31 11 NON IDONEI !!! Endoscopi controllati Conta batt. totale Coliformi totali Pseud. aeruginosa Staph. aureus manuale 2.000 X X X manuale 9.000 automatico 9.000 manuale 10.000 X X manuale 10.000 X X manuale 9.000 manuale 2.000 manuale 1.000 X manuale 10.000 X manuale 10.000 manuale 3.000 X X X X X CONTROLLO SULL’ EFFICACIA DELLE PRATICHE DI DISINFEZIONE SVOLTO PRESSO 11 SERVIZI DI ENDOSCOPIA Carenze operative rilevate nelle varie procedure di disinfezione: Non accuratezza del prelavaggio Non corretta diluizione del disinfettante Mancato contatto di tutte le superfici dello strumento con il disinfettante Mancato rispetto del tempo di azione del disinfettante Non conformità nel ricambio del disinfettante Mancato risciacquo terminale con acqua sterile (ma con acqua di rubinetto) Non frequente ricambio della soluzione di risciacquo (da circa 3gg fino ad un massimo di 28gg!!!) Insufficiente standardizzazione dei comportamenti da parte del personale addetto anche all’interno del medesimo centro POTENZIALI RISCHI MICROBIOLOGICI LEGATI ALL’USO DI MAMMOGRAFI PUNTO DI PRELIEVO TOTALE CAMPIONI CARICA MESOFILA TOTALE prima sanificazione dopo sanificazione PIANO COMPRESSORE 38 1333 3 FRONTALE COMPRESSORE 38 2000 2 PIANO POTTER 38 1533 9 FRONTALE POTTER 38 2000 3 (Disinfettante: clorexidina gluconato ed alcool etilico) Staph. epidermidis Staph. hominis Staph. capitis Staph. sciuri Staph. aureus Altre specie (23,15 %) (13,94 %) (12,63%) ( 3,94%) ( 3,28%) (43,06%) Candida spp 4% 1% BATTERI GRAM NEGATIVI STAFILOCOCCHI MICETI 95% Quale disinfettante scegliere? Spettro di azione Tempi di azione Atossicità per l’uomo Attività anche in presenza di sostanze organiche (sangue, urine, feci, pus etc.) Non corrosivo Facilità di applicazione Costi contenuti VALUTAZIONE DI EFFICACIA DI UN DISINFETTANTE Per verificare l’avvenuta disinfezione si ricorre a CONTROLLI MICROBIOLOGICI I parametri microbiologici da considerare sono: CARICA BATTERICA TOTALE, STAFILOCOCCHI, ENTEROBATTERI, PSEUDOMONAS, MICETI